Cellule da feti abortiti, interessa ancora a qualcuno?
Santa Sede, CEI e vari intellettuali cattolici promuovono la vaccinazione di massa ignorando loro per primi i documenti della Chiesa riguardo alle condizioni richieste perché l'uso delle cellule da feti abortiti possa essere considerato moralmente lecito. Una grande occasione persa dalla Chiesa per evangelizzare.
Riguardo la questione morale nell'uso dei vaccini, è necessario prendere in considerazione un aspetto che sta a cuore a molti cattolici. Ovvero l’uso di linee cellulari provenienti da feti abortiti, «linee cellulari di origine illecita» le definisce l’Istruzione “Dignitas personae” (2008). Ci sembra necessario perché negli ultimi tempi si fa molta confusione oscillando da una totale banalizzazione del tema alla creazione di leggende metropolitane.
Iniziamo dunque partendo dai dati reali: i vaccini attualmente in circolazione in Europa hanno tutti in qualche modo a che fare – per la produzione, lo sviluppo o i test - con due linee cellulari provenienti da feti abortiti 40 o 50 anni fa. Si tratta dunque di cellule sviluppate in cicli successivi a partire da quelle originali. Non si stanno provocando aborti ora per produrre questi vaccini, né queste cellule sono presenti nel vaccino.
Vuol dire questo che allora non c’è problema? Niente affatto, il problema morale esiste tanto è vero che la Chiesa pone delle condizioni ben precise perché possa essere considerato moralmente lecito l’uso di tali vaccini.
La prima condizione è che ci sia uno stato di necessità, ovvero «un grave pericolo, come la diffusione, altrimenti incontenibile, di un agente patogeno grave», come dice la recente Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19 (Dicembre 2020). Esiste oggi questo stato di necessità? La Nota della CDF lo dà per scontato, ma la questione è invece discutibile. Guardiamo ai numeri forniti dal governo: dall’inizio della pandemia i casi accertati (casi, non malati) sono poco più di 3 milioni e 700mila, ovvero il 6% dell’intera popolazione italiana. Attualmente invece i positivi in Italia sono 536.361, ovvero lo 0,9% della popolazione. Di questi i malati ricoverati sono 31.749, di cui 3.603 in terapia intensiva. Ma più ancora dei dati generali è interessante che l’età media dei deceduti sia di 81 anni (Istituto Superiore di Sanità, aggiornamento al 31 marzo 2021), e nei deceduti si è registrata una media di 3,6 patologie pregresse. Tenendo anche conto che si stanno sperimentando con successo delle terapie precoci, se stato di necessità esiste si può dire che riguardi una fascia ben precisa della popolazione, ovvero gli anziani e chi soffre di specifiche patologie.
Seconda condizione richiesta perché si possa parlare di uso moralmente lecito di questi vaccini è che non ci siano alternative eticamente ineccepibili. Anche qui non è che non esistano tali alternative in assoluto, è che non sono rese disponibili dal nostro governo (così come da altri governi europei). Problema insormontabile per il singolo cittadino, ma il discorso è diverso se associazioni, gruppi cattolici, Chiesa fanno pressioni per ottenere i vaccini eticamente ineccepibili.
Ma non basta: ammettiamo anche lo stato di necessità e l’assenza di alternative. Deve essere chiaro che l’utilizzo di questi vaccini «non può costituire in sé una legittimazione, anche indiretta, della pratica dell’aborto, e presuppone la contrarietà a questa pratica da parte di coloro che vi fanno ricorso» (Nota della CDF). Perché questa contrarietà abbia un senso deve essere esplicita, pubblica. E deve trasformarsi in una forma di pressione su case farmaceutiche e sulle agenzie sanitarie governative per «produrre, approvare, distribuire e offrire vaccini eticamente accettabili che non creino problemi di coscienza né agli operatori sanitari, né ai vaccinandi stessi». Peraltro ancora la Nota della CDF spiega che «la vaccinazione non è, di norma, un obbligo morale e che, perciò, deve essere volontaria». E inoltre prevede che si possa fare obiezione di coscienza, ovvero che si rifiutino questi vaccini.
