ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 2 novembre 2012

Il giorno dei morti viventi:4 gatti in posa a far "cheese" ecumenicamente corretto!

La scelta politica per il bene comune dei protestanti italiani
GIOVANI EVANGELICI

In corso di svolgimento a Pomezia l'assemblea che raduna tutte le espressioni delle chiese evangeliche con un occhio attento e preoccupato alla realta' confusa del nostro paese


Le chiese evangeliche scendono in campo. "La politica è un servizio al bene comune, per noi è arrivata l'ora dell'impegno diretto", concordano le varie denominazioni cristiane, riconoscendosi nel principio protestante della "responsabilità" come antidoto all'antipolitica. In vista delle elezioni, si mobilita la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), che, nella "quattro giorni" in corso tra Roma e Pomezia per la 16°assemblea nazionale, sceglie l'opzione dell'impegno diretto nella vita pubblica. 
Per la prima volta, infatti, sono stati tre parlamentari a riferire ai delegati sulla situazione generale del paese. Al teatro Piccolo Eliseo, ieri Guido Crosetto (Pdl) ha descritto un'Italia "ostaggio delle dinamiche finanziarie globali" e bisognosa di "cambiare registro per riappropriarsi del proprio destino".Ignazio Marino (Pd) ha richiamato la necessaria "laicità dello Stato" e ha approfondito alcune questioni etiche e biotiche, in particolare il testamento biologico e la legge 40 sulla fecondazione assistita. "Solo in Italia esiste per legge l'obbligo dei tre embrioni; chiunque vincerà alle prossime elezioni, nessun partito dovrà più permettere allo Stato di interferire in ambiti che devono rimanere esclusivamente privati e personali- ha evidenziato il senatore Ignazio Marino, presidente della commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale-.Che la legge 40 fosse esclusivamente il frutto di una negoziazione avvenuta nel Parlamento italiano, è stato palese sin dalla sua approvazione. Un provvedimento che non ha tenuto conto né delle conoscenze scientifiche, né del calvario delle coppie che desiderano completare il loro progetto di famiglia, con la nascita di un figlio". Da parte sua Flavia Perina (Fli) ha elogiato le comunità protestanti ed evangeliche per la loro scelta di "militanza", perché "se si aspetta la politica,una svolta è improbabile". Inoltre, ha sottolineato la deputata, comunque andranno le imminenti elezioni "costituiranno uno spartiacque epocale e non è detto che il dopo sarà meglio del prima".

Per questo costituiscono un valore aggiunto per l'Italia "l'impegno sociale e politico dei credenti e un loro maggior coinvolgimento nella vita pubblica". L'anti-politica, infatti, si combatte "dal basso", tirando fuore ciò che c'è di buono nella società e nelle comunità religiose per governare al meglio la polis. Lo specifico protestante ed evangelico, quindi, è proprio la responsabilità", cioè la scelta etica di fronte a problematiche di interesse comune. Oltre ad imboccare la "via politica", l'assemblea nazionale ha affrontato la crescente immigrazione protestante, attraverso "Essere chiesa insieme", il coordinamento affidato a Paolo Naso che si occupa di monitorare le diverse realtà soprattutto d'origine africana. Alla tavola rotonda sono intervenuti, inoltre, il pastore battista Herbert Anders, il teologo valdese Daniele Garrone, e la filosofa Debora Spini. Poi i delegati (battisti, luterani, metodisti, valdesi, dell'Esercito della Salvezza e di e alcune chiese libere) hanno proseguito a Pomezia i lavori che concluderanno domenica con le elezioni degli organi esecutivi e del presidente.

Tra gli ospiti anche monsignor Gino Battaglia in rappresentanza della Cei, padre Giorgio Khachidze della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta ed Esarcato per l’Europa meridionale, e Giorgio Raspa dell'Unione buddista italiana. Con il motto: "Si spezzino le catene della malvagità" (Isaia 58,6), numerosi i temi in discusssione: dalla crisi economica, morale e spirituale alla giustizia sociale, dal pluralismo religioso alla laicità dello Stato, dalla salvaguardia del creato all'unità nella diversità del protestantesimo italiano. Tra le questioni affrontate anche quello dell'informazione. Oltre alla sessione plenaria del mattino, con le relazioni del Consiglio Fcei, quella finanziaria e del Collegio dei revisori, è stata programmata una "full immersion" sul tema «Democrazia e informazione oggi» introdotta da Corradino Mineo, direttore di RaiNews24, con Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo del Cda della Rai. 

L’idea di una federazione delle diverse componenti dell'evangelismo italiano risale alla fine dell’Ottocento e fu rilanciata nel 1920 dal primo Congresso evangelico italiano. Partecipano alla FCEI come membri osservatori anche l'Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno (UICCA) e la Federazione delle Chiese Pentecostali (FCP). In tal modo la FCEI costituisce un polo di aggregazione che raccoglie attorno a sé una popolazione di circa 150.000 persone aderenti tanto alle chiese protestanti storiche che alle più recenti chiese evangeliche e pentecostali. In anni recenti da segnalare è l'aumento consistente della presenza di evangelici immigrati che contribuiscono attivamente alla vita delle comunità locali e alle diverse strutture di lavoro della FCEI.Gli organi della FCEI sono l'Assemblea triennale, costituita dai delegati delle chiese membro in proporzione al loro numero di membri effettivi; il Consiglio (con funzioni esecutive, formato da 7 membri); il Comitato Generale (con funzioni di controllo fra un’Assemblea e l’altra, costituito da 25 membri in rappresentanza di tutte le chiese della FCEI); il Presidente (eletto per un massimo di due trienni).Le Assemblee della FCEI, dopo quella costitutiva del 1967 a Milano, si sono svolte a Firenze nel 1970, a Bologna nel 1973, a Bari nel 1976, a Torre Pellice (Torino) nel 1979, a Vico Equense (Napoli) nel 1982, a Palermo nel 1985, a Firenze nel 1988, a Santa Severa (Roma) nel 1991 e nel 1994, a Torre Pellice (Torino) nel 1997, a Santa Severa (Roma) nel 2000, a Torre Pellice nel 2003, a Roma (Sassone, Ciampino) nel 2006, e a Firenze dal 5 all’8 dicembre 2009.
GIACOMO GALEAZZIROMA
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/in-corso-di-svolgimento-a-pomezia-lassemblea-che-raduna-tutte-le-espressioni-delle-chiese-evangelic/
SAN PIETRO E DINTORNIMarco Tosatti
Belgio: islam nelle scuole cattoliche


Le scuole cattoliche in Belgio hanno avanzato una richiesta ufficiale allo Stato per poter dare lezioni sull’islam nelle loro istituzioni. Finora gli era stato proibito. 
MARCO TOSATTI

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