“Il non vaccinato un pericolo per gli altri? Un messaggio sbagliato”. Parla il presidente dell’Ordine dei medici di Roma
Intervista esclusiva al presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, “Il non vaccinato un pericolo per gli altri? Un messaggio sbagliato”
All’ombra della minaccia della nuova variante Delta matura l’ipotesi dell’obbligo del nuovo green pass ispirato al restrittivo modello francese. Alla luce di un processo di colpevolizzazione dei non vaccinati, dubbi rimangono sulla capacità del vaccino di impedire la diffusione dell’infezione. Efficace la vaccinazione per la prevenzione della malattia delle fasce più a rischio, rimane il pericolo per i vaccinati di essere infettati e d’infettare. A confermare l’inconsistenza delle basi del green pass è il presidente dell’Ordine dei medici di Roma Antonio Magi, intervistato in esclusiva da Fabio Duranti per Radio Radio.
Lontano da logiche ideologiche e da visioni faziose, Antonio Magi conferma l’insussistenza di una divisione manichea tra vaccinati e non vaccinati. Il vaccino assume carattere di protezione individuale per limitare, in particolare per pazienti a rischio, possibili conseguenze patologiche gravi ma non per evitare il pericolo contagio dell’infezione. Ne emerge un quadro lontano dalla narrazione mainstream in cui torna centrale il rapporto “umanistico” tra paziente e medico, con un ruolo significativo dell’anamnesi medica basata sulla fiducia e non sulla coercizione. Una nuova “alleanza” lontana da imposizioni di protocollo e automatismi tecnologici.
Antonio Magi: “Essendo vaccinato, posso essere positivo.
Il vaccino non protegge dal poter essere un contagiante. Sia il vaccinato che il non vaccinato lo sono. Qual è il problema? Trovandosi alcuni soggetti a rischio, il vaccinato che non è protetto – perché non sa se in quel momento è portatore – può essere parte infettante. Essendo vaccinato, posso essere positivo. Far passare il messaggio che il non vaccinato è un pericolo pubblico per gli altri no! È un pericolo per se stesso, può prendere la malattia in tutte le sue fasi e può anche finire in terapia intensiva.
Il problema è la corretta comunicazione medico-paziente. Se scopro che uno dei due bara, l’alleanza si rompe e c’è la diffidenza. Per vaccinarsi non ci vuole la diffidenza. Non ci vuole un messaggio di scontro ma un messaggio di convincimento. Questo si ha con una informazione trasparente. Purtroppo, però è stato un momento particolare. È difficile trovare un buon medico comunicatore, molto spesso non sa comunicare, l’empatia è fondamentale. Meglio dire ‘non so nulla’ piuttosto che dare un proprio parere facendola passare per una evidenza scientifica. L’evidenza scientifica si ha nel tempo.
Sono dell’idea che la tipologia del vaccino non può essere scelta della politica. Purtroppo, molti eventi avversi compaiono anche quindici giorni dopo. Il medico conosce i propri pazienti e si riducono i fattori di rischio. Bisogna sapere se un paziente ha un rischio trombosi e bisogna seguirlo anche dopo il vaccino. Diamo al medico, visitando il paziente, di decidere quale vaccino. Questa alleanza porta alla fiducia reciproca e ad arrivare alla copertura vaccinale.
Fabio Duranti: “Chiediamo alle istituzioni di fermare questo messaggio errato”
Vogliamo sfatare il fatto che la persona non vaccinata è un pericolo per la persona vaccinata e per gli altri, soprattutto per le categorie a rischio. Purtroppo, alcuni divulgatori fanno credere che la persona non vaccinata possa essere un pericolo, inducendo una sorta di guerra interna fra chi si vaccina e chi non si vaccina. Vogliamo precisare che la persona non vaccinata dal punto di vista di un’eventuale trasmissione è uguale a quella vaccinata, cioè semplicemente quella vaccinata non contrae la malattia.
