ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 26 dicembre 2011

In GADU we trust!

La "FED" vieta Simboli cristiani nelle Banche USA.

dollar
di Corrado Belli

Povera America come ti hanno ridotto e dove ti stanno portando, cosa sia passato per la testa dei controllori della Banca centrale Federale USA o cosa sia stato loro ordinato da parte di chi la gestisce non è stato dato a sapere.

Fatto sta che durante un controllo da parte dei controllori della FED, Reserve in una banca nella città di Perkins "Oklahoma" hanno visto dei crocifissi e simboli che inneggiavano al Natale, come dannati si sono riversati nell'Ufficio del direttore chiedendo delle spiegazioni su quei simboli che erano stati messi all'interno della Banca, inoltre si apprestavano a far allontanare anche la Frase giornaliera che viene citata nella Bibbia, queste usanze vengono mantenute da generazioni in quasi tutti i negozi e banche in America, proprio quest'anno "guarda caso" la Fed da ordine di far allontanare da tutte le Banche simboli che ricordano il Cristianesimo e altre religioni a cui la società americana è legata da secoli, da considerare che nemmeno lo stato può permettersi di fare una cosa del genere e non pensiamo che bisogna dire che ci debba essere una divisione tra stato e chiesa dato che in questo caso lo stato non ha nulla da dire non essendo in società con la Fed.

Gesù bambino è la particella di Dio


A Natale vestiamo a festa le rovi­ne di Dio e della famiglia. Sospendiamo la verità giornaliera e ci caliamo nell'amabile bugia di una vi­ta ancora piena di Dio e di famiglia

di  - 
A Natale vestiamo a festa le rovine di Dio e della famiglia. Sospendiamo la verità giornaliera e ci caliamo nell'amabile bugia di una vita ancora piena di Dio e di famiglia.
Natale a Bologna
Natale a Bologna
Ingrandisci immagine
Ma è un addobbo natalizio per l'anima, è una recita a fin di bene, una tregua dalla vita vera sempre più disabitata di Dio e di famiglia, sempre più chiusa nella solitudine dell'io, senza scampo. O dispersa nella moltitudine del globale. La finzione è reciproca.
Di Dio osanniamo il lato nascente, Gesù bambino- che è poi per i credenti la vera particella di Dio - e per un giorno scansiamo la sua inesistenza o la sua abissale lontananza. E della famiglia celebriamo il ricordo dal vivo, quando era vera, totale, magari asfissiante ma insostituibile. A Natale torna la festa e si attacca a chi ancora resiste e a chi ancora non sa: sono loro- i vecchi e i bambini- a tenere acceso il Natale. E quando non ci sono più loro, il Natale si riempie del loro ricordo, diventa la mimesi allusiva di un tempo, di un mondo, di una pienezza domestica.

Vecchio cinema parrocchiale

Entrare nel vecchio cinema parrocchiale da tempo trasformato in orribile "sala polivalente" e venire colto dalla nostalgia struggente di quella scaletta con i muri tappezzati di locandine che facevano sognare (com'era bello, all'uscita, riguardarle "sapendo"), di quella vasta platea (mi pare di rivederli ancora Adriano, Marietto, Paolo e gli altri) dove ci entusiasmavamo per Steve Reeves o per Gordon Scott o per Marisol, gridando e agitandoci all'"arrivano i nostri" fino a suscitare l'intervento severo del gestore. Di quella galleria dove con la mamma e la nonna salivamo (pochi i presenti, tra quelli fissi l'amico farmacista, aperti sulla piazza i finestroni d'estate)il mercoledì sera per il film in bianco e nero (Stanlio e Ollio, "Il federale", "La vacca e il prigioniero"). Ora tutto freddo, asettico, sfacciatamente moderno. Il cinema ora la gente ce l'ha in casa, e lì va per sentire conferenze o assistere a spettacoli teatrali. Ma tutto è "rovesciato" (dove c'era lo schermo ora c'è la gradinata, l'oratore parla dov'erano una volta le ultime file e, cosa impensabile un tempo, rivolge per essere alla moda pretestuosi attacchi alla Chiesa del passato). O infanzia mia, come sei lontana! Sarò forse l'unico tra i presenti (voltandomi attorno non vedo volti noti) a ricordare quel cinema, quei nostri lontani pomeriggi quando non c'era la TV e tutto era così meravigliosamente semplice e naturale. "Eppur m'è dolce la ricordanza..."

