di Luca Fusari
Nonostante il recente distopico Premio Nobel per la Pace 2012  assegnatole ad Oslo, i dubbi e i timori sull’Unione Europea restano fondati e di estrema attualità.
E’ notizia di questi giorni, bandita dalla stampa italiana, dell’esposizione a Bruxelles  presso la Commissione europea di un inquietante manifesto: una stella gialla formata da vari simboli religiosi (croce, stella di David, mezza luna, giaina, torii, trishula, om…) su fondale blu. L’intento è quello di voler simboleggiare la tolleranza e l’integrazione multiculturale che ispira come principi l’Unione Europea, riprendendo come modelli analoghi manifesti d’area statunitense. Tale strumentale uso della religione in funzione politica sarebbe passata forse inosservata, se nell’esaltazione di tale ecumenismo kantiano stellare (richiamante la bandiera UE) non fosse presente tra i simboli anche la falce e martello comunista!.
La falce e martello non solo è vista come simbolo religioso (e non invece di una corrente ideologica di pensiero politico partitica), ma cosa ben più allarmante, è vista come un simbolo di pace e di convivenza tra i popoli!
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