Per carità, non vaccinatevi!
Il diavolo, che li ingannava, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta, e saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli (Ap 20, 10).
Chi non crede davvero in Dio finisce col credere qualunque assurdità. Chi non obbedisce alla legge divina si sottomette alla fine a deleteri precetti umani.
La colossale montatura della pandemia sta facendo venire a galla la differenza tra chi è realmente cattolico e chi lo è soltanto di nome, ma sta pure spingendo all’estremo il processo degenerativo di molte menti che non funzionavano se non in apparenza. Che siano cosiddetti cattolici adulti, adusi da decenni a giustificare gravissime violazioni della legge morale come il divorzio, l’aborto e la sodomia, o sedicenti tradizionalisti allenati ai più spericolati sofismi di un “tomismo” razionalistico e nominalistico, stanno tutti uscendo di senno per il loro deliberato, pervicace e ostinato rinnegamento dell’aderenza al reale in nome della difesa di concetti astratti e costrutti intellettuali completamente privi di consistenza. L’ipocrisia di chi afferma a parole di credere in Dio e di difendere l’uomo, ma dimostra coi fatti di non cercare altro che il proprio interesse, conduce inevitabilmente al delirio.
La locuzione avverbiale apposta all’imperativo del titolo non è un mero modo di dire, ma un sincero appello alla terza virtù teologale: è per pura carità verso Dio, il prossimo e sé stessi che bisogna assolutamente rifiutare l’inoculazione di un veleno mortifero la cui produzione esige veri e propri sacrifici umani di inaudita efferatezza offerti al diavolo e i cui effetti sono devastanti, in moltissimi casi già nell’immediato, ma con ogni probabilità anche a medio e lungo termine. Le categorie che subiscono la minaccia di perdere il lavoro devono opporsi sul piano legale associandosi tra membri o ricorrendo a gruppi di avvocati già attivi a tal fine. Il decreto-legge riguardante gli operatori sanitari è totalmente contrario all’ordinamento vigente, alla Costituzione e alle dichiarazioni internazionali in materia. Il rettile che ci governa deve essere deferito in tribunale per crimini contro l’umanità con i suoi complici politici e i fiancheggiatori ecclesiastici; quando la gente si accorgerà dell’inganno, il carcere li salverà dal linciaggio.
È da poco trapelato che la segreteria del cardinal Bassetti, al fine di sollecitare la vaccinazione, sta raccogliendo i dati anagrafici e fiscali di tutto il clero e i religiosi delle diocesi umbre, sui quali (a parte i sacerdoti diocesani di quella di Perugia) non ha giurisdizione. Si direbbe che sia il diritto canonico che quello civile siano completamente sospesi in ordine a una schedatura del tutto illegale. Il presidente della conferenza episcopale nazionale sta forse facendo da apripista per i preposti alle altre conferenze regionali? Il porporato ritiene inoltre che chi parla contro la vaccinazione debba ricevere lo stesso trattamento riservato ai terroristi degli anni ’70; ma, a parte il fatto che quei pericolosi psicopatici erano diretti dai servizi segreti israeliani e americani, che li scaricarono quando non servirono più, egli sembra ignorare che i veri stragisti, oggi, sono proprio i governanti. Ciò che più dispiace è che l’avvertimento della malattia non gli sia servito a nulla; bisogna concludere che egli teme le logge massoniche di cui rigurgita la sua sede più del giudizio divino, oppure che ha preso ordini direttamente dal Vaticano, il quale ne è infestato in pari, se non in maggior misura.
Spero proprio di non sbagliarmi, ma la mia chiara impressione è che l’agonizzante dittatura sanitaria stia dando gli ultimi colpi di coda prima che partano le inchieste giudiziarie. La notizia che in questi giorni rimbalza sui social circa l’allestimento di campi di concentramento per chi non si vaccina potrebbe essere l’ennesima fake news diffusa dal regime per terrorizzare la popolazione e indurla a sottomettersi nella più larga parte possibile. Si assiste parimenti a un pullulare di presunte profezie che, anziché rassicurare le persone, non fanno altro che destabilizzarle ulteriormente accrescendo in esse l’ansia e il senso di impotenza. Cari fratelli (e sorelle, come ora è d’obbligo), vi supplico nel nome di Dio di mantenere i nervi saldi e concentrarvi su quello che bisogna fare: sul piano naturale, tentare tutte le vie praticabili per oppugnare le imposizioni illegittime; su quello soprannaturale, intensificare la preghiera a san Giuseppe perché liberi il nostro Paese e il mondo intero da questo satanico sistema di potere, o per lo meno – visto che l’umanità impenitente non lo merita – preservi noi che, con l’aiuto della grazia, ci sforziamo di rimanere fedeli a Cristo.