Alcuni organi d’informazione e alcuni giornalisti vogliono alimentare uno scontro che noi stigmatizziamo in tutti modi. Chiediamo alle istituzioni di fermare questo messaggio errato. Se cessasse questo scontro, le persone più a rischio e anche i cittadini italiani di fronte a un’informazione corretta potrebbero essere più tesi a vaccinarsi perché sanno cosa sta accadendo. Creare fazioni significa dividere e creare ideologie, questo noi lo vogliamo evitare con questa informazione e con le trasmissioni che facciamo.
Il Re è bugiardo
Il capo del governo Mario Draghi, nel presentare l’introduzione del green pass come strumento discriminatorio tra vaccinati e non vaccinati, ha affermato, davanti a 60 milioni di italiani che:
“Il Green pass e’ una misura con la quale i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”
Non c’è virologo, epidemiologo, infettivologo, clinico, ricercatore, medico, compresi tutti quelli premiati dal mainstream per il loro accanimento nel sostenere la propaganda vaccinale di Stato, che abbia sostenuto o possa sostenere una simile falsità (1). Le statistiche dei contagiati, malati, deceduti, dopo aver completato la terapia genica sperimentale contro il covid-19, in tutti i Paesi, smentiscono clamorosamente Mario Draghi. Al contrario, le stesse statistiche dimostrano che nei Paesi che più sono avanzati nella vaccinazione di massa, i contagi aumentano molto più che altrove, anche in estate, stagione sfavorevole al propagarsi del virus (2). E in questi stessi Paesi le varianti più contagiose e vaccino-resistenti diventano rapidamente prevalenti. Del resto questi risultati erano facilmente prevedibili e previsti dalla scienza medica in questo campo, che da decenni raccomanda di non vaccinare in massa durante un’epidemia in corso. E’ un fenomeno simile alla ben nota antibiotico-resistenza di agenti patogeni a seguito di abuso di antibiotici specifici e/o generici.
La nutrita corte degli osannanti adoratori della sacralità di Mario Draghi, cosa dovrà pensare di questa plateale menzogna di un pubblico ufficiale “di alto profilo” nell’esercizio delle sue funzioni?
Negarla non è possibile, minimizzarla a banale incidente di percorso nemmeno, perché la stessa frase falsa è quella che più di tutto legittima l’introduzione del green pass obbligatorio, che in tal modo appare necessaria e sufficiente per “tenere aperte le attività economiche” ed è “una misura che dà serenità”, come aggiunge a conferma lo stesso Mario Draghi nello stesso discorso rivolto al Paese. Il termine “garanzia” nella bocca del garante dell’euro, famoso nel mondo per le frasi “tutto ciò che è necessario” e “vedrete che basterà”, non lascia spazio ad equivoci. La garanzia di un banchiere significa certezza assoluta, il più alto fondamento della fiducia altrui. Se tale garanzia è falsa, crolla necessariamente la fiducia, con uno schianto proporzionale alla portata di tale fiducia, che sappiamo bene a quali livelli di fanatismo maggioritario è stata portata da più di un anno di martellante propaganda terroristica.
Naturalmente ci aspettiamo che i mezzi di comunicazione di massa, coerentemente con quello che han sempre fatto, semplicemente ignorino questo fatto, lo nascondano sotto il tappeto insieme a tanta altra polvere che la covid-store ha già accumulato schierandosi col totalitarismo sanitario vaccinista. E così pure la magistratura, che dopo lo scandalo Palamara, che Renzi vorrebbe normalizzare, non appare così indipendente da altri poteri come dovrebbe essere per garantire la tenuta della democrazia repubblicana costituzionale. Un qualunque magistrato di provincia potrebbe, anzi dovrebbe procedere d’ufficio nell’azione penale per inchiodare Mario Draghi alle sue enormi responsabilità. Ma chi lo farebbe ben sapendo in quale ambiente reale sta operando? Ci vuole un coraggio da kamikaze per attaccare il mostro sacro Draghi, ben sapendo di quali coperture gode in modo inequivoco, e anche se lo facesse su quali probabilità di successo potrebbe contare una simile iniziativa, paragonabile alla zanzara che punzecchia l’elefante?
