ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 31 ottobre 2012

L’ultimo Sinodo e la scoperta dell’acqua calda


Da più di vent’anni si parla di “nuova evangelizzazione” (specialmente per l’Europa apostatica e dimentica delle sue radici), ma cosa c’era da aspettarsi di nuovo da un Episcopato che mostra un’età media che va verso i 70 anni? Almeno ti saresti aspettato da uomini che, per l’età, hanno visto la vuotezza degli idoli dei vecchi titoli onorifici, l’abolizione di questi: eccellenza, eminenza ….. roba da ridere, altro che vangelo di Gesù!

Sarebbe stato desiderabile che il primo sostanzioso esempio di una rinnovata coscienza dell’urgenza d’una nuova evangelizzazione venisse proprio da un modo più aggiornato per selezionare i candidati all’Episcopato (che oggi non ha adeguati riferimenti di criteri obbiettivi, affidato invece a stime soggettive spesso sospette), come anche da un protezione maggiore dei candidati al sacerdozio (ancor oggi esposti, in varie regioni, alla devastazione psicoanalitica), o almeno da un fraterno sostegno a tanti vecchi sacerdoti impietosamente onerati (mediante la chiamata al sacerdozio di tanti “viri probati” disponibili ….) ….. niente!

L’evangelizzazione è precipuamente nella mani di circa 5.000 vescovi, 400.000 sacerdoti, un milione di religiosi e religiose; ci sarà pure una ragione se la crisi (riconosciuta di fede) dimostra l’impotenza degli evangelizzatori? Non sarà, per caso, che il difetto sta “nel manico”? Non viene il sospetto che il “manico” sia difettoso proprio nella testimonianza di fede? Altro che evangelizzazione per computer!
E quanto ai laici ferventi di fede che hanno ingrassato i più che cento “movimenti”, in apparenza formidabili schiere, i Padri del Sinodo si sono detti la verità sulle loro attuali tendenze settarie, oppure si sono limitati a compiacersi, come al solito, dei numeri dell’intruppamento per consolarsi dello svuotamento della Chiesa? Sarebbe stato razionale aspettarsi dai padri Sinodali una direttiva concreta, applicabile alla Chiesa che è pur sempre “una” nelle varie parti del mondo (e quindi logicamente differenziabile nel rispetto dell’unità). Non è venuto nulla che gli rassomigli.
Per esempio: l’interpretazione speculare che progressisti e lefebvristi hanno dato del Concilio non è solo ideologica, è fondata su passi dei testi conciliari che da tempo risultano ad esami seri equivoci, con danno per l’ermeneutica della continuità.
Il Sinodo avrebbe potuto sciogliere il dubbio e determinare con orientamento unitario una volta per tutte il senso disputato di almeno alcuni di quei passi, aprendo così la via ad una direttiva pastorale e catechetica unica per tutta la Chiesa. Nulla.
Ennio Innocenti

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