ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 14 maggio 2012

"Vienna chiarisca"


La congregazione vaticana per la Dottrina della fede avrebbe chiesto chiarimenti all'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schoenbron, circa la vicenda di un giovane gay eletto nel consiglio pastorale di una parrocchia austriaca, riporta la stampa austriaca.

AUSTRIA - NUOVI ABUSI NELLA LITURGIA


Austria semper infelix

Parrochia di Weiz - Predica di padre Hannes Biber. Cliccare sull'immagine per il video:

Biber
 Parrocchia di Hartberg:

Hartberg Pfarrei

tratto da: FSSPX Germania - (Weiz) - (Hartberg)

De foeminis est disputandum


Usa, ragazze Scout sotto "inchiesta" dei vescovi

Alcune ragazze scout statunitensi
ALCUNE RAGAZZE SCOUT STATUNITENSI

Dopo le suore, tocca all’organizzazione femminile giovanile. I motivi? Il distacco dalla dottrina cattolica in materia di sessualità, aborto e contraccezione

MARIA TERESA PONTARA PEDERIVAROMA
   
Suor Viviana Ballarin l’aveva ripetuto solo una settimana fa: le donne nella Chiesa costituiscono ancora un problema irrisolto. Intervistata da Il Messaggero, la presidente dell’USMI – l’organismo che riunisce le superiore maggiori italiane alla guida di oltre 70 mila religiose nel nostro Paese – aveva dichiarato: “Il cosiddetto genio femminile è una ricchezza per la società e anche per la Chiesa, ma molto spesso si ha paura del diverso; ciò che è diverso rappresenta per molti non tanto una ricchezza, ma anche una minaccia e io credo che in gran parte per questo anche negli ambienti ecclesiastici si preferisce non confrontarsi con il diverso”. E se don Armando Matteo titola il suo ultimo libro “La fuga delle quarantenni” (Rubettino 2012), forse tra non molti anni le donne nella Chiesa – e non solo le consacrate - potrebbero diventare una rarità.

Messa in volgare, sì. Ma almeno sia tradotta bene


di Sandro Magister

Nel passaggio dal latino alle lingue moderne molte ricchezze dei testi originali sono andate perdute. In un libro, il liturgista più stimato dal papa fa l'inventario dei danni. E spiega come rimediare 

ROMA, 14 maggio 2012 – La discussione sui criteri per la traduzione dei testi latini del messale romano è più che mai vivace, dopo la lettera scritta da Benedetto XVI ai vescovi tedeschi e riprodotta integralmente in www.chiesa:

> Diario Vaticano / "Per molti" o "per tutti"? La risposta giusta è la prima


Ma in questi stessi giorni è uscito negli Stati Uniti un libro che accenderà ancor di più la discussione:

Uwe Michael Lang, "The Voice of the Church at Prayer. Reflections on Liturgy and Language", Ignatius Press, San Francisco, 2012.

Il paese d'uscita del libro, gli Stati Uniti, è anche quello nel quale – dalla prima domenica di Avvento dello scorso anno – è entrata in uso una nuova traduzione in inglese del messale romano che risponde proprio ai criteri esposti da Benedetto XVI e magnificamente argomentati e documentati nel libro: criteri da cui la traduzione precedente era lontanissima.

Tra l'autore del libro e Joseph Ratzinger, già da prima che questi fosse eletto papa, c'è una profonda comunanza di vedute.

Faith killers



Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson relativo alla impossibilità oggettiva per la Fraternità San Pio X di stabilire un accordo con  la Roma conciliare. 

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html

Eleison comments CCLII: 

Commenti settimanali di 
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X

  12 maggio 2012


Uccisori della Fede

Ma se Roma offre alla Fraternità San Pio X tutto quello che essa vuole, perché la FSSPX deve rifiutare? Apparentemente ci sono dei cattolici che credono ancora che un accordo pratico che soddisfi tutte le richieste pratiche della FSSPX, dovrebbe essere accettato. Così, perché no? Perché la FSSPX venne costituita da Mons. Lefebvre non per se stessa, ma per il bene della vera Fede cattolica, minacciata dal Vaticano II come mai era accaduto prima. Ma vediamo qui perché le autorità della Neo-Chiesa tenteranno un accordo pratico, mentre invece la FSSPX deve rifiutarlo, quale che sia.