Avete visto o sentito nulla del genere da parte dei nostri pastori? Avete visto la Santa Sede prendere posizione su questo, magari anche – essendo la Città del Vaticano uno Stato sovrano – andando a rifornirsi di vaccini eticamente ineccepibili? Forse che qualcuno dei tanti intellettuali cattolici che danno lezioni pro life ha posto il problema? Ovviamente no, anzi: abbiamo visto il Papa definire la vaccinazione un dovere morale, lo Stato del Vaticano obbligare i suoi residenti e dipendenti a vaccinarsi, la Chiesa italiana mettere a disposizione i locali delle parrocchie come centri di vaccinazione, diversi intellettuali pro life farsi beffe di chi pone un problema etico all’uso di questi vaccini.
Mentre il Magistero della Chiesa davanti a questi vaccini dice «sì, ma…», ponendo quindi delle condizioni stringenti, nella pratica i principali rappresentanti della Chiesa sono passati direttamente al «sì senza se e senza ma», si sono fatti paladini della vaccinazione di massa tralasciando qualsiasi considerazione etica e mettendosi al servizio del potere di questo mondo. Un atteggiamento oggettivamente scandaloso, che ha fatto perdere alla Chiesa una grande occasione per «promuovere una nuova cultura della vita» (cfr. Dignitas personae, no. 37).
A questo si dovrebbe anche aggiungere che certe indicazioni vanno inserite in un contesto più ampio; e il contesto attuale ci dice che c’è un crescente uso di cellule fetali per prodotti farmaceutici e cosmetici, per cui tacere sulla eticità dei vaccini anti-Covid, dire un sì pieno a questo genere di vaccinazione, suona come un segnale di via libera anche a questo tipo di ricerca e produzione.
Riccardo Cascioli
https://lanuovabq.it/it/cellule-da-feti-abortiti-interessa-ancora-a-qualcuno
^ Dieci domande agli “anti-vax”
(Roberto de Mattei) La mia posizione in difesa della liceità morale dei vaccini anti-Covid attualmente disponibili ha suscitato il consenso di alcuni cardinali, teologi e sacerdoti, che qui ringrazio, ma anche il prevedibile dissenso di molti “anti-vaccinisti”. Rimandando al mio studio Sulla liceità morale della vaccinazione, per una più ampia trattazione della questione, mi limito qui a porre alcune domande a coloro che sostengono le tesi anti-vax.
1) Il “livre de chevet” degli anti-vax è quello di Pamela Acker, dal titolo Vaccination: a Catholic perspective, pubblicato nel 2020 dal Kolbe Center. In questo libro l’autrice sostiene che i rischi di qualsiasi vaccinazione sono maggiori dei possibili benefici (a pp. 80-81 fa l’esempio della rabbia e del tetano). Chi assume questo libro come testo di referenza dovrebbe rifiutare anche i cosiddetti “vaccini etici”, perché nocivi alla salute. Al di là del caso dei vaccini anti-Covid, è lecito a un cattolico vaccinarsi?
2) Alcuni trapianti di organi, come quello del cuore, sono moralmente illeciti, perché si basano sul falso criterio scientifico di “brain death”, e provocano direttamente la morte. Ma la Chiesa considera leciti i trapianti da veri morti (ad esempio nel caso delle cornee) o da viventi (ad esempio nel caso di un rene), così come autorizza la trasfusione di sangue. In tutti questi casi vengono introdotte nel corpo umano cellule di un’altra persona. Accettate l’insegnamento della Chiesa sui trapianti?
3) In questo caso, sarebbe per voi lecito un trapianto di cornea per restituire la vista a un cieco, se questa cornea, con l’autorizzazione della famiglia, provenisse dal corpo della vittima di un omicidio? Inoltre, accettereste una trasfusione di sangue anonimo, che potrebbe provenire dal corpo di un uomo malvagio, senza sentirvi perciò contaminati dalla sua malvagità? Accettereste un trapianto o una trasfusione remotamente coinvolti con un crimine?
4) Le cellule HEK, utilizzate in alcuni vaccini anti-Covid, sono ampiamente usate nella ricerca farmaceutica e nell’industria alimentare. Considerando illecita l’utilizzazione di linee cellulari provenienti da feti abortiti, rifiutate l’uso di alimenti o farmaci prodotti o testati utilizzando cellule fetali, come l’insulina, i vaccini contro la rosolia e l’epatite, e molti altri?
5) La Santa Sede ha ribadito la liceità morale della vaccinazione in numerosi documenti della Pontificia Accademia per la Vita (2005 e 2017) e della Congregazione per la Dottrina della Fede (2008 e 2021) 2021. Perché oggi rifiutate le dichiarazioni, espresse dal Magistero, tra il 2005 e il 2020, ma in quegli anni non avete espresso alcuna forma di dissenso da esse?
