VACCINAZIONE: UNA PROSPETTIVA CATTOLICA. Un libro divulgativo di Pamela Arcker.


“Vaccination: A Catholic Perspective” è il titolo di un breve libro di Pamela Acker edito dal Kolbe Center for the Study on Creation (www.kolbercenter.org). L’Autrice ha un master in biologia alla Catholic University of America, è stata a lungo insegnante di scienze naturali, ha partecipato a ricerche sul genoma presso la Washington University di St. Louis e sui vaccini.


Presentiamo brevemente questo libretto sintetico e divulgativo, molto recente perché uscito nel dicembre 2020, perché assume una prospettiva particolare diversa da quelle che vanno per la maggiore, che può essere utile nella attuale discussione sulla vaccinazione. Il nostro Osservatorio non si occupa direttamente di questi problemi, tuttavia la vaccinazione assume – specialmente di questi tempi – anche un significato politico, per questo ne accenniamo.

La Acker è antivaccinista e affronta i vari aspetti del problema con precisione e documentazione. Analizza la storia della vaccinazione, quindi la sua dimensione biologica, soffermandosi sui problemi che possono nascere da essa e spiegando che avere degli anticorpi tramite il vaccino non vuol dire essere immuni. Illustra quindi i limiti della vaccinazione: l’immunità indotta dalla vaccinazione è temporanea, in qualche caso la vaccinazione è inefficace,

Di notevole interesse è il capitolo sulla vaccinazione nel paradigma evoluzionista, il cui quadro, secondo l’autrice, è alla base delle attuali politiche di vaccinazione. I vaccini sono sicuri? Ecco il titolo di un successivo capitolo. A questo proposito l’autrice è molto scettica e ritiene che vaccinazione indebolisca l’immunità della popolazione.

Viene quindi affrontato il tema della moralità della vaccinazione. Oltre al problema delle cellule di feti abortiti adoperate nella produzione del vaccino, l’Autrice esamina il concetto di immunità di gregge, secondo il quale sarebbe doveroso vaccinarsi per garantire i soggetti più deboli della popolazione e ne segnala alcune debolezze.

Infine ampio spazio è dedicato alla vaccinazione come risposta al Coronavirus.  Quest’ultimo appartiene alla SARS-CoV-2 per la quale – sostiene la Acker –  in 17 anni non si è riusciti a trovare un vaccino. L’autrice mette in guardia dai vaccini realizzati e approvati troppo in fretta.

L’ultima parte del libretto è dedicata a cosa fare e ad essa rimandiamo.

Come anticipato, il nostro Osservatorio non entra nei problemi specifici. Tuttavia segnala questo lavoro che ha trovato interessante e che ritiene possa essere utile nella discussione. Interessante è soprattutto la prospettiva globale dalla quale l’autrice analizza la vaccinazione, ossia quella della Creazione. Per questo proponiamo in una nostra traduzione, le parole conclusive del libro:

«Le opere di Dio sono meravigliose, ben oltre quanto possiamo immaginare, e il corpo umano è senza dubbio uno delle sue opere più grandi. Concludo questo breve studio sulla vaccinazione riconoscendo quanto sia piccola la nostra conoscenza del progetto divino del sistema immunitario e quanto sarebbe salutare per il genere umano se i ricercatori in campo medico dedicassero meno tempo a sviluppare vaccini e più tempo a studiare l’immunità naturale. Potremmo così apprendere come ottimizzare questo meraviglioso sistema, invece di provare ad aggiustarlo o a baypassarlo con modalità che compromettono la salute del corpo per guadagnare un dubbio vantaggio nella lotta contro qualche specifica malattia infettiva.

Quando i ricercatori affrontano il sistema immunitario dentro il quadro della Creazione Provvidente di Dio, non possono più presumere che esso sia il prodotto di milioni di anni di mutazioni casuali e di selezione naturale, ma un sistema intenzionalmente formato  dal Creatore per mantenere il corpo umano in uno stato di salute. L’abbandono dell’ipotesi evolutiva permetterà ai ricercatori di eliminare il fallimentare concetto del corpo come un assemblaggio di parti disparate e manchevoli e che quindi devono essere modificate per poter svolgere la loro funzione, e cercare invece le cause della malattia nei fattori dietetici, genetici, fisiologici, psicologici, spirituali o ambientali. Questo, a sua volta, li porterà a focalizzare l’attenzione nel tentare di scoprire molto di più circa le modalità di funzionamento del sistema immunitario, in modo che i medici possano aiutare ad ottimizzarne l’efficienza anziché baypassarlo con modalità che indeboliscono seriamente l’intero sistema. Quando questo paradigma cambierà, vedremo un grande miglioramento della salute su scala nazionale e globale».

Stefano Fontana

https://www.vanthuanobservatory.org/ita/vaccinazione-una-prospettiva-cattolica-un-libro-divulgativo-di-pamela-arcker/

Sergio Russo: l’Influenza è Sparita. W l’Influenza e i Nuovi Tamponi…

21 Gennaio 2021 Pubblicato da  1 Commento

 

Marco Tosatti

Cari amici nemici di Stilum Curiae, Sergio Russo, il nostro artigiano-scrittore poliedrico, ci ha inviato una breve stupefatta riflessione sulle ultime vicende legate al Covid, a quanto viene sparso su televisioni e giornali, generando confusione sempre crescente nel pubblico. E ne approfitta per una battutina su Lady Gaga, che ha cantato (insomma…) l’inno americano all’inaugurazione di Biden. Vestita, lasciatemelo dire, come la Regina di Cuori di Alice…Buona lettura.

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«L’INFLUENZA È SPARITA!»

«A BREVE IN ARRIVO NUOVI TAMPONI IN GRADO DI DISTINGUERE TRA L’INFLUENZA E IL COVID!» 

Scrivo questo brevissimo articolo per tutte quelle persone (in verità oramai rimaste in numero esiguo) che sono ancora capaci di fare il classico “due più due quattro”, razionale e discorsivo…

Nella puntata di domenica 17 gennaio della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, il conduttore Fabio Fazio, rivolgendosi al suo “esperto” di fiducia, professor Roberto Burioni, esclama tra il serio e il faceto: «L’influenza è sparita!» (al punto 1h.37’.30” del video presente su Raiplay). Al che, il professor Burioni risponde: «Sì… sostanzialmente finora non sono stati isolati i virus influenzali, che… è una cosa eccezionale, mai vista! Ma sono diminuiti drammaticamente (?) anche tutti gli altri virus respiratori! Questo, ci deve far capire quanto è contagioso il covid… (???)».

Ed è sempre di questi giorni la notizia, data da alcuni telegiornali, ma presente su diversi siti specializzati del settore, che sono in fase di preparazione: “Tamponi che distinguono tra influenza e infezione da coronavirus in sviluppo allo Spallanzani”.

L’articolista, Andrea Centini, prosegue poi specificando che: “L’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha annunciato che gli scienziati dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) “Lazzaro Spallanzani” di Roma, testeranno a brevi dei nuovi tamponi rino-faringei, in grado di discernere tra un’infezione respiratoria causata da un virus dell’influenza e la COVID-19, la patologia provocata dal coronavirus SARS-CoV-2.” (https://scienze.fanpage.it/tamponi-che-distinguono-tra-influenza-e-infezione-da-coronavirus-in-sviluppo-allo-spallanzani/).

Ed ancora, nel bel mezzo di quello stesso articolo, si legge anche quanto segue: “… i sintomi di base in comune tra le due condizioni sono molto simili. Tra essi vi sono tosse, febbre, dolori muscolari, mal di testa, rinorrea, mal di gola, brividi di freddo e diversi altri ancora. In realtà anche i virus influenzali possono determinare infezioni molto più aggressive, in taluni casi anche letali…”

Ci domandiamo adesso: a questo punto cosa dovrebbe pensare una qualsiasi persona, ancora normale e fornita di raziocinio, quando legge, o ascolta simili notizie?

Forse s’interrogherà, fra sé e sé, estremamente allibito dicendosi: “Ma allora… questo numero enorme di contagiati asintomatici – che sono andati a riempire le statistiche sulla pandemia – saranno proprio tutti a causa del covid-19?… Oppure, molto più semplicemente, a motivo dei diversi livelli di contagiosità influenzale?!…”

Riassumendo: se le suddette notizie ora le compariamo, mettendole assieme ad altrettanto ambigue e paradossali notizie, tipo quella dell’esperimento compiuto dal dottor Mario Amici e dal professor Stefano Scoglio, in cui hanno dimostrato appunto sperimentalmente che persino un frutto di kiwi (!)dava un test positivo al tampone del covid-19, allora perché mai dovremmo aver cieca fiducia negli “Scienziati” – proposti dal mainstream come “novelli sacerdoti” della nuova religione-scienza – quasi fossero degli intermediari fra noi, comuni mortali, e la loro sacra ed intoccabile dottrina scientifica?…

Beh… mi dispiace per loro, ma se proprio devo fidarmi ciecamente di qualcuno, lo farò nei confronti di ben altro maestro e dottore: Gesù Cristo, Signore dell’Universo, e di sua Madre, la Regina del Cielo e della terra!

 Sergio Russo

P.S.: All’ultimo momento, approfitto di questo articolo per far notare come la grossa e vistosa spilla di Lady Gaga (da lei indossata alla cerimonia per l’insediamento di Joe Biden) e raffigurante una non meglio identificata colomba della pace, sia però curiosamente molto simile a quell’altro volatile dell’inquietante scultura presente nella sala conferenze, in cui fu approvato il noto progetto – mondialista e massonico – di Bill Gates, denominato ID 2020, numero 060606!

https://www.marcotosatti.com/2021/01/21/sergio-russo-linfluenza-e-sparita-w-linfluenza-e-i-nuovi-tamponi/