Caso Orlandi, aperta la tomba di De Pedis



La tomba di De Pedis
LA TOMBA DI DE PEDIS

L'ispezione sui resti del boss della Magliana nella basilica di Sant'Apollinare che sarà trasferito. Il fratello di Emanuela spera in un primo passo per fare finalmente chiarezza

GIACOMO GALEAZZIROMA
Dopo 22 anni termina lo scandalo del gangster sepolto in basilica. L'ispezione sui resti del boss della Magliana è finalmente stata realizzata stamattina dalla procura di Roma e ora la tomba di Renatino De Pedis verrà spostata. Il magistrato che indaga sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, ha (a sorpresa)fatto assistere alla traslazione della salma del bandito il fratello della cittadina vaticana.

A nobis avertat Dominus


Il rebus dei vescovi tra Passera e Casini


Invitato in queste ore alla “Todi due”, il cardinale Angelo Bagnasco, capo dei vescovi italiani, non ha risposto «, che per ora rimane soltanto tale ma che in futuro potrebbe divenire anche qualcosa di più, è che i cattolici collaborino da protagonisti alla rifondazione di un centro destra moderato e riformista. Bagnasco è consapevole che la “Todi uno” non ha avuto suo malgrado altro risultato che quello di dare una spallata decisa al governo Berlusconi, ma nello stesso è conscio che è ancora lì, nel summit che le principali associazioni cattoliche intendono organizzare ancora una volta a Todi, che la ricostruzione potrà in qualche modo avvenire.
Domani queste stesse associazioni si ritrovano a Roma al Centro Luigi Sturzo per decidere le prossime mosse. Per ora l’unica certezza è la presentazione, la data scelta è quella del prossimo 29 maggio, di un manifesto programmatico in cui il progetto di una nuova legge proporzionale resta centrale.

domenica 13 maggio 2012

Sequestro Orlandi: si apre la tomba del boss De Pedis



I manifesti affissi a Roma dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi

La svolta: l’operazione prevista per domattina alle 9. Nella basilica Sant’Apollinnare l’ultima scoperta: sepolto in un sarcofago di tre bare come papi e re

GIACOMO GALEAZZI CITTÀ DEL VATICANO

Era il capo della più pericolosa organizzazione criminale romana ma ha riposato per 22 anni tra principi e cardinali nella centralissima basilica di Sant’Apollinare. Domani mattina verrà trasferito il triplice sarcofago dentro cui è stato sontuosamente consegnato al sonno eterno Renatino De Pedis, boss della banda della Magliana. L’apertura della tomba (che avverrà domattina alle 9) dopo il «nulla osta» del Vicariato e lo scandalo per l’eccellente sepoltura concessa al gangster il cui nome è stato messo in relazione alla misteriosa scomparsa nel 1983 di Emanuela Orlandi, figlia di un commesso pontificio. «Sono stato in settimana dal capo della Procura di Roma, Pignatone- racconta a “La Stampa”, Pietro Orlandi, fratello della ragazza-. Finalmente dopo due anni vengono prese in considerazione le nostre richieste di chiarezza. Ci aspettiamo che l’apertura della tomba sia il primo passo verso la verità attraverso una collaborazione trasparente».

“Il Vaticano sapeva della fine dei desaparecidos”

Buenos Aires, plaza de majo: la protesta delle madri dei desaparecidos
Buenos Aires, plaza de majo: la protesta delle madri dei desaparecidos

Secondo un quotidiano argentino un documento segreto inviato dai vescovi a Paolo VI nell’aprile del 1978 metteva in evidenza il ruolo della Chiesa negli anni della dittatura

«La Santa Sede sapeva». Durante gli anni della dittatura, le forze armate fecero sparire un numero imprecisato di persone. Le stime vanno dalle 7.000-8.000 riconosciute dallo stesso Videla alle quasi 30.000 denunciate da vari associazioni umanitarie. Prima dei mondiali di calcio del 1978, la Conferenza Episcopale Argentina informa il Vaticano di quanto stava accadendo nel paese: della repressione, degli omicidi e del fenomeno dei desaparecidos.

