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venerdì 7 dicembre 2012

I veri miracoli Mariani non sono quelli commerciali della Gospa


L’armonia perfetta della Madonna di Guadalupe 

Devozione a Guadalupe
DEVOZIONE A GUADALUPE

Durante il convegno sull’attualità della Chiesa cattolica in America Latina, si torna a discutere dell’immagine della Vergine morena


Si tratta di un’armonia perfetta. Musica celestiale creata dalla superposizione delle stelle e i fiori dell’immagine della Madonna di Guadalupe sul pentagramma. Una spettacolare scoperta matematico-scientifica che sarà presentata nella Santa Sede durante un convegno sull’attualità della Chiesa cattolica nel Continente americano.

«Splendore della bellezza nell’immagine della Nostra Signora di Guadalupe» è il titolo della conferenza in programma per martedì 11 dicembre presso l’auditorio San Pio X. Il sacerdote messicano Eduardo Chávez, direttore dell’Istituto Superiore di Studi Guadalupani, spiegherà le ultime ricerche sulla “tilma”, il panno di stoffa vegetale sul quale, miracolosamente, si è stampata l’immagine di una Madonna meticcia nel 1531.


Negli ultimi 481 anni, la stampa ha attirato l’attenzione di milioni di persone, ed è per questo che il santuario che la custodisce, nel cuore della Città del Messico, è il luogo sacro cristiano più visitato al mondo. Con più visite della Basilica di San Pietro.

Lungo i secoli, artisti e scienziati hanno cercato di svelare i segreti dell’immagine che non è stata dipinta, perché non ci sono i tratti delle pennellate. Nel 1666 diversi chimici avevano affermato che una stoffa vegetale di quelle caratteristiche non poteva durare a lungo. Sono passati quasi 5 secoli e la stoffa è ancora intatta.

Con il passare del tempo, le ricerche sulla Madonna hanno permesso di scoprire certi aspetti sorprendenti dell’unica immagine di “fattura divina” – ha affermato il sacerdote messicano. Ed è considerata tale perché, diversamente da quanto successo con le apparizioni di Fatima e Lourdes, nessuna mano ha intervenuto per la sua creazione. Si è stampata miracolosamente quando l’indigena e veggente, San Juan Diego, estese il manto in presenza del vescovo fra Juan de Zumárraga, nel dicembre del 1531. 

Nel 1929, alcuni studiosi hanno scoperto che gli occhi della Guadalupe riflettono delle macchie, come se fossero umani, Fatto che è stato confermato da oftalmologi specializzati. Nel 1979 sono cominciati gli studi computerizzati. Poco dopo avrebbero scoperto che i fiori e le stelle che ci sono nell’immagine corrispondono alla perfezione con la localizzazione dei vulcani del Messico e con le costellazioni che si vedevano nel cielo al momento dell’apparizione.  La disposizione degli stessi elementi ha creato anche una melodia perfetta. Classificata come “celestiale”, perche proviene dalla posizione delle stelle.

Il sacerdote messicano Eduardo Chávez ha inoltre spiegato «come sia stato possibile la sopravvivenza del manto da alcuni incidenti, come il versamento dell'acido o l’esplosione di una bomba in un attentato del 1921, che non ha provocato alcun danno. Inoltre, dimostrerò che è impossibile dipingere con in inchiostro fatto di acqua e uova su una superficie porosa, come quel tessuto. Sarebbe come voler dipingere con vino su una tovaglia: pasticci ma non dipingi. La Madonna di Guadalupe è così, e si trova lì 481 anni dopo», ha spiegato a Vatican Insider Eduardo Chávez. 

Il sacerdote messicano ha infine smentito “le leggende” come quella riferita ad una ricerca della Nasa sulla stoffa o l’esistenza di una temperatura corporea simile a quella di un essere umano. Tutte teorie fantasiose che sono il risultato dell’immensa pietà popolare verso la “Virgen morena”. L’unica creata dalla mano di Dio.

ANDRÉS BELTRAMO ALVAREZ
CITTÀ DEL VATICANO

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