ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 27 agosto 2021

L' elisir di breve vita

 Capire la dura realtà per capire cosa fare

Un quadro spietato sulla realtà odierna e su come reagire

Massimo Viglione

Sassi controvento


È uscita una recensione molto critica, su “Corrispondenza Romana”, diretta dal prof. Roberto de Mattei, a firma di Emanuele Barbieri, dove si vuole liquidare come errato e fallimentare il libro “Mors tua vita mea”, denigrando, con argomentazioni che ognuno potrà valutare, ogni contributo, quasi nessuno escluso.

Io, in quanto curatore dell'opera, vi invito, solennemente a formalmente, a leggere questa recensione di spirito distruttivo.

Ecco il link: 

https://www.corrispondenzaromana.it/mors-tua-vita-mea.../...

Rivolgo questo invito in quanto è molto utile per chi ha già avuto modo di leggere il volume (migliaia di persone) uscito nemmeno due mesi or sono: costoro, infatti, più di tutti potranno toccare con mano la validità intellettiva delle critiche mosse da chi è favorevole tanto all'obbligo vaccinale, quanto al governo Draghi quanto, ovviamente e di conseguenza, all'utilizzo delle linee cellulari dei feti vittime di aborto volontario. In nome, s'intende, della fede cattolica tradizionale. 

Ma è utile anche per chi il libro non lo ha letto. In quanto sono certo che costoro, analizzando l'acutissima e serrata recensione, e pensando al fatto che in poche righe vengono "liquidati" come errati o inutili i contributi di Mons. Carlo Maria Viganò, Mons. Athanasius Schneider, Don Curzio Nitoglia, Dom Giulio Meiattini, del Prof. Giovanni Turco, della Prof.ssa Clara Ferranti, dell'Avv. Gianfranco Amato, della Prof.ssa Pilar Calva Mercado (allieva di Lejeune), del Dottor Paolo Gulisano, della dott.ssa Wanda Massa, di Cristiano Lugli co-fondatore di Renovatio 21, del Prof. Daniele Trabucco, del prof. Francesco Lamendola, dell’Avv. Marilena Maioli, del celebre attivista pro-life americano John-Henry Westen e, più modestamente, del sottoscritto, 

non potranno che essere presi dal desiderio di acquistare il volume per verificare anch'essi con mano diretta il valore qualitativo della suddetta recensione nella suddetta rivista.

Insomma, per capire come stanno veramente le cose.

Ovviamente non entriamo nello specifico delle critiche mosse a ciascun autore: sarebbe troppo lungo rispondere e ciascun autore potrà regolarsi come ritiene a riguardo.

Nemmeno io rispondo, per quanto mi concerne, a critiche che giudico ridicole e non degne quindi di minima attenzione.

Faccio solo notare che, ancora una volta, Corrispondenza Romana, nota per la serietà e scientificità di cui tutti possiamo verificarne l'elevatezza, avanza la ridicolissima, patetica e questa sì complottista, ipotesi che non sia mons. Viganò a scrivere i suoi articoli (o i suoi discorsi) personalmente (“errare è umano, ma perseverare….”).

E che, la controrivoluzionaria Corrispondenza Romana ci ricorda come il fondamento della sua posizione favorevole all’utilizzo delle linee cellulari di feti vittime di aborti volontari trovi la sua base di sostegno nell’insegnamento recentissimo del clero bergogliano (e già questo basta e avanza!). Ma che è quella stessa agenzia di stampa che però ha criticato per anni l’Amoris Laetitiae e altri errori di questo pontificato. Quando si dice la coerenza intellettiva. Oppure: quando si dice… la Controrivoluzione!

Ognuno può pertanto verificare il livello reale di tali serietà e scientificità.

Mi permetto solo, personalmente, di sottolineare che l’autore più volte parla di fallimento del volume.