Il Segretario del Papa



Irapuato: Il Segretario del Papa Giovanni XXIII


Può sussistere la Chiesa senza Papa in atto?


Quanto abbiamo letto e scritto in questi giorni intorno alle complesse e tormentate vicende storiche e spirituali della nostra Chiesa, mi induce a proporre questa riflessione, che credo faccia bene a tutti.


Su SisiNono del 15 febbraio 2012 è stato pubblicato un articolo molto interessante che, nella prima parte, richiama come nei momenti bui [come questo] dobbiamo far tesoro delle due fonti della Rivelazione (Tradizione e S. Scrittura) nonché del Magistero che interpreta e insegna autorevolmente il significato sia della Scrittura (contro il sola Scriptura di Lutero) che della Tradizione (contro l'ortodossismo scismatico greco della sola Traditio). Ricordando che per Magistero vivo s'intende l'organo vivo di trasmissione della Verità Rivelata e non un organo di nuove verità. E, quindi, sviluppa la seguente basilare riflessione.
Gravità e pericolosità della situazione odierna.
Nella crisi attuale ci si può smarrire anche in perfetta buona fede, seguendo tre vie diverse.

L'ultima possibilità


Potete sintonizzarvi suFatima TV, 24 ore al giorno. Attualmente, il segnale viene trasmesso sul canale 213 del Digitale Terrestre, nel territorio di Roma e Lazio.                          

         Il nostro obiettivo:
Solo grazie all’intercessione della Beata Vergine Maria e al vostro prezioso aiuto, Fatima TV sarà in grado di diffondere al meglio il Messaggio che la Madonna di Fatima ha donato all'umanità. Fatima TV si impegna a realizzare una programmazione televisiva che possa glorificare la Beata Vergine Maria, l’intero Suo messaggio di Fatima e tutte le Sue richieste.

sabato 12 maggio 2012

Disgrazia prossima ventura ?!


Wojtyla santo in Polonia?

Cracovia. Una gigantografia di papa Wojtyla
CRACOVIA. UNA GIGANTOGRAFIA DI PAPA WOJTYLA

Il quotidiano Rzeczpospolita scrive che Giovanni Paolo II potrebbe essere canonizzato a Cracovia nel 2015. Ma l’aureola potrebbe arrivare anche prima

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Il quotidiano polacco Rzeczpospolita ha scritto stamani che lacanonizzazione di Giovanni Paolo II potrebbe essere celebrata a Cracovia nell’estate 2015, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Rzeczpospolita sembra rivelare così due notizie: la prima è quella che riguarda la data della proclamazione definitiva della santità del Pontefice scomparso il 2 aprile 2005 e beatificato in tempi record dal suo successore Benedetto XVI il 1° maggio 2011. La seconda invece è quella riguardante il luogo in cui si terrà la Gmg del 2015.

Il Codice Melloni.




 Complotto antisemita o complotto contro il Papa?
Complotto antisemita in Vaticano? Lo ha sostenuto Alberto Melloni, storico, esponente della Scuola di Bologna, ovvero dell’officina che più di tutte si è battuta per l’interpretazione del Concilio Vaticano II come rottura. E che, in un articolo sul Corriere della Sera del 6 maggio scorso, ha  accusa "qualcuno" che “lavora o ha lavorato per il sito della Santa Sede” il quale “è riuscito a depositare nel sito web vatican.va, per sfregio, una riga sulla «razza» ebraica”. La riga sarebbe stata inserita nella Nostra Ætate, la dichiarazione della Chiesa sulle religioni non cristiane pubblicata il 28 ottobre del 1965. Melloni rivendica che il “misfatto” era stato segnalato cinque mesi fa, senza successo. E padre Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ammette che sì, c’è stata una segnalazione, e l’errore era stato prontamente corretto, ma non era stato recepito dal sistema informatico. Ci tiene a sottolineare, però, che “comunque, l’interpretazione data da Melloni di questa vicenda, cioè che la parola ‘razza’ fosse stata inserita nella traduzione a ragion veduta e ciò manifestasse chissà quali tendenze razziste in Vaticano, so per certo che è priva di qualsiasi fondamento e del tutto gratuita”