Nel mistero delle dodici notti sante


Nel mistero delle dodici notti sante l’anima si prepara alla rivelazione dell’Essere
di Francesco Lamendola - 23/12/2011                                   

  
«Epifania», dal greco, significa «manifestazione»; e, se nel linguaggio cristiano designa il riconoscimento e l’adorazione di Gesù Bambino da parte dei Magi, più in generale essa indica la manifestazione di ciò che è nascosto, e ciò sia in un contesto di tipo religioso, sia nella dimensione della vita profana.

Il microcosmo magico di Ildegarda


di Franco Cardini - 23/12/2011

Mistica, visionaria, teologa, filosofa: una delle più affascinanti e inquietanti figure femminili del medioevo ricostruita da Annalisa Terranova
immagine documentoSi sentono spesso lamentele da parte femminile, se non addirittura femminista, sul fatto che il medioevo sarebbe stato un’età troppo macha, tutta santi re guerrieri e mercanti, con poche donne, per giunta defilate. In linea di massima e in senso generale può essere anche vero: e tradizioni come quella del divieto per le donne di accedere al sacerdozio o – in forza della cosiddetta “legge salica”, non dappertutto valida – di cingere corona regia hanno senza dubbio messo il gentil sesso medievale in difficoltà.
Non sempre né dappertutto, peraltro. Anche se oggi il parlar di classi sociali non va più di moda, è pur necessario osservare che la segregazione e l’inferiorità femminile potevano esser forti se non addirittura totali ai livelli subalterni (da qui, forse, la “scappatoia-ribellione” della stregoneria), ma non certo a quelli più alti. I secoli medievali, e in special modo quelli della “cultura cortese”, sono dominati da figure femminili mitico-simboliche, come anzitutto la Vergine Maria, quindi le leggendarie Ginevra e Isotta.

Sul negazionismo sedicente cattolico


Edoardo Spagnolo: sul negazionismo sedicente cattolico contro Bartolomeo de las Casas

UNA CORRENTE STORIOGRAFICA SEDICENTE CATTOLICA
CHE DISONORA LA SPAGNA E LA MEMORIA DI PAPA PAOLO III

Di Edoardo Spagnuolo
Bartolomè de las Casas
Quando si parla di crimini del colonialismo europeo si tende solitamente a circoscrivere il fenomeno alla conquista e al governo della monarchia spagnola nelle Americhe. In realtà diverse nazioni europee, a cominciare dall'Inghilterra, si sono rese protagoniste negli ultimi secoli di genocidi e di delitti di inaudita gravità. La Spagna, al contrario, è l'unica nazione europea che nel corso dei secoli ha dato i natali ad un gran numero di personalità di grande rilevanza, che hanno tentato di denunziare e per quanto possibile contrastare le storture gravissime della colonizzazione realizzata dal proprio paese nelle Americhe.