Ora, considerato che questo libro:

1) è di 335 pagine;

2) costa 28,00 euro;

3) è edito da una casa editrice neonata e senza mezzi e quindi sconosciuta;

4) per di più tratta un argomento radicalmente divisivo, e fomentatore di odi mal repressi, nel mondo cattolico (e perfino e soprattutto nello stesso mondo della Tradizione cattolica);

5) e è ostico e difficile, e quindi molto poco appetibile al grande pubblico;

nonostante tutto questo, ha visto:

1)  la prima edizione, di 1.000 copie, esaurita in due settimane tra fine giugno e inizio luglio;

2) la seconda, di 1.500 copie, ormai in via di esaurimento dopo solo un mese;

3) il tutto, nei mesi di luglio e agosto, ovvero nel periodo dell’anno meno adatto alla diffusione dei libri e in special maniera di quelli di questo genere;

4) sta in traduzione nella lingua inglese per essere diffuso nel mondo americano;

5) lo si richiede per una traduzione in polacco;

6) e pure in spagnolo;

visto e considerato tutto questo, mi permetto di formulare il più vivo auspicio che Corrispondenza Romana continui sempre a criticare i nostri prodotti e a dichiararli falliti!

Ci teniamo particolarmente.

Concludo, dicendo (per le persone meno intelligenti e non in buona fede) che l’ironia di cui sopra non è mossa da spirito di lucro che prescinde dal bene e dalla Verità (prevengo la facilissima quanto in cattiva fede accusa), ma dalla certezza morale che il successo di pubblico, incredibile in sé per tutte le ragioni suddette, sia esso stesso prova certa della bontà morale e dell’adesione alla Verità. Visto che parliamo di una delle questioni più delicate e care al mondo cattolico vero e tradizionale.

Perché, al contrario di chi ci critica, noi siamo dalla parte scomoda, quella della libertà nella verità: quella che viene censurata, combattuta, odiata, segregata, calunniata. Noi non siamo con Bergoglio e Draghi, con i partiti complici (tutti) e con i media, con il totalitarismo sanitario e i propugnatori del Nuovo Ordine Mondiale, con l’obbligo vaccinale e con coloro che sono pronti a rinchiuderci e segregarci.

Noi siamo i segregati.

Questo libro vuole solo difendere la libertà personale di ciascuno di noi e combattere l’abortismo senza compromessi ai potenti di questo mondo.

Per questo ci auguriamo di cuore che Corrispondenza Romana, e sparuti sodali vaccinisti sparsi qua e là anche nel mondo della Tradizione cattolica (e non solo laica), continuino a denigrarci costantemente.

Porta bene e ci assicura nella nostra coscienza dinanzi a Dio e alla storia. (MV)


https://t.me/Amici_dei_Triarii/212

Vaccinocrazia: quando il potere si sostituisce alla verità


Claudio Circelli intervista l'avv. Francesco Fontanella


Nobile: Nel 2010 Rockefeller Previde il Lock Step…

27 Agosto 2021 Pubblicato da  4 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum curiae, Agostino Nobile ci offre questa inquietante analisi sul ruolo che i Rockfeller hanno avuto negli ultimi decenni nel dirigere e interferire con le politiche mondiali e dei governi, in particolare di quelli più deboli e vulnerabili. Buona lettura.

 

§§§

            NEL 2010 ROCKEFELLER PREVIDE IL LOCK STEP

La “filantropica” Rockefeller Foundation iniziò ad occuparsi dei problemi di pianificazione familiare con John D. Rockefeller Jr. sostenendo le iniziative di pianificazione familiare. Nel 1924 Raymond Fosdick, presidente della Rockefeller Foundation, a proposito della sovrappopolazione, scrive a J. Rockefeller: “se non si fa qualcosa secondo le linee che queste persone stanno suggerendo, tramanderemo ai nostri figli un mondo in cui la lotta per il cibo e i mezzi di sussistenza sarà molto più aspra di qualsiasi cosa che conosciamo attualmente”. J. Rockefeller Jr. autorizzò così una donazione di 10.000 dollari alla causa di Margaret Sanger (sostenitrice e fondatrice della prima clinica di ricerca sui metodi contraccettivi, che in seguito prenderà il nome della famigerata macelleria abortista Planned Parenthood).

Nel 1940 la Rockefeller Foundation finanzia la ricerca sul comportamento sessuale dell’insettologo Alfred Charles Kinsey. Più tardi si venne a sapere che il metodo e le percentuali erano taroccate per fare un favore ai Rockefeller & C. decisi a promuovere la libertà sessuale e l’omosessismo.

