ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 5 dicembre 2020

La paura rende schiavi

Vaccino Covid / E adesso i governi ci imporranno anche di non avere figli?




Dal mese di marzo il governo del Regno Unito e i governi di tutto il mondo ci dicono cose come: quando possiamo uscire di casa, quando possiamo andare a lavorare, quando possiamo visitare i nostri cari, quando possiamo sposarci, quando possiamo andare in chiesa e quando possiamo ricevere i sacramenti. In molti casi ci hanno detto che non possiamo fare nessuna di queste cose per un dato periodo di tempo.

E ora, mesi e mesi dopo che ci è stato detto che avevamo bisogno di “due settimane per appiattire la curva”, il governo del Regno Unito ha iniziato a dire alle persone quando possono e non possono avere figli.

Dopo aver annunciato l’approvazione di un vaccino per il Covid-19 da parte della Pfizer all’inizio di questa settimana, il governo ha pubblicato le istruzioni di sicurezza per il vaccino stesso. In un’intervista televisiva di questa settimana il segretario alla Sanità Matt Hancock ha descritto il vaccino Pfizer come “l’alba … che dissolve tutta l’oscurità”.

Diamo quindi un’occhiata a uno degli aspetti delle istruzioni di sicurezza del governo per questa presunta “alba che dissolve le tenebre”.

“Per le donne in età fertile – affermano le istruzioni – la gravidanza dovrebbe essere esclusa prima della vaccinazione” .

“Inoltre – dice ancora la guida – le donne in età fertile dovrebbero essere avvisate di evitare la gravidanza per almeno due mesi dopo la loro seconda dose”.

Il Regno Unito ha ordinato 40 milioni di dosi di questo vaccino (che richiede due dosi per destinatario). Gli Stati Uniti hanno ordinato cento milioni di dosi.

Non sappiamo ancora esattamente come funzionerà il lancio di questo vaccino e quale tipo di pressione sarà esercitata sulle persone affinché lo assumano. Sappiamo che il governo del Regno Unito e i governi di tutto il mondo vogliono che quante più persone possibile assumano un vaccino per il Covid-19. Recentemente, il 16 novembre, il ministro Hancock ha affermato che il governo non avrebbe escluso la vaccinazione obbligatoria, anche se al momento non la stava proponendo. E ora sappiamo anche questo: il governo del Regno Unito dice che non dovresti essere incinta quando ricevi il vaccino Pfizer Covid-19 e che dovresti evitare la gravidanza per due mesi dopo la seconda dose. E dopo?

Paul Smeaton

Fonte: LifeSiteNews

Foto: Shutterstock.com

https://www.aldomariavalli.it/2020/12/05/vaccino-covid-e-adesso-i-governi-ci-imporranno-anche-di-non-avere-figli/?

Dal Papa vaccino antinfluenzale per i senza tetto: tra loro anche molti transessuali

I vaccini somministrati a senzatetto e transessuali nel cortile della parrocchia Beata Vergine Maria Immacolata

Grazie a Papa Francesco, una trentina di persone, come riportato da Vatican News, beneficeranno di vaccini antinfluenzali e tamponi per il coronavirus.


Come spiegato da Repubblica, il personale sanitario dell’Elemosineria Apostolica, inviato da Papa Francesco, ha somministrato sia vaccini antinfluenzali che tamponi all’interno del cortile della parrocchia Beata Vergine Maria Immacolata, a Torvaianica.

Le persone, più di trenta, si sono messe in fila indossando la mascherina e rispettando la distanza di un metro e hanno atteso il loro turno, per poi ricevere le cure che non avrebbero altrimenti ricevuto attraverso le istituzioni sanitarie. Ma chi sono questi fortunati che hanno avuto il vaccino? Soprattutto senzatetto e transessuali, molti dei quali non hanno documenti e quindi nessun medico di base. Alcuni di questi trans sono gli stessi che si vendono sul lungomare di Torvaianica, provenienti da Paesi quale l’Argentina, la Colombia o il Perù. Parte di loro sono anche sieropositivi. Don Andrea Conocchia, il parroco, ha spiegato che “malgrado la pioggia è stata una giornata con il sole perché illuminata e riscaldata dalla presenza degli amici che sono arrivati con l’ambulanza del Vaticano”.