Lux in tenebris lucet

LAVERA LUCE BRILLA NELLE TENEBRE 

Di MarcoMassignan 

Riflettendo sulla banalizzazione e mercificazione del Natale nei Paesi capitalisti, mons. Richard Williamson osservava come il mondo che cicirconda approfitti della gioia dimenticandosi di Dio. E paragonava questa gioia a quella del Gatto di Alice nel Paese delle meraviglie: 

 I lettori ricorderanno –scriveva il Vescovo - come il sorriso del Gatto fosse ancora visibile quandoil resto del Gatto era già sparito. La sostanza svanisce, ma gli effetti persistono, almeno per un po'. La fede nel Divin Bambino viene progressivamente uccisa, specialmente grazie al Vaticano II, mentre la gioia del Natale persiste. (…)

domenica 25 dicembre 2011

Il calcio dell’asino


Il calcio dell’asino di De Monticelli a don Verzé, meritato ma fa schifo

Il calcio dell’asino. “Una grande giornata per l’Università Vita e Salute… forse l’inizio di una vita nuova”. Sul Fatto di ieri, Roberta De Monticelli ha intonato il suo natalizio Exultate jubilate, ma ne è uscito uno stonato raglio d’asino. Irritante anche per chi, come noi, di calcioni a don Luigi Verzé ne ha dati, quando il mondo dei giornaloni osannava con secondi fini più che apparenti il prete libero-pensatore sui temi bioetici. Scrive De Monticelli che i docenti dell’Università del San Raffaele – forse anche fiutando arrivare i soldini freschi e puliti di nuovi soci (l’Humanitas) che allontanerebbero la minacciosa cordata vaticana – hanno messo a punto uno “statement” in cui configurano modifiche sostanziali allo statuto dell’ateneo (elezione del rettore e altro) nonché la nomina di un nuovo cda il cui presidente sia “una figura di alto valore professionale e deontologico”. Insomma rottamare dalla carica di rettore don Verzé, che in effetti aveva provato a fare dell’ateneo l’ultima ridotta di resistenza dentro la sua creatura. Niente da fare, ora i docenti libero-pensatori o diversamente credenti vogliono l’università tutta per loro, in nome del “rilancio dei suoi valori e principi ispiratori” e di una nuova era sotto “lo sguardo critico della società civile”. L’orticello accademico è sacro.

San Simonino

Abbiamo il Santo prottettore del Blog...Papa Benedetto XIV disse di lui "Fu crudelmente messo a morte in odio alla fede". Un grande Santo martire preso in odio dalla Gerarchia modernista conciliare...

 
Nel giorno Santissimo di Natale in cui è nato il Nostro Redentore ci siamo imbattuti, grazie al nostro carissimo amico Mario, nella figura luminosa del Santo Simonino, un giovane bambino Cristiano ucciso,in un rituale ebraico, a Trento all'incirca nel 1475. Ebbene questo luminosissimo  Santo è stato cancellato dalla Gerarchia corrotta Conciliare lo stesso giorno che fù firmato il documento massonico "Nostra Aetate". come non prendere ad esempio questo piccolo grande martire cattolico per prenderlo a protezione  del nostro blog?

San Simone da Trento
(festa liturgica 24 marzo)

Simone di Trento fu martirizzato il 23 marzo 1475. Dopo un'accurata inchiesta la Chiesa riconobbe la realtà del martirio dell'innocente fanciullo. Nel 1584 il suo nome fu iscritto nel Martirologio romano col titolo di Santo su ordine di Papa Gregorio XIII; nel 1588 Papa Sisto V concesse per la diocesi di Trento Messa e Officio proprio del Beato Simonino. La Bolla Beatus Andreas del 22 febbraio 1755 del Papa Benedetto XIV riconobbe nuovamente il culto prestato a san Simonino XIV affermando che "fu crudelmente messo a morte in odio alla fede", culto confermato da innumerevoli miracoli. Il popolo di Trento ha venerato il suo piccolo patrono fino ai giorni nostri.
 Bolla Beatus Andreas di Papa Benedetto XIV...
 ...Poi, però, tutto divenne chiaro. Sotto la consultazione delle prove, l'atto di omicidio insieme con la sua motivazione è stata provata, ed è anche certo che gli assassini erano ebrei, che emerge dai documenti del procedimento, che oggi sono ancora conservati negli archivi segreti di Engelsburg. Come abbiamo mostrato nel nostro lavoro di De Canonisatione, Libro 3, Capitolo 15, nr. 6, Papa Sisto IV, da un breve papale ha quindi approvato la celebrazione della Messa e l'Ufficio nel suo nome [Simone], da leggere nel giorno stabilito in città e il vescovato intero di Trento, per l'onore della Simon beato, e (il Papa) inoltre concessa l'indulgenza plenaria a tutti coloro che, avendo avuto il sacramento della Confessione e della Comunione, visitare la chiesa in cui sono venerate le sue reliquie nel suo giorno dell'anno. 



