ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 31 ottobre 2011

Dove sono i cattolici?

Contestazione al Papa e al Nuovo Ordine Mondiale

Questi ragazzi, autori del video sopra riportato, dopo aver seguito le vicende della massoneria finanziaria, nazionale e internazionale, che tiene soggiogati i popoli con usura e signoraggio bancario, hanno rilevato come anche in Vaticano quel famoso “fumo di satana” sia ormai diffuso e consolidato, al punto da farsi essi stessi, i gerarchi “cattolici”, difensori e promotori di quel progetto di Governo Unico Mondiale, che altro non è se non una dittatura globale, la peggiore e più perniciosa che la storia umana abbia mai conosciuto.
La domanda che ci poniamo è solo una: MA DOVE SONO I CATTOLICI?

Chi di scuse ferisce..

Perché è impossibile scusarsi per la storia 
di Ida Magli

Uno dei problemi forse più gravi della nostra società e del nostro tempo è l’incapacità di capire la storia. Si è discusso molto, è vero, di «revisionismo», ma anche su che cosa si intenda per revisionismo è difficile trovare un accordo. Il Novecento, secolo di grande e rinnovato sviluppo delle discipline storiche, ci ha lasciato la più grande conquista: collocare sempre l’avvenimento nel suo contesto. Contesto psicologico, religioso, politico, culturale o, se si vuole dirlo nei termini dell’antropologia, capire il punto di vista dell’indigeno, ossia dell’attore di quella storia, contemporaneamente soggetto e oggetto di quel particolare contesto. La Chiesa non ha mai riconosciuto validità al nuovo modo di intendere e di fare storia, cosa che, se è permesso dirlo, le impedisce di comprendere non soltanto il proprio passato, ma anche ciò che afferma come valido in assoluto nell’attualità.
Il «mea culpa» che Benedetto XVI ha pronunciato ieri a nome di tutte le Chiese per gli errori dei cristiani, condannando le violenze commesse dai crociati e dall’inquisizione, mette in crisi sia i credenti nella Chiesa come istituzione divina che coloro che la guardano semplicemente come un’istituzione religiosa e politica importante.
Dal punto di vista dei credenti riconoscere come colpevoli i crociati è davvero un pugno nel petto. Le crociate sono state decise dai Papi, finanziate con denaro chiesto a tutti i fedeli, anche i più poveri, con cicli massicci di predicazione apposita e incrementate con la promessa della salvezza eterna per tutti quelli che andavano a combattere per riconquistare la Terra santa.
La Madonna li proteggeva con una particolare benedizione ed era soprattutto questa fiducia nella Madonna a consolare le famiglie rimaste prive dell’affetto e del lavoro degli uomini per molti anni o per sempre.
Chi, dunque, ha sbagliato?

domenica 30 ottobre 2011

DIO E'CATTOLICO (postmemoria assisiano)


di Corrado Gnerre

Cristianesimo, ebraismo ed islamismo, pur essendo religioni monoteiste, non possono
essere messe sullo stesso piano per le sostanziali differenze inerenti a Dio e all'uomo. Solo nel Cristianesimo, infatti, si dà un Dio trinitario e la possibilità per l'uomo di partecipare della
Vita divina.

VERITA’  DEL CATTOLICESIMO E FALSITÀ DELLE ALTRE RELIGIONI

Dire "Dio è cattolico" al non-cristiano

Bisogna dire che Dio è cattolico anche a chi pretende di rifiutare Cristo e il Cristianesimo,
cioè ai non-cristiani. Come far capire la verità del Cattolicesimo a questo tipo umano?
Prima di tutto parlando di Dio.
L'Oriente e l'Estremo Oriente, - sono costretto inevitabilmente a semplificare per motivi di
spazio- cioè le religioni orientali e quelle estremo-orientali concepiscono Dio in maniera impersonale,in altre parole non separato dalla natura.
La realtà naturale sarebbe una manifestazione del divino. Un vero e proprio panteismo. Chiediamoci:
è ragionevole un 'affermazione di questo tipo? Evidentemente no.

Integralisti? O veri cattolici!?!







