Era ancora vivo lo stupore per il fatto che al Meeting i ciellini hanno riccamente applaudito coloro che fino a un momento prima etichettavano "il comunista" e "il massone"... che ci giunge la notizia che il ciellino cardinale Scola ha fatto gli auguri ai musulmani per la fine del Ramadàn (dico: ai musulmani per la fine del loro Ramadàn). Leggete e inorridite (specialmente voi milanesi che tanto elogiavate il nuovo cardinale):
http://www.zenit.org/article-32134?l=italian
Sarà evidentemente un altro aspetto della «sgaggia degli eroi»...
Sarà evidentemente un altro aspetto della «sgaggia degli eroi»...
| GLI ARABI SNOBBANO IL CARDINAL SCOLA: BEN GLI STA. CHE SI ASPETTAVA? |
 Per
la fine del Ramadan, l'arcivescovo di Milano, cardinal Scola, nella
linea seguita dal suoi predecessori, ha scelto di inviare alla comunità
islamica meneghina un messaggio di saluto. Un gesto certamente di garbo e
di cortesia, tuttavia mal ricambiato. Le autorità religiose locali
islamiche, infatti, neppure hanno dato conto ai fedeli del messaggio del
vescovo. Dove sta il problema? In questo: alcuni uomini di chiesa,
indubbiamente in piena buona fede, si ostinano a cercare un dialogo
difficile se non impossibile con chi a priori disprezza e detesta le
nostre radici cristiane. Detto in un orecchio: non si comprende per
quale ragione un pastore cattolico debba servilmente salutare la contro
parte. E gli altri? Ci vuole rispetto, tolleranza, mai inutile carica di
servilismo. Lo sgarbo sta bene al cardinale. Un sano ceffone nei denti
al momento giusto gli fa capire con chi si trova ad operare. Non tutti
gli islamici sono quelli, ma certamente non mancano nelle moschee ...
... fior di terroristi, fior di violenti, di coloro che disprezzano l'occidente e ne vorrebbero la morte o l'annientamento.
E mettiamocelo nella testa: sin quando questo
occidente sarà molle, debole, remissivo le cose non cambieranno e gli
islamici avranno gioco facile.
Nessuno qui spinge a favore della guerra di
religione, vetusta ed antistorica, neppure crediamo che sia nobile
guerreggiare, come avvenuto da ambo le parti, nel nome di Dio, ma
bisogna essere attenti e mettere i giusti paletti sapendo distinguere la
nostra verità dalla loro menzogna, la nostra fede dalle loro invenzioni
umane, senza alcun cedimento alle ipocrisie. Il rispetto per le idee e
le religioni altrui non è il calarsi le braghe, ma capire e valutare.
Da questo punto di vista al cardinal Scola, la
scortesia islamica cade bene, come un ceffone. Si sveglierà e non gli
verrà in testa di rivendicare per gli islamici nuovi luoghi di culto. Ne
hanno sin troppi.
Bruno Volpe
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