Müller: il Capital-Socialismo, Big Tech e Cina, ci Renderà Tutti Schiavi.
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vi offriamo qui nella nostra traduzione un importante articolo di Maike Hickson apparso su LifeSiteNews, in cui il card. Gerhard Müller lancia un allarme, per la convergenza dei grandi poteri finanziari mondiali e della Cina verso l’obiettivo di creare un “capital-socialismo” mondiale in cui la libertà di pensiero, espressione e azione degli uomini sarebbe schiacciata. Buona lettura.
§§§
Il cardinale Gerhard Müller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha recentemente fatto commenti a Eward Pentin del National Catholic Register sull’attuale discussione sul Great Reset, promosso dal World Economic Forum (WEF) di Davos. In questo contesto, il cardinale ha espresso un serio avvertimento: vede una fusione delle organizzazioni capitaliste occidentali con la Cina, formando un nuovo “capital-socialismo unificato”.
Il 29 gennaio, il prelato tedesco ha detto a Pentin che due parti – “il capitalismo profittatore, i giganti big-tech dei paesi occidentali” e il “comunismo della Repubblica popolare cinese” – stanno oggi “convergendo e fondendosi in un capital-socialismo unificato”, producendo un “nuovo colonialismo”. Con questi commenti, sembra implicare che stiamo assistendo qui ad una fusione di grandi potenze finanziarie con gli stati comunisti – in particolare la Cina – che mira al dominio del mondo da parte dei poteri globali capitalisti mentre le masse sono tenute in società socialiste, controllate e oppresse dallo stato. Possiamo ricordare qui la recente risposta dei paesi occidentali alla crisi del Coronavirus che ha portato alla soppressione di molte libertà in nome di una crisi sanitaria.
Il Great Reset è un programma emesso dal Forum Economico Mondiale (WEF) che usa la crisi del Coronavirus come motivo per una fondamentale riorganizzazione del modo in cui noi umani viviamo insieme su questa terra. Il WEF sostiene sul suo sito web che “i cambiamenti che abbiamo già visto in risposta al COVID-19 dimostrano che un reset delle nostre basi economiche e sociali è possibile”. Alla luce delle crisi economiche e ambientali previste, il WEF propone che “dobbiamo costruire fondamenta completamente nuove per i nostri sistemi economici e sociali”. Come questa ricostruzione delle nostre società dovrebbe apparire agli occhi di questi attori finanziari ed economici globali può essere vista nel loro video del WEF chiamato “Otto previsioni per il mondo nel 2030”.
Questo video predice che “non possiederai nulla, e sarai felice. Qualunque cosa tu voglia la affitterai e ti sarà consegnata da un drone”. Accanto all’abolizione della proprietà privata – un obiettivo tipico delle ideologie socialiste – il WEF vede anche una fine dei valori occidentali che sono ovviamente basati sul cristianesimo: “I valori occidentali saranno stati messi alla prova fino al punto di rottura”. C’è da chiedersi che tipo di valori sostituiranno questi “valori occidentali”, e da dove verranno.
Su questo sfondo, i commenti del cardinale Müller sono importanti, poiché egli sta denunciando questo nuovo programma ideologico per il nostro mondo.
Mentre pensa che sia positivo che persone del campo economico e politico si riuniscano e discutano di questioni importanti, il cardinale tedesco si chiede quale “immagine dell’umanità” il WEF stia effettivamente proponendo. Allo stesso tempo, il cardinale ha avvertito che l’obiettivo di questa nuova forza di fusione – la collaborazione tra le grandi entità capitaliste con la Cina – è “il controllo assoluto del pensiero, della parola e dell’azione”.
I commenti del cardinale Müller indicano l’importanza del mondo digitale oggi e come esso influisce sulla vita umana. Egli vede che si sta creando un “uomo omogeneizzato”, e che un tale uomo “può essere guidato più facilmente”.
“Il mondo orwelliano dell’homo digitalis è iniziato”, ha spiegato. “Attraverso il mainstreaming, la conformità totale della coscienza delle masse deve essere raggiunta attraverso i media”. Il cardinale Müller si è riferito qui all’autore francese del 19° secolo Gustave Le Bon che ha predetto una tale situazione nel suo libro La psicologia delle folle.
Il cardinale Müller ha anche respinto l’idea che tali critiche al Grande Reset e ai suoi piani ideologici siano mere “teorie di cospirazione” e ha aggiunto che i sistemi totalitari “hanno sempre denigrato ogni critica come cospirazione e sovversione”. Nei suoi commenti si è riferito ai molti avvertimenti del governo totalitario nel 20° secolo e ha spiegato che essi “difficilmente possono essere screditati come teorie del complotto, poiché gli sviluppi politici reali hanno dimostrato che avevano ragione”.
Avvertendoci di non prendere le promesse del Grande Reset e simili programmi di fondazioni molto ricche come sforzi innocenti, il prelato tedesco ha dichiarato che “La cieca fiducia nell’atteggiamento filantropico dei leader delle Grandi Fondazioni e delle Società Aperte è possibile solo con una negazione completamente ingenua della realtà”.
Il cardinale tedesco ed ex vescovo di Regensburg, Germania, ha sottolineato che ci sono stati in passato tentativi di ricreare l’uomo e inventare di nuovo il mondo. Questi tentativi si sono sempre trasformati in movimenti totalitari. Ogni volta che l’uomo ha voluto “ricreare e redimersi”, ha detto a Pentin, è stato invece creato un mostro, citando come esempio il “macabro esperimento umano” dell’Unione Sovietica comunista che ha coinciso con la rivoluzione industriale.
“Questo avrebbe dovuto convincerci”, ha aggiunto, “che l’utopia di un paradiso terrestre in qualsiasi forma si traduce nei più grandi crimini contro l’umanità (negazione della libertà dei dissidenti, distruzione del lavoro, riduzione della popolazione tramite aborto ed eutanasia). La natura dell’uomo, ferita dal peccato, ha bisogno del perdono divino. Solo la grazia di Dio può redimerci e darci la ‘libertà e la gloria dei figli di Dio'”.
Ricordiamo qui ai nostri lettori il fatto che il presidente degli Stati Uniti Joseph Biden è alleato con il programma del Grande Reset e chiama addirittura la sua nuova agenda “Build Back Better”, uno slogan che viene usato anche dal World Economic Forum. Il World Economic Forum si è allineato allo stesso tempo con la Cina e ha invitato il suo presidente Xi Jingping a presentare un discorso nel giorno di apertura del suo incontro annuale (virtuale) nel 2021. Lo stesso WEF ha definito la sua partecipazione al forum una “storica opportunità di collaborazione”.
Nell’ottobre 2020, il cardinale Müller aveva già avvertito che l’elezione di Biden a presidente degli Stati Uniti potrebbe avere gravi effetti sugli Stati Uniti e sulle democrazie mondiali, soprattutto alla luce del crescente potere della Cina.
Parlando con Breitbart News, il cardinale tedesco ha dichiarato: “Il risultato delle elezioni americane determinerà se gli Stati Uniti rimarranno la potenza leader nel mondo – per la libertà e la democrazia – o se una dittatura comunista assumerà quel ruolo per la comunità globale”. Parlando della dittatura cinese e del suo crescente potere nel mondo, il cardinale Müller ha esposto che “in Cina si ripete il motto della Germania nazista: Tu non sei niente – lo Stato è tutto. Eppure la verità è il contrario: le persone sono tutto e lo stato esiste solo per servire il bene comune”.
In perfetta linea con la previsione del WEF che i “valori occidentali” arriveranno presto al loro punto di rottura, il cardinale Müller ha espresso nel gennaio 2021 la sua preoccupazione che il nuovo regime Biden stia ora conducendo una campagna per “scristianizzare la cultura occidentale”. Parlando con il sito di notizie cattolico austriaco Kath.net, il prelato ha esposto che l’amministrazione Biden, “con il suo potere politico, mediatico ed economico concentrato, è in prima linea nella campagna più sottilmente brutale degli ultimi 100 anni per scristianizzare la cultura occidentale.” I suoi commenti erano legati al fatto che il presidente Biden ha già fatto passi per promuovere l’aborto, così come l’agenda LGBT.
Lo stesso Forum Economico Mondiale sta promuovendo l’agenda LGBT così come l’agenda dell’aborto.
Il cardinale Müller si oppone fermamente a queste agende anticristiane e ha detto a Kath.net che chiunque “come cristiano si posiziona contro il mainstream della propaganda LGBT, l’aborto, l’uso legalizzato di droghe, la dissoluzione della sessualità maschile o femminile, è noto per essere insultato come ‘di estrema destra’ o addirittura come ‘nazista’, anche se sono stati proprio i nazionalsocialisti con la loro ideologia biologista e social darwinista ad essere la più aperta contraddizione con l’immagine cristiana dell’uomo.”
I cristiani in politica devono opporsi a queste agende, ha detto, anche se non possono influenzare sufficientemente le leggi che vengono fatte. “Ma non devono mai partecipare, attivamente o passivamente, al male”, ha aggiunto. “Come minimo, devono protestare contro di esso e – per quanto possibile – resistere, anche se sono discriminati per farlo”.
Marco Tosatti
6 Febbraio 2021 6 Commenti
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.