Don Marcello Rossi, di origini italiane, apre a san Paolo un santuario da 100mila fedeli costruito con i proventi dei suoi milioni di dischi venduti
È la chiesa cattolica più grande del paese più cattolico del mondo quella che verrà inaugurata domani, per la ricorrenza dei defunti, a San Paolo del Brasile dalla «popstar» religiosa di origine marchigiana padre Marcello Rossi, costruita con i proventi dei suoi 12 milioni di cd venduti e dei quasi 9 milioni di copie del suo ultimo libro.
«Anche uno che non è cattolico vorrà passare di qui per vedere questa immensa chiesa - ha detto padre Marcello, 45 anni, icona del movimento carismatico, che suole trasformare le sue messe in show cantati e ballati da migliaia di persone -. La Chiesa ha bisogno di questo. La gente ha bisogno di un luogo dove si possa concentrare in preghiera. È una costruzione fatta in sette anni per durare 700 anni: è un polo di riflessione e meditazione che diventerà anche la nuova attrazione turistica di San Paolo».
Il santuario sorge su un terreno dove prima funzionava una grande fabbrica di birra alla periferia sud della maggiore metropoli del Sudamerica. La sua navata centrale potrà ospitare 20 mila fedeli al coperto, fra seduti e in piedi, ed altri 80 mila potranno assistere ai riti nella parte esterna. Sono previste 500 toilettes, per la maggior parte femminili, e un posteggio con 2.000 posti macchine.
Finora la chiesa cattolica più grande era il Santuario di Nossa Senhora Aparecida, patrona del Brasile, a 150 chilometri da San Paolo, con capacità di 45 mila persone, ma già c’erano templi maggiori nella città di varie sette evangeliche e pentecostali. L«’apostolo» (come ama farsi chiamare) Valdemiro Santiago sta facendo costruire per la sua chiesa ’Mundial do Poder de Deus’ a Guarulhos, sede dell’aeroporto internazionale di San Paolo, una struttura per 150 mila persone. «Non ho pensato agli evangelici - afferma il prete più famoso del Brasile che richiama folle da concerto rock nelle sue omelie e che ha scalato la classifica dei libri più venduti nel 2011 con il suo ’Agapè -. Ho un rispetto enorme per loro, ma ci sono chiese come l’Assemblea di Dio che hanno alle spalle una dottrina, mentre altre che sono semplicemente delle sette».
Nella maxi-chiesa c’è una riproduzione della “Pieta” di Michelangelo ed enormi dipinti della Madonna. Vi è anche una cripta nella quale padre Marcello ha già dato disposizione di essere sepolto dopo la morte al pari dei prelati della diocesi di Santo Amaro. Edificato in stile modernissimo, differente dagli altri templi cattolici, il santuario è pieno di curve ed alto fra i sei e i 25 metri. Alla messa inaugurale di domani padre Marcello ha invitato altri famosi cantanti religiosi e no del mondo dello spettacolo brasiliano.
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