Lefebvriani, la battaglia interna


Lefebvriani

Lo scambio di lettere avvenuto nelle scorse settimane ai vertici della Fraternità San Pio X: tre vescovi contro l’accordo

Andrea Tornielli Città del Vaticano
Un sito web ha reso noto lo scambio di lettere avvenuto un mese fa tra i vescovi Tissier de Mallerays, Alfonso de Gallareta e Richard Williamson, e il superiore della Fraternità San Pio X Bernard Fellay. La lettera dei tre vescovi, inviata a Fellay il 7 aprile, contiene un appello perentorio perché il superiore non firmi il preambolo dottrina e non accetti l’accordo proposto dalla Santa Sede, che – com’è noto – intende inquadrare i lefebvriani in una prelatura personale.

venerdì 11 maggio 2012

Le promesse di Maria, avvengono in pochi mesi, le prese in giro del demonio, neanche dopo 30 anni...


FATIMA: il “miracolo del sole” raccontato da testimoni – di Mons. Angelo Comastri 



“Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitarlo tutti i giorni…È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”. – Questo è il primo messaggio della Vergine ai tre pastorelli.

La Madonna, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai veggenti di Fatima un grande miracolo, affinché tutti credessero: man mano che si avvicinava il giorno fatidico, l’attesa diventava sempre più impaziente e mobilitava folle mai viste precedentemente.
Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del 19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da Dona Madalena de Martel Patricio: “Si erano spopolati paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia sulle strade gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…”.
E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida, dà questa descrizione: “Sulla strada s’incontrano i primi gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti scalzi.
Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima, ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.
A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande fiasco”.

Il Nuovo Ordine Religioso Mondiale


"È molto facile trarre l'idea che dobbiamo 'unirci' per sconfiggere il Nuovo Ordine Mondiale o risolvere le controversie religiose. La realtà è che ciò che può sembrare uno sforzo per ridurre il conflitto religioso è in realtà un tentativo di fare in modo che l’umanità adori collettivamente Lucifero." Revolution Harry


Sotto vi presentiamo un articolo molto interessante, scritto da
Gary Kah, dal titolo The New Religious Order. Come abbiamo già detto in altri post correlati alla Nuova Religione Mondiale (che trovate elencati in fondo), uno dei principali obiettivi del Vaticano, dei Gesuiti e dell'elite mondiale, è quello di raggiungere l'unità di tutte le religioni al fine di portare a compimento il progetto di globalizzazione, arrivando così all'edificazione di un Governo Mondiale. Secondo alcuni autori che hanno studiato l'argomento, la religione New Age dovrà essere la base stessa del nuovo governo mondiale, perché senza questa religione la dittatura del NWO sarà del tutto impossibile [Serge Monast].

Riciclaggio di "padri" conciliari




Per il cardinale messo al bando è finita la quarantena

Un convegno ha rotto il silenzio su Jean Daniélou, uno dei più grandi teologi del Novecento. Il giallo della sua morte. L'ostilità dei confratelli gesuiti. L'intervista che non gli perdonarono 


di Sandro Magister



ROMA, 11 maggio 2012 – "Finestre aperte sul mistero": è questo il titolo del convegno con cui due giorni fa la Pontificia Università della Santa Croce ha rotto il silenzio su uno dei maggiori teologi del Novecento, il francese Jean Daniélou, gesuita, fatto cardinale da Paolo VI nel 1969.

Un silenzio durato quasi quarant'anni e cominciato con la sua scomparsa nel 1974.

In effetti, il ricordo di Daniélou si riduce oggi, per tanti, al mistero della sua morte per infarto, un pomeriggio di maggio, nella casa di una prostituta, al quarto piano di rue Dulong 56, a Parigi.