Tuttavia in questo caso c’è un’aggravante pesantissima, legata a questa falsità in atto pubblico.
E’ la forzatura di un provvedimento antipopolare che di fatto costituisce un’estorsione ai danni di chi ha ragionevoli dubbi sull’opportunità di fare da cavia ad un pericoloso farmaco sperimentale di dubbia efficacia, le cui alternative esistono già e sono state ampiamente dimostrate da migliaia e migliaia di episodi clinici conosciuti e innegabili, nonostante il boicottaggio e la censura mediatica.
L’estorsione consiste nel rovinare la vita di chi ha fatto una scelta più che lecita, garantita da leggi di Stato non riformabili nella loro sostanza, costringendolo ad accettare quello che liberamente avrebbe rifiutato, allo stesso modo di chi è costretto a pagare “liberamente” il pizzo ai sedicenti “protettori” mafiosi, che altrimenti gli bruciano il negozio, l’auto, la casa, impedendogli di fatto di continuare a vivere.
A questo serve il green pass obbligatorio in sempre più circostanze ineludibili della vita e del lavoro, a rendere la vaccinazione una “scelta obbligata”, pur non potendo obbligarla direttamente per legge. Esaurite le carote sono passati al bastone, in perfetto stile fascista e totalitario.
Tutto questo incubo si regge sulla paura e sulla menzogna, su un’infinità di menzogne divulgate da giornali e televisioni che fanno terrorismo e disinformazione in continuazione, rafforzando gli scudi difensivi degli impauriti benpensanti per metterli contro i coscienziosi ragionevoli a oltranza, fomentando l’odio e la guerra civile, ormai trasversale alle stesse famiglie e alle precedenti amicizie.
Questa bugia di Mario Draghi non è quindi innocente, non è a fin di bene, non è un incidente di percorso perdonabile. E’ piuttosto la sintesi di un inganno quasi globale avviato dall’introduzione di un virus probabilmente artificiale, un arma biologica tra le tante allo studio in centinaia di laboratori militari e civili sparsi in tutto il pianeta, ai quali partecipano governi e società farmaceutiche internazionali, spesso gomito a gomito.
Dedico queste dolorose e pesantissime riflessioni alla memoria del Dott. Giuseppe De Donno, persona onesta e coscienziosa, pioniere in Italia della efficacissima cura alla covid-19 tramite plasma iperimmune. Cura boicottata dallo Stato occupato dai Draghi, dagli Speranza, dai lobbisti delle case farmaceutiche e non solo, che hanno distrutto l’offerta politica e con essa la speranza di vivere in un Paese democratico, fondato sul lavoro e sulla libertà (3).
De Donno è morto in solitudine, ma il suo spirito non è solo. Oltre a ippocrate.org e terapiedomiciliari.it ci sono molte altre associazioni e singoli medici, avvocati, giornalisti e pensatori ancora liberi, persone comuni di buona volontà che combattono questa guerra, interiore ed esteriore, anche nelle piazze che finalmente si riempiono di cittadini indignati che pretendono di tornare alla vita e alla speranza di un futuro, per se, per gli altri, per i bambini e ragazzi di oggi, che si affacciano alla vita in un momento cupo e minaccioso come e peggio di quanto la storia, quella vera, ci racconta.
Il pesce puzza sempre dalla testa. Il pesce Italia puzza ormai da più di 70 anni, ma ora il fetore è davvero insopportabile. Colpiamo la testa, e tutti vedranno quanto è facile rinascere a nuova vita, e quanto è stupido arrendersi alle malate e inconsistenti forze del male. Intrinsecamente inconsistenti, nonostante tutta la potenza finanziaria corruttrice di cui dispongono (4).
Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org
NOTE
(2) = Coronavirus oggi. Retromarcia Usa, mascherine al chiuso anche per i vaccinati – Il Sole 24 ORE
28/07/2021
Pubblicato da Jacopo Brogi per ComeDonChisciotte.org
https://comedonchisciotte.org/il-re-e-bugiardo/
La squadra di protezione di Fauci
Fauci è in difficoltà per una serie di motivi, inclusi i suoi conflitti di interesse con Big Pharma. Ha un rapporto finanziario con aziende di cui approva i prodotti. Ma il suo grosso problema al momento è che ha mentito al Congresso quando ha negato di finanziare la ricerca che lavorava allo sviluppo del virus Covid. I registri del NIH mostrano che ha finanziato la ricerca all’UNC e al laboratorio di Wuhan su come rendere più trasmissibile il virus Covid.
Quando Fauci nega di finanziare la ricerca a Wuhan, sta cercando di nascondersi dietro l’utilizzo di una terza parte, l’EcoHealth Alliance, per indirizzare i soldi a Wuhan. Fauci afferma di aver finanziato l’EcoHealth Alliance, ma i documenti della sovvenzione indicano che Fauci e il NIH sapevano dove stavano andando i soldi e per cosa sarebbero stati utilizzati. NPR e il resto della feccia presstitute hanno fatto del loro meglio per coprire Fauci, ma i documenti della sovvenzione sono chiari.
Il senatore americano Rand Paul ha affermato che sta per deferire penalmente Fauci al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti poiché mentire durante una testimonianza al Congresso è un crimine. Se la memoria non mi inganna, è stato qualcosa del genere che ha portato il generale Flynn ad essere indagato, incriminato e condannato.
Non so perché il senatore Paul si preoccupi di fare un rinvio penale. Un’organizzazione corrotta come il Dipartimento di Giustizia di Biden (sic) non incriminerà un eroe democratico come Fauci. Il Dipartimento di Giustizia di Biden è troppo impegnato a orchestrare false accuse contro i sostenitori di Trump del 6 gennaio dichiarandoli “insorti” ed “estremisti domestici”. E il dipartimento è troppo impegnato a cercare di impedire ai legislatori statali di chiudere le strade che hanno permesso ai Democratici di rubare le elezioni del 2020.
Secondo il gruppo di supporto di Fauci – e ammetto che potrebbe non essere davvero un gruppo di supporto, solo un imprenditore che ha trovato un modo per raccogliere fondi dai sempre creduloni americani – è il senatore Paul che sta mentendo su Fauci e non c’è causa alcuna contro Fauci.
Perché allora tutto questo trambusto per firmare petizioni per bloccare un’indagine su Fauci? Il Fauci Protection Team è in alta iperbole. L’accusa del senatore secondo cui Fauci ha mentito al Congresso è stata propagandata nell’uso di “dollari dei contribuenti per spingere una teoria della cospirazione secondo cui il dottor Anthony Fauci ha creato Covid-19 in collaborazione con il Partito comunista cinese”. Siamo implorati di stare con il dottor Fauci e la sua famiglia contro le COSTANTI minacce di morte e l’impegno repubblicano di imprigionare il dottor Fauci.
Non me la bevo.
Certamente Fauci non è in pericolo a causa del Dipartimento di Giustizia democratico. A me invece sembra che il senatore Paul stia preparandosi ad uno scivolone. Ritengo che Fauci, colpevole o innocente che sia, stia pensando di farsi indagare proprio dal corrotto Dipartimento di Giustizia, ben sapendo che l’accusa sarebbe dichiarata non valida e quindi ribaltata contro i Repubblicani, faziosi e desiderosi di danneggiare l’eroe che ci aveva salvati dalla Covidi. Forse i Democratici non sono così intelligenti come credono di essere.
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Articolo originale di Paul Craig Roberts.
