ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 27 marzo 2021

Quando la Fede, la vera Fede, salvò l’umanità

«Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demoni lo credono e tremano! Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore?»


Pur ringraziando ricercatori, scienziati, medici, ricordiamoci che solo Dio ci può salvare dalla pandemia da Coronavirus. Recitiamo, credendoci veramente, il Credo più volte al giorno. Quando la Fede, la vera Fede, salvò l’umanità in un tempo in cui non esistevano vaccini, ricercatori e compagnia bella, ma le persone si affidavano a Dio, con grande e vera Fede. Quando le persone non si sentivano, come accade oggi, simili se non addirittura uguali a Dio. La peste nera fu l’inizio della seconda pandemia di peste. La peste creò sconvolgimenti religiosi, sociali ed economici, con profondi effetti sul corso della storia europea. La pandemia ha avuto origine in Asia centrale o in Asia orientale, ma la sua prima apparizione definitiva è stata in Crimea nel 1347.La peste nera fu il secondo disastro che colpì l’Europa durante il tardo medioevo e si stima che abbia ucciso dal 30% al 60% della popolazione europea. In totale, la peste potrebbe aver ridotto la popolazione mondiale da una stima di 475 milioni a 350-375 milioni nel XIV secolo.


Canto Gregoriano CREDO IN UNUM DEUM, Schola Gregoriana Mediolanensis, Direttore Giovanni Vianini, Organista Gian Nicola Vessia.

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.

«Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demoni lo credono e tremano! Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore? Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull’altare? Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. Vedete che l’uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede. Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta» (Giacomo 2,14-26).


“Il nichilismo del nostro tempo è un problema concreto ma allo stesso tempo una possibilità da cogliere. L’incertezza, l’inquietudine, la felicità e la verità” (Matteo Matzuzzi – Il Foglio, 27 marzo 2021).

Foto di copertina: Credo (Biblioteca Apostolica Vaticana).


27 Marzo 2021
   Blog dell'Editore

di Claudio Mantovani

http://www.korazym.org/58415/tu-credi-che-ce-un-dio-solo-fai-bene-anche-i-demoni-lo-credono-e-tremano-ma-vuoi-sapere-o-insensato-come-la-fede-senza-le-opere-e-senza-valore/


La misteriosa datazione del Volto Santo di Lucca


Una delle attrazioni principali della città di 
Lucca è il crocifisso che si trova nella cattedrale di San Martino. Noto come Volto Santo, è alto più di due metri, è realizzato in legno di noce e ha la particolarità per la quale Cristo è sulla croce ma indossa la tunica.

Il motivo per il quale tante persone lo visitano e lo considerano un’icona del cristianesimo è tuttavia l’esistenza di una leggenda medievale che afferma che venne scolpito da Nicodemo, uno degli uomini che aiutò a tirar giù Gesù dalla croce e che ricevette il compito di realizzare una scultura che riproducesse fedelmente il volto del Messia.

Non essendo un artista esperto, però, un giorno si addormentò frustrato per il fatto di non poterne riprodurre i tratti. Quando si svegliò, vide che il volto era terminato in modo perfetto grazie a un intervento divino.


La storia ha attirato migliaia di visitatori da tutta l’Europa, e si è iniziato a realizzare delle repliche che i pellegrini potessero portare con sé come ricordo. La popolarità del Volto Santo era tale che perfino re Guglielmo II d’Inghilterra diceva “per il volto di Lucca” nel suo giuramento abituale, e Dante Alighieri l’ha menzionato nel suo Inferno.


Joost Adriaanse | Shutterstock

A un certo punto si credette che la scultura originale fosse stata danneggiata o fosse andata perduta, e di fatto fino a pochi giorni fa si affermava che il crocifisso esposto in una delle cappelle della cattedrale fosse una replica del XII secolo.

Dopo alcuni studi al carbonio realizzati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare in occasione del 950° anniversario della fondazione della cattedrale, però, si è verificato che in realtà è molto più antico, risalendo a un periodo compreso tra gli ultimi decenni dell’VIII secolo e l’inizio del IX, il che coinciderebbe con la data in cui l’opera originale sarebbe giunta in città secondo la tradizione popolare (si crede che il crocifisso sia stato nascosto in una grotta in Oriente per 700 anni per evitare la sua distruzione e che sia giunto in Italia nel 782 dopo essere stato imbarcato su una nave senza ciurma da un vescovo che lo aveva affidato alla Provvidenza perché arrivasse in un luogo in cui avrebbe potuto essere degnamente venerato).

Federico Magonio - Shutterstock

Grazie a questa nuova scoperta, il Volto Santo diventa la scultura in legno nota più antica di tutta l’Europa ad essere praticamente intatta.

aleteia.org/…0/07/08/misteriosa-datazione-volto-santo-di-lucca/
alda luisa corsini

https://gloria.tv/post/faczA4CyJZPz4WF2W61mqCife

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