Spettacolo blasfemo,contestazione
VATICANISTA DE LA STAMPA
Nuova contestazione a Parigi contro lo spettacolo teatrale 'Sul concetto di volto del figlio di Dio' del drammaturgo italiano Romeo Castellucci, direttore della Societas Raffaello Sanzio: circa 200 integralisti cattolici si sono radunati oggi davanti al Théâtre de la Ville, mostrando crocifissi, rosari e bandiere del Sacro cuore, per protestare contro uno spettacolo ritenuto blasfemo. "Signori spettatori, oggi assisterete a una bestemmia e noi siamo qui per rimediare ai vostri peccati", ha urlato il sacerdote Xavier Beauvais, della chiesa tradizionalista parigina Saint-Nicolas-du-Chardonnet, rivolgendosi al pubblico che entrava in teatro dopo essere stato perquisito dalla polizia.

Sbagliare atei

Io, cattolico pacelliano, dico al card. Ravasi che ad Assisi ha sbagliato atei

(di Francesco Agnoli su “Il Foglio” del 29/10/2011) Al direttore – Da tempo il cardinal Ravasi porta avanti il celebre Cortile dei gentili. Con successo mediatico non indifferente. Il cardinale non troverà mai sulla sua strada oppositori urlanti e giornalisti acidi. Flirta con il mondo, nel senso evangelico del termine, e questo gli procura amici, a destra e a manca. Non è, lui, come altri, un cattolico “oscurantista”. Poco fa al Corriere si tifava per la sua elezione a cardinale di Milano.

sabato 29 ottobre 2011

I frutti del cortile ravasian/ratzingeriano



Cristo Cambronne Liberté



Oggi pomeriggio, a Parigi, a Place des Pyramids, cattolici in ginocchio per strada reciteranno preghiere di riparazione per uno spettacolo teatrale di cui parlo su “Vatican insider” (http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/francia-france-9442/) .



                 Marco Tosatti
La mia opinione è che si usino due pesi e due misure, sotto la copertura della libertà di espressione, che non dovrebbe mai diventare libertà di ferire e di offendere. E non dico questo per una difesa a priori del sacro, dell’immagine sacra e così via. Io credo che nel momento in cui copro di escrementi il volto di qualcuno che è importante per molte persone, compio un gesto violento. Non solo verso l’immagine, ma verso le persone stesse. E’ un atto il mio, che inferisce: voi lo amate, lo venerate e lo ritenete fondamentale. Ergo, con questo gesto copro di merda anche il vostro volto. La filosofia della tolleranza, della comprensione degli altri, del politically correct impedirebbe che in uno spettacolo teatrale si rovesciassero escrementi su una Menorah, su un Corano e tantomeno sul volto di un grande rabbi o di Maometto. Perché, giustamente, un comportamento del genere verrebbe qualificato come “hate speech”, discorso dell’odio, non tanto verso l’astratta fede, ma verso chi la pratica. Perché nella Francia così laica, soi-disant tollerante e progredita è permesso un hate speech così violento nei confronti dei cristiani? Perché permettere che cittadini come gli altri vengano offesi impunemente?

http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_articolo=1435&ID_blog=196&ID_sezione=396

leggi anche


Festa all'oratorio...

Halloween: il rito delle zucche piene

È risaputo ormai che Halloween, festa proveniente dall’America ed importata qui in Europa è per molti giovani un’occasione di svago e di divertimento. Molti avranno visto nelle pubblicità indumenti di vario tipo, mostri di varia natura, da indossare (vampiri, streghe, diavoli, zombie, ecc.). Non è solo una festa, ma un è modo come un altro di far girare denaro.
Viene sponsorizzata così tanto la cosa per un motivo puramente consumistico secondo voi? 
Ovviamente no.
Per chi conosce l’esoterismo ed il potere dell’egregore certamente ha inteso ciò che voglio dire ...

Halloween non la definirei quindi come la festa delle zucche vuote, ma ben sì la feste delle zucche piene … di demoni. Halloween potrebbe simboleggiare il giorno rituale per il nutrimento di “entità” non positive (vedi demonologia). Non è da stupirsi poi se avviene un aumento di eventi "spiacevoli" nei giorni successivi al rito di Halloween ... 

Che ne dite allora, l’aboliamo sta festa?

http://ilsole24h.blogspot.com/2011/10/halloween-il-rito-delle-zucche-piene.html

Il primo comandamento ?


Preti moderni e 10 Comandamenti

Ritorniamo almeno al Catechismo!

Un'agghiacciante filmato delle Iene su una serie di interviste a sacerdoti con un'assoluta ignoranza persino dei 10 Comandamenti (oltre ad una quantità di scempiaggini ed eresie pazzesche). Persino sul 6° o sul 5° o sul 3°.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/255582/di-cioccio-i-10-comandamenti-%28vers-integrale%29.html

Forse sarebbe meglio mandarlo alle Congregazione dei Seminari e del Clero per riformulare i programmi dei Seminari e per far studiare i preti.

