Posizione
della Santa Sede sulle “Apparizioni” di Medjugorje (La prima
“apparizione” è avvenuta il 24 giugno 1981 e sino ad oggi, se ne contano
più di 35.000). Primavera 1982: la Prima Commissione d’indagine sui
fatti di Medjugorje emette una prima relazione negativa. 23 marzo 1984:
il vescovo di Mostar, Pavao Zanic, dichiara di non approvare che
sacerdoti e laici cattolici “organizzino” pellegrinaggi a Medjugorje. 11
ottobre 1984: il vescovo di Mostar, Pavao Zanic, afferma: «Dichiaro che
tutto è una grande truffa, un inganno... non ci sono “apparizioni”
della Madonna... Io credo che c’è il Demonio!». 11 novembre 1984:
l’Osservatore Romano pubblica il testo di due Comunicati: quello della
Conferenza Episcopale, riunita a Zagabria il 12 ottobre precedente, e
quello della Commissione d’indagine diocesana, riunitasi a Mostar il
10-11 ottobre. In entrambi i comunicati si raccomanda al clero e ai
fedeli di non organizzare o intrupparsi in pellegrinaggi ...
... “ufficiali” diretti a Medjugorje.
Primavera 1986: la Seconda Commissione d’indagine sui
fatti di Medjugorje emette una seconda relazione negativa. Il 12 maggio
1986, il vescovo di Mostar, mons. P. Zanic, invia la relazione negativa
al Presidente della S. Congregazione per la Dottrina della Fede, card.
J. Ratzinger, il quale demanda alla CEJ (Conferenza Episcopale
Jugoslava) la competenza di istituire una Terza Commissione.
17 agosto 1989: il vescovo di Mostar, Pavao Zanic,
nella sua lettera del 17 agosto 1989, ad un reverendo afferma: «Devo
dire che non ho cambiato il mio pensiero su Medjugorje. Dichiaro che
tutto è una grande truffa, un inganno... La gente ingenua e desiderosa
crede tutto... stupidaggini incredibili! Non ci sono le apparizioni
della Madonna, non ci sono messaggi!.. Nella mia diocesi, neanche un
sacerdote diocesano crede nelle apparizioni; (soltanto) la terza parte
dei francescani ci crede, e solo un vescovo (mon. Frane Franic) su 35
vescovi in Jugoslavia. Questo è un doloroso episodio nella storia della
Chiesa! In gioco vi è una quantità enorme di denaro! I veggenti sono
manipolati molto bene, premiati, fatti ricchi!.. Io devo difendere la
Fede e la Madonna; sono pronto a morire per la verità!».
11 aprile 1991: la CEJ, dopo il lavoro della Terza
Commissione (30 tra sacerdoti e medici scelti e 20 Vescovi, divisi in
tre Commissioni, in più di 30 Sessioni) presieduta da mons. F. Komariza,
vescovo di Banja Luka, emette una Dichiarazione in cui si afferma:
«Dalle indagini finora svolte: “NON PATET SUPERNATURALITAS”! (= NON
CONSTA LA SOPRANNATURALITÀ)!
¬16 agosto 1996: la validità della Dichiarazione
della Terza Commissione è stata ribadita dal Dr. Navarro-Walls,
portavoce della S. Sede.
26 maggio 1998: la validità della Dichiarazione della
Terza Commissione è stata ribadita anche da mons. Tarcisio Bertone,
allora Segretario della S. Congregazione della Dottrina per la Fede,
nella lettera del 26 maggio 1998, a S. Ecc.za Mons. G. Aubray, vescovo
di Saint Denis de la Rèunion.
Aprile 2007: al termine della Visita “ad limina
Apostolorum”, i Vescovi della Toscana sono invitati dal Papa ad un
incontro, presso la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, con
il Segretario Sua ecc.za Mons. Angelo Amato il quale, sull’argomento
Medjugorje, invita i Vescovi a rendere pubblica l’Omelia (del 15 giugno
2006) del vescovo di Mostar, Mons. Ratko Peric, per fare chiarezza sul
fenomeno religioso legato a questo luogo.
Estratti dall’Omelia del Vescovo di Mostar, Mons. Ratko Peric (del 15 giugno 2006)
Nella sua Omelia, il Vescovo mette in chiaro i seguenti punti:
1. Se «qualcuno a Medjugorje si confessa sinceramente
e riceve devotamente la Santa Comunione», costui da tale stato di
grazia «non può passare in maniera illogica alla conclusione: Io mi sono
confessato, mi sento bene, ora sono convertito, dunque la Madonna
appare a Medjugorje».
2. Il Vescovo dichiara: «nella chiesa locale di
Mostar-Duvno esiste qualcosa come uno scisma: un gruppo di sacerdoti,
dimessi dal Governo generale dei Frati minori dell’Ordine francescano, a
causa della loro disobbedienza al Santo Padre, già da anni mantiene in
maniera violenta, più chiese parrocchiali ed uffici con l’inventario
ecclesiastico. In tali parrocchie essi operano non solo illegalmente ma
amministrano i Sacramenti sacrilegamente…». Tale prassi deve essere
scioccante per tutti noi.
3. «Medjugorje è una parrocchia cattolica… e nessuno è
autorizzato ad attribuire il titolo ufficiale di “Santuario” a questo
luogo».
4. «In base alle indagini ecclesiastiche sugli
avvenimenti di Medjugorje non si può affermare che si tratti di
apparizioni o rivelazioni soprannaturali…».
