ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 22 maggio 2021

Fino all’ora nona

I nazisti, in confronto, erano principianti

https://static.wixstatic.com/media/5ac280_d0d31b2631bf4ff8be503e2cf6e80799.jpg/v1/fill/w_598,h_292,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01/5ac280_d0d31b2631bf4ff8be503e2cf6e80799.webp (immagine aggiunta)
Tenebrae factae sunt in universam terram usque in horam nonamEt obscuratus est sol (Lc 23, 44-45).

Da circa quindici mesi siamo ossessionati da un allarme sanitario creato ad arte e usato dal potere trasversale dell’alta finanza per imporre un’inedita forma di regime totalitario. Questo è tuttavia soltanto l’esempio più lampante di narrazione tossica inventata dall’oligarchia globalista in funzione dei suoi scopi di dominio. 


La bolla virtuale in cui si è lasciata imprigionare tantissima gente, ormai risucchiata dal televisore e dal cellulare, è satura di dottrine artificiali che pretendono di spiegare in modo esaustivo tutta la realtà (l’uomo, il mondo, la storia), indicando al contempo la direzione da seguire. Dall’evoluzionismo alla gender theory, dall’infallibilità della scienza al mito del progresso, dalla difesa dei diritti umani all’esaltazione della democrazia… tutte queste costruzioni intellettuali han finito col rimpiazzare, nella mente e nella vita delle persone, le evidenze della ragione e le verità della fede, respinte in blocco come espressione di anacronistico oscurantismo.

I signori dei poteri forti sanno bene che l’essere umano ha un bisogno vitale di certezze e di regole, dato che, a differenza di ogni altra creatura visibile, sa di esistere per un fine; di conseguenza sente un’esigenza insopprimibile di individuarlo mediante la conoscenza e di perseguirlo mediante norme morali. Ogni uomo, in parole povere, non può fare a meno di domandarsi perché sta al mondo, dove deve arrivare e come può riuscirvi. Il consumismo materialistico ha sostituito il fine ultimo, cioè la vita eterna, con il godimento e il benessere hic et nunc; ogni attesa per il futuro si restringe a un orizzonte puramente immanente, mentre tutti i timori si concentrano verso la malattia e la morte. In un contesto del genere, la progettualità di gran parte degli individui non va più lontano delle vacanze estive; il problema è dove andare e se sarà permesso. Pur di ottenere lo scopo, val bene obbedire a qualunque imposizione, fosse pure quella di fare da cavia per un preparato sperimentale.

Il rassegnato fatalismo con cui tante persone si sottopongono a un’inoculazione di cui pur conoscono o presagiscono i rischi è completamente irrazionale, a meno che non lo si interpreti alla luce di ciò che precede: di fronte a una minaccia, reale o presunta, che può privarle della libertà o della vita, è per loro preferibile correre un pericolo ancora indefinito e, comunque, apparentemente più lontano nel tempo, purché possano fare adesso ciò che vogliono. Un sistema di false certezze, in vista di un fine immediato, appiattito sul presente, consente di imporre un apparato di regole assurde che in realtà tolgono la libertà e, non di rado, anche la vita. Nella bolla artificiale della pseudocultura dominante è stato iniettato il virus della paura e interi popoli si sono sottomessi, proprio come nel regime nazista. Le uniche differenze sono che, ora, l’esperimento si è esteso su scala mondiale e che gli eredi dei suoi burattinai occulti, nel frattempo, sono andati molto più lontano.

Su tutta la terra, così, s’è fatto buio e il sole s’è oscurato. Sì, non soltanto il potere delle tenebre ha esteso ovunque il suo impero, ma è stata pure eclissata la sorgente della luce. Di fronte all’inaudito attacco alla libertà e alla sicurezza, la voce della gerarchia cattolica sembra, almeno in maggioranza, perfettamente concorde con la narrazione della psicopandemia e col connesso imperativo categorico della “vaccinazione”. Sappiamo bene che ciò è avvenuto unicamente per la permissione divina e che non durerà se non per un tempo limitato: fino all’ora nona. Possiamo però parimenti presumere che la vicenda del Capo debba compiersi anche nel Corpo con un momentaneo suo abbattimento. La compagine ecclesiale, priva di guide autorevoli, rischia lo sfaldamento, per non parlare del rischio di perdizione cui sono esposti tanti suoi membri a causa degli errori diffusi da chi dovrebbe invece insegnare la verità che salva. I pericoli cui sono esposti i fedeli, così, non sono solo quelli del corpo, ma anche e soprattutto quelli dell’anima.

Accade in effetti che prelati totalmente muti sul gravissimo abuso della vaccinazione obbligatoria ritrovino miracolosamente la favella per biasimare cattolici che han doverosamente espresso dissenso riguardo a una legge perversa e liberticida, che andrebbe – dicono – solo corretta e non affossata. Così la gente comune concluderà inevitabilmente che anche la Chiesa è d’accordo con presunti diritti di cosiddetti omosessuali e che gli sparuti contestatori non sono altro che pazzi furiosi. È successa la stessa cosa con la fecondazione artificiale, quando la conferenza episcopale sostenne una proposta legislativa che avrebbe dovuto “limitare i danni”, aprendo di fatto un varco che in pochissimi anni è diventato una voragine. Poiché queste posizioni non corrispondono affatto a quelle della maggior parte dei vescovi, vien da chiedersi da chi siano dettate. Comunque sia, visto che neanche un presule batte un colpo per distanziarsi dalle dichiarazioni del comitato centrale, l’invincibile impressione è che la C.E.I. si sia assimilata all’associazione patriottica cinese.

«Rinunciando a difendere Dio, i nostri Pastori hanno abbandonato gli uomini: tutti gli uomini, non solo i cattolici. Non hanno più nulla da dire all’uomo. Lo stesso discorso vale per tutti i movimenti e le associazioni cattoliche, tutte completamente assenti in questo frangente in cui si sta affermando una nuova dittatura anticristiana, tutte anestetizzate. Se non altro, questo frangente mette a nudo la reale situazione della Chiesa italiana» (Riccardo Cascioli, “La nuova bussola quotidiana”, 17  maggio 2021). Grazie a Dio, ci sono ancora laici lucidi e retti che riconoscono la radice del problema: da diversi decenni, ormai, la gerarchia cattolica non propugna più l’immutabile legge divina, ma basa tutta la morale sulla dignità della persona. In tal modo ha sostituito l’ordine oggettivo stabilito dal Creatore con i diritti soggettivi dell’individuo, lastricando così la strada delle attuali derive. Più passa il tempo, più si manifestano i danni devastanti del personalismo, del quale sono imbevute le teste dei chierici di oggi e, a cascata, dei fedeli.

Anche grandi movimenti e associazioni, che fino a ieri dominavano il panorama ecclesiale, si sono misteriosamente eclissati di fronte alla psicopandemia. Personaggi che, a proposito o a sproposito, erano onnipresenti nel pubblico dibattito han perso anch’essi la parola. Inspiegabilmente, la profezia s’è spenta proprio nel momento di maggior bisogno, abbandonando i proseliti al risucchio nel vortice della propaganda. Nemmeno Joseph Göbbels avrebbe mai sognato un risultato del genere: l’intera intelligencija cattolica al proprio servizio, dai tradizionalisti più tetragoni ai progressisti più spinti, tutti accomunati dalla medesima obbedienza cieca alle istituzioni statali ed ecclesiastiche, sia pure ferocemente criticate, per un verso o per l’altro, fino al giorno prima. Gli unici fuori dal coro, quanti ancora ragionano correttamente in base al senso comune e, se credenti, anche al sensus fidei. Non siamo poi così pochi, in realtà, ma difficilmente la nostra voce riesce a forare la cappa dell’omertà e della censura, che trasforma le invenzioni in verità indiscutibili e, viceversa, i dati oggettivi in fake news da complottisti.

Le varie teorie artificiali che riempiono l’odierno panorama sociopolitico-culturale non sono affatto scollegate, come potrebbe apparire a uno sguardo superficiale: esse convergono tutte nell’instaurare un sistema totalitario di una durezza e pervasività mai viste prima nella storia umana. È certamente necessario tenersi informati e reagire con ogni mezzo lecito, ma innanzitutto rivolgersi a Colui che governa l’universo per chiedergli con assillante insistenza di suscitare i Suoi eletti sia nell’ambito civile che in quello religioso, i quali, con la Sua potenza e per Sua disposizione, sappiano aprire gli occhi alle folle accecate, sventare quest’immane crimine contro l’umanità e sgominare i nemici del bene. Se desideriamo questo unicamente per la Sua gloria, con cuore puro e indiviso, vedremo ancora le meraviglie della Sua misericordia. Se invece persistiamo nel culto dell’uomo e della natura, saremo divorati dal mostro che esso stesso ha generato.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.