Quando in realtà il vero mistero su cui Daniélou aprì a molti le finestre, nella sua attività di teologo e uomo spirituale, è quello del Dio trinitario. Una delle sue opere maggiori ebbe per titolo: "Saggio sul mistero della storia". Una storia non governata dal caso, né dalla necessità, ma riempita dalle "magnalia Dei", dalle grandiose meraviglie di Dio, una più stupefacente dell'altra.

Oggi, pochi dei suoi libri sono ancora in commercio. Eppure sono tuttora di straordinaria ricchezza e freschezza. Semplici eppure profondissimi, come pochi teologi hanno saputo fare nell'ultimo secolo, oltre a lui e a quell'altro campione di chiarezza che ha nome Joseph Ratzinger.

Daniélou si accompagna all'attuale papa per l'impianto biblico e storico più che filosofico della sua teologia, per la competenza nei Padri della Chiesa (innamorato l'uno di Gregorio di Nissa, l'altro di Agostino), per il ruolo centralissimo dato alla liturgia.

Daniélou, assieme al confratello gesuita Henri De Lubac, fu il geniale iniziatore nel 1942 di quella collana di testi patristici denominata "Sources Chrétiennes" che ha segnato la rinascita della teologia nel secondo Novecento e ha preparato il meglio del Concilio Vaticano II.

Un autore, insomma, assolutamente da riscoprire.

Ma va sciolto anche il giallo della sua morte e della taciturna squalifica che ne seguì.

giovedì 10 maggio 2012

Dio ci scampi e liberi!

La tentazione dei vescovi: lanciare un’Opa sul Pdl per rifarlo da capo

I cattolici sulle macerie del Pdl. Per rifarlo completamente nuovo. E’ questo lo scenario a cui guardano i vescovi italiani guidati dal cardinale Angelo Bagnasco, il porporato ligure di scuola siriana. A tre settimane dall’attesa assemblea generale, i vescovi hanno le idee chiare. I cattolici devono sfruttare quel che resta del governo Monti per lavorare alla rifondazione di un’area moderata riformista nella quale giocare un ruolo da protagonisti. E Bagnasco da dietro le quinte potrebbe spingere (basta anche una benedizione) perché i cattolici, todini in testa, si buttino sulle macerie del Pdl.

Bennatiani

Pontifex.RomaAlcuni danno per imminente la firma dell’accordo canonico tra i Modernisti e la FSSPX. L’Istituto Mater Boni Consilii da anni spiega come la posizione lefebvriana conduca a un vicolo cieco: o il compromesso con quelle che vengono considerate le legittime autorità della Chiesa; oppure il persistere nella prassi scismatica (disobbedire abitualmente alle cd. “legittime autorità”) tipica delle “piccole chiese”. Malgrado le supposizioni più o meno fondate di alcuni vaticanisti, non è possibile sapere in modo certo se e quando l’accordo canonico si farà. Invece, possiamo e dobbiamo constatare quello che è ormai davanti gli occhi di tutti: la frequentazione sempre più assidua, da parte della FSSPX, dell’area dei conciliari conservatori, composta, non lo dimentichiamo, da coloro che sono le “sentinelle” del Concilio, i difensori delle giornata ecumeniche di Assisi, i sostenitori della legittimità e della validità dei nuovi riti, ecc., tutti in comunione  con Benedetto XVI. ...

Lefebvriani, la battaglia interna


Lefebvriani
LEFEBVRIANI

Lo scambio di lettere avvenuto nelle scorse settimane ai vertici della Fraternità San Pio X: tre vescovi contro l’accordo

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Un sito web ha reso noto lo scambio di lettere avvenuto un mese fa tra i vescovi Tissier de Mallerays, Alfonso de Gallareta e Richard Williamson, e il superiore della Fraternità San Pio X Bernard Fellay. La lettera dei tre vescovi, inviata a Fellay il 7 aprile, contiene un appello perentorio perché il superiore non firmi il preambolo dottrina e non accetti l’accordo proposto dalla Santa Sede, che – com’è noto – intende inquadrare i lefebvriani in una prelatura personale.