5. «Nessun sacerdote… è autorizzato a presentare la
sua opinione privata, contraria alla posizione ufficiale della Chiesa
sulle apparizioni e messaggi…».
6. «I fedeli cattolici… devono sapere che non sono
permessi i pellegrinaggi ecclesiastici, né ufficiali né privati… se
presuppongono l’autenticità delle “apparizioni”… ».
7. «… come Vescovo locale ritengo che… non è
accertata, a livello ecclesiastico, nessuna “apparizione” della Madonna…
il fatto che si parla di decine di migliaia di “apparizioni” non
attribuisce nessuna autenticità a tali eventi… Tale alluvione delle
presunte apparizioni ci convince ancora di più che in tutto questo non è
accertato niente di autentico e veritiero».
8. «Perciò invito quelli che dicono di sé di essere
“veggenti” di mostrare l’obbedienza ecclesiastica e di cessare con tali
pubbliche comparse e comunicati in questa parrocchia. Con ciò
manifesteranno il loro dovuto senso ecclesiale non mettendo le
“apparizioni” private... sopra la posizione ufficiale della Chiesa».
9. «La fede è una cosa seria e responsabile. La Chiesa è un’istituzione seria e responsabile».
Una domanda obbligata
Dopo aver letto la valanga di documenti ecclesiali
sopra esposti, ci si domanda: com’è possibile che questa storia di
Medjugorje non sia ancora finita, conclusa, archiviata?
È mai possibile che tutte queste posizioni ufficiali
chiare e irrevocabili delle competenti Autorità ecclesiastiche non
abbiano alcun valore, non producano alcun effetto? È mai possibile che
non si riesca a ottenere l’obbedienza dei Frati, di certi Preti e di
certi Vescovi per difendere la Fede e la Verità? Perché con posizioni
ufficiali così decise, definitive e non passibili di mutamento, si
lascia fare, non si interviene, non si condanna, non si governa la
Chiesa?
Perché non si impone la disciplina a quei frati
ribelli, ricchi e sospesi “a divinis”, e che si sono impossessati con la
violenza di intere parrocchie e somministrano sacramenti invalidi e in
modo sacrilego?
È una domanda legittima a cui bisogna cercare di dare una risposta!
Apparizioni “preannunciate” e gestite dai Carismatici
Mentre a La Salette, a Lourdes e a Fatima, la Madonna
è apparsa improvvisamente senza alcun preavviso ed ha deciso Lei come,
dove e quando apparire, a Medjugorje, invece, le “apparizioni” della
Madonna sono state, prima, “preannunciate”, poi programmate, sostenute e
diffuse da membri del Movimento carismatico; movimento infiltratosi
nella Chiesa, per il sostegno di certi membri dell’alta Gerarchia
ecclesiastica.
I più scalmanati divulgatori delle presunte
“apparizioni”, infatti, sono tutti carismatici: in Francia, il dr.
Philippe Madre, membro carismatico della comunità “Leone di Giuda e
dell’Agnello immacolato”; il fratel Efraim, della stessa comunità
carismatica; il francescano Svetonar, pure carismatico; Laurentin, il
noto teologo francese, ultra simpatizzante per il Rinnovamento
carismatico; padre Emiliano Tardiv, apostolo mondiale del Rinnovamento;
la stragrande maggioranza degli “esperti” di quelle presunte
“apparizioni”, è tutta carismatica; l’unico vescovo jugoslavo che
credeva alle “apparizioni” Mons. Frane Franic, arcivescovo di Split
(Spalato) era un appassionato carismatico; infine, i francescani della
comunità di Medjugorje, padre Jozo Zovko, parroco di Medjugorje al
tempo delle prime “apparizioni”, apparteneva al Rinnovamento
carismatico, mentre Tomislav Vlasic, era un leader carismatico che
divenne, poi, il rappresentante ufficiale dei “veggenti” e dei
“messaggi”.
Inoltre, quasi tutti i libri su Medjugorie, per
esempio in Francia, sono prodotti da membri del Rinnovamento
carismatico. La maggior parte delle testimonianze a favore di Medjugorie
proviene da scrittori e teologi carismatici. Il premio “Sapienza” a
Laurentin, fu dato dall’Agenzia di diffusione del “Rinnovamento
Carismatico”, ecc. ecc..
Ma il legame tra le presunte “apparizioni” di
Medjugorje e il Movimento carismatico sembra avere radici più profonde:
l’abate Laurentin, il maggior apologista delle “apparizioni” di
Medjugorje e teologo progressista nel Vaticano II, famoso per il suo
lavoro minimalista sull’importanza della Madonna nella Chiesa, fu a
conoscenza delle “apparizioni” ancor prima che avvenissero, assieme ad
altri suoi confratelli carismatici.
Ad esempio: il Dott Heribert Muhlen, un prete
tedesco, professore di dogmatica alla facoltà teologica di Paderborn,
responsabile del Movimento carismatico in Germania, in una conferenza
che tenne a Zagabria, disse al clero: «Nel vostro paese, Dio sta
preparando delle grandi cose, che avranno un’influenza profonda sul
destino dell’Europa intera!».
Nel maggio 1981, Padre Tardiv, uno dei massimi
esponenti internazionali del Rinnovamento carismatico, così profetizzò
al Padre Tomislav: «Non abbiate paura, vi mando mia Madre!» (R.F., p.
38).
Ma allora, forse che anche la Madonna è apostola e profeta del Movimento carismatico?