David Rockefeller, figlio di John, nel suo libro Memoirs, pubblicato nel 2003, scrive: “Alcuni credono persino che facciamo parte di una cabala segreta, che lavora contro i migliori interessi degli Stati Uniti, caratterizzando me e la mia famiglia come ‘internazionalisti’, e di cospirare con altri nel mondo per costruire una struttura politica ed economica globale più integrata – un mondo, se volete. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e ne sono orgoglioso”.

Stiamo dunque parlando di una organizzazione che dall’inizio del secolo scorso ha coinvolto i governi occidentali a realizzare i loro programmi socio-economici.

Perseguendo la stessa strada, nel 2010 David Rockefeller parla all’ONU sulla necessità di ridurre il numero della popolazione mondiale: https://www.marcotosatti.com/2021/08/06/nobile-le-manifestazioni-non-fermeranno-il-piano-antivita-mondiale/

Lo stesso anno la Rockefeller Foundation pubblica “Scenarios for the Future of Technology and International Development”: file:///C:/Users/Utilizador/Desktop/Articolo%20Rocke/Rockefeller-Foundation-2010-Scenarios-for-the-Future-of-Technology-and-International-Development.pdf

Descrivendo i fatti come già avvenuti, nel capitolo Lock Step parlano di una pandemia scoppiata nell’anno 2012. Come vedremo, le conseguenze di ordine pubblico, economiche e socio politiche sono il copia e incolla di quello che stiamo vivendo. 

Dal testo originale riporto la traduzione del capitolo Lock Step.

«Nel 2012, la pandemia che il mondo ha anticipato per anni ha finalmente colpito. A differenza dell’H1N1 del 2009, questo nuovo ceppo influenzale – originato dalle oche selvatiche – era estremamente virulento e mortale. Anche le nazioni più preparate alle pandemie sono state rapidamente sopraffatte quando il virus ha fatto il giro del mondo, infettando quasi il 20% della popolazione globale e uccidendo 8 milioni di persone in soli sette mesi, la maggior parte delle quali erano giovani adulti sani. La pandemia ha avuto anche un effetto mortale sulle economie: la mobilità internazionale di persone e merci si è fermata, debilitando industrie come il turismo e rompendo le catene di approvvigionamento globale. Anche a livello locale, negozi e uffici normalmente vivaci rimasero vuoti per mesi, senza impiegati e clienti. La pandemia ha coperto il pianeta, anche se un numero sproporzionato di morti è avvenuto in Africa, nel sud-est asiatico e in America centrale, dove il virus si è diffuso a macchia d’olio in assenza di protocolli ufficiali di contenimento. 

Ma anche nei paesi sviluppati, il contenimento fu una sfida. La politica iniziale degli Stati Uniti di “scoraggiare fortemente” i cittadini a volare si è dimostrata mortale nella sua indulgenza, accelerando la diffusione del virus non solo all’interno degli Stati Uniti, ma oltre i confini. Tuttavia, alcuni paesi hanno fatto meglio: la Cina in particolare. La rapida imposizione e l’applicazione della quarantena obbligatoria per tutti i cittadini da parte del governo cinese, così come la chiusura istantanea e quasi ermetica di tutte le frontiere, hanno salvato milioni di vite, fermando la diffusione del virus molto prima che in altri paesi e permettendo una ripresa postpandemica più rapida.

Il governo cinese non è stato l’unico a prendere misure estreme per proteggere i suoi cittadini dal rischio e dall’esposizione. Durante la pandemia, i leader nazionali di tutto il mondo hanno implemetato la loro autorità e imposto regole e restrizioni ermetiche, dall’uso obbligatorio di maschere per il viso ai controlli della temperatura corporea all’ingresso di spazi comuni come le stazioni ferroviarie e i supermercati. Anche dopo che la pandemia è svanita, questo controllo più autoritario e la supervisione dei cittadini e delle loro attività sono rimasti e si sono addirittura intensificati. Per proteggersi dalla diffusione di problemi sempre più globali – dalle pandemie e dal terrorismo transnazionale [riparte dall’Afganistan? ndt] alle crisi ambientali e alla crescente povertà – i leader di tutto il mondo hanno preso una presa più salda sul potere. 