«Le discussioni dottrinali – scrivono i tre vescovi in dissenso con Fellay - hanno provato che un accordo è impossibile con la Roma attuale» perché «dopo il Concilio Vaticano II le autorità ufficiali della Chiesa si sono separate dalla verità cattolica e oggi si mostrano determinate come prima a rimanere fedeli alla dottrina e alla pratica conciliari». Tissier, de Gallareta e Williamson ricordano che alcuni mesi prima di morire monsignor Lefebvre nel corso di una conferenza disse che «il problema non sono errori particolari sui singoli documenti conciliari, ma piuttosto una perversione totale dello spirito, di tutta una filosofia nuova fondata sul soggettivismo».

Presto in chiesa, al posto dei banchi..

Tutti pazzi per lo yoga cristiano

Yoga
YOGA

Harold Rahm il “gesuita terribile” afferma “Significa unione con Dio, con la natura e con se stessi”

MARCO TOSATTIROMA
  
Yoga è una parola di origine sanscrita, che significa “Unione”. E a dispetto di molte discussioni e controversie quello che generalmente viene definito “yoga cristiano” viene praticato sempre più spesso e più ampiamente, soprattutto dall’altra parte dell’oceano. Uno dei casi più interessanti, da un punto di vista religioso e umano, forse è quello di un gesuita statunitense di nascita, naturalizzato brasiliano, Harold Rahm, che dopo aver messo in piedi una quantità di attività assistenziali e di recupero da cinque anni (ne ha 93!) si è dedicato quasi completamente alla pratica e all’insegnamento di quello che definisce Yoga Cristã, Yoga cristiano.

Quante suore?


La rampogna alle suore Usa mostra che ci sono due Vaticani

Non c’è un Vaticano, ma due Vaticani. Lo sdoppiamento è stato palesato dalla rampogna alle suore “femministe” degli Stati Uniti. La vicenda, soprattutto oltreatlantico, è ormai arcinota. Lo scorso 18 aprile la conferenza episcopale degli Stati Uniti ha pubblicato sul suo sito internet un “doctrinal assessment” della congregazione vaticana per la Dottrina della fede sulla Leadership Conference of Women Religious (Lcwr), la maggiore organizzazione delle suore statunitensi, rappresentante circa l’ottanta per cento delle superiori delle 57mila religiose Usa. Più che una “valutazione dottrinale”, si tratta, in realtà, di un commissariamento. Nel documento – mai pubblicato dalla sala stampa vaticana né dall’Osservatore romano – l’ex Santo Uffizio rileva “seri problemi dottrinali” tra le suore americane. Registra, in particolare, alcune “inaccettabili posizioni” espresse da alcune esponenti del Lcwr sulla Chiesa e su Gesù, le proteste nei confronti della Santa Sede su tematiche come i gay e l’ordinazione sacerdotale femminile e, più in generale, un “radicale femminismo” che serpeggia nell’associazione. Questioni alle quali si sono aggiunte – chiaro riferimento al sostegno che le suore, in dissenso con la conferenza episcopale, hanno dato alla riforma sanitaria di Barack Obama – “occasionali prese di posizione pubbliche in disaccordo o polemica con le posizioni dei vescovi, che sono gli insegnanti autentici della fede e della morale cattolica”. Il documento vaticano, approvato dal papa, si conclude con la nomina di una commissione guidata dall’arcivescovo di Seattle, James P. Sartain, che nei prossimi mesi procederà alla revisione dei programmi, delle partnership e degli statuti della Lcwr.

mercoledì 9 maggio 2012

Apostagenda

L'Agenda dei Gesuiti Per una Religione Mondiale e la Chiesa Evangelica/Protestante
Qui sotto vi presentiamo un altro articolo che spiega, con prove alla mano, l'agenda dei Gesuiti per un'unica religione mondiale. Il sito da cui è tratto, www.lighthousetrailsresearch.com, è un'associazione di Cristiani evangelici. Come già detto in passato, il nostro blog è indipendente e non vuole convertire nessuno, e anche se non siete in sintonia con la fede degli autori, vi invitiamo a valutare le prove esposte nell'articolo; il nostro unico scopo è quello di ricerca e denuncia.