San Simonino

«“Tu sei crocefisso e trafitto come Gesù l'appeso, in ignominia e vergogna come Gesù”. Per i partecipanti al rito sembra che l'infante cristiano avesse perduto la sua identità (se mai l'aveva posseduta ai loro occhi) e si fosse trasformato in Gesù “crocifisso e appeso”»
(Ariel Toaff, Pasque di sangue, ed. il Mulino, 2007, p. 196) 

Una tantum!

NATALE 2011. IL SERMONE DI BENEDETTO XVI: UN MACIGNO CHE SI ABBATTE SULL'UMANITA'. PARADISO, PURGATORIO E INFERNO

Pontifex.RomaIl Santo Padre Benedetto XVI durante la Messa della notte, celebrazione della natività di Nostro Signore, ha pronunciato parole ed ammonizioni che passeranno alla storia e che, a mia memoria, non ricordo essere state pronunciate da altri Prelati. Fedele alla tradizione e, rigorosamente nella universale lingua latina, il Pontefice ha celebrato Messa, come un macigno che si abbatte sulle certezze dell'uomo, ha pronunciato parole degne dei più santi Padri e Dottori della Chiesa; lo ha fatto non in una semplice omelia, ma, definiamola come si conviene, in un vero e proprio sermone, termine oggi denigrato dai progressisti ma che, in realtà, altro non significa che "pronunciare un discorso di argomento sacro". Benedetto XVI, di fronte alla vana gloria ed alle certezze proprie di chi è vittima dello spirito del mondo ha detto: «chi desidera entrare nel luogo della nascita di Gesù, deve chinarsi. Mi sembra che in ciò si manifesti una verità più profonda, dalla quale ...
... vogliamo lasciarci toccare in questa Notte santa: se vogliamo trovare il Dio apparso quale bambino, allora dobbiamo scendere dal cavallo della nostra ragione “illuminata”».
Ed ancora: «Dobbiamo deporre le nostre false certezze, la nostra superbia intellettuale, che ci impedisce di percepire la vicinanza di Dio. Dobbiamo seguire il cammino interiore di san Francesco», «Dobbiamo chinarci, andare spiritualmente, per così dire, a piedi, per poter entrare attraverso il portale della fede ed incontrare il Dio che è diverso dai nostri pregiudizi e dalle nostre opinioni: il Dio che si nasconde nell’umiltà di un bimbo appena nato».
Benedetto XVI in poche righe di sermone ha riassunto il senso della cristianità ed ha introdotto, senza timore, significato e scopo cardine della vita di ogni uomo. Ha suscitato riflessioni tremende sulla vita di ognuno di noi ed ha scosso le coscienze con un terremoto di parole sante.
Nel suo discorso, il Santo Padre ha elevato agli onori il primato indiscusso di Cristo RE che, nonostante fosse un indifeso Bimbo, doveva essere salutato e riverito inginocchiandosi, scendendo dal cavallo della superbia, dell'intelletto, della testardaggine e dell'immoralità.

sabato 24 dicembre 2011

Christus natus est nobis

VIDEO:  - canto gregoriano

E’ più felice chi celebra l’originale significato cristiano del Natale!


La redazione desidera inviare i migliori auguri di un S. Natale a tutti i lettori e alle loro famiglie, ricordando in modo un po’ originale una ricerca svolta nel dicembre 2003 da ricercatori dell’Università di Warwick, secondo i cui risultati «coloro che celebrano l’originale significato cristiano del Natale sono, nel complesso, più felici di quelli che celebrano le feste natalizie nel pieno spirito del materialismo e del consumismo», o di coloro che vogliono trasformarla in una  ”festa delle luci”. 