Una società che uccide i propri figli nel grembo materno, ha normalizzato il divorzio e l’adulterio, promuove la sodomia e le altre perversioni sessuali, corrompe i giovani e i bambini, sopprime gli anziani e i malati terminali, merita ben di peggio che una crisi economica e uno sterminio camuffato da vaccinazione. Chi accetta tranquillamente di “curarsi” con un farmaco elaborato a partire da feti umani abortiti ha una coscienza così insensibile e indurita da rimanere totalmente accecato anche di fronte ai rischi che corre. In applicazione al decreto-legge che impone la cosiddetta vaccinazione ai loro operatori, le aziende sanitarie hanno diramato circolari in cui si ammette, nero su bianco, che chi è affetto da patologie acclarate può chiederne l’esenzione con una semplice dichiarazione del medico di base. Ciò significa che i dirigenti sono ben consapevoli che quel prodotto può causare l’aggravamento di uno stato di salute già compromesso e che la sua assunzione, di conseguenza, è altamente rischiosa; tuttavia la esigono ugualmente.
Chi si vaccina per convinzione riceve nella sua stessa carne il castigo della sua infedeltà al Signore o della sua fede tiepida con tutti i compromessi morali che ha comportato. Secondo il can. 1324 la scomunica latae sententiae non si applica quando ci sono attenuanti della colpa, come timore grave, errore o ignoranza anche colpevoli; ciò non toglie, tuttavia, che quanti, con la loro accettazione, cooperano con la spietata industria dell’aborto dovranno risponderne a Dio – e potrebbero trovarsi a farlo molto prima di quanto non se lo aspettino. Chi, il Sabato Santo, è andato in chiesa per farsi “salvare” da un intruglio diabolico oppure, il giorno stesso di Pasqua, si è messo in fila davanti alla tenda della Croce Rossa per lo stesso motivo, anziché andare a ricevere il perdono divino e il farmaco d’immortalità, si è punito da sé. Chi poi ha sostituito la vera fede con un fideismo superstizioso e puerile, avvertito dei probabili gravi effetti collaterali arriva a rasentare la bestemmia rispondendo in modo del tutto irrazionale: «Sarà ciò che Dio vuole». È come attribuire alla volontà divina, allo scopo di scagionarsene, la decisione di buttarsi dal decimo piano.
Perché non applicare la medesima asserzione, come sarebbe molto più logico, all’eventualità di rimanere contagiati, cosa d’altronde inevitabile nella condizione umana? Perché quella risposta non esprime il fiducioso abbandono dei figli alla Provvidenza, bensì quell’atteggiamento fatalistico che, nel tentativo stesso di sfuggire a un destino ritenuto ineluttabile, gli va incontro provocandolo e si procura da sé la rovina. Il “dio” che si ha in mente, in questo caso, non è affatto il Padre rivelato da Gesù nel Vangelo; è quello che sta lassù: un estraneo cinico, se non sadico, che dall’alto della sua onnipotenza scaglia flagelli su poveri esseri indifesi la cui unica via di fuga, quasi fossero formiche in procinto di essere schiacciate dal piede di un passante, è un buchetto nella terra… Se poi provi a spiegare loro che la malattia tanto temuta non è affatto la peste bubbonica ma, eccetto in rari casi di complicanze gravi, si cura egregiamente a casa con farmaci ordinari, purché si intervenga subito, ti saltano addosso con una violenza irrazionale. La religione del televisore non ammette il minimo dissenso; i suoi adepti sono pronti a scannare senza pietà qualunque eretico.
In conclusione, non lasciatevi impressionare dall’aggressività di parenti, amici e colleghi che non ragionano più e rimanete irremovibili nel vostro diniego. La storia, ancor prima del giudizio divino, ci darà ragione, condannando in pari tempo i pavidi, i complici, gli ipocriti e i venduti, a qualunque schieramento appartengano nominalmente. Il sistema attuale non è altro che il punto d’arrivo della parabola iniziata con il regime nazista e quelli comunisti; questi furono molto peggiori di quello, ma tutti furono finanziati e diretti dalle medesime entità occulte che, dopo le passate sperimentazioni su larga scala, stanno oggi tentando di imporre il loro dominio a livello mondiale con il progetto del great reset. Non dobbiamo temerli: sono individui affetti da una lucida follia che fa loro credere di poter sfidare il Creatore, ma hanno le ore contate. Che san Giuseppe affretti, per le nostre preghiere, l’ora del regno di Maria, Sua santissima Sposa, e protegga con il Suo potentissimo patrocinio tutti coloro che, anche a costo della persecuzione, rimangono fedeli a Gesù Cristo. Vi metto tutti, ogni giorno, sotto la protezione del Suo Preziosissimo Sangue. Coraggio, l’ha predetto Egli stesso: Non praevalebunt!
https://www.renovatio21.com/vaccini-che-utilizzano-tessuti-di-feti-abortiti-12-ipotesi-errate/
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