di
 Lighthouse Trails Editors
11 Luglio 2011
traduzione
 http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Secondo la profezia biblica, prima del ritorno di Cristo arriverà una religione mondiale che offrirà la promessa di pace in tutto il mondo. Alla maggior parte della gente questo corpo globale potrà sembrare una cosa meravigliosa e molto probabilmente sarà uno pseudo-cristianesimo (la venuta nel nome di "Cristo"), ma, al contrario di come le masse lo vedranno, essa contribuirà effettivamente all'istituzione e all'innalzamento dell'anticristo e del suo governo mondiale.
Affinché questo avvenga, tutte le religioni dovranno unirsi in un piano ecumenico. Oggi, come parte di questo schema satanico, la chiesa evangelico/protestante è seduttivamente tirata all'interno della Chiesa Cattolica Romana, in gran parte attraverso ciò che noi chiamiamo "L'Agenda dei Gesuiti". Incredibilmente, mentre per alcuni l'evidenza è ovvia, la maggior parte degli autoproclamati Cristiani non sono affatto consapevoli che ciò stia accadendo.

Il “cerchio magico” di Cl attorno al Papa

 E Carron gli raccomandò Scola per Milano

Dopo trent'anni un Pontefice parteciperà al Meeting di Rimini, la kermesse del movimento. Il documento con "l'invito". Il Fatto ha rintracciato anche una lettera di marzo 2011 in cui il successore di don Giussani indicava l'allora patriarca di Venezia a capo della diocesi milanese. E circolano voci insistenti sulla sua investitura a prossimo pontefice 

di MARCO LILLO 

Dopo 30 anni di assenza, un pontefice torna al Meeting di Cl a Rimini. Papa Ratzinger terrà un discorso alla grande kermesse di Comunione e Liberazione che quest’anno avrà come tema il rapporto tra l’uomo e l’infinito. Non è solo una voce ma un impegno preso nero su bianco da Benedetto XVI e dal segretario di Stato Tarcisio Bertone in un carteggio inedito che pubblichiamo. In un giorno d’estate compreso tra il 19 e il 25 agosto nei padiglioni della fiera il pontefice tedesco abbraccerà decine di migliaia di seguaci e simpatizzanti del movimento fondato da don Luigi Giussani nel 1954 e guidato dopo la morte del “Don” nel 2005 da don Julian Carron. 

Si sgretolano le mura leonine..


“La Pav tradisce gli insegnamenti morali della Chiesa”


Ricerca scientifica e morale cattolica: scoppiano le polemiche
RICERCA SCIENTIFICA E MORALE CATTOLICA: SCOPPIANO LE POLEMICHE

In una lettera alcuni membri della Pontificia Accademia per la Vita accusano i vertici del dicastero di non seguire la dottrina cattolica in materia di vita, sessualità e famiglie

ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZCITTÀ DEL VATICANO

 E’ rivolta tra alcuni importanti membri della Pontificia Accademia per la Vita (PAV). Nel mirino sono finiti i vertici del dicastero della Santa Sede accusato di “tradimento sistematico” dei valori cristiani. Ma anche  di collaborare con certi programmi che non seguono gli insegnamenti della Chiesa. Sono disposti a portare la loro protesta fino ai livelli più alti, perché, affermano si tratta di una “situazione di estrema gravità”.
  
Per la PAV i critici rappresentano una piccola minoranza che, con le loro azioni, impedirebbero all’ente di portare avanti la propria missione, come ha riportato Vatican Insider.

 Uno dei critici è il professore Josef Seifert, presidente del Senato dell’Accademia Internazionale di Filosofia del Principato di Liechtenstein. Il 10 aprile scorso ha inviato una lunga lettera al presidente della PAV, il vescovo del Opus Dei, Ignacio Carrasco de Paula, nella quale evidenziava il suo «profondo senso di tristezza» e un’enorme«preoccupazione» per il «grande pericolo» rispetto alla possibilità che l’Accademia perda il suo «pieno e puro impegno con la verità».