FONTE: https://www.paulcraigroberts.org/2021/07/27/the-fauci-protection-team/
Traduzione di Costantino Ceoldo
Pubblicato da Tommesh per Comedonchisciotte.org
https://comedonchisciotte.org/la-squadra-di-protezione-di-fauci/
SIAMO PIÙ ORFANI
Siamo tutti più orfani di quanto già non fossimo. Siamo orfani di uno stato decente, che non abbiamo, perché il nostro stato ha redatto un protocollo fatto di tachipirina, vigile attesa, intubazione, trasformando una brutta influenza in una catastrofe nazionale, siamo orfani di una classe medica che sia fatta di medici e non di impiegati statali, impiegati che hanno eseguito gli ordini tachipirina vigile attesa e intubazione invece di curare i malati, siamo orfani di sindacati che facciano i sindacati e proteggano i lavoratori dalla disoccupazione e dalla minaccia di licenziamento casomai osino rifiutare l’inoculazione di farmaci sperimentali con pesanti effetti collaterali noti e effetti collaterali a distanza non ancora noti.
Il nostro stato ha prescritto tachipirina e vigile attesa. I medici hanno eseguito tachipirina e vigile attesa. I sindacalisti hanno offerto lavoratori disoccupati disperati il nuovo smalto per uomo di Fedez, una conquista umana meravigliosa.
Siamo più orfani perché non è più con noi il professor De Donno che ci aveva dato il plasma iperimmune, un farmaco che rende la malattia SARS 2 Covid 19 guaribile in poche ore. Il plasma iperimmune è un aiuto ovvio in un malato. E anche bizzarro che ci abbia pensato solo il professor De Donno. Dopo aver trasformato in poche ore 58 agonizzanti in 58 guariti il professore stato aggredito, sbeffeggiato, estromesso, cacciato. Se la malattia è curabile i cosiddetti sieri non possono essere inoculati perché sono sperimentali: regole dell’EMA e dell’AIFA. Se la malattia è curabile tutti quelli che non l’hanno curata, ministro della salute, primari, medici, Avis che non raccoglie il plasma, ospedali che non lo chiedono, non ci fanno una gran figura. La vicenda del professor De Donno ricorda dannatamente quella del dottor Semmelweis l’eroico medico ungherese, assunto nel 1847nella clinica ostetrica di Vienna, luogo infernale dove innumerevoli donne morivano di una morte terribile, dovuta a una setticemia post parto, la febbre puerperale. Il dottor Semmelweis intuì che la causa doveva essere legata al fatto che medici soprattutto studenti di medicina non si levassero le mani dopo aver fatto le autopsie, prima di toccare e visitare partorienti. Impose lavaggi accurati delle mani, la febbre puerperale crollò e a questo punto, come è ovvio che sia, lo cacciarono, e smisero di levarsi le mani. Nessuno aveva voglia di farsi dire che erano gli stessi medici responsabili del disastro. Le donne ricominciarono a morire.
Cosa ha provato il dottor Semmelweis mentre le donne continuavano morire di una malattia che lui era in grado perfettamente di prevenire con pochi decilitri di fenolo?
Cosa ha provato il professor De Donno vedendo l’Italia e il mondo devastati da una malattia perfettamente curabile con una donazione di plasma da parte di un guarito?
Onore ai giganti della medicina, ai medici che hanno amato i pazienti.
Siamo tutti più orfani, ma il professor de Donno ci ha lasciato in eredità non solo il plasma iperimmune ma anche l’onestà e il coraggio.
È stato aggredito da un punto di vista mediatico. La sua scoperta è stata derisa da tale Burioni Roberto e tale Lucarelli Selvaggina, entrambi giganti della scienza e del pensiero, e soprattutto non è stata usata per salvare pazienti. Non riusciva a capire perché la sua cura non fosse stato utilizzata in Italia nel mondo. Non riusciva a capirlo perché era una persona perbene: che curare i malati, che guarirli a prezzi bassi non fosse l’attività dei governi è un concetto onestamente difficile da capire per una persona perbene.
Per i giganti è difficile capire che il mondo è fatto di gnomi. Per gli onesti, i forti, gli intelligenti sono incomprensibili coloro che fanno morire una donna per non lavarsi le mani o fanno morire un popolo per imporgli una dittatura sanitaria.
https://www.silvanademaricommunity.it/2021/07/30/siamo-piu-orfani/
Hanno tolto De Donno da Wikipedia..
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