6) Forse la ragione di questo mutato giudizio sui vaccini provenienti da cellule fetali è dovuta al fatto che, dopo il 2020, è cambiato il contesto storico, perché la pandemia è il pretesto per una dittatura sanitaria sull’umanità e la vaccinazione fa parte di questo piano. Ritenete che il male sia nella vaccinazione in sé, o nella “cospirazione” di cui la vaccinazione è espressione?
7) Più chiaramente: ritenete che il fine della vaccinazione sia buono, ma cattivo sia il mezzo che usa (l’uso di cellule fetali), oppure condividete le teorie cospirazioniste secondo cui sarebbe cattivo non solo il mezzo, ma il fine stesso della vaccinazione, che sarebbe lo sterminio dell’umanità?
8) Il più noto teorico della cospirazione anti-vax è Robert F. Kennedy, un uomo politico democratico, che finanziò Hillary Clinton. Kennedy si presenta come il nemico numero 1 di Bill Gates, ma è un membro dell’establishment che attraverso la Children’s Health Defense ha finanziato oltre la metà delle informazioni false sui vaccini diffuse sui social network. Condividete le teorie di origine ecologista e new age di Robert F. Kennedy? Nel caso contrario non sarebbe importante prendere pubblicamente le distanze da lui e dal suo movimento anti-vax?
9) I documenti della Santa Sede che affermano la liceità della vaccinazione non sono infallibili, ma sono certamente espressione del Magistero ordinario della Chiesa. Qual è il criterio per cui si può dissentire da questo Magistero? Chi critica, ad esempio, l’Amoris laetitia, non assume come riferimento la propria coscienza, ma il Magistero perenne della Chiesa. Pensate che la coscienza di un singolo laico, sacerdote o vescovo, possa opporsi al Magistero ordinario della Chiesa, senza fondarsi su di un altro insegnamento della Chiesa espresso con continuità e chiarezza, in maniera diretta, sul medesimo punto?
10) Alcuni sacerdoti presentano il rifiuto della vaccinazione anti-Covid non come un consiglio spirituale, ma come un obbligo morale. Ma l’unica autorità che può definire come obbligatorio per un cattolico ciò che è o non è peccato è la Chiesa cattolica. Se un vescovo o un sacerdote si attribuisce la responsabilità di imporre un obbligo morale non previsto dalla Chiesa, non rischia di creare una “neo-chiesa”? E non è paradossale che ciò avvenga proprio da parte di chi accusa papa Francesco di aver istituito una “neo-chiesa”?
https://www.corrispondenzaromana.it/dieci-domande-agli-anti-vax/
https://alfiokrancic.com/2021/04/09/finche-ce-draghi-ce-speranza/
Finché c'è Draghi c'è Speranza
https://alfiokrancic.com/2021/04/09/finche-ce-draghi-ce-speranza/Draghi: ” E’ Speranza che mi ha voluto. E ha molta stima di me”.
E il dilettante-allo-sbaraglio in gara con Ursula per incompetenza supponente, appena creato un incidente diplomatico maggiore con Erdogan (che pagheremo in Libia) , annuncia la necropolitica ricevuta sotto dettatura .
Covid-19, Mario Draghi: “Dovremo vaccinarci anche nei prossimi anni”
come ha detto il CEO di Pfizer, riuscite a ricordare? Mio articolo di una settimana prima:
Pfizer profetizza: i vaccini diverranno annuali, e noi aumenteremo il prezzo del 900%
… D’Amelio ha detto agli analisti di Wall Street che Pfizer sta attualmente ricevendo $ 19,50 per dose, ma ha notato che “questo non è un prezzo normale, come quello che di solito otteniamo per un vaccino. – $ 150 o $ 175 per dose … Andiamo oltre un ambiente di prezzo pandemico, l’ambiente in cui ci troviamo adesso: Ovviamente, otterremo di più in termini di prezzo. Si tratta di un aumento di quasi nove volte del prezzo.
Ma che Draghi obbedisca ad un ordine globale, mostra un fatto: anche altri governanti dicono esattamente la stessa cosa, nello stesso momento.
