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domenica 9 maggio 2021

Primum non nocere

Vaccini e infertilità, i ricercatori lanciano l'allarme

 Dopo l'allarme di Roxana Bruno su vaccino covid e rischio fertilità, l'allarme arriva da Janci Chunn Lindsay che in passato lavorò allo sviluppo di vaccino contraccettivo: a causa della somiglianza tra le sincitine e la proteina spike di SARS-CoV-2, le risposte anticorpali indotte dal vaccino potrebbero innescare una reazione crociata, causando effetti collaterali che interessano la riproduzione. Anche il virologo Bill Gallaher conferma i sospetti e sottolinea i già numerosi casi di aborti spontanei e irregolarità mestruali in donne vaccinate. 


Da tempo si parla delle possibili conseguenze dei vaccini per il Covid-19 e la fertilità. La Bussola ne aveva già parlato in un articolo dello scorso 31 gennaio, raccogliendo l’allarme  lanciato da una scienziata argentina, l’immunologa Roxana Bruno, che ha messo in evidenza nei suoi studi il rischio che determinati vaccini anti Covid, che utilizzano la proteina spike del virus SARS-CoV-2 come antigene per attivare la risposta immunitaria, possano causare infertilità. Questo perché i vaccini COVID-19 posseggono un’elevata somiglianza genetica e proteica con due proteine umane, Sincitina-1 e Sincitina -2

L’ipotesi della scienziata argentina non è stata presa in considerazione dal pensiero mainstream, che ovviamente l’ha liquidata come complottista.

Tuttavia, in un recente incontro del 23 aprile del Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione del CDC (il centro statunitense per il controllo delle malattie infettive, un organo governativo) tenutosi ad Atlanta, si è tornati a parlare di questo tema.  Il focus di questo incontro erano i disturbi della coagulazione del sangue a seguito dei vaccini Covid.

E’ intervenuta la dott.ssa Janci Chunn Lindsay, che dirige il Laboratorio di  tossicologia e biologia molecolare per i servizi di supporto della tossicologia presso l’Università del Texas. La dottoressa Lindsay ha una vasta esperienza nell'analisi del profilo molecolare delle risposte farmacologiche. La sua competenza è incentrata sulla valutazione delle complesse dinamiche di tossicità, come la farmacologia dei tossici, la via di esposizione, il metabolismo dell'ospite e i conseguenti effetti cellulari in relazione al contributo di sostanze specifiche alla compromissione, al rischio di salute e fertilità e alle malattie umane.  La ricercatrice ha esposto i motivi per cui i vaccini Covid potrebbero indurre anticorpi cross-reattivi contro la sincitina e compromettere la fertilità e gli esiti della gravidanza.

Le sincitine sono espresse fisiologicamente durante la gravidanza: intervengono nello sviluppo della placenta, nel differenziamento dei trofoblasti, nell’impianto dell’embrione nell’utero materno e nell’immunosoppressione del sistema immunitario della madre per prevenire il rigetto allogenico dell’embrione. A causa della notevole somiglianza tra le sincitine e la proteina spike di SARS-CoV-2, le risposte anticorpali indotte dal vaccino COVID-19 potrebbero innescare una reazione crociata contro le sincitine, causando effetti collaterali allergici, citotossici e / o autoimmuni che interessano la salute umana e la riproduzione. I vaccini a mRNA hanno il potenziale per interferire sul DNA umano mediante il meccanismo del silenziamento genico mediato dall’RNA di interferenza. Il gene della sincitina potrebbe essere messo a tacere, e quando la quantità di proteina sincitina diminuisce, si verificano gravi difetti nella placenta, scarsa differenziazione del trofoblasto umano e disfunzione vascolare placentare, con conseguente fine della gestazione.

La ricercatrice ha ricordato anche una propria esperienza diretta su questo campo: «A metà degli anni '90, ho aiutato lo sviluppo di un vaccino contraccettivo umano temporaneo che ha finito per causare distruzione e sterilità ovarica autoimmune non intenzionali in modelli di test sugli animali. Nonostante gli sforzi contro questo e le analisi di sequenza che non lo prevedevano”.  Bisogna sottolineare questo passaggio a beneficio delle anime belle che sostengono la liceità morale dei vaccini. I vaccini non sono solo quei benemeriti farmaci che hanno debellato la poliomielite o il tetano, ma possono essere utilizzati allo scopo di controllare farmacologicamente la fertilità umana, fino a comprometterla definitivamente.

La dottoressa Lindsay ha concluso il suo intervento affermando di essere fermamente convinta che “tutti i vaccini per la terapia genica (Pfizer e Moderna) debbano essere sospesi immediatamente a causa di problemi di sicurezza su più aspetti”, dalle coaugulopatie alla fertilità.

Dunque per la ricercatrice ci sono ragioni fondate per ritenere che i vaccini Covid possano reagire in modo crociato con la sincitina e le proteine ​​riproduttive nello sperma, negli ovuli e nella placenta, portando a una ridotta fertilità e ad esiti riproduttivi e gestazionali compromessi. 

