BDV. Vaccino: Le Dittature cercano sempre di Additare un Nemico ai Sudditi…
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali Benedetta De Vito ci offre questa riflessione piena di amarezza sui tempi che viviamo, e in cui veramente sembra che la speranza possa essere diretta solo alla Croce, e al Cielo. Mala tempora currunt, sed peiora veniunt. Buona lettura.
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Tutte le strade di questo piccolo mondo, dove in pellegrinaggio e in dono Suo viviamo, sono del Signore. Tutti i cammini, i sentieri, le vie, tutti i luoghi della terra appartengono a Lui, che ci ha costruiti così: una radice forte, tenace, indistruttibile nella terra dove siamo nati e dove siamo chiamati a portare la nostra personale Croce; una catena d’oro in cielo in forma di Santo Rosario che ci lega, grazie allo Spirito Santo, a Lui, alla Comunione dei Santi, al creato e ai fratelli che vivono nella Sua grazia. Nel cuore, poi, tutti gli uomini, buoni e cattivi, portano scritta in cartiglio la Legge Eterna, che, perseguitata dal signore del Mondo che desidera lordarla, strapparla, invertirla, tentandoci, non cambia mai. La Legge Sua, dolcissima, fatta per dare la pace del cuore, è al di sopra di ogni legge umana. Il Signore è Verità, Logos, Vita.
Ed ecco perché, nello scrutare ciò che avviene secondo quanto sopra scritto, capisco, come lume acceso nelle tenebre, che tutto quanto sta avvenendo in quest’ultimo anno è storto, deviato, alla sequela della legge che non è legge, la quale si accende, come miraggio del deserto, sotto lo stregato arcobaleno di Satana, fatto dai media come il Mago di Oz costruiva il suo mondo di cartapesta.
Questa legge che non è legge, ma è legge al contrario, che copre “i cieli aperti del Signore” invita i migranti a spezzare la radice che li lega alla loro terra, inseguendo una impossibile felicità in deserti luoghi per la loro anima. A noi, impedisce di abitare la terra che è nostra, dove portiamo la Croce, e che nessun Drago può portarci via. E tutti, invece di vivere in concordia nella diversità, vivono odiandosi in una supposta “inclusione”, che è invece color dell’odio.
Ora, dal cappello a cilindro del buffone di Dio, che si chiama Satana, ecco che i nostri governanti hanno tirato fuori il “pass vaccinale”, la “carta verde” (dove il verde è colore della speranza) che, di fatto, impedirà la libera circolazione tra Regioni che sono tutte quante, per intero, la nostra Patria, quella per la quale, secondo la stessa storia che essi ci hanno imposto, sono morti i nostri antenati, rincorrendo le giubbe rosse di Garibaldi e gli schemi del Conte di Cavour.
Non ci sono confini tra Regioni e nessun governo, senza essere una dittatura feroce, può metterli. Tantomeno, con l’obbligo furbescamente velato dal dovere verso la società di iniettarsi un vaccino che non è un vaccino. Un “vaccino” che contiene linee fetali come “terreno di coltura” o che è stato sperimentato usando cellule di bambini abortiti. Un vaccino che contiene la morte della vita. La quale vita, appartiene solo al Signore, un vaccino costruito in pochi mesi e del quale siamo noi stessi le cavie.
Ora, dopo aver diviso le famiglie, i vicini di casa, gli amici, ecco che questo governo “di alto profilo” divide anche le Regioni e, in barba a tutte le dichiarazioni “europee” di apertura e di buttare giù ogni confine possibile e immaginabile, ci vorrà, invece, il passaporto dell’infamia per passare dal Lazio alla Sardegna o dal Molise alla Campania, come in Unione sovietica.
Ma bravi, bravissimi, e tutti i giornalisti ad applaudire come se fosse la trovata vincente contro il “nemico invisibile”. Mentre non è che la solita balordaggine del mondo al contrario e che fa sbellicare dalle risa Satana, il gran mentitore, il quale è quasi stufo della dabbenaggine del nostro triste popolo che adora il vaccino come fosse il Salvatore e salvatore non è. E prima arriva la green card, poi la stella gialla e poi, passetto dopo passetto, anche i campi di concentramento. Naturalmente per il nostro bene. Come nei romanzi distopici. E mi chiedo a che cosa sono servite tutte le celebrazioni dei vari stucchevoli, per me, giorni della memoria…Sì perché, secondo questo folle progetto io, se sto nella mia Regione, posso, casomai fossi senza saperlo positivo, infettare a destra e a manca. Ma guai a farlo in casa d’altri, perché andrei a pesare su una sanità regionale che non è la mia. Ma l’Italia non era unita?
E il governo dopo aver dato addosso ai bambini, portatori sani del virus, poi ai turisti, a chi torna dal Brasile o dall’Inghilterra, additando ogni volta l’untore di turno, ora punta l’indice contro il cattivone da punire che è chi non si vaccina.
Le dittature, che seguono la finta legge di Satana, cercano sempre un nemico da additare ai “sudditi”. Prima il nemico era il virus, poi piano piano l’indice ha puntato i vari “reprobi”. Chi osa uscire a fare quattro passi, chi vuol respirare l’aria di primavera (che è del Signore) e così via. Ora il nemico è chi non si vaccina. E così dagli all’untore, come durante la peste di Milano di manzoniana memoria. Come ho già scritto ma in certi casi repetita iuvant: dal pass vaccinale alla stella gialla sul bavero ci manca poco pochino e dalla stella gialla ai campi di concentramento ancora meno. E’ questo il futuro che vogliamo? Di qui, i “buoni” marchiati con il segno della Bestia che è il vaccino, di là i “cattivi”, quanti seguono e seguiranno, io per prima, la Legge Eterna del Signore e che dicono no alla finta legge degli uomini, burattini della scimmia di Dio. Ma tutti gli italiani, poverini, storditi dal racconto del terrore (il genere horror che tanto piace e di cui sono piene le tv) che li inchioda davanti alle televisioni, facendoli sentire al sicuro seduti sul sofà, dietro alle assurde mascherine, divisi dai figli e dai nipoti (in eterna “quarantena fiduciaria”) che possono essere pericolosi untori, pronti a denunciare i vicini di casa che festeggiano un compleanno, sembrano contenti di rinunciare alla loro libertà, come fatti zombie, e non vivono per non morire…
Non ci sono più abbracci, né baci, si predica l’amore e l’inclusione, ma solo virtuale, visa Zum, e quindi falso. Tiè! Occhi smarriti che rincorrono il nulla, sbigottimento, paura. Sì, stringiamoci sotto la Croce del Signore, l’Amore non è amato, e noi in orazione perpetua affinché il Signore ci salvi. Si, stringiamoci sotto la Croce perché noi cristiani, cattolici romani, non abbiamo neppure un Pastore.
Il nostro Pontefice, infatti, preferisce invitare in Vaticano (è una prossima conferenza) , Cindy Crawford, ex modella, ambasciatrice del gender, o Chelsea Clinton, che non trova niente di male ad augurare buon anno alla chiesa satanista d’America. E’, l’inclusione, che bello! Ma bene, benissimo E a noi, poveri cattolici, biechi tradizionalisti, Bergoglio ci ha riempiti di insulti e di contumelie, dandoci dei retrogradi al meno. La lista degli insulti è online… Soli, solissimi, stringiamoci sotto la Croce.
Intanto, senza pass vaccinale, senza meta, e senza futuro dalle coste africane arrivano altri ingannati da Satana, convinti dal sogno di trovar l’America (non spinti certo dalle carestie e dalle guerre…) di trovare qui il loro futuro che invece non può che essere, secondo la volontà del Signore, nella loro terra. Il Signore ha messo tutto in ordine. Terre per tutti, in ugual misura, terre belle e anche brutte, ma a ognuno la sua. Il Signore ama le differenze. Basta andare in un prato in primavera e osservar da vicino i fiori, le erbette, i trifogli, le ortiche e tutta la meraviglia che appare in una deliziosa diversità e ogni animale e anche le piante hanno i loro usi e costumi, proprio come noialtri. Cadrà la torre di Babele costruita nella menzogna che non c’è differenza tra uomo e donna, che tutti quanti siamo liquidi, nomadi, capaci di vivere al Polo come all’Equatore senza portarsi dietro la radice strappata che ci lega al Creatore e alla sua Dolce Legge eterna.
Quello che mi ha salvato con megadosi di acido ascorbico in vena..Invece della chemio
India:
“GRAVI ALLERGIE E ANAFILASSI VISTE IN OLTRE IL 15% DEGLI OSPEDALIZZATI
Attacco di cuore e ictus cerebrale principali cause di morte dopo il vaccino.
Nuova Delhi: gli attacchi di cuore e l’ictus sono stati le due principali cause di ricovero e morte per i riceventi del vaccino Covid 19, ha scoperto il gruppo di esperti che studia i gravi eventi avversi dopo l’immunizzazione.
Delle 79 persone decedute dopo l’assunzione dei vaccini, più del 50% ha avuto attacchi di cuore e ictus cerebrale. Dei 273 ricoverati in ospedale e guariti, più del 15% aveva gravi allergie e anafilassi, ha scoperto il gruppo.
“Di coloro che sono morti, più del 50% ha avuto attacchi di cuore e ictus cerebrale. Tra coloro che sono stati ricoverati in ospedale e che hanno recuperato, circa il 20% ha avuto un infarto e un ictus cerebrale. Più del 15% ha avuto gravi allergie e anafilassi e tutti si sono ripresi “, ha detto a ET NK Arora, membro del National Task Force sul Covid.
Arora ha riferito che la strategia di osservare le persone che erano state vaccinate per 30 minuti ha portato risultati. “I casi di anafilassi potrebbero essere gestiti proprio grazie a questa pratica. Se non fossero stati osservati la situazione avrebbe potuto essere peggiore”, ha detto.
La strategia di osservazione di mezz’ora dopo la vaccinazione in India è fondamentale.
La commissione NAEFI ha esaminato 412 casi totali di gravi eventi avversi inclusi 79 decessi.
Germania:
Italia: ordine di nascondere eventi avversi
(Fabio Franchi è medico e un ex dirigente ospedaliero; Maarco della Luna il noto sociologo ed avvocato, autore del fondamentale, per capire il Gran Reset, “Oligarghie per popoli superflui”)
La Provincia canadese dell’Ontario interrompe l’uso del vaccino Covid-19 di AstraZeneca dopo aver rilevato un rischio di coaguli di sangue superiore al previsto.
Segnalati nelle ultime settimane in Ontario casi di trombocitopenia indotta dal vaccino molto più frequenti rispetto a quanto affermato da AstraZeneca.
Più di una dozzina di nazioni dell’Unione Europea hanno interrotto l’uso del vaccino AstraZeneca nei mesi scorsi per motivi di preoccupazione legati a casi di trombocitopenia indotta dal vaccino.
Successivamente, l’Agenzia europea del farmaco ha stabilito a marzo che il vaccino anglo-svedese era sicuro ed efficace e che i suoi benefici superavano i rischi degli effetti collaterali
https://www.maurizioblondet.it/-paolo-rossaro-il-dottore-della-vitamina-c/
NON SI MUORE SOLO DI COVID. BARISTA SI TOGLIE LA VITA A TIBURTINA. I VICINI: ERA OPPRESSO DALLA BUROCRAZIA
È rimasto un solo mazzo di fiori a terra, su cui i negozianti vicini hanno dovuto far scrivere “non toccare”. Gli altri li hanno rubati. Non è raro, a Roma, che qualcuno rubi fiori o oggetti lasciati per i defunti. Ed è ancora più triste che quei fiori stiano proprio vicini all’insegna “nuova gestione, prossima apertura”. Siamo in via Tiburtina e il Bar Torrefazione Coffee&Food per ora non aprirà.
Antonio, il proprietario che l’aveva rilevato a ottobre scorso, ha deciso di togliersi la vita, impiccandosi proprio lì, in quel bar che tanto lo faceva penare.
Fra i negozianti della zona in molti lo conoscevano personalmente e avevano notato il cambiamento negli ultimi tempi. Sono arrabbiati, perché non si può più vivere così. Più di qualcuno ci ha detto “andate alla Asl”, perché è da lì che tutto sembrerebbe partire.
A quanto risulta, infatti, l’uomo non poteva aprire perché non riusciva ad ottenere il permesso su degli spogliatoi al piano interrato. Intanto il bar restava chiuso, ma le spese dell’affitto erano sempre quelle.
“Paghiamo più di duemila euro al mese qui, ci trattano come se fossimo i Parioli. Tiburtina non ce la fa più”, ci ha detto un altro negoziante.
Noi ci siamo andati alla ASL, ma gli uffici sulla Tiburtina non sono quelli giusti. Quelli che dovrebbero occuparsi della causa di Antonio sono altrove, ma lavorano solo dalle 9 a 12. Un’altra delle tante contraddizioni di questo Paese, in cui l’imprenditoria viene uccisa prima ancora di vedere la luce. E se le serrande hanno la fortuna di alzarsi, vengono riabbassate subito dopo dai Decreti Legge che da oltre un anno e mezzo scandiscono le nostre vite.
A Roma, e in Italia tutta, non si muore solo di Covid. Ma anche di burocrazia, di tempi lunghissimi, di tasse talmente alte che anche in tempi normali si faticava a farcela. Ci chiediamo, inoltre, come è possibile che per oltre 8 mesi la Asl non abbia dato il permesso di aprire? Dicono che Antonio non abbia lasciato biglietti, ma una negoziante ci ha detto una cosa estremamente vera: con il suo gesto ha lasciato un biglietto morale.
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