Lo affermerebbe l’abbé Lautentin dicendo che c’è una
vera “armonia prestabilita tra le apparizioni di Medjugorje e il
Movimento carismatico”.
La stessa “apparizione” invita alla pratica dei riti
carismatici: pregare per gli ammalati, digiunare per essi, imporre loro
le mani, dare loro delle unzioni di olio carismatico. Il tutto può
essere fatto dai laici!
Padre Bubalo chiese a Vicka: «Come vi è venuta l’idea
di imporre le mani ai malati?»; Vicka rispose: «Ciò fa parte del
messaggio di Nostra Signora»… Inoltre, l’“apparizione” raccomandò anche
la creazione di gruppi di preghiera carismatici, non solo a Medjugorie,
ma anche in tutte le parrocchie della Jugoslavia.
Fu allora che Padre Tomislav invitò a Medjugorie il
Padre Tardiv, il quale, insieme al dr. Philippe Madre e Padre Rancourt, i
tre apostoli del Rinnovamento carismatico, iniziarono la parrocchia ai
riti “pentecostali”: battesimo dello Spirito, parlare le lingue,
profezie, ecc…
Ma, cos’è questo Movimento carismatico, o Rinnovamento carismatico, detto anche “Pentecostismo”?
Il “Pentecostismo” nacque agli inizi del 1900,
quando, in una casa di Topeka (Kansas), dove il pastore metodista
Charles Parham aveva fondato una scuola per lo studio della Bibbia, in
una veglia di preghiera, la studentessa Agnès Ozman (poi, Signora La
Berge) chiese l’imposizione delle mani, come avveniva all’inizio del
Nuovo Testamento, per ricevere lo Spirito Santo. Poco dopo, ella si mise
a parlare in lingua bohemien. Lo stesso avvenne ad altri membri, nei
giorni seguenti.
Si sa, però, che il racconto di quella Agnès è sempre
stato stranamente introvabile, per cui la nascita del Pentecostismo è
alquanto tenebrosa.
Tutto ciò, però, farebbe pensare ad una possessione
diabolica, difatti, qui, non c’è alcuna sete interiore di amare di più
Cristo e di ricevere i doni dello Spirito Santo, quanto piuttosto di
godere, in maniera sensibile, di carismi straordinari di cui lo Spirito
Santo colmava i primi cristiani.
Così, nacque il moderno “Movimento pentecostale”, con
conversioni, guarigioni, profezie, e che si estese in breve tempo in
tutto il Texas, e poi a Los Angeles, a Chicago, a New York, a Londra, in
Scandinavia…
Da questo “Pentecostismo”, nacque il
“neo-pentecostismo” (che Laurentin descrive come il risorgere della
stessa esperienza che avveniva nelle confessioni cristiane più
tradizionali) nelle sue forme episcopale, luterana, presbiteriana e
cattolica.
L’abate Laurentin, già dal 1975, al suo lavoro
“Pentecostismo presso i cattolici”, aveva aggiunto un capitolo nuovo,
ossia: “Maria prototipo carismatico” (pp. 241-250), svolgendo la tesi su
questo tema: “Maria è pentecostale… Maria è il modello carismatico… il
prototipo dei cristiani battezzati nello Spirito. Maria è profeta e
glossale… prototipo non solamente dei carismi in generale, ma anche
della preghiera in lingue, che caratterizza il Movimento della
Pentecoste… Maria è, in primo piano, nel gruppo carismatico…”, ecc…
Dunque, secondo il Movimento carismatico, la
Madonna è loro “modello” e loro “attiva collaboratrice”? Modello e
collaboratrice per quali finalità?
Ci dobbiamo allora chiedere cos’è in realtà il Movimento carismatico e quale il suo fine.
In sintesi, il Movimento carismatico è la corrente
del “Pentecostismo” che vuole unire tutte le Chiese cristiane! È un
movimento, quindi, che vuole realizzare il sogno della Massoneria:
riunire tutte le religioni sotto la sua direzione e, così facendo,
annichilire la Chiesa cattolica!
Infatti, nelle “Costituzioni massoniche” del 1723, si
legge: «L’idea della Massoneria è di riunire tutte le religioni e
creare una religione universale: religione nella quale tutti gli uomini
si accordano».
Questo ecumenismo massonico, però, è l’arma letale
per raggiungere lo scopo supremo della Massoneria, dichiarato in una
istruzione segreta dal Capo dell’Alta Vendita, il Nubius: «Il nostro
scopo è quello di Voltaire e della Rivoluzione francese:
l’annichilimento totale della Chiesa cattolica e della stessa idea
cristiana!».
Il card. Leo Suenens: “Padrino” del Movimento carismatico
Il “Padrino” del “Movimento carismatico” fu il card.
Leo Suenes, arcivescovo della diocesi di Malines-Bruxelles. Nel 1967,
introdusse nella Chiesa cattolica l’eresia del “Pentecostismo”, al quale
cambiò il nome in “Rinnovamento carismatico”.
Il card. Suenes, nel Vaticano II fu uno degli arbitri
occulti degli schemi sulla “libertà religiosa” e la “Chiesa nel mondo
moderno”, sulla Liturgia, sulla Collegialità…
Egli patrocinò, a Bruxelles, il Congresso
Internazionale dell’Alta Massoneria ebraica dei “B’nai B’rith”;
ricevette il “Premio Templeton” (Fondazione massonica metodista
americana) con la seguente Motivazione: “Per il suo contributo alla
trasformazione delle strutture ecclesiastiche”. Una delle sue
“trasformazioni” da lui auspicata fu: “Nulla si oppone, sul piano
teologico, all’accesso delle donne al sacerdozio”.