2011 SECONDA FASE ‘MONDIALISTA’ DELLA SVOLTA GIUDEO-CRISTIANIZZANTE

Con la pubblicazione di questi ultimi articoli, don Curzio Nitoglia coglie l’occasione per inviare a tutti i più sinceri auguri di un sereno Santo Natale nel Signore.
——————————————————————
d. CURZIO NITOGLIA
20 dicembre 2011
 Avanproposito
● Prima del Vaticano II la distinzione e contrapposizione tra Cristianesimo e Giudaismo talmudico o post-biblico era pacifica.
Purtroppo la distinzione non solo pian piano si è affievolita (con Giovanni XXIII) ma è stata ribaltata con Nostra aetate e dall’insegnamento di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Cosi che dalla distinzione si è passati alla confusione e alla omologazione dottrinale e teologica degli opposti (Cristo e anti-cristi).
● Tuttavia restava un passo ulteriore da compiere. L’illustrazione di questo secondo livello è il cuore del presente articolo. Le dichiarazioni del rabbinato e dell’alto clero sono di una gravità inaudita, ma sono reali e bisogna prenderne atto. Dopo la livellazione dottrinale oramai compiuta, bisognava giungere a quella pratica: specialmente politica (1948, Stato d’Israele / 1993, suo riconoscimento da parte del Vaticano) ed economico-finanziaria (crisi del Dollaro e dell’Euro). A partire dal 2001 sino al 2011 abbiamo assistito al costante e progressivo innalzamento (quasi mascherato e non esplicitamente sbandierato) della “Torre di Babele” del ‘Nuovo Ordine Mondiale’ con una ‘Repubblica Universale’ (Usa/Israele) e un ‘Tempio Universale’ (Assisi I-III, 1986-2001). Proprio in questi ultimi mesi si parla apertamente ed esplicitamente di una seconda fase dell’azione congiunta ebraico-cristiana (non più dei soli colloqui), che deve preludere ad un Nuovo Ordine Mondiale economico/politico, il tutto alla luce della shoah e di Nostra aetate, che sono correlative come padre e figlio. Porgo al lettore le seguenti considerazioni con la speranza che i cristiani aprano gli occhi e non cadano vittime della globalizzazione religiosa e economico/politica, la quale è la peggior tirannia, mascherata da “democrazia”, che si possa immaginare.
● L’articolo che segue è un commento di questa seconda fase, partendo da Orwel e giungendo a Benson per mostrare come dalla shoah e Nostra aetate si sia arrivati oramai alla ultima fase di realizzazione economico-finanziaria del Nuovo Ordine Mondiale voluto dai rabbini e dagli ecclesiastici neomodernisti.

L’ ICI e i Sodomiti!

Cristo Expulsando a los Mercaderes del TemploAvete voluto la bicicletta?!
Secondo la migliore (e dunque peggiore) scuola di Goebbels. Basterebbe leggere il testo della legge per capire che la Chiesa l’Ici la paga. Fare un altarino in un albergo è elusivo o evasivo?… qui casca il cosacco! Come mai gli è sfuggito che anche sinagoghe e moschee hanno gli stessi “privilegi”? Non è l’Ici l’obiettivo: è la Chiesa. I pubblicani: i tassatori dei tempi di Gesù.

Una risposta a Mons. Ocáriz

“Continuità” e “accettazione” del Concilio: una risposta a Mons. Ocáriz

Desidero dar voce al testo di un lettore e condividerlo con tutti, perché è una interessante ulteriore analisi e valutazione della querelle che è sotto la nostra attenzione e vigilanza in questo tempo di fiduciosa attesa della composizione della vicenda che riguarda la regolarizzazione canonica della FSSPX ed anche di custodia e diffusione dell'autentica Tradizione bimillenaria - e non soltanto "conciliare" o forse anche "conciliaristica" - che con Mons. Gherardini riconosciamo come evolutiva in senso veritativo, non vivente in senso storicistico.


