La polemica aperta con la puntata de «Gli intoccabili» su La7: ecco come la Santa Sede indagò sugli episodi citati dall’attuale nunzio negli Stati Uniti
C’è un episodio non detto nella polemica che da giorni riguarda le accuse rivolte dall’allora segretario del Governatorato, il vescovo Carlo Maria Viganò, nominato nunzio negli Stati Uniti dopo aver scritto drammatiche lettere al Papa e al Segretario di Stato Tarcisio Bertone, nelle quali si parla di episodi di «corruzione» in Vaticano. Le lettere riservate del prelato – la cui vicenda venne rivelata da Vatican Insider lo scorso 26 giugno – indirizzate a Benedetto XVI e al suo principale collaboratore, sono state esibite dal giornalista Gianluigi Nuzzi durante la puntata della trasmissione d’inchiesta di La7 «Gli intoccabili».
In quelle lettere, Viganò al quale era stato ormai comunicata la decisione del Papa di nominarlo nunzio negli Stati Uniti che lo allontanava (promuovendolo) dal Governatorato dopo neanche due anni e dopo innegabili risultati di moralizzazione e di tagli alle spese, si diceva vittima di un complotto, che era passato anche attraverso alcuni articoli anonimi pubblicati su «Il Giornale», e indicava nomi e cognomi degli ispiratori, citando come ispiratore ultimo monsignor Paolo Nicolini, delegato per i settori amministrativo-gestionali dei Musei Vaticani.