Un altro autorevole scienziato, il virologo Bill Gallaher, ha ammesso che ci si può effettivamente aspettare una reazione incrociata, a causa delle somiglianze nella conformazione del foglio beta tra le proteine ​​spike e la sincitina-1 e la sincitina-2.  Sono già attestati da  osservazioni di farmaco vigilanza numerosi casi di aborti spontanei in persone vaccinate, così come numerose segnalazioni di irregolarità mestruali in donne vaccinate.

E’ evidente che questi fenomeni devono essere indagati, specie in un momento come quello attuale si chiede di estendere la vaccinazione agli adolescenti, dai 12 ai 16 anni, per poi arrivare in tempi brevi anche ai bambini fin dalla nascita. Bambini e ragazzi che presentano un tasso di mortalità da Covid dello 0,002%, e dove la patologia si manifesta al massimo come un forte raffreddore con qualche linea di febbre. Ma il Moloch da soddisfare - si sa - è il raggiungimento dell’immunità di gregge. E per far questo si potrebbe potenzialmente sterilizzare un'intera generazione.

Paolo Gulisano

https://lanuovabq.it/it/vaccini-e-infertilita-i-ricercatori-lanciano-lallarme

Lettera / Ecco perché io, infermiera, ho deciso di non sottopormi al “vaccino”. E perderò il lavoro

     

Cari amici di Duc in altum, pubblico la lettera che ho ricevuto da un’infermiera di Genova. Buona lettura.

***

Caro dottor Valli, sono un’infermiera di Genova, mi chiamo Rita Bettaglio.

In quanto professionista con trent’anni di lavoro nella sanità pubblica e obiettrice di coscienza, ho deciso di non sottopormi al cosiddetto “vaccino” contro il Sars-Cov-2, e per questo motivo, secondo il Decreto-legge del 1° aprile 2021, n. 44, Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni anti Sars-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici, sono destinata, come migliaia di colleghi, a essere sospesa dal servizio e dall’ordine professionale. Significa che non potrò più lavorare da nessuna parte, perché se facessi anche solo un’iniezione a qualcuno sarebbe esercizio abusivo della professione.

Con questo Decreto di fatto si cerca di azzerare ogni opposizione intellettuale, ogni dibattito razionale e scientifico.

L’odine professionale al quale appartengo, l’Ordine professioni infermieristiche di Genova, ha festeggiato sabato 8 maggio la Giornata dell’infermiere, ed ecco qui di seguito quanto ho scritto ai responsabili in occasione di tale giornata.

A proposito della Giornata dell’infermiere, vorrei farvi presente che in questo momento l’Ordine, invece di difendere e tutelare i professionisti iscritti, si comporta in maniera assolutamente inaccettabile. Bieco collaborazionista di Big Pharma, si rende disponibile a compilare liste di proscrizione per quegli stessi professionisti che fino a qualche mese fa chiamava eroi.

Siete in grado di mostrare dati scientifici, prove tangibili, da fonte attendibile e verificata, da quella letteratura scientifica che fino a poco tempo fa citavate a ogni piè sospinto, che dimostrino che chi si è sottoposto ai vari tipi di farmaci sperimentali, erroneamente chiamati “vaccini”, non può contagiarsi né contagiare col virus SarsCov2? Siete in grado di dimostrare che chi, liberamente, secondo quella libertà di scelta sancita dalla Costituzione repubblicana, non ha assunto questi farmaci è più pericoloso dei cosiddetti vaccinati per le persone che assiste?

Voi vi rendete responsabili di tradimento nei confronti dei principi della medicina e dell’assistenza: primum non nocere.

Che cosa sapete degli effetti a medio e lungo termine di questi farmaci? Niente, perché nessuno al mondo ne sa niente. Ma millantate di saperlo e tappate la bocca a chi vorrebbe un vero, aperto dibattito scientifico, il cui obiettivo sia la verità e il bene.

Se la vostra coscienza non ve lo avesse ancora segnalato, permettetemi di ricordarvi che il Signore ascolta il grido degli oppressi e rovescia dal trono i superbi. La scena di questo mondo passa e tutti faremo i conti con la giustizia divina, presso cui conta solo la purezza del cuore.

Se per difendere la libertà, mia e degli altri, sarò sospesa dall’Ordine e dal servizio, andrò a testa alta e pregherò per voi perché, lo spero tanto, non sapete quello che state facendo. Ma siete in tempo per rendervene conto.

Rita Bettaglio, infermiera

Genova


https://www.aldomariavalli.it/2021/05/09/lettera-ecco-perche-io-infermiera-ho-deciso-di-non-sottopormi-al-vaccino/

1 commento:

  1. La libertà di Dio nessuno può levarla. Purtroppo il potere demoniaco in atto è un pericolo per l'umanità. Riscoprire i valori divini è l'unica alternativa a questo potere occulto e guerra silenziosa. Pregare!

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