Inoltre, prese posizione contro l’enciclica “Humanae
vitae”, e a favore dei contraccettivi; lasciò che un parroco invitasse,
a distribuire la Comunione, un prete apostata, fattosi pastore
protestante; in più, lo elevò al rango di “Decano”; impose la Comunione
sulle mani; fece costruire chiese nuove senza alcuna possibilità di
inginocchiarsi, parificandosi, così, ai protestanti che negano la
Presenza Reale…
Premesso tutto questo, è forse una sorpresa trovare
il nome del card. Leo Suenens, nell’elenco dei 121 nomi di alti Prelati
della famosa “Lista Pecorelli”, con tanto di data di iniziazione
massonica: 15/6/1967; numero di matricola: 21/64; e sigla: LESU?
Il Vescovo Frane Franic
Di questo vescovo carismatico della Jugoslavia,
l’unico di 35 Vescovi della Jugoslavia a credere alle “apparizioni” di
Medjugorje, cosa si può dire?
Membro della Commissione teologica per i fatti di
Medjugorje, in un articolo, tratto dalla Rivista Vjesnik Nadbiskupije
Splitsko-Makarske del gennaio 1985, l’arcivescovo Frane Franic scriveva:
«Molti studiosi, come per esempio R. Laurentin, Urs von Balthasar e
altri teologi francesi e italiani, mi hanno aiutato in questo compito…
avevo riflettuto molto su questi fatti: paragonavo continuamente
Medjugorje a Fatima (...). Mi pare che, anche oggi, certe cerchie
all’interno della Chiesa si servano di Fatima come sostegno e appoggio
per un anticomunismo radicale. Ma i messaggi di Medjugorje, al
contrario, predicano l’amore… verso comunisti, musulmani, ortodossi e
cattolici... (...). A Medjugorje vengono confermate le dichiarazioni del
Vaticano II sull’ecumenicità. Alcuni, all’interno della Chiesa si erano
opposti all’ecumenismo, e altri vi si oppongono considerandolo
un’“eresia” del Vaticano II. Ma intanto, i messaggi di Medjugorie hanno
rafforzato le dichiarazioni del Concilio…».
Se i messaggi della “Madonna” di Medjugorje predicano
tutto questo, ci domandiamo: «È veramente strana questa “Madonna” di
Medjugorje che, dopo aver “dimenticato” le richieste e i segreti
trasmessi a Fatima, a Medjugorje, “dimentica” i pericoli rappresentati
dalla Russia comunista, non chiede più la sua conversione, e “conferma e
rafforza le dichiarazioni del Vaticano II” e il suo ecumenismo
massonico, partoriti da quella stessa Gerarchia che Ella aveva accusato
di apostasia; una Gerarchia che non ha il coraggio di togliere il
bavaglio alla Madonna di Fatima sul suo “Terzo Segreto”, perché questo
contiene la condanna del suo tradimento e della sua apostasia!».
La stessa accusa la Madonna l’aveva lanciata a La Salette: «ROMA PERDERÀ LA FEDE E DIVENTERÀ LA SEDE DELL’ANTICRISTO!».
L’8 febbraio 1984, il Vescovo Franic dona a Giovanni
Paolo II un libro di Ivan Muzic, intitolato: “I massoni e la
Jugoslavia”, nella cui prefazione, Leo Magnino, presidente
dell’Accademia archeologica italiana, dopo aver detto che un uomo quando
bussa alla porta di un Tempio massonico, cerca la luce, la gnosi… dice:
«egli bussa alla porta di un Tempio che comprende tutte le chiese… in
cui vi è una paternità comune e incontestabile: Dio, per gli antichi
ebrei, il Padre celeste, per i cristiani… e che per i massoni si
identifica come Grande Architetto dell’Universo (detto anche Satana e
Lucifero – n.d.r.)».
Magnino conclude: «Dobbiamo augurarci che… la Chiesa cattolica e la Massoneria raggiungano quell’intesa da tanti auspicata…»!
Dunque, la “Madonna” di Medjugorje con i suoi
messaggi rafforzerebbe le dichiarazioni del Vaticano II, promuoverebbe
l’incontro del Cattolicesimo con l’Islam e il Marxismo, e la tanta
auspicata intesa tra Chiesa cattolica e Massoneria, sotto lo sguardo
benevolo di un Dio-Padre-Grande Architetto dell’Universo?
Di fronte a questi fatti, è proprio il caso di
ricordare ancora le parole di Gesù: «Sorgeranno falsi Cristi e falsi
profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse
possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto!» (Mt. 24-25).
Le prime “apparizioni”
La prima “apparizione” avvenne il 24 giugno 1981,
festa di S. Giovanni Battista; proprio lo stesso giorno di fondazione
della Massoneria, nel 1717. (Nella data del 24 giugno, Solstizio
d’estate, la Massoneria, cioè gli adoratori del Sole, nascondevano il
nome del loro dio (Lucifero) sotto quello di un santo: San Giovanni
Battista il cui nome “Giovanni” è associato a “Giano”, nome sotto il
quale i Romani adoravano il sole).
