ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 18 settembre 2012

LA VERA CONTINUAZIONE DI FATIMA È AKITA?


 STORIA, DOTTRINA E APPROFONDIMENTI
  

  
Pontifex.Roma
Continuo le mie riflessioni iniziate con l’articolo “Medjugorje non è la continuazione di Fatima, ma la negazione di Fatima”. Il demonio cerca non solo di costruire le sue false verità (come Medjugorje), ma anche di distruggere i doni autentici che ci provengono dal Cielo (come Fatima). Chi desidera conoscere meglio i principali ostacoli che il demonio ha scatenato contro il messaggio di Fatima, può leggere i seguenti approfondimenti (vedi in calce all’articolo): • 1. Breve storia del terzo segreto di Fatima. • 2. Rimostranze di Gesù e Maria in ordine al comportamento della gerarchia ecclesiastica. • 3. Fatima: profezia realizzata. • 4. Intervista di padre Augustín Fuentes a suor Lucia • 5. Il testo completo dei messaggi di Akita CONFRONTO FRA IL MESSAGGIO DI FATIMA E QUELLO DI AKITA Il rapporto fra il messaggio di Fatima e quello di Akita è stato espresso con precisione da monsignor John Shojiro Ito, vescovo della diocesi di Niigata in Giappone, in cui è compresa la città di Akita, il quale ha affermato: "Il messaggio di Akita è la continuazione del messaggio di Fatima".

MEDJUGORJE ED IL LEGAME COL PADRE CELESTE. ALTRO MESSAGGIO ERETICO DELLA GOSPA


Pontifex.Roma

  

  
Giorni fa ci è stato segnalato l'interessante volantino che vedete in foto, che è apparso sulle pagine di Facebook. Tratta dell'ennesimo errore dottrinale nei messaggi di Medjugorje. Il messaggio, dice il volantino, contiene un "eresia formale" che la gospa, il 18 Marzo 2012, avrebbe riferito alla veggente Dragicevic; testualmente afferma: "Desidero essere il legame tra voi e il Padre Celeste". Si parla di eresia ma in effetti è più che altro un errore grossolano ed anche vistoso: la gospa vorrebbe, addirittura con desiderio, essere il legame diretto tra l'uomo e Dio Padre, ignara che questo legame, di fede, è un esclusiva di Nostro Signore Gesù Cristo che è unico mediatore tra noi e il Padre, e che nessuna creatura potrà mai nè svolgere, nè volere e nemmeno desiderare questo compito divino. Il ruolo di Maria Santissima è quello di essere mediatrice tra noi e il Figlio, di essere "Mediatrice presso il Mediatore" e non potrà mai esserlo direttamente con la Prima Persona della Santissima Trinità, Dio Padre.

LA CHIESA E' GIA' NEL NUOVO ORDINE MONDIALE?




Molte persone mentono ripetutamente a se stesse prima che agli altri, ed è disperante aspettarsi che tutti i culti e le tradizioni in guerra fra di loro che confondono la mente della razza umana odierna possano fondersi sotto la realizzazione dell'imperativa natura della condizione umana come ho qui affermato. Una moltitudine non riuscirà mai a realizzarlo. Pochi uomini sono in grado di mutare le loro idee primarie dopo la metà dei trenta. Si fissano su di esse e vanno avanti così non più intelligentemente degli animali guidati dai loro impulsi innati. Morirebbero piuttosto di cambiare questa loro seconda personalità. Ed una delle trappole di queste questioni secondarie dalle quali è più difficile districarsi è quella creata dagli stupidi e persistenti intrighi della Chiesa Cattolica Romana. [...] Tali attività incrociate complicano, ritardano e possono anche sabotare efficacemente ogni sforzo di risolvere il problema di un lucida collettivizzazione degli affari globali, ma non alterano il fatto essenziale: soltanto attraverso una razionalizzazione e una riunione di tutti i movimenti rivoluzionari globali e un trionfo liberale sul dogmatismo della lotta di classe, possiamo sperare di emergere dai rottami del nostro mondo odierno.

(Herbert George Wells, New World Order, 1940)

di Francesco Colafemmina

Disperate dei Vescovi, disperate della CEI? A meno che non vi sia un qualche cataclisma in grado di smuovere le coscienze, è inutile attendersi un cambio di rotta.

Homo ciellinus

L’amicizia tra don Giussani e il buddista Shobo Habukawa, in perfetta comunione (senza liberazione) col relativismo ecumenista di Joseph Ratzinger.Il monaco buddhista Shingon, Shobo Habukawa, racconta il suo incontro con il fondatore di CL e la loro comune ricerca dell’Infinito


RIMINI, martedì, 21 agosto 2012 – Al suo ingresso nella sala B7 di Riminifiera, è stato accolto da un caloroso applauso (è una non notizia: al meeting i ciellini applaudono tutti, ndr). Il volto e la voce di Shobo Habukawa sono ormai familiari al pubblico del Meeting al quale il monaco buddhista Shingon, Abate del Muryoko-in Temple, ha partecipato per la prima volta nel 1988.
Il convegno Homo religiosus è stata l’occasione per celebrare i venticinque anni del primo incontro tra Habukawa e don Luigi Giussani. L’amicizia tra l’esponente del buddhismo Shingon e il fondatore di Comunione e Liberazione non fu soltanto un fulgido esempio di dialogo interreligioso ma soprattutto un intenso percorso comune di due uomini di culture tra loro lontane ed assai diverse, eppure felicemente convergenti nella ricerca dell’infinito.

Sì, ero la talpa dei protestanti in mezzo ai vescovi



Oggi, a 76 anni, il teologo Paolo Ricca è considerato una delle voci più autorevoli del mondo
protestante italiano. Ma nel 1962