Il sito de L’Osservatore Romano pubblica, nelle lingue principali, un articolo di Mons. Fernando Ocáriz,Sull’adesione al concilio Vaticano II , datato 2 Dicembre. L’autore – teologo, Vicario Generale dell’Opus Dei, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede – si può considerare uno dei maggiori esperti “romani” del mondo tradizionalista e, quel che più importa, delle sue posizioni propriamente teologiche: ha partecipato, infatti, già ai colloqui con Mons. Léfebvre, nel 1988; è stato “Esperto Permanente” della Pontificia Commissione “ Ecclesia Dei ”; da ultimo e soprattutto, ha fatto parte della commissione bilaterale che ha condotto le discussioni dottrinali tra la Santa Sede e la Fraternità S. Pio X. Questo suo articolo, benché porti un titolo assai generico, sembra indirizzato soprattutto ai tradizionalisti, nell’intento di chiarire l’esito di tali discussioni: il Preambolo Dottrinale presentato alla S. Pio X e, in particolare, l’ambito di “ libera discussione ” che verrebbe ammesso sui documenti conciliari.

Avanti Lutero..!


Ecumene in musica. Il luterano Bach sulla tv dei vescovi
Tra Natale e Capodanno, TV 2000 farà ascoltare tutte le Cantate composte da Bach per le messe del periodo natalizio. Con il teologo e musicologo PierAngelo Sequeri che le svelerà nella loro vera essenza. Una lezione anche per le liturgie cattoliche

di Sandro Magister




ROMA, 23 dicembre 2011 – Tre anni fa, a far risplendere di nuova luce le sette mirabili antifone gregoriane che accompagnano il Magnificat dei vespri di rito romano nei sette giorni prima del Natale, era stata "La Civiltà Cattolica", con un editoriale di Maurice Gilbert, direttore del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme:


Nelle feste natalizie di quest'anno, invece, è un altro capolavoro della musica liturgica cristiana a brillare di luce nuova: il celeberrimo ma spesso incompreso "Oratorio di Natale" di Johann Sebastian Bach. Fatto riascoltare nella storica esecuzione diretta da Nikolaus Harnoncourt nel 1982 e raccontato e svelato nella sua vera essenza da un teologo e musicologo di eccezione: PierAngelo Sequeri.

A portare questo dono di Natale a un largo pubblico è TV 2000, la televisione di proprietà dei vescovi italiani.

venerdì 23 dicembre 2011

I DANNI DEL MODERNISMO

I DANNI DEL MODERNISMO ED IL "GIURAMENTO ANTI MODERNISTA"


Pontifex.RomaAlcuni lettori dei miei testi mi hanno privatamente contattato, chiedendomi di pubblicare il testo integrale, con annesse considerazioni personali, del "Giuramento anti Modernista". A dire il vero un articolo analogo lo inviai a Pontifex vari anni fa, tuttavia non riesco più a trovarlo. Ho deciso, pertanto, di estrapolarne una sintesi dal sito della M.S.M.A., di commentarlo e di riproporlo ai miei lettori e, fortunosamente, ciò avviene proprio in concomitanza del Santo Natale che, come noto, almeno in occidente è vissuto dalla gran parte dei battezzati in maniera modernista, quindi sbagliata ed ereticale. Parto facendo un piccolo cenno al significato, in ambito cattolico, del termine modernista: "modernista è il fautore o seguace del modernismo cattolico" che, al pari di un aderente a qualsivoglia setta protestante, abbraccia e pratica quelle interpretazioni dottrinali fuorvianti e si comporta in maniera non consona al buon cristiano e non aderente a ...... quanto previsto nel Magistero (vasto ma molto chiaro).