Il parroco ha anche ricordato che già in pieno lockdown, Papa Francesco aveva, attraverso il suo Elemosiniere, mandato degli aiuti economici ad un gruppo di transessuali che erano in difficoltà e non avevano più risorse per vivere. In effetti, la pandemia ha spezzato le gambe a molti lavoratori, commercianti, ristoratori, albergatori e anche trans. Tutti che si sono trovati da un giorno all’altro senza lavoro e senza guadagni.

Almeno una trentina di bisognosi senzatetto, tra i quali anche molti trans, hanno avuto dunque la possibilità, grazie a Papa Bergoglio, di ricevere il vaccino antinfluenzale e il tampone per il Covid in un periodo in cui è abbastanza difficile reperire le dosi per l'antidoto. Del resto, che Papa Francesco sia molto aperto ad ascoltare le richieste di aiuto dei poveri è risaputo. Lo scorso aprile l’elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski, dopo che la comunità trans, sostenuta quotidianamente dal parroco di Torvaianica aveva fatto arrivare al Papa una richiesta di aiuto, aveva portato sostegni economici al gruppo rimasto senza lavoro e sostentamento. Ovviamente, in quella occasione non erano mancati video di ringraziamenti in spagnolo rivolti al Pontefice. Probabilmente arriveranno anche questa volta.

https://www.ilgiornale.it/news/roma/papa-francesco-vaccini-antinfluenzali-ai-trans-torvaianica-1907751.html

Una maggioranza di Italiani – spaventati, dolenti, indecisi tra risentimento e speranza – vogliono essere sudditi, non più cittadini. La paura rende schiavi



Condividiamo, dopo l’articolo del Fondatore-Direttore di Riscossa Cristiana Paolo Deotto pubblicato su Il Nuovo Arengario [QUI], il controcanto da Requiem, registrato in polifonia dall’ultimo Rapporto Censis, commentato da Emanuele Boffi su Tempi.it di oggi, 5 dicembre 2020: “Il rapporto del Censis mostra un paese impaurito che confida solo nello Stato e vuole barattare la libertà con la sicurezza. Un orrore”. Il potere del Levatiano… [*]

Si legge nel Rapporto Cencis 2020: “Il 49,3% dei giovani vuole che gli anziani siano curati dopo di loro. C’è un rimosso in cui pulsano risentimenti antichi e recentissimi di diversa origine, intensità, cause. Non sorprende, quindi, che persino una misura assolutamente indicibile per la società italiana come la pena di morte torni nella sfera del praticabile: quasi la metà degli italiani (il 43,7%) è favorevole alla sua introduzione nel nostro ordinamento (e il dato sale al 44,7% tra i giovani)”.

Dies irae, dies illa solvet saeclum in favilla… Giorno d’ira, quel giorno distruggerà il mondo nel fuoco…


«Meglio sudditi che morti». Gli italiani vogliono il modello cinese
di Emanuele Boffi
Tempi.it, 5 dicembre 2020

Prendiamo sempre con le molle i sondaggi e le analisi statistiche e sociologiche, ma non possiamo negare di aver trovato nell’ultimo Rapporto Censis, presentato ieri a Roma, la conferma di una situazione che sentiamo come veritiera. Il Rapporto è pieno di considerazioni interessanti, ma qui ci limiteremo a riportare quelle che, a nostro avviso, fotografano molto bene un “clima” – non sapremmo altrimenti come definirlo – che vige nel nostro paese. Significativo ci pare il fatto che si dica che gli italiani preferiscano essere «sudditi piuttosto che morti».

«MEGLIO SUDDITI CHE MORTI»

La citazione, tratta dalla sintesi del Rapporto, è un po’ lunga ma merita di essere riproposta.