Qui alcuni estratti dalla dichiarazione del ministro della Salute polacco Adam Niedzielski in un’intervista trasmessa sabato 3 aprile da TVN24:, che ha il vantaggio di essere più esplicito
“Ci saranno sempre più minacce biologiche. Non solo, ma saranno sempre più pericolose e il mondo reagirà a loro in modo diverso da quello che ha fatto finora. Le ispezioni sanitarie saranno una delle istituzioni meglio attrezzate in qualsiasi paese. ”
“Se mi stai chiedendo se torneremo all’era pre-pandemica, la risposta è no. Non ci torneremo. Mai. “
Alcuni di noi indosseranno ancora maschere e manterranno le distanze per paura del contagio”.
“Se vuoi chiedermi se la generazione che oggi ha 50 e 40 anni vivranno in una minaccia epidemica per il resto della loro vita, la risposta è assolutamente sì. ”
In Francia, in appoggio a Macron, l’Istituto Pasteur adombra il confinamento a vita a causa delle “varianti” (non ho voglia di tradurlo)
Même dans des scénarios optimistes, les intentions de vaccination actuelles des populations françaises pourraient ne pas permettre un assouplissement complet des mesures de contrôle. La vaccination des enfants, si possible, pourrait aider à atteindre cet objectif“, explique par ailleurs l’Institut Pasteur : “Il faudrait que des mesures de contrôle soient maintenues et réduisent les taux de transmission dans la population générale de 15-27% par rapport au scénario de relâchement total. En guise de comparaison, pendant le confinement de mars-mai 2020, les taux de transmission ont été réduits de 80%“, poursuivent les chercheurs.
Per i più esperti, uno studio che dimostra che avviene una cosa ritenuta “impossibile” e chi diceva che era possibile era un complottista diffusore di fake news:
SARS-CoV-2 RNA trascritto in modo inverso e integrato nel genoma umano
Liguo Zhang , , , , , ,
doi:https://doi.org/10.1101/2020.12.12.422516
Ossia: avviene che gli RNA di SARS-CoV-2 possano essere trascritti inversamente e integrati nel genoma umano e che la trascrizione delle sequenze integrate potrebbe spiegare i test PCR-positivi.
Erdogan un dittatore? Ankara a Draghi: “Parole inaccettabili, lui è stato eletto, lei no”
(Pensate: in Italia questa verità non si può dire. Non si deve ricordare che il Prestigioso Pirla Subalterno non è stato votato da nessuno e ci è stato imposto da Qu6ri&na*le . In Turchia si può dire)
“Le cose in Italia vanno selvaggiamente”
Deotto e il Ricatto di Draghi. Mentre Lorsignori Pensano, l’Italia Crepa.
10 Aprile 2021 6 Commenti
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, offriamo alla vostra attenzione questa amara riflessione sullo stato del Paese scritta da Paolo Deotto. La condividiamo pienamente; c’è solo da aggiungere, forse qualche elemento a questa sorta di ricatto che il cinereo Draghi esprime nei confronti di tutti, espletando così il mandato che evidentemente poteri altri dalla volontà popolare gli hanno affidato. I “poteri fortissimi” cui accennava l’on. Claudio Borghi, gli stessi che hanno imposto il ministro responsabile della gestione disastrosa della salute pubblica (basta pensare ai criminali protocolli di cura del Covid, tachipirina e vigile attesa!) nel ruolo di carceriere. I “dati” su cui pesa il sospetto e più di un sospetto che quelli che li tengono gelosamente segreti giochino come le palline di un giocoliere, quando li si trova in uno studio autorevole e indipendente, dicono che globalmente la mortalità per Coronavirus è dello 0,15%. Leggete lo studio della Stanford University, (Global infection fatality rate is approximately 0.15% with 1.5-2.0 billion infections as of February 2021) firmato dal prof. Ioannides, uno dei massimi esperti mondiali. Secondo i dati Istat, nel gennaio-febbraio 2021 sono morte 126.866 persone. Nello stesso periodo dal 2015 al 2019 ne erano morte 125.741. In un Paese di persone anziane come il nostro non c’è da stupirsi di uno 0.9% in più. E fra questi bisogna ben contare quelli che la “Tachipirina e vigile attesa” ha portato alla fine, e quelli che a causa dell’emergenza Covid non sono stati curati o operati. Ecco, la risposta a tutto questo del cinereo Commissario Draghi e dei suoi accoliti è il ricatto. Sbalordisce come persone di grande rilievo e cultura, anche nel mondo cattolico, non si rendano conto di tutto ciò. Non sbalordisce che tutto ciò sia reso possibile dal ruolo – infimo – giocato dall’informazione mainstream. Buona lettura.