Nei loro racconti sulle prime “apparizioni”, i
“veggenti” appaiono impauriti, disturbati, persino in panico, alla vista
dell’Apparizione. Dopo Ivanka, Mirjana e Milka, che hanno già visto
l’Apparizione, arriva Vicka che, alla vista della figura apparsa, restò
terrorizzata e, toltasi le scarpe, a piedi nudi, fuggì come una folle
(Lj. p. 14).
Più tardi, ella dirà: «Il primo giorno, abbiamo tutti
urlato, facendo boccacce» (p. 59). Questo lo disse anche a Padre
Bubalo. Ancora singhiozzante, chiese ad Ivan di accompagnarla. Da
lontano videro l’Apparizione: «Ivan fuggì immediatamente, scavalcando un
muro di cinta e lasciando le mele e ogni altro che aveva...
L’Apparizione fece segno alle ragazze di avvicinarsi, ma queste non lo
fecero».
Vicka, al ritorno, disse: «mi sono gettata sul divano e non smettevo più di piangere, piangere…» (pp. 19-31).
Quale differenza tra la pace e la gioia traboccante
di Bernadetta e dei tre pastorelli di Fatima! Giacinta esclamava di
continuo: «Oh, che bella Signora!.. che bella Signora!».
Invece, Vicka raccontò di aver visto quella figura
con abito e capelli neri, e che portava, nella mano destra, qualcosa che
continuava a coprire e scoprire, senza poter mai vedere cosa fosse!
Ecco quello che padre Vlasic racconta di Mirjana: «Un
giorno, mentre attendeva la santa Vergine, ella ha visto la luce, e
dalla luce è uscito il diavolo, sotto le sembianze e le vesti di Maria,
ma aveva un viso nero, orribile, e la guardava con degli occhi
penetranti… e le proponeva tutti i piaceri del mondo… Dopo un po’, venne
la “Vergine”(??) e le disse: “Scusami per quanto è successo, ma lo
dovevi vedere per sapere chi è, e sapere anche che avrai delle
tentazioni nel mondo”!.. Aveva un mantello grigiastro, di un grigio
caffè e latte, tendente al blu» (L. p. 45).
Un’apparizione, illusoria o diabolica, ha sempre una
qualche parte di cattivo e va avanti con imbrogli per un bel pezzo,
magari con rassomiglianze di manifestazioni divine autentiche.
Quindi, anche in questo campo di fenomeni
straordinari, la potenza del Demonio è immensa. Può vestirsi, persino,
di Angelo di luce, e persino apparire con l’aspetto di Nostro Signore o
della Madonna. Così camuffato, il Demonio può operare ogni sorta di
prodigi, estasi, levitazioni, rumori strani, locuzioni in lingue, fare
discorsi pii, ecc., pur di arrivare, poi, a infiltrare errori per le
anime.
Però, mentre le opere di Dio sono sempre improntate a
serietà e maestà, quelle diaboliche hanno sempre qualcosa di banale, di
stravagante, di disordinato e persino di ridicolo.
La prima cosa che si nota nelle apparizioni è la banalità dei dialoghi.
Ecco, ad esempio, la registrazione di un dialogo con
l’apparizione: «Cara Santa Vergine, cosa ti aspetti da noi?». Risposta:
«Fede e rispetto per me»... e: «perché non appari in chiesa, così che
tutti ti vedano?». Risposta: «Benedetti coloro che non hanno visto,
eppure hanno creduto»!.. «Cosa desideri dai nostri sacerdoti?»... «che
credano fermamente!»... «Preferisci che ti preghino o ti cantino?»...
«fate ambedue le cose: cantate e pregate»... e via di questo passo. La
Madonna (?), alla fine del dialogo, disse: «Miei angeli, miei angeli
cari!.. andate nella pace di Dio»!
Come si vede, è un dialogo banale, il cui ritornello è di “venir creduta senza prova!..”.
La sera, dopo aver detto alla Madonna: «...per quanti
giorni verrai ancora a visitarci?»... «Per quanto tempo vorrete»,
rispose; e poi aggiunse: «Siete già così stanchi di vedermi?».
Il 30 giugno 1981, i veggenti dissero che la Madonna
aveva promesso di tornare ancora soltanto per tre giorni, fino al
venerdì successivo. Ora, come spiegare questa promessa e poi, invece,
continuare ad apparire altre migliaia di volte?..
Dio non interviene in modo straordinario senza gravi
ed evidenti motivi. Se i messaggi ripetono luoghi comuni, o si hanno
ripetizioni di apparizioni precedenti, è certo che non sono da credersi.
Ma il parroco carismatico di Medjugorje Jozo Zovko,
dopo solo tre incontri con i “veggenti”, e senza alcuna indagine, dava
loro pieno credito e senza alcuna autorizzazione da parte delle autorità
della Chiesa; quindi, non ispirato da Dio, ma solamente da carismatico!
P. Tomislav, senza aspettare anch’egli che l’autorità
ecclesiastica si pronunciasse su quei fenomeni, invitò i fedeli a
“partecipare anch’essi all’esperienza dei veggenti”, trascinando, il
popolo in un tipo di follìa carismatica, tanto più che “nessuno dei
sacerdoti della parrocchia conosceva i veggenti”!
Da allora, i pellegrinaggi ebbero inizio.