Veramente abbiamo dolore e indignazione.
E non ci vengano a dire che questa è una crisi tra le tante: tale disastro di fedeli e di clero non ha precedenti in 2000 anni; neppure nel periodo pretridentino eravamo ridotti così.
http://blog.messainlatino.it/2011/10/preti-moderni-e-10-comandamenti.html

venerdì 28 ottobre 2011

Il day after

Assisi, il giorno dopo

A consuntivo dell'evento Assisi, estraggo dalla discussione precedente questo pensiero che condivido.

Senza niente rinnegare di quanto pensato, detto e scritto in passato ed in questi giorni su Assisi e sugl'inutili e pericolosissimi raduni falsamente ecumenici, c'è da prendere atto che si è voluto non pregare insieme. L'aspetto comunitario della preghiera ci è stato risparmiato. Le chiese e gli altari non sono stati profanati. Speriamo che sia il primo passo per chiudere definitivamente le triste pagine di questo inglorioso libro.

Dedicato ai rettori dei seminari

Teilhard de Chardin, tra il mito e l'eresia

Anni fa acquistai da un mercante di libri antichi un volumetto intitolato "Teilhard de Chardin, tra il mito e l'eresia", scritto da P. Giacinto Scaltriti O. P. e pubblicato con imprimatur ecclesiastico nei primi anni '60. Nel libro, il dotto sacerdote domenicano confutava alcune tesi del noto teologo gesuita Pierre Teilhard de Chardin, considerato uno dei maggiori esponenti della "nuova teologia".

Dedicato a Von Balthasar

Un professore universitario condannato all'inferno


Don Giuseppe Tomaselli nel suo libretto intitolato “L'inferno c'è”, racconta un fatto spaventoso avvenuto alla presenza di numerosi testimoni.

Raimondo Diocré era un professore della famosa università parigina della Sorbona. Quando morì, i funerali vennero celebrati nella Chiesa di Notre Dame con grande concorso di popolo.

giovedì 27 ottobre 2011

Sancte Francisce, ora pro nobis


27 ottobre 2011

San Francesco d’Assisi che provasti purtroppo senza esito a convertire il sultano, qui frati e preti, ipocredenti che si vergognano di Cristo, nemmeno ci provano più. Negli ultimi decenni gli italiani hanno consentito che la loro terra fosse trattata come “una landa deserta o semidisabitata, senza storia, da popolare indiscriminatamente” (parole di Giacomo Biffi) e il risultato di questa resa innanzitutto morale è che il partito maomettano, alle elezioni per l’assemblea costituente di Tunisi, ha preso addirittura più voti fra i tunisini in Italia che fra i tunisini in Tunisia. Segno che l’integrazione è fallita, mentre invece la disintegrazione sta riuscendo benissimo. Intercedi per l’Italia, San Francesco!

DIO E' CATTOLICO! (promemoria assisiano)


VERITÀ DEL CATTOLICESIMO FALSITÀ DELLE ALTRE RELIGIONI 

In quest'epoca, caratterizzata dal relativismo e dal sincretismo religiosi,
urge più che mai il ricorso all'apologetica per dimostrare la veridicità del Cattolicesimo
e smascherare la falsità delle altre religioni. 

                                                                                                                              di Corrado Gnerre

Cari lettori, in queste settimane ci occuperemo dell' argomento principe dell'apologetica: la veridicità del Cattolicesimo e quindidi conseguenza, la falsità delle altre religioni.
Ovviamente su questo argomento si possono dire tantissime cose e scrivere libri su libri. 

Ciò che offrirò sarà una sintesi semplice, facilmente memorizzabile ai fini di una valida apologetica, ma inevitabilmente non esauriente su tanti punti.

                                                       L'attualità della questione
Si tratta di un argomento molto attuale. È facile rilevare come nella nostra società l'ateismo, cioè la convinzione teorica secondo cui Dio non esiste, sia di fatto marginale. Piuttosto si rileva una diffusione di sincretismo e di relativismo religiosi.