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Sarebbe interessante sapere cosa pensano, oggi, le moltitudini che osannarono Draghi quando fu chiamato dal Sublime Custode della Costituzione a formare il nuovo governo. Ricordate, due mesi fa? Sembrava che fosse arrivato il Messia e gli organi di informazione, in fila e disciplinati, fecero a gara nel presentarci l’ex presidente della BCE come un semi-dio. Ci fornirono biografie, anzi agiografie del nuovo Presidente del consiglio. Nasceva il governo di “profilo elevato”. Eravamo salvi.
Le perplessità iniziarono abbastanza presto, visto che il governo Draghi, profilato o meno che fosse, faceva le stesse cose fatte dal governo presieduto dal patetico Conte. Anzi, riusciva a fare anche di peggio. Non è da poco essere riusciti a mettere insieme un’assurdità come quella del turismo vietato in Italia, ma consentito all’estero, blindando nel contempo i giorni di Pasqua con le solite facezie su visite a parenti, spostamenti tra Comuni eccetera. Non è da poco aver conservato un’assurdità come il coprifuoco e aver deciso, chissà perché, che fino a fine aprile non ci saranno regioni gialle, ma solo rosse e arancioni.
E arriviamo a due giorni fa, all’8 aprile. Draghi Mario in conferenza stampa. Nei giorni precedenti ci sono stati gli incidenti davanti a Montecitorio, ma comunque proteste e dimostrazioni ci sono state in tutta Italia. Gli italiani stanno scoppiando e in particolare rischiano di inferocirsi – legittimamente – quelle categorie di autonomi a cui da oltre un anno è, di fatto, impedito di lavorare.
Arriviamo a due giorni fa e siamo allo sconcio completo. Draghi sa di essere (almeno per ora) forte. Ha dalla sua la quasi totalità dei mezzi di informazione e parla a un popolo ormai condizionato da oltre un anno di terrorismo martellante, quotidiano.
“Le riaperture dovranno esserci, non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall’andamento dei contagi e dei vaccini“.
“La stagione turistica? Manca una data. Garavaglia dice a giugno. Speriamo, magari anche prima chi lo sa”.
L’andamento dei contagi e dei vaccini. Formidabile. Draghi, bontà sua, riconosce che bisognerà pure, prima o poi, ricominciare a vivere e lavorare normalmente.
Ma quando? Beh, adesso non pretendiamo troppo. “…non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni…” “…chi lo sa”.
Lorsignori pensano, l’Italia intanto crepa.
Gli fa eco il Ministro Speranza – caso più unico che raro di bipede che cammina e parla pur in totale assenza di materia cerebrale – verso il quale Draghi ci tiene a dichiarare tutta la sua stima e fiducia. E l’ineffabile ministressa Gelmini ci fa sapere che: “Chi vaccinerà di più riaprirà prima“. E aggiunge: “Sapremo con il generale Figliuolo riprogrammare la campagna vaccinale nel tempo più breve possibile, alla gente dobbiamo dire che abbiamo usato finora la massima precauzione, ma che bisogna vaccinarsi“.
Bisogna vaccinarsi. Chiaro, no? E si dà il via alla gara tra le Regioni: chi più vaccina, prima riapre. Infatti, Draghi, nella conferenza stampa di ieri l’altro, ha ipotizzato di aggiungere la copertura vaccinale agli altri parametri che già si adottano per decidere tempi e modi delle chiusure e dei relativi allentamenti delle stesse.
Tutto questo bailamme, è bene ripeterlo, per una malattia la cui mortalità – ammesso e non concesso che i dati ufficiali siano affidabili – è di poco superiore a quella di tante ondate influenzali. E poi, è bene ripeterlo, “contagiato” non vuole dire “ammalato”. E comunque i contagiati (dati ufficiali del 7 aprile) sono (vedi l’articolo su Nuova Bussola Quotidiana) 544.330, ovvero lo 0,9% della popolazione italiana.
Un’isteria vaccinale per una malattia che ha queste caratteristiche e dimensioni è semplicemente grottesca. Se aggiungiamo i mille dubbi più che legittimi su vaccini di cui si sa, per ammissione delle stesse case produttrici, ben poco e soprattutto si sa ben poco sugli effetti indesiderati, è legittimo concludere che è meglio tenersi alla larga da questa singolare sperimentazione di massa. Chi proprio ha voglia di farla, la faccia e tanti auguri. E chi ha la sfortuna di beccarsi la malattia da Coronavirus, si rivolga ai tanti medici che ormai, anziché andare a fare le star in televisione, curano a domicilio con ottimi risultati.
