IL CASO
La Chiesa "verde" è a servizio dell'eugenetica
La solenne presentazione in Vaticano degli "Orientamenti pastorali sugli sfollati climatici" segna il totale asservimento dei vertici della Chiesa a una ideologia ecologista che è anti-umana alla radice. E in nome della difesa dei poveri fa da megafono a chi invece dei poveri persegue l'eliminazione.
Si resta sgomenti a leggere gli “Orientamenti pastorali sugli sfollati climatici”, 26 pagine di scempiaggini scientifiche ed economiche, accompagnate da una spruzzatina di buoni sentimenti cristiani e di impegni a far diventare le parrocchie delle succursali del WWF. Il documento è stato presentato in pompa magna martedì in Vaticano introdotto da un messaggio di papa Francesco, a dare la misura dell’importanza che la Santa Sede dà al tema della conversione ecologica che – sugli sfollati climatici – si unisce al cavallo di battaglia dei migranti.
Si resta sgomenti nel constatare come i vertici della Chiesa siano ormai totalmente asserviti a un’ideologia che è anti-umana alla radice; si resta sgomenti nel vedere il Papa proporre una parodia di un brano del profeta Isaia per annunciare catastrofi prossime venture per chi non si converte all’ecologismo; si resta sgomenti nel vedere un documento, che si vorrebbe autorevole, infarcito di luoghi comuni e teorie bizzarre che sembrano appena ascoltate al bar.
Confutare punto per punto quanto affermato in questi orientamenti pastorali riguardo ai cambiamenti climatici e agli effetti sulle popolazioni richiederebbe ben più di un articolo. Ma si tratta comunque di argomenti che sulla Bussola abbiamo affrontato più volte (vedi qui). E comunque chi vuole può confrontare il documento vaticano con il recente Rapporto di Dottrina Sociale della Chiesa, pubblicato dall'Osservatorio cardinale Van Thuan, dedicato a “Ambientalismo e globalismo: nuove ideologie politiche”, a cui la Bussola ha dato un importante contributo.
Qui invece mi limiterò a qualche considerazione di carattere generale. La prima riguarda il processo di secolarizzazione che appare ormai compiuto anche nella Chiesa, o perlomeno nei documenti espressi dai vertici. Il linguaggio di questo documento – che si intende far penetrare fino all’ultima parrocchia – per quanto riguarda le questioni climatiche e il tema degli sfollati è totalmente mutuato dai movimenti ecologisti e dagli organismi dell’ONU. L’unica conversione di cui si parla sono stili di vita più ecologici e la transizione verso l’energia da fonti rinnovabili. Rivelatore l’unico accenno a una prospettiva eterna - da trasmettere ai giovani - che viene identificata con il «tipo di condizioni ambientali che lasceranno a figli e nipoti». Cioè, anche l’eternità è ridotta a una dimensione tutta terrena. Qualsiasi commento appare superfluo.
La seconda questione è che in questo appiattimento, la Chiesa si fa megafono di un mito - quello della narrazione dei cambiamenti climatici - che viene spacciato per scienza. Il mito viene riproposto sinteticamente in questi Orientamenti pastorali, quando si afferma che il sistema climatico della Terra «dopo più di 10.000 anni di relativa stabilità – l'intero arco della civiltà umana – (…) sta rapidamente cambiando, a causa delle attività umane». E ovviamente c’è un’età aurea a cui tornare: è quella dei popoli primitivi, la cui saggezza e armonia con la natura viene continuamente celebrata dal documento vaticano (sempre nell’ottica “imparate dai popoli dell’Amazzonia”).
Bisogna rassegnarsi al fatto che a costoro è inutile parlare della realtà, cioè di un clima che è sempre in continuo cambiamento; che ci sono state epoche più calde di quella attuale; che anche dalla Rivoluzione industriale (descritta come l’origine del dissesto) a oggi non c’è stata alcuna impennata lineare della temperatura, ma una crescita graduale che ha avuto diversi alti e bassi; che non c’è alcuna prova di aumenti di eventi naturali estremi legati alle attività umane; che l’economia dei popoli primitivi è tutt’altro che armonia con la natura.
Chi è prigioniero del mito diventa impermeabile a qualsiasi indagine seria, e diventa intollerante e violento contro chiunque ponga anche solo una domanda. Infatti il documento vaticano è chiaro: chi non vede il disastro climatico con quel che ne consegue o è ignorante o persegue degli inconfessabili interessi personali (poi magari un giorno ci diranno invece quanto denaro affluisce in Vaticano da queste organizzazioni internazionali che promuovono lo sviluppo sostenibile).
Una terza considerazione riguarda il tema dello sviluppo, che viene considerato la fonte di ogni disastro ecologico, e causa di quelle emissioni di gas serra che cambiando il clima con tanto di eventi naturali estremi al seguito, danneggerebbe i paesi più poveri provocando anche il fenomeno degli sfollati climatici. Ora, se c’è una evidenza è che invece è proprio il sottosviluppo a rendere vulnerabili tante popolazioni davanti ai fenomeni climatici così come alle malattie e a qualsiasi altro evento avverso. Basti pensare alla diversità di danni e perdite umane che uno stesso uragano provoca, ad esempio, quando si abbatte sulle coste del Nicaragua e poi su quelle degli Stati Uniti. È chiaro che un paese sviluppato è in grado di meglio difendersi davanti ai disastri naturali, che peraltro ci sono sempre stati, proprio perché è in grado di provvedere sistemi di allarme e infrastrutture capaci di resistere e proteggere la popolazione.
Al tema dello sviluppo è legata un’ultima considerazione: il Papa promuove la crociata ecologista pensando in questo modo di portare un aiuto ai Paesi poveri, lo fa in nome dei poveri. In realtà sta dando una grossa mano a chi i poveri li vuole eliminare fisicamente. Il concetto di “sviluppo sostenibile” a questo serve. È scritto nero su bianco nel rapporto che ha dato origine a questo concetto (Our common future, rapporto della Commissione Brundtland, 1987): per salvare l’ambiente e garantire lo sviluppo bisogna tagliare la popolazione, con il controllo delle nascite e con lo stop alla crescita economica. Nessuna sorpresa: costoro sono tutti discendenti delle Società eugenetiche e continuano a propugnarne gli ideali.
Possibile che a nessuno in Vaticano venga in mente la domanda di come mai i nuovi maestri che si sono scelti – da Jeffrey Sachs in giù – sono tanto attenti all’ambiente quanto feroci nel volere la diffusione di contraccezione e aborto? Non è una sfortunata coincidenza, è il frutto di un pensiero coerente. È l’eugenetica. E questi prelati, senza fede e ignoranti, stanno portando tutta la Chiesa a diventare strumento delle Società eugenetiche.
Riccardo Cascioli
IN ISRAELE, INTANTO, PREPARANO L’ANTI-PASQUA
(.. ma anche in Vaticano…)
di Gianluca Marletta
Esperimenti genetici, modificazione dei viventi, transumanesimo con un pizzico di gender: é il delirante scenario delle notizie che vengono da Israele.
Riportiamo in anteprima, per concessione dell’autore Adriano Forgione, un breve estratto del prossimo editoriale del mensile FENIX:
« Scrivo questo editoriale nel giorno della Domenica delle Palme (…). Ieri, durante il mio consueto aggiornamento quotidiano sono incappato in una notizia proveniente da Israele. Una notizia che mi ha gelato il sangue. Il quotidiano israeliano Haaretz (del 26 marzo) titolava “Questa non è fantascienza. I ricercatori israeliani hanno coltivato un embrione al di fuori dell’utero» e come sinossi all’articolo: “Nel laboratorio Jacob Hanna, presso l’Istituto Weizmann, per la prima volta al mondo, gli scienziati sono riusciti a far crescere un embrione di mammifero al di fuori dell’utero. Le implicazioni di questo risultato senza precedenti potrebbero essere enormi: dalla crescita di embrioni sintetici per impianti di organi, alla creazione di un bambino i cui genitori biologici sono due uomini”. Già questo basterebbe a far accapponare la pelle. Leggendo l’articolo si comprende che il successo di questo processo “antinaturale” è avvenuto su un topo (…). A questo si aggiungevano le entusiastiche dichiarazioni del team di scienziati sui possibili sviluppi e impieghi di questo traguardo, che fino a ieri qualcuno avrebbe definito oscuri e deliranti. Perchè l’etica imporrebbe di evitare di impiegare certe conoscenze “contronatura”. Va bene per salvare vite, ma il resto? Si sa, il materialismo, la scienza piegata al profitto, il transumanesimo e tutte le ideologie figlie di una cultura degenerata, e probabilmente di una unica forza ottenebrante, hanno oramai messo da parte il sacro e le stesse leggi di natura. Ancora più impattante, leggendo l’articolo, è stato osservare la foto del feto di un agnello, praticamente formato, all’interno di una sacca artificiale, agganciato a tubi di alimentazione in plastica accompagnata da queste affermazioni: “Nelle pecore, ciò era stato già fatto con successo con un feto verso la fine del suo sviluppo, ma ancora in una fase in cui non sarebbe sopravvissuto nel mondo esterno. Gli scienziati l’hanno coltivato in un “utero artificiale” che gli ha fornito sostanze tramite un cordone ombelicale sintetico per un mese intero”. Chi mi legge sa che la mia mente lavora in modo simbolico e osserva il mondo traendo il significato anagogico degli eventi, che poi è ciò che hanno sempre fatto tutte le società spirituali. Osservando quella foto e leggendo quelle parole non ho potuto fare a meno di pensare a un’altra foto vista qualche giorno prima, relativa a una sorridente donna incinta, con il pancione ben evidente che, sempre in Israele, si stava sottoponendo al vaccino anti-Covid. Da un punto di vista simbolico le due cose sono collegate: entrambe si riferiscono alla Terra Santa ed entrambe sono relative alla “gestazione”. Non solo, ma sia la donna incinta che l’agnello hanno un profondo significato spirituale. La prima è simbolo della Vergine partoriente, dell’anima in procinto di generare lo Spirito, il secondo è proprio simbolo del puro elemento spirituale cristico, cioè del frutto di quella gestazione. Tale forza simbolica è rafforzata ancor di più dal fatto che tali immagini sono emerse a fine marzo, quest’anno periodo della Pasqua, quando si compiono sia l’Annunciazione (25 Marzo) che il “sacrificio dell’Agnello” (Pasqua).
Troppe correlazioni simboliche per rifiutare un messaggio allarmante, perchè se l’Agnello è il Cristo, il feto di Agnello che cresce e nasce contro-natura così come l’iniezione di elementi estranei a un feto in fase di sviluppo (il vaccino), non possono che essere frutto di una forza anticristica e oscura. Che queste cose accadano in Terra Santa è anch’esso un messaggio da leggere e interpretare…».
Chi ha ancora orecchie per intendere dovrebbe cercare di farlo. Già …chi?
Ma non solo in Israele:
La protesta del parroco: “Se non posso benedire le coppie gay non benedico le palme”
Don Giulio ha spiegato che la benedizione delle Palme è «collegata alla processione in ricordo dell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Non potendo fare tale processione, a motivo delle norme anti-Covid, personalmente ritengo non abbia allora senso benedire le Palme ….una forma di protesta attraverso la quale manifestare il mio ritenere assurdo tale divieto ribadito dalla Congregazione per la dottrina della fede. Nella chiesa si benedice di tutto, non solo le palme ma a volte, purtroppo, sono state benedette anche le armi, però non si può benedire l’amore vero e sincero di due persone perché omosessuali.
Cardinale di Boston: solo chi è vaccinato può servire all’altare
Il cardinale di Boston (USA) O’Malley permette solo ai fedeli vaccinati di partecipare a certi ministeri nelle parrocchie, ad esempio il servizio all’altare.
Un protocollo del 17 marzo contro il Covid afferma che “le parrocchie possono usare chierichetti adulti vaccinati per tutte le Messe.” inoltre, i preti e i chierichetti devono indossare la mascherina quando non parlano.
Infine: “la normale frequenza alla Comunione” è permessa se il ministro è “totalmente vaccinato”. Che questa gente professi la Fede Cattolica è secondario.
Proiezioni di animali nella Basilica Vaticana
Carlo Maria Viganò / Lo scandalo delle sante Messe vietate nella basilica di San Pietro e il silenzio pavido e complice dei prelati
https://apostatisidiventa.blogspot.com/2021/03/proiezioni-di-animali-nella-basilica.html
https://www.maurizioblondet.it/in-israele-intanto-preparano-lanti-pasqua/
Lo stato di perversione perdura.
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