All’inizio, la nozione di un mondo più controllato ha guadagnato ampia accettazione e approvazione. I cittadini cedettero volentieri parte della loro sovranità e della loro privacy a stati più paternalistici in cambio di maggiore sicurezza e stabilità. I cittadini erano più tolleranti, e persino desiderosi, di una direzione e supervisione dall’alto, e i leader nazionali avevano più libertà di imporre l’ordine nei modi che ritenevano opportuni. Nei paesi sviluppati, questa maggiore supervisione ha assunto molte forme: carte d’identità biometriche per tutti i cittadini, per esempio, e una regolamentazione più stretta delle industrie chiave la cui stabilità era considerata vitale per gli interessi nazionali. In molti paesi sviluppati, la cooperazione forzata con una serie di nuovi regolamenti e accordi ha lentamente ma costantemente ripristinato sia l’ordine che, cosa importante, la crescita economica. Nel mondo in via di sviluppo, tuttavia, la storia era diversa – e molto più variabile. L’autorità dall’alto ha assunto forme diverse nei diversi paesi, dipendendo in gran parte dalla capacità, dal calibro e dalle intenzioni dei loro leader. 

Nei paesi con leader forti e premurosi, lo stato economico generale dei cittadini e la qualità della vita sono aumentati. In India, per esempio, la qualità dell’aria è migliorata drasticamente dopo il 2016, quando il governo ha messo fuorilegge i veicoli ad alta emissione. […] Ma una leadership più autoritaria ha funzionato meno bene, e in alcuni casi tragicamente, in paesi gestiti da élite irresponsabili che hanno usato il loro aumentato potere per perseguire i propri interessi a spese dei loro cittadini. Ci sono stati altri lati negativi, come l’aumento del nazionalismo virulento ha creato nuovi pericoli: gli spettatori della Coppa del Mondo 2018, per esempio, indossavano giubbotti antiproiettile che sfoggiavano un distintivo della loro bandiera nazionale». 

A questo punto troviamo scritto: 

LOCK STEP “È POSSIBILE DISCIPLINARE E CONTROLLARE ALCUNE SOCIETÀ PER UN PO’ DI TEMPO, MA NON TUTTO IL MONDO PER TUTTO IL TEMPO” (GK Bhat, TARU Leading Edge, India). [Nel 2010 non esistevano i controlli elettronici capillari e ramificati realizzato dal governo cinese. Una volta che controlli ogni passo del cittadino, la rivolta è quasi impossibile].

«[…] Nel frattempo, i paesi in via di sviluppo con più risorse e migliori capacità iniziarono a innovare internamente per colmare queste lacune da soli. Nel mondo sviluppato la presenza di così tante regole e norme dall’alto inibiva notevolmente l’attività imprenditoriale. Gli scienziati e gli innovatori sono stati spesso informati dai governi su quali linee di ricerca perseguire e sono stati guidati per lo più verso progetti che avrebbero fatto soldi (ad esempio, lo sviluppo di prodotti orientati al mercato) o erano “scommesse sicure” (ad esempio, la ricerca fondamentale), lasciando le aree di ricerca più rischiose o innovative in gran parte non sfruttate». 

Ricorda da vicino il discorso di Draghi all’incontro del G30 di dicembre 2020. Nel mio articolo 

pubblicato su questo sito il10 Marzo 2021 https://www.marcotosatti.com/2021/03/10/nobile-draghi-la-conferma-di-speranza-c-avvalora-ogni-dubbio-sul-governo/, in cui Draghi parla di “imprese zombies” che lo Stato deve abbandonare per farli fallire.

«I paesi benestanti e le aziende monopolistiche con grandi budget per la ricerca e lo sviluppo hanno ancora fatto progressi significativi, ma la proprietà intellettuale dietro le loro scoperte è rimasta chiusa dietro una rigida protezione nazionale o aziendale. 