“Ma infatti”, mi dice col ditino alzato il cittadino che, a differenza di me, pazzo e incosciente, ha tanto “senso civico”, mascherina, gel e distanziamento sociale, “… infatti, non è stato imposto alcun obbligo vaccinale”.
Certamente, la vaccinazione è facoltativa ma, date le premesse di cui sopra, diventa obbligatoria in modo surrettizio, perché “Le riaperture dovranno esserci, non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall’andamento dei contagi e dei vaccini“. E poi “Chi vaccinerà di più riaprirà prima“. Eccetera.
E quindi tu, sporco negazionista, che non vuoi farti vaccinare, sei tu colpevole del “lockdown”, è colpa tua se non potrò andare a Rimini in vacanza, quelli come te rovinano tutto.
Divide et impera. Roba vecchia, ma sempre efficace.
Insomma, cari italiani, il vaccino non è obbligatorio, ma senza vaccino non farete praticamente nulla, tant’è che si parla di passaporto vaccinale o documento che comunque attesti che hai assolto i tuoi obblighi di cittadino probo e quindi puoi vivere normalmente. Ricordate che nella vecchia Unione Sovietica, che evidentemente è rimasta nel cuore di alcuni, esisteva il “passaporto interno”, senza il quale il cittadino non poteva andare da nessuna parte?
“Sui vaccini Draghi ci ricatta”. Così titolava ieri il bravo Riccardo Cascioli, nell’articolo sopra citato della Nuova Bussola Quotidiana.
Difficile dargli torto. Un ricatto in piena regola, con l’aggravante che già c’è il preavviso per il futuro. La stagione dei vaccini è appena iniziata. Poi bisognerà rivaccinarsi per le “varianti”, altro mostro sacro ampiamente pompato dalla stampa di regime. “Per gli anni a venire dovremo continuare a vaccinarci perché ci sono le varianti e quindi questi vaccini vanno adattati”, ci ha detto in conferenza stampa l’ineffabile Presidente del consiglio.
Il terrore deve proseguire, la malattia non deve finire mai, le vaccinazioni devono diventare il nostro pane quotidiano; senza di esse non potremo più fare nulla.
E se tutto brilla per chiarezza una frase:
“Le riaperture dovranno esserci, non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall’andamento dei contagi e dei vaccini“. Capito? “Non ho una data”. Chissà. Popolo bue, aspetta, in silenzio e disciplinato. Non disturbare il manovratore.
Signori, qui siamo alla follia pura, all’instaurazione di un regime totalitario sanitario, con la prospettiva di distruggere economicamente tutto il Paese, che potrà essere comprato a prezzi stracciati da chi non aspetta altro. Su questa strada, finiremo per invidiare la Grecia, prima vittima degli esperimenti di new economy di queste bande di pirati che stanno rovinando il mondo.
Questa banda di cialtroni lavora chiaramente per distruggere l’Italia e va fermata, quanto prima possibile. Risulta sempre più incomprensibile la partecipazione della Lega a questo governo. Salvini si rende conto che ogni giorno distrugge un po’ del credito che si era guadagnato presso l’elettorato? È forse così ingenuo da sperare di poter cambiare “da dentro” qualcosa? Visto ciò che sta accadendo, sembra una speranza assurda.
Non rassegniamoci, facciamo sentire la nostra voce. E ricordiamoci che andare in piazza per difendere il diritto al lavoro è giusto e sacrosanto, ma qui ormai dobbiamo difendere il diritto a vivere, a vivere da uomini liberi e non da topolini in gabbia.
CHIARIAMO UN PUNTO
La Sanità e il bene comune
Nell’attuale polemica sulle vaccinazioni molti adoperano l’argomento del bene comune. Si dice infatti spesso che la vaccinazione è un dovere in quanto altrimenti si metterebbe a rischio il bene comune. In altre parole, anche se una persona sarebbe indotta a non farsi vaccinare in relazione alla sia situazione personale, dovrebbe comunque farlo per non contagiare gli altri. Soprattutto se si tratta di persone che operano in campi sensibili, come per esempio quello della sanità o dell’istruzione. Secondo questa visione, l’aspetto sanitario sarebbe essenzialmente connesso con il bene comune sicché una società non sanificata non godrebbe della condizione del bene comune.