Frati ribelli… e ricchi
Ecco il problema principale che esisteva, nella
diocesi di Mostar-Duvno, prima delle “apparizioni”: negli ultimi anni,
si era giunti fino allo scisma. Otto francescani (e forse più!) furono
espulsi dall’Ordine OFM, e sospesi “a divinis”, perché si erano
ribellati alla Santa Sede e, non avendo accettato che alcune parrocchie
da loro amministrate passassero sotto la diocesi, occuparono, con la
forza, almeno cinque parrocchie, continuando ad amministrarle e a
dirigerle loro, invitando persino un diacono vetero-cattolico, che si
spacciava per Vescovo, a cresimare circa 800 ragazzi, in tre parrocchie.
Che dire, quindi, di tutto questo e dei frutti
(marci) di questa situazione di disubbidienza di quei francescani colà
residenti?.. Quante confessioni senza la dovuta licenza necessaria!
Quante assistenze invalide alle celebrazioni dei matrimoni! Quanti
Sacramenti nulli! Quante disobbedienze, sacrilegi, irregolarità!..
Perché non è stato possibile e non è tuttora possibile ristabilire l’ubbidienza e l’ordine nella diocesi di Mostar?
Quando il Governo Centrale di Belgrado aprì le porte
alla fiumana di turisti che si recavano a Medjugorje, le entrate si
aggiravano sui 500.000 dollari all’anno; cifra che cresceva di continuo!
Le “apparizioni” di Medjugorje, infatti, promossero un enorme flusso di
denaro, tuttora imponente!
Vicino a Mostar c’è una piccolissima banca che, fino
al 1980, aveva un ruolo insignificante nel sistema bancario
internazionale, e che teneva i conti dell’Ordine Francescano e che, in
parte, era anche sua proprietà.
Ebbene, la “Hrvatska Banka DD Mostar” teneva, tra le
sue componenti, il meglio dell’universo bancario mondiale, i cui
protagonisti erano: Citibank (che funge da corrispondente per New York e
Londra), Deutsche ABN-Amro, Bank Brussels, Lambert, Nat West, BCI
Skand, Enskilda, CSFB, Bank of Tokio, Cassa di Risparmio, Bayerische,
Bank of America.
Come si vede, sono banche altolocate, comprese la
“Unicredito Italiano S.p.a.” di Genova. Un dirigente di quel gruppo di
società fu anche Franzo Grande Stevens, uno degli “uomini di fiducia”
del Vaticano.
Il flusso di denaro, promosso dalle presunte
“apparizioni”, però, non faceva perdere la testa solo ai frati, ma anche
alla popolazione locale: «Nel momento in cui, nel 1991, in Jugoslavia
scoppiò la guerra, l’afflusso dei pellegrini (e conseguentemente il giro
d’affari) ebbe un calo vertiginoso. Ciò portò a una vera e propria
faida tra tre gruppi familiari (di cui uno di origine serba) che si
contendevano i pochi clienti disponibili e volevano, quindi, eliminare i
concorrenti. Mart Bax, professore presso la Vrije Universiteit di
Amsterdam, a partire dal 1983 ha soggiornato ogni anno (compreso il
periodo della guerra) per alcune settimane a Medjugorje con lo scopo di
studiare il fenomeno dal punto di vista socio-antropologico.
Questa la sua testimonianza sullo scontro tra clan di
cui stiamo parlando, tratta dal libro “Medjugorje: Religion, Politics
and Violence in Rural Bosnia” di cui è Autore: “Circa ottanta persone,
almeno sessanta delle quali del posto, furono uccise (...). I loro corpi
mutilati, in genere appesi a un albero o alla trave del soffitto,
testimoniano queste atrocità”. In nota, aggiunge: “Le mutilazioni
seguivano uno schema fisso ed erano sempre più le parti del corpo che
venivano asportate”». (Marco Corvaglia, “Medjugorje: è tutto falso”, p.
84).
Dal Processo di Medjugorje
Per i fenomeni delle apparizioni, gli esperti di
teologia mistica danno criteri di discernimento precisi, che ci fanno
distinguere le manifestazioni divine autentiche da ogni contraffazione,
come imposture, turbe psico-patoligiche, interventi diabolici. Perciò,
non basta constatare l’equilibrio psichico dei veggenti, e neppure
inquisire sulla loro vita spirituale, né che siano influenzati da altri,
perché ciò non sarebbe sufficiente.
Si devono avere, invece, criteri certi, di ordine
oggettivo, ossia: natura e contenuto dottrinale dei fatti, perché, in
fatto di dogma, basta un solo punto che risulti negativo, e tutto
crolla!
***
Le “apparizioni”, per ben sei mesi, non avvennero più
in chiesa, ma sulla collina (poi, vietata al pubblico!), nei boschi,
nei campi! In questi tempi, avvenivano fenomeni bizzarri e straordinari,
ma ciò che più ci interessa sono i “fatti” che infangano e oltraggiano
la celestiale dignità della Madonna!
La “Madonna” di Medjugorje e la sua banale familiarità
Nei “veggenti” di Medjugorje, subito dopo la prima “apparizione”, si è constatata una scandalosa familiarità con la “Madonna”.
Mirjana, per esempio, richiesta se prevedeva altre
apparizioni della “Madonna”, rispose: «Ci arrangiamo a metterci
d’accordo insieme. Oggi, mi metto d’accordo con lei per sapere quando
potrà apparire domani».
Nel “diario” di Ivan, ecco alcune sue frasi bizzarre e
banali: «Ella non s’è fermata che per brevi istanti. Ha soltanto detto
che ero molto stanco e che dovevo riposarmi per essere in forma».
Anche per gli altri “veggenti” è la stessa cosa.