«Spaventata, dolente, indecisa tra risentimento e speranza: ecco l’Italia nell’anno della paura nera, l’anno del Covid-19. Il 73,4% degli italiani indica nella paura dell’ignoto e nell’ansia conseguente il sentimento prevalente in famiglia. In questi mesi, il 77% ha visto modificarsi in modo permanente almeno una dimensione fondamentale della propria vita: lo stato di salute o il lavoro, le relazioni o il tempo libero. Lo Stato, pur percepito come impreparato di fronte all’ondata dei contagi, si è palesato come il salvagente a cui aggrapparsi nel massimo pericolo. Ma, oltre al ciclopico debito pubblico, le scorie dell’epidemia saranno molte, diversificate e di lungo periodo. La prima scoria è la propensione a rinunciare volontariamente alla solitamente apprezzatissima sovranità personale:
– il 57,8% degli italiani è disposto a rinunciare alle libertà personali in nome della tutela della salute collettiva, lasciando al Governo le decisioni su quando e come uscire di casa, su cosa è autorizzato e cosa non lo è, sulle persone che si possono incontrare, sulle limitazioni della mobilità personale;
– il 38,5% è pronto a rinunciare ai propri diritti civili per un maggiore benessere economico, introducendo limiti al diritto di sciopero, alla libertà di opinione, di organizzarsi, di iscriversi a sindacati e associazioni. La paura pervasiva dell’ignoto porta alla dicotomia ultimativa: “meglio sudditi che morti”. E porta a vite non sovrane, volontariamente sottomesse al buon Leviatano. Cresce allora il livore della logica “o salute o forca”:
– il 77,1% degli italiani chiede pene severissime per chi non indossa le mascherine di protezione delle vie respiratorie, non rispetta il distanziamento sociale o i divieti di assembramento;
– il 76,9% è fermamente convinto che chi ha sbagliato nell’emergenza, che siano politici, dirigenti della sanità o altri soggetti, deve pagare per gli errori commessi, che hanno provocato la diffusione del contagio negli ospedali e nelle case di riposo per gli anziani;
– il 56,6% vuole addirittura il carcere per i contagiati che non rispettano rigorosamente le regole della quarantena e dell’isolamento, e così minacciano la salute degli altri;
– il 31,2% non vuole che vengano curati (o vuole che vengano curati solo dopo, in coda agli altri) coloro che, a causa dei loro comportamenti irresponsabili o irregolari, hanno provocato la propria malattia;
– e il 49,3% dei giovani vuole che gli anziani siano curati dopo di loro. C’è un rimosso in cui pulsano risentimenti antichi e recentissimi di diversa origine, intensità, cause. Non sorprende, quindi, che persino una misura assolutamente indicibile per la società italiana come la pena di morte torni nella sfera del praticabile: quasi la metà degli italiani (il 43,7%) è favorevole alla sua introduzione nel nostro ordinamento (e il dato sale al 44,7% tra i giovani)».

GLI ITALIANI SOGNANO IL MODELLO CINESE

Sono numeri impressionanti che mostrano come l’unico vero sentimento oggi imperante nel paese è la paura con tutte le sue conseguenze. C’è lo Stato, identificato come un dio imperfetto, ma pur sempre l’unico cui affidarsi. C’è l’odio per chi si sottrae alle regole che va punito o non curato (c’è persino la forca per chi ha sbagliato). C’è il risentimento generazionale che colpisce gli anziani, cui è addossata la colpa delle proprie limitazioni.

Oggi sulla Terra esiste un paese dove lo Stato è tutto, chi sbaglia è punito, il sospetto e il risentimento sono forme di controllo sociale, la libertà è limitata la massimo: è la Cina. Su questo giornale, già da tempo, discutiamo della tendenza da parte, per ora, di alcuni intellettuali di proporre quello cinese come modello più efficiente della democrazia per affrontare le sfide di un mondo sempre più veloce e senza punti di riferimento ideali stabili. Ora, almeno a giudicare dallo studio del Censis, sembra che inizino a pensarlo anche gli italiani. Forse bisognerebbe far notare loro che è proprio all’interno di quel “paradiso” che è nato e si è diffuso il virus e che è lo Stato cinese ad averlo tenuto nascosto provocando i danni che conosciamo. E forse bisognerebbe far notare loro cosa sta succedendo a Hong Kong.