Secondariamente osserviamo che l’aspetto sanitario, come del resto l’aspetto economico, non è l’elemento essenziale del bene comune. Una società può essere povera economicamente e magari ci possono essere malattie diffuse e non ancora controllate e vinte, ma in essa ci può essere il bene comune, naturalmente nei limiti dell’esistenza storica degli uomini. Viceversa una società con un servizio sanitario efficiente ed eccellente, ma con modi di essere contrari ai fini naturali dell’uomo non godrebbe del bene comune. Se così non fosse bisognerebbe dire che molte società del passato, che a causa del limitato sviluppo scientifico, non riuscivano a debellare alcune malattie, per questo sarebbero escluse dal bene comune che in esse non ci sarebbe stato. Se una società povera e malata vive la vita incentrata in Dio, sorregge la famiglia, imposta l’educazione secondo la legge umana e divina, uniforma le sue leggi al diritto naturale, non contrasta ma favorisce il vero culto di Dio vive una situazione di bene comune nonostante sia povera e malata.
Questo ci dice che l’aspetto sanitario non è di per sé solo espressivo del bene comune e che è troppo semplicistico ragionare in questo modo: se non mi vaccino danneggio il bene comune, quindi ho il dovere di vaccinarmi e l’autorità politica e sanitaria ha il dovere/diritto di obbligarmi a farlo. Perseguire la sicurezza sanitaria è un dovere di tutti, ma il bene comune è più grande della sicurezza sanitaria e se per perseguire quest’ultima devo contrastare elementi fondamentali del bene comune il gioco non vale la candela. Se per bene comune si intende ciò che il potere politico presenta come tale, se per definire il bene comune bisogna avvalersi delle informazioni distorte della autorità sanitaria e politica, se per conseguire il bene comune bisogna accettare la rinuncia della stessa autorità alle cure in modo da imporre la vaccinazione come unica via per fronteggiare i problemi sanitari, se bisogna sospendere il culto divino senza che ci siano dati scientifici adeguati a sostenere queste misure, se si causano altre conseguenze negative come la disoccupazione, la miseria economica, l’aumento di altre malattie, l’abbandono della gioventù a causa della chiusura delle scuole e delle università, l’aumento di malattie psichiatriche dovute alla solitudine e all’abbandono di tante persone fragili … allora il bene comune assume una dimensione molto più ampia del solo aspetto sanitari, per di più strumentalizzato, quest’ultimo, dal potere.
Un’ultima considerazione. Il bene comune è spesso identificato con l’interesse pubblico. L’interesse pubblico può essere inteso a) come la somma degli interessi individuali dei cittadini, qualsiasi essi siano; b) come l’interesse dello Stato. In nessuno dei due casi si ha vero bene comune. Per esempio: se tutti i cittadini volessero indossare la mascherina anche se la scienza non desse nessuna indicazione di plausibilità a questo comportamento, l’autorità politica non dovrebbe imporre la mascherina in omaggio ad un falso bene comune. Secondo esempio: se si dice che bisogna vaccinarsi perché altrimenti i reparti di terapia intensiva scoppiano, vuol dire che si privilegia l’aspetto della pubblica amministrazione al bene comune, infatti i reparti scoppiano perché non si sono sviluppate terapie alternative e cure domiciliari. Il bene comune non consiste nel coprire le spalle ai funzionari della pubblica amministrazione.
Dottrina sociale di Stefano Fontana.
Biden: Papa Francesco ha detto che c’è un “obbligo morale” di farsi vaccinare
Il presidente Joe Biden martedì ha invitato gli americani a vaccinarsi contro il coronavirus, dicendo che Papa Francesco ha definito la vaccinazione un “obbligo morale”.
Un articolo di Matt Hadro di CNA, pubblicato su NCR, nella mia traduzione.
Il presidente Joe Biden martedì ha invitato gli americani a vaccinarsi contro il coronavirus, dicendo che Papa Francesco ha definito la vaccinazione un “obbligo morale”.
Nelle sue osservazioni sullo stato delle vaccinazioni COVID di martedì, il presidente Biden ha elogiato le partnership tra gruppi religiosi e centri sanitari comunitari per la fornitura di vaccinazioni COVID-19.
Ha definito lo sforzo di fornire le vaccinazioni “un esempio dell’America al suo meglio”, e ha aggiunto che “stanno tutti soddisfacendo quello che Papa Francesco chiama l’obbligo morale – farsi vaccinare – qualcosa che ha continuato a dire può salvare la tua vita e quella degli altri”.