[…] Gli investimenti della Cina in Africa si sono espansi perché l’affare dei nuovi posti di lavoro e delle infrastrutture in cambio dell’accesso a minerali chiave o delle esportazioni di cibo si è dimostrato accettabile per molti governi. I legami transfrontalieri proliferarono sotto forma di aiuti ufficiali alla sicurezza. Mentre il dispiegamento di squadre di sicurezza straniere è stato accolto con favore in alcuni dei più terribili stati falliti. [Avverrà, come ho già scritto, anche in Europa, dove militari tedeschi e francesi controlleranno col pugno di ferro gli italiani?] 

[…] Entro il 2025, la gente sembrava stancarsi di tanto controllo dall’alto e di lasciare che i leader e le autorità facessero delle scelte per loro. Ovunque gli interessi nazionali si scontrassero con quelli individuali, c’era conflitto. Sporadiche spinte sono diventate sempre più organizzate e coordinate, come giovani disaffezionati e persone che avevano visto il loro status e le loro opportunità scivolare via – soprattutto nei paesi in via di sviluppo – hanno incitato disordini civili. 

Nel 2026, i manifestanti in Nigeria fecero cadere il governo, stufi del clientelismo radicato e della corruzione. Anche coloro che amavano la maggiore stabilità e prevedibilità di questo mondo cominciarono a sentirsi a disagio e limitati da così tante regole strette e dalla rigidità dei confini nazionali. Rimaneva la sensazione che prima o poi qualcosa avrebbe inevitabilmente sconvolto l’ordine ordinato che i governi del mondo avevano lavorato così duramente per stabilirlo. […]». 

Il timore descritto in quest’ultima frase si realizzaerà solo se il popolo tirerà le orecchie ai governanti e ai politici corrotti di tutto l’arco costituzionale. Magari senza aspettare il 2026, perché tra cinque anni non saremo rosolati ma fritti e rifritti. 

Di seguito troviamo le azioni governative considerate positive (probabilmente per spaventare e convincere i politici ignari, imbelli o corrotti. 

«LOCK STEP – Un mondo con un controllo governativo dall’alto verso il basso più stretto e una leadership più autoritaria, con un’innovazione limitata e una crescente spinta da parte dei cittadini 

CLEVER TOGETHER  – Un mondo in cui emergono strategie altamente coordinate e di successo per affrontare problemi mondiali urgenti e radicati 

Per terrorizzare i paesi che non si adeguano al memorandum, sono previsti:

HACK ATTACK – Un mondo economicamente instabile e soggetto a shock in cui i governi si indeboliscono, i criminali prosperano ed emergono innovazioni pericolose. 

SMART SCRAMBLE – Un mondo economicamente depresso in cui individui e comunità sviluppano soluzioni localizzate e di fortuna a una serie crescente di problemi». 

Non si parla di vaccini obbligatori (almeno, da una lettura veloce, non sembra), molto probabilmente perché le Costituzioni occidentali li considerano moralmente illeciti. Come sappiamo, col terrorismo mediatico e il covid-pass i governi fantoccio hanno realizzato quello che nemmeno i cinici estensori di questo memorandum hanno preso in considerazione. 

Come abbiamo visto i Rockefeller & C. insieme ai governi corrotti, alle maggiori piattaforme digitali e ai mezzi di comunicazioni mirano a quello che scrivo da oltre un anno: cinesizzazione dell’occidente. Per chi non sapesse cosa significa, consiglio di leggere l’articolo pubblicato nel giugno 2020: https://www.marcotosatti.com/2020/06/10/lallarme-di-nobile-il-prossimo-virus-e-il-credito-sociale/

Perdonate la sfrontatezza, ma leggendo questo memorandum sembra proprio che io abbia avuto ragione da vendere: la pandemia non ha il solo fine di arricchire le Big tech. È stata voluta e diretta militarmente per imporci una dittatura cinese e un’economia gestita esclusivamente dall’élite finanziaria. Ecco perché nessuno, tranne Donald Trump, ha chiesto sanzioni e risarcimenti a Xi Jinping per i milioni di morti, i danni psicologici di tutte le generazioni e la catastrofe economica causati dal virus Covid-19. Tranne i politici beoti sono tutti d’accordo e tutti responsabili.

Agostino Nobile

https://www.marcotosatti.com/2021/08/27/nobile-nel-2010-rockefeller-previde-il-lock-step/



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