mercoledì 26 ottobre 2011

Non solo Assisi


L’'ecumenismo, parola derivante da "ecumenico”", ossia universale, viene adoperata nei tempi moderni per indicare ogni sorta di attività religiosa che non si limiti ai problemi interni di una Chiesa cristiana. Nel senso proprio ecumenismo è la teoria più recente escogitata dai movimenti interconfessionali, specialmente protestanti, per raggiungere l’'unione delle Chiese cristiane.
L'ecumenismo presuppone come sua base leguaglianza di tutte le Chiese dinanzi al problema dell'unione.
Ciò sotto il triplice aspetto psicologico, storico ed escatologico:
a) psicologicamente tutte le Chiese devono riconoscersi ugualmente colpevoli della separazione, cosicché, invece di incolparsi luna laltra, ognuna ha da chiedere perdono;
b) storicamente nessuna Chiesa, dopo la separazione, può credersi la Chiesa unica e totale di Cristo, ma soltanto parte di quest’'unica Chiesa: conseguentemente, nessuna può arrogarsi il diritto di obbligare le altre a ritornare a lei, bensì tutte debbono sentire lobbligo di riunirsi tra loro, per ricostituire la Chiesa Una e Santa fondata dal Salvatore;
c) escatologicamente la Chiesa futura, risultante dall’'unione, non potrà essere identica a nessuna delle Chiese ora esistenti. La Santa Chiesa ecumenica, che sorgerà in questa nuova Pentecoste, sorpasserà ugualmente tutte le singole confessioni cristiane.
Si vede subito che tali teorie sono in contrasto con la fede cattolica.

martedì 25 ottobre 2011

Mammona incalza!

"Occupare Wall Street". Il Vaticano sulle barricate
Alla vigilia del G-20 la Santa Sede invoca un'autorità politica universale che governi l'economia. Per cominciare, chiede che sia introdotta una tassa sulle transazioni finanziarie

di Sandro Magister




ROMA, 24 ottobre 2011 – A sentire padre Thomas J. Reese, professore alla Georgetown University di Washington e già direttore del settimanale dei gesuiti di New York, "America", il documento rilasciato oggi dalla Santa Sede "è non solo più a sinistra di Obama: è più a sinistra anche dei democratici liberal ed è più vicino alle vedute del movimento 'Occupare Wall Street' che di qualsiasi membro del congresso americano".

In effetti, il documento diffuso lunedì 24 ottobre dal pontificio consiglio della giustizia e della pace invoca niente meno che l'avvento di un "mondo nuovo" che dovrebbe avere il suo cardine in una autorità politica universale.

Attenti al lupo!


“Troppi pastori scappano all’arrivo del lupo”. Cavalcoli replica a Cottier

cavalcoli
Nella disputa in corso su www.chiesa e Settimo Cielo circa l’interpretazione del Concilio Vaticano II, l’intervento del cardinale Georges Cottier, teologo emerito della casa pontificia, non è passato liscio all’occhio attento di padre Giovanni Cavalcoli, suo confratello nell’ordine di san Domenico, docente di teologia a Bologna.
Ecco qui di seguito la sua replica critica.
COMMENTO ALL’INTERVENTO DEL CARDINALE COTTIER
*
di Giovanni Cavalcoli OP
Mi è sembrato opportuno il richiamo del cardinale Georges Cottier al contributo in Concilio del teologo belga Gérard Philips, che collaborò alla preparazione della “Lumen Gentium”, circa la dottrina della Chiesa come “riflesso” della luce di Cristo. Non è infrequente, infatti, la tentazione di certi ambienti ecclesiali di ingigantire l’autorità della Chiesa nei confronti del suo divino Capo e Sposo, allontanandola con ciò stesso dalla guida che le viene da Cristo.
Mi è parsa buona anche la critica al professor Enrico Morini, simile a quella che gli feci io a suo tempo in questo blog.
Invece – con tutto il rispetto per un porporato così illustre, teologo emerito della casa pontificia, per di più mio confratello nel medesimo ordine domenicano – non condivido la convinzione del cardinale Cottier che oggi la Chiesa “rinuncia ad ogni mezzo di coercizione”.
Se così fosse, essa mancherebbe ad un suo dovere essenziale, per quanto certamente inferiore al dovere della clemenza, della misericordia e del dialogo.
L’enciclica “Ecclesiam suam” di Paolo VI, citata dal cardinale, è esplicitamente e solamente dedicata al dialogo e non rispecchia tutta la dottrina di Paolo VI e della Chiesa stessa. Il medesimo papa, in altra occasione, in un suo discorso ricordò esplicitamente che la Chiesa mantiene a tutt’oggi il suo potere coercitivo, ovviamente nell’ambito della legalità canonica.
Lo stesso diritto canonico, a proposito del potere coercitivo della Chiesa parla di “ius nativum”. Altrimenti che ci starebbero a fare i tribunali ecclesiastici e il diritto penale della Chiesa?