Il giorno 8 settembre, la “Madonna” appare in casa di
Jakov. Questi le disse: «Cara santa Vergine, ti auguro un lieto
compleanno!». La “Madonna” gli strinse la mano con quel gesto comune,
che diventa anche un abbraccio, come avvenne una volta, verso
mezzanotte, quando la “Madonna” abbracciò Vicka e Jakov! (Lj., p. 40).
Un’altra volta, una sera di S. Silvestro (1982),
mentre Ivanka, in compagnia di paesani, attende l’inizio del nuovo anno,
la “Madonna” appare «e rivolse a tutti i suoi auguri di buon anno»
(Lj., p. 120)!
La “Madonna” di Medjugorje non dà ordini ma consigli
La “Madonna” di Medjugorje, infatti, non dà ordini,
ma consigli, i quali - come si sa - non impegnano ciecamente. Lo scrive
il solito Laurentin: «La Madonna non si comporta da madre possessiva
(sic) verso i veggenti, ma lascia a loro la scelta. “Desidererei... a
voi la scelta!”... “È affar vostro. Io non voglio obbligare
nessuno”...». Anche quando Jakov non vuole più andare a scuola, la
Madonna non glielo comanda…
Laurentin canzona persino la nonna di Mirjana perché
le disse: «Come volete che la Madonna vi appaia se non evitate la
compagnia dei giovanotti, prendendo gusto a scherzare con loro?..». Ma
Mirjana risponde: «La Madonna non intende fare di noi dei falsi devoti
ipocriti!».
La “Madonna” di Medjugorje e i “viaggi in Paradiso”
I “veggenti” di Medjugorje dicono persino di essere
stati “presi semplicemente per mano dalla Madonna e condotti in
paradiso”: «Abbiamo visto il paradiso e il purgatorio», ha detto Marija.
E questa: «Una volta, da Vicka, un’altra, in casa mia; e ancora una
volta, non so più dove!».
Che sovrabbondanza di viaggi extraterrestri!..
A Fatima, la Madonna ha fatto vedere ai pastorelli
solo l’inferno, ed essi, per tutta la vita, furono come segnati da
quella spaventosa visione!
I “veggenti” di Medjugorje, invece, del paradiso ne
parlano come di un posto di poche cose: persone gioiose, molte; un uomo
che fa da portiere; gli angeli che volano, il tutto insomma, diverso
dalla terra, con un sole più brillante. Ma sono balordaggini, queste, e
ridicole descrizioni, dove Dio stesso e la Vergine sono stranamente
assenti.
In conclusione, i veggenti di Medjugorje hanno visto
niente, né la dimora della SS. Trinità, né Cristo glorioso, né
l’Immacolata Madre di Dio, ma solo una grottesca caricatura del Maligno,
priva d’ogni conoscenza dei divini misteri!
La “Madonna” di Medjugorje benedice gli oggetti di pietà
Una cosa buffa era quando la “Madonna” benediceva
oggetti di pietà: rosari, medaglie ed altro. Una volta, Mirjana, non
riuscendo ad innalzare il sacchetto che aveva riempito di oggetti da
benedire, vide la Madonna che si chinava per benedire il contenuto.
Ora, è inconcepibile che la Madonna compia un tale
gesto, anche perché la benedizione degli oggetti di devozione rientra
nel ministero sacerdotale, esclusa, quindi, anche la Santa Vergine!
La “Madonna” di Medjugorje si fa toccare
Una sera, i veggenti si trovavano in un campo con
alcuni amici, vicini a un certo Marinko, e vi apparve la Madonna. I
ragazzi dissero: «La Madonna permette a tutti quelli che lo desiderano
di venire a toccarla»! I veggenti li guidavano: «Adesso, voi toccate il
suo velo, il suo capo, la sua mano, il suo vestito»... Tutto questo
durò un quarto d’ora, circa; poi, la Madonna li lasciò. In quello stesso
momento, Marija gridò: «Oh Marinko, la Madonna ci ha lasciati, tutta
annerita!».
Il 7 agosto vi fu un appuntamento notturno. La
Madonna domandò ai “veggenti” di recarsi sul luogo delle apparizioni
alle ore 2 di notte. Sul posto, c’era una vecchia croce di legno che
assomigliava a un feticcio.
Improvvisamente, un pallone di luce uscì da quella
croce, spezzandosi, poi, in migliaia di piccole stelle. I ragazzi, presi
dal panico, si misero a gridare. Alla fine, i ragazzi dissero che la
Vergine pronunciò ancora queste parole: «se ciascuno di voi lo desidera,
può toccarmi!». Quelli che la toccarono, sentirono, poi, una specie di
intorpidimento nelle mani. Quell’atmosfera malsana, nelle ore notturne,
non poteva essere che il demonio dell’impurità!
Ancora: una religiosa, in casa di Jakov, durante
un’apparizione della “Madonna”, sentì chiederle da Marija se desiderava
di toccare la Madonna. Disse di sì. «Allora, Lei mi afferrò la mano
destra, sollevandola fino alla spalla della Vergine, e la condusse, poi,
verso il basso, indicandomi, in successione, ciò che toccavo, e cioè...
l’ho accarezzata fino ai piedi» (Lj., p. 52)!!
Ma può venire da Dio una simile azione?.. Non è inquietante?.. nauseante?..
C’è da chiedersi: può l’Immacolata, Madre di Dio,
prestarsi a toccamenti sconvenienti del genere, rimanendo, poi,
annerita! È incredibile e scandalosa questa scena, tanto oltraggiosa
alla Vergine!
La “Madonna” di Medjugorje prega come i peccatori
La “Madonna” di Medjugorje prega non solo con i
peccatori, ma anche come i peccatori, quindi, non più Immacolata! E
precisamente l’8 dicembre, ella pregò così: «Figlio mio prediletto, se è
tuo beneplacito, perdona i tanto gravi e numerosi peccati con cui
l’umanità ti offende»... poi, «recitò il “Padre nostro” e il “Gloria”
insieme ai ragazzi, e disse che pregava così tutti i giorni, ai piedi
della croce...»!
Ci sarebbero più di una decina di testimonianze dei
veggenti che affermano che la “Madonna” aveva «l’abitudine di recitare
il “pater” con loro». Perciò, anche la Madonna direbbe al Padre celeste
di “perdonare” i nostri debiti, di “non c’indurre in tentazione, ma
liberarci dal male?..”.
Ma non è, forse, blasfema, in bocca alla Madonna,
questa preghiera? A Lourdes, Ella taceva, a labbra chiuse, a tutte le
“Ave, Maria”, e ai “Pater”, che solo Bernardetta diceva e la Vergine
inchinava il capo solo al “Gloria Patri”.
A Medjugorje, invece, la “Madonna” è ridotta a “peccatrice”! Quindi, è più che certo che non è la Madonna!
La “Madonna” di Medjugorje è per l’eguaglianza delle religioni
In effetti, l’apparizione ha detto che tutte le
religioni si equivalgono: «In Dio non ci sono divisioni né religioni.
Siete voi nel mondo che avete creato le divisioni»!
Di conseguenza, noi dovremmo rispettare le religioni
altrui, come disse la “Madonna” di Medjugorie: «... noi dobbiamo
rispettare ogni uomo nella sua fede. Un uomo non dovrebbe mai venir
disprezzato a causa delle convinzioni che nutre sul cammino della vita».
E ancora: «... soprattutto, nel villaggio, i credenti
si separano troppo dagli ortodossi e dai musulmani. E questo non è
bene»... «perché tale rispetto della libertà religiosa è una parte
integrante della nostra fede». «Voi non credete se non rispettate le
altre religioni: musulmana e serba». «Tu non sei cristiana se non le
rispetti»!
Ora, questo parlare di “mancanza d’unità delle
religioni”, è uno slogan massonico che, in bocca a una “Apparizione”,
non può essere che di Satana. Si ricordino le violenti diatribe di Gesù
contro i Farisei e le condanne degli Apostoli contro i primi eretici e
scismatici che laceravano la Chiesa. Si pensi a tutti i Dottori della
Chiesa, ai Santi Papi e ai Vescovi che compirono il loro dovere di
difesa della dottrina della Chiesa.
A Medjugorje, al contrario, le differenze di religioni e di dottrine false, non contano agli occhi dell’“Apparizione”.
C’è da chiedersi: come mai, a Medjugorie, la Madonna
viene a garantire i temi della teologia e della pastorale
post-conciliare e imporre con fermezza la “libertà religiosa” che i
teologi cattolici hanno sempre rifiutato, perché eresia di origine
massonica e satanica?
La “Madonna” di Medjugorje sostituisce Fatima con l’apostasia moderna
P. Tomislav, allora, rivolge ai veggenti la domanda:
«Qual è il ruolo di Gesù Cristo, se la religione musulmana è buona?».
Mirjana, però, non risponde a questa obiezione, ma ripete le parole,
sopraddette sul rispetto delle altre religioni, della Madonna.
Il che è indifferentismo conciliare!
Una tale posizione spirituale fa giubilare Laurentin,
da fargli dire: «Le apparizioni di Medjugorie non hanno uno stile
retrogrado... s’iscrivono, invece, nella pastorale post-conciliare. La
Madonna incoraggia l’apertura, l’ecumenismo, la pace», che è il
messaggio più importante della “Madonna” di Medjugorje: «Occorre
pregare, digiunare, bisogna convertirsi e promuovere la pace... il
messaggio più importante è la pace. L’ha sottolineato Lei».
Ma non era la conversione del mondo il messaggio più
importante della Madonna di Fatima? E questo non dipende, invece, dalla
consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e non con l’indiferentismo
conciliare del rispetto delle altre religioni?
È, quindi, una vera rivoluzione: un cristianesimo
aggiornato per conciliare l’inconciliabile e l’incompatibile: la “città
del mondo” in opposizione alla “città di Dio”, quale descritta da S.
Agostino.
Purtroppo, col Vaticano II si è cercato un
compromesso storico di portata mondiale per attuare questa opposizione. È
la “Gaudium et spes” che ha aperto proprio questo ordine: una
compenetrazione di città terrena e città celeste per realizzare il
medesimo compito... cooperando assieme alle altre chiese e religioni.
Una missione, cioè, secondo una mentalità al servizio di un nuovo ordine
mondiale.
Ma allora, Roma, sede venerata della Verità,
diventerebbe un’altra volta centro di tutti gli errori, come disse Pio
IX, quando si cercava di insinuare la conciliazione della Chiesa e del
Papa con la Babele moderna?
Sembra proprio di sì, e la “Madonna” di Medjugorje
fa parte di questo inganno ecumenico, di questa seduzione dell’apostasia
annunciata dalle Sacre Scritture e dalla Madonna di La Salette e di
Fatima!
don Luigi Villa (Chiesa Viva)
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