HA VINTO HOBBES

Oltre a questo, c’è un altro aspetto da sottolineare: di cosa si ha paura? Si ha paura di perdere la vita, l’unica cosa che abbiamo. Qui si torna all’analisi di Olivier Rey, il matematico francese di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa, autore di un saggio che spiega molte cose sul tempo presente. Se la vita ristretta alla sola eccezione biologica è l’unico valore, essa diventa “tirannica”. In suo nome si può e si deve fare tutto e chi “può e deve” fare tutto è lo Stato, cui si dà pieno potere. Scriveva infatti Rey che il mondo all’era del Covid certifica la vittoria di Hobbes: stiamo costruendo una società «nella quale l’individuo accetta di sottomettersi al potere assoluto del Leviatano in cambio della protezione che dovrebbe assicurargli contro la morte».


[*] 
Il Leviatano, nella mitologia fenicia, è un animale del caos primitivo. In ebraico sempre col senso di “contorto, malvagio, avvolto”. Si tratta di una creatura gigantesco, temibile e voracissimo mostro acquatico dalla leggendaria forza presente in diversi contesti culturali e biblici. Presentato nell’Antico Testamento, non compare mai con questo nome, eccetto nel Salmo 104,26 e nel salmo 74,14. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio. La citazione più importante è nel Libro di Giobbe (40,25-32; 41,1-26): «Fa ribollire come pentola il gorgo, fa del mare come un vaso di unguenti. Nessuno sulla terra è pari a lui, fatto per non aver paura. Lo teme ogni essere più altero; egli è il re su tutte le bestie più superbe». Dal punto di vista allegorico, il Leviatano rappresenta spesso il caos primordiale, la potenza priva di controllo, benché biblicamente sia più spesso espressione della volontà divina e “simbolo della potenza del Creatore”.
“Il Leviatano” è un’opera di filosofia politica scritta da Thomas Hobbes nel 1651 dal titolo “Leviathan or The Matter, Forme and Power of a Common Wealth Ecclesiastical and Civil” (Il Leviatano, o la materia, la forma e il potere di uno stato ecclesiastico e civile). Il Leviatano rappresenta simbolicamente lo Stato come un grande corpo le cui membra sono i singoli cittadini. Tale è il senso della copertina del trattato che raffigura il Leviatano contenente nei pezzi del suo vestito altrettanti cittadini-sudditi. Tale opera è considerata la teorizzazione e l’atto costitutivo dello Stato assoluto moderno. L’autorità dello Stato è pari alla porzione di libertà individuale che ognuno gli delega con la rinunzia, per vivere in pace, ad esercitare i corrispondenti diritti collegati a tale libertà. Assunto da Hobbes (1588-1679) a simbolo dell’onnipotenza dello Stato nei confronti dell’individuo, per estensione, simbolo del potere totalitario, o anche di struttura eccezionalmente complessa ed estesa.

5 Dicembre 2020   Blog dell'Editore

di Vik van Brantegem

http://www.korazym.org/52100/una-maggioranza-di-italiani-spaventati-dolenti-indecisi-tra-risentimento-e-speranza-vogliono-essere-sudditi-non-piu-cittadini-la-paura-rende-schiavi/

Obama, Bush e Clinton si faranno vaccinare ‘in diretta’   

Con questa  siringa

(Hollywood aiuta con gli effetti speciali)

In Usa, il numero degli anziani morti è rimasto lo stesso di prima del

Anzi, il numero totale dei deceduti anno dopo anno è rimasto invariato. Dov’è la strage per Covid?

 In Italia il numero dei morti è stato dai media alquanto esagerato per terrorizzare:

 

Ed hanno distrutto le economie dell’Occidente intero per questo

https://www.sadefenza.org/2020/12/operazione-segreta-un-virus-per-copertura/

Invece i medici e infermieri, al contrario di Obama, non vogliono ricevere il vaccino !

A quanto pare già nel 2009 (suina) in UK hanno vaccinato prima i medici e lo staff del servizio sanitario nazionale (NHS)   brutti effetti collaterali, e non hanno nemmeno pagato i danni. Sembra che ora chissàcomemai non vogliano vaccinarsi!

A questo personale dell’NHS è stato detto che il vaccino contro l’influenza suina era sicuro e ora ne stanno subendo le conseguenze

Decine di lavoratori del NHS stanno combattendo per un risarcimento dopo aver sviluppato la narcolessia da un vaccino contro l’influenza suina che è stato messo in servizio senza i consueti test quando la malattia si è diffusa in tutto il mondo nel 2009. Dicono che abbia distrutto le loro carriere e la loro salute. 

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