In risposta alla richiesta della CNA di conoscere la fonte dei commenti di Papa Francesco, la Casa Bianca ha indicato l’intervista televisiva di gennaio del Papa in cui ha detto che “credo che, eticamente, tutti debbano fare il vaccino”.
In quell’intervista, Papa Francesco ha definito la vaccinazione “un’opzione etica perché riguarda la tua vita ma anche quella degli altri”.
Tuttavia, la Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede (CDF) ha dichiarato in dicembre che la vaccinazione contro il COVID-19 non è un obbligo morale – una dichiarazione che è stata approvata da Papa Francesco.
“Allo stesso tempo, la ragione pratica rende evidente che la vaccinazione non è, di regola, un obbligo morale e che, pertanto, deve essere volontaria”, ha detto la CDF nella sua “Nota sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19”.
Il Vaticano ha continuato a sottolineare che la vaccinazione contro il COVID può promuovere il bene comune. La CDF ha detto che coloro che non ricevono un vaccino contro il COVID-19 devono intraprendere le azioni appropriate per garantire che non diffondano il virus e non rappresentino un rischio per le persone vulnerabili.
“In assenza di altri mezzi per fermare o addirittura prevenire l’epidemia, il bene comune può raccomandare la vaccinazione, soprattutto per proteggere i più deboli e i più esposti”, ha dichiarato il Vaticano.
Coloro che rifiutano il vaccino COVID per coscienza “devono fare del loro meglio per evitare, con altri mezzi profilattici e un comportamento appropriato, di diventare veicoli di trasmissione dell’agente infettivo”, ha detto la nota della CDF. Ha aggiunto che tali persone devono evitare il rischio di trasmettere il virus a “coloro che non possono essere vaccinati per ragioni mediche o di altro tipo”.
Anche la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ha citato la nota della CDF per dire che non c’è un obbligo morale di ricevere il vaccino COVID-19, nelle sue “risposte alle domande etiche chiave sui vaccini COVID-19” pubblicate a gennaio.
La Casa Bianca a marzo ha affermato che Papa Francesco “ha parlato della sicurezza e dell’efficacia di tutti e tre i vaccini”. Mentre Papa Francesco aveva detto che tutti devono ottenere un vaccino COVID-19, non era chiaro quale vaccino avesse ricevuto. Papa Francesco non aveva anche lodato l’efficacia di nessun vaccino specifico.
Nella sua nota di dicembre, la CDF vaticana ha dichiarato: “Non intendiamo giudicare la sicurezza e l’efficacia di questi vaccini, anche se eticamente rilevante e necessario, in quanto questa valutazione è responsabilità dei ricercatori biomedici e delle agenzie farmaceutiche.”
Al prof. ROBERTO DE MATTEI sulle sue domande agli "Anti-vax":
RispondiEliminaPremetto che forse non ho letto approfonditamente il suo articolo e, se è così, mi scuso in anticipo.
Mi permetto però di rilevare che Lei, salvo errore, non cita mai il fatto che le linee cellulari utilizzate per i vaccini antiCovid - come per altri resi di recente obbligatori - devono provenire da feti ABORTITI VOLONTARIAMENTE.
La loro provenienza da aborto PROCURATO è, per i produttori farmaceutici, la condizione necessaria per poter fruire di una fonte di cellule VIVE da poter coltivare in vitro per produrre i vaccini, oltre che creme cosmetiche anti-età e chissà cos'altro.
Mentre i feti abortiti SPONTANEAMENTE forniscono inesorabilmente cellule MORTE, com'è ovvio, quindi non sfruttabili dalle industrie farmaceutiche, cosmetiche, ...
Il dato della qualità dei feti nel senso detto è un DISCRIMINE ASSOLUTO di fronte al quale gli esempi da Lei portati (la donazione di sangue fatta da un possibile criminale ecc.) perdono rilevanza.
La sua difesa d'ufficio della linea ultravaccinista dell' ATTUALE vertice della Chiesa è di un candore disarmante, che a mio avviso oltrepassa di un pezzo il dovere di difesa di un cattolico coerente.
Di fronte a odierni dati di realtà ecclesiastica fra l'incredibile e il ridicolo - ultimo esempio la propaganda vaccinale papale antiCovid durante la Veglia di Pasqua - diventa un dovere morale smettere di difendere l'indifendibile.
Grazie per l'attenzione.
Marisa Torti