ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 23 maggio 2021

I famosi processi da avviare..

VIOLATA LA LEGGE DIVINA

Lo scisma tedesco si allarga: comunione ai protestanti

In Germania ormai è guerra aperta per abbattere i bastioni della fede e della dottrina. Dopo le benedizioni agli omosessuali e le donne "prete" che predicano tocca alla cosiddetta intercomunione. I vertici dei comitati eucaristici partecipano alla cena protestante e quelli luterani alla Messa cattolica. Entrambi si accostano alle rispettive comunioni sotto gli occhi del vescovo di Limburg. In sottofondo le accuse a San Giovanni Paolo II e all'atteggiamento della Santa Sede che ha condannato le benedizioni ai gay. Intanto, con questo abuso liturgico enorme, la legge divina è stata violata. 



Non c’è due senza tre. In Germania ormai è guerra aperta per abbattere quei bastioni che ancora nella Chiesa hanno retto, nonostante i violenti assalti di questi ultimi anni. Il 10 maggio scorso la scaletta della disobbedienza ecclesiale aveva previsto la benedizione delle coppie di ogni genere e specie (vedi qui), incluse le coppie virtuali (ovvero i single), quale segnale di contestazione e sfida verso il responsum negativo della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Abbiamo poi dato notizia (vedi qui) di come, dal 15 al 18 maggio, dodici aspiranti sacerdotesse abbiano predicato all’interno di celebrazioni eucaristiche, violando espressamente il can. 767 § 1 del Codice di Diritto canonico, il quale prevede che l’omelia «essendo parte della stessa liturgia» debba essere «riservata al sacerdote o al diacono».

Questa volta è il turno della communicatio in sacris. L’avevano già promesso (o minacciato) nel mese di marzo (vedi qui): arrivato il momento hanno mantenuto la parola. Nel calendario degli incontri ecumenici Ökumenischer Kirchentag, infatti, il giorno 15 maggio sono state previste quattro celebrazioni in contemporanea, alle quali si è potuto partecipare liberamente, indipendentemente dalla confessione di appartenenza. Una partecipazione “integrale”, visto che chiunque lo desiderasse, ha potuto anche accedere alla Comunione. Le celebrazioni prevedevano la Messa cattolica, la cena protestante, una celebrazione delle chiese libere evangeliche e i vespri ortodossi.

Mica stupidi gli ortodossi: per loro la communicatio in sacris rimane una cosa seria e non si mettono di certo ad utilizzare i sacramenti per promuovere l’ecumenismo. In teoria, anche se con importanti differenze a partire dall’approvazione del nuovo Diritto canonico, anche per i cattolici dovrebbe essere così, dal momento che il canone 844 §1 non è stato ancora abolito: «I ministri cattolici amministrano lecitamente i sacramenti ai soli fedeli  cattolici, i quali parimenti li ricevono lecitamente dai soli ministri cattolici». Paleolitico.

Il medesimo Codice prevede anche che, qualora sussista una reale necessità e sia impossibile accedere ad un ministro cattolico, i cattolici possono ricevere i sacramenti della penitenza, dell’Eucaristia e dell’unzione degli infermi anche da ministri non cattolici, «nella cui Chiesa sono validi i predetti sacramenti» (§ 2). A loro volta, i ministri cattolici possono amministrare questi sacramenti ai fedeli delle chiese orientali non in comunione con la Chiesa cattolica, se costoro lo richiedano e siano debitamente disposti. Per gli altri, come i protestanti, questo è possibile solo qualora vi sia una grave necessità e, soprattutto, «purché manifestino, circa questi sacramenti, la fede cattolica e siano ben disposti» (§ 4). L’enciclica Ecclesia de Eucharistia, al n. 45, precisava il fine di questa eccezione è quello «di provvedere a un grave bisogno spirituale per l'eterna salvezza di singoli fedeli, non di realizzare una intercomunione, impossibile fintanto che non siano appieno annodati i legami visibili della comunione ecclesiale». Dunque, o erano tutti in fin di vita, o si è forzata la mano. Anzi, si è violata la legge divina.

Facendo spallucce di queste quisquiglie liturgico-dottrinali, il gotha della Chiesa scismatica tedesca ha esibito la propria noncuranza. Primo della lista, il sig. Thomas Sternberg, co-presidente cattolico di Ökumenischer Kirchentag, presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) e uno dei quattro membri della Presidenza del cammino sinodale. Lui, Sternberg, doveva dare il buon esempio. E così ha deciso di partecipare alla cena protestante e di accostarsi alla “comunione” (foto a fianco).

La sig.ra Bettina Limperg, co-presidente luterana dell’ÖK, ha invece partecipato alla Messa cattolica, ricevendo la Santa Eucaristia dalle mani del decano della cattedrale di Francoforte, don Johannes zu Eltz (foto in alto a sinistra). Subito dopo la sig.ra Limperg, ad accostarsi alla Comunione è stato Mons. Georg Bätzing, vescovo di Limburg (diocesi cui appartiene Francoforte) e presidente della Conferenza Episcopale Tedesca (foto di copertina). Il quale evidentemente non sanzionerà con alcuna pena canonica il proprio decano né il presidente del ZdK, come invece sarebbe previsto dal can. 1365. Complice. O forse mandante?

Le giornate ecumeniche sono state anche un’occasione per lanciare le prossime sfide a Roma. Come se non bastasse la grave provocazione dell’intercomunione, Bätzing ha pensato bene di gettare benzina sul fuoco. In un’intervista video (riassunta qui), ha dichiarato di essere stato sorpreso dal no vaticano per le benedizione di coppie gay, sottolineando che la posizione presa dalla Congregazione non sarebbe stata di aiuto. Chissà per che cosa. Il presidente della DBK ha poi ipocritamente “preso le distanze” dalle benedizioni del 10 maggio, non però per il contenuto, quanto per la loro forma polemica. Ha infatti auspicato che «queste coppie, che vivono nella fedeltà e fiducia reciproca e che basano questa loro vita sul fondamento della loro fede cristiana, dando una testimonianza di fede, ricevano la benedizione di Dio». La fede cristiana è ormai diventata una scatola vuota, da riempire a piacimento.

La posizione della Santa Sede risulta del tutto anacronistica, secondo Bätzing, perché non avrebbe fatto altro che ribadire una dottrina da tempo oltrepassata dalla prassi pastorale. Una prassi che sarà ulteriormente spinta in avanti dal Synodale Weg: «Se arriviamo a delle decisioni, e ci arriveremo, allora questo svilupperà una dinamica che porterà anche a dei risultati». I famosi processi da avviare.

Ancor più provocatorie sono state le risposte di Sternberg. Interrogato sul sacerdozio femminile, il “pluripresidente” della chiesa tedesca, ha gettato fango su Giovanni Paolo II, reo di aver «soffocato la discussione» sul sacerdozio delle donne con la lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis, del 22 maggio 1994. «Questa richiesta nella Chiesa non è stata portata avanti e adesso sta esplodendo con tutta la sua potenza».

Luisella Scrosati

https://lanuovabq.it/it/lo-scisma-tedesco-si-allarga-comunione-ai-protestanti

2 commenti:

  1. Un seminarista si chiede perché dovrebbe continuare a rimanere in seminario (vedi Messa in latino / One Peter Five), io gli direi di non andarsene. Poiché al di fuori della Chiesa Cattolica non c'è salvezza, il suo lavoro come sacerdote sarà importante per salvare le anime dall'andare ai fuochi dell'inferno.Renderà disponibile il sacramento della confessione per molti in questi tempi della fine.
    Deve sapere che la Chiesa Cattolica è la 'perla preziosa', 'la pietra angolare', 'il tesoro trovato nel campo', è come l'unica Arca di Noè che salva dal diluvio.(CCC 845)
    Per andare in Paradiso non basta essere Cristiani ma bisogna essere Cattolici, in cielo ci sono solo Cattolici e sono lì con la fede e il battesimo d'acqua (Ad Gentes 7, Concilio Vaticano II). C'e buone cose nell altre religioni, ma le religioni non sono vie per la salvezza.Lo Spirito Santo può agire al di fuori della Chiesa Cattolica, ma Dio ha scelto di limitare la salvezza solo alla Chiesa Cattolica, il suo Corpo Mistico.Solo la Chiesa Cattolica ha quella pienezza di salvezza per evitare l'inferno La Lettura del Vangelo di domenica scorsa (Domenica dell'Ascensione) diceva che coloro che non credono, che non sono battezzati con l'acqua nella Chiesa Cattolica, l'unica Chiesa che esisteva al tempo di Gesù - saranno condannati.
    La Bibbia ci dice che tutti devono essere Cattolici con il battesimo dell'acqua e la fede cattolica per evitare di essere condannati per sempre all'Inferno (Giovanni 3: 5, Marco 16:16).
    Quindi come seminarista e poi come sacerdote salverai la tua anima e quella degli altri. Che dono prezioso darai a tanti: la felicità eterna in Cielo.
    Le persone sono bloccate nel fango. Non possono vedere oltre i loro problemi quotidiani, li solleverai rimuovendo la presenza e l'effetto di Satana dentro di loro.Lo farai attraverso i Sacramenti.
    Sarai in grado di offrire la Messa quando vuoi.Uno strumento così potente per neutralizzare lo stress nel mondo.Come sacerdote potrai offrire la Messa in segreto, durante la prossima persecuzione, mentre gli altri dovranno andare in cerca di un prete, in tempi in cui i Cristiani dovranno restare nascosti.
    Ricorda che sei nell'unica Chiesa che può offrire la salvezza alle persone e come sacerdote non sei solo un soldato importante, nella battaglia con le forze di Satana, ma un Comandante delle forze, fisiche e spirituali.Le gente non conoscono questo.Ma il Nemico sì.
    Anche Gesù lo sa e ti loderà nel Giorno del Giudizio per la tua scelta e il tuo servizio. Sarai necessario quando le cose andranno in pezzi intorno a noi .Se Dio vuole che tu sia un sacerdote - sii un sacerdote.Sarai l'Eucaristia per molti di noi.Alla Consacrazione sarai Gesù per noi.Lei porti l'Eucaristia a tutti noi. Non c'è salvezza senza l'Eucaristia (Giovanni 6). In Lui viviamo, ci muoviamo e abbiamo il nostro essere. Gesù è lo stesso ieri, oggi e domani. Gesù non cambia, la Chiesa non cambia nemmeno anche se nei seminari e nelle università insegnate nuove dottrine ed errori teologici. Rimani. Diventa sacerdote. Nonostante.I papi verranno e i papi andranno. Ma la fede non cambia.Rimane.

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  2. Purtroppo quello che si vede oggi nella chiesa cattolica, è quello che si è visto ieri nelle chiese protestanti, e si vedrà domani nelle chiese ortodosse orientali. La mentalità del mondo cambia e di conseguenza le posizioni di fede che vanno in contrasto col mondo circostante vengono sempre più etichettate come "fondamentaliste" oppure "integraliste". Ovviamente questo non è un complimento, ma la percezione da parte del mondo di una chiesa ottusa, che non è al passo con i tempi. A questo punto, le strade, per chi guida una chiesa in generale, sono due:

    1) si confida nello Spirito Santo e si va avanti, anche se, numeri alla mano e da un punto di vista terreno, si va incontro all'estinzione, o perlomeno, alla perdita di visibilità in quanto numericamente insignificanti;

    2) si modifica la dottrina per adattarla alla visione del mondo che ci circonda, in modo che il nostro pensiero di cristiani possa essere accettevole per la società, e quindi rispettato.

    Inutile dire che la prima strada è quella che scelgono i veri credenti, che confidano nel fatto che a Dio nulla è impossibile.

    Ed inutile dire che la seconda strada è una strada senza ritorno, ma anche senza fine. Perché strada facendo, il mondo chiederà sempre di più, e le concessioni saranno sempre più grandi, fino a snaturare alla radice il ruolo sostanziale della chiesa.
    Quando essa diventerà nulla di più che una sorta di opera sociale, il mondo si renderà conto della sua completa inutilità, perché ci saranno strutture sociali che funzioneranno meglio della chiesa e che saranno più rispettabili agli occhi della società. Ed a quel punto, la chiesa non avrà assolutamente più nulla da offrire, e si estinguerà comunque, ma con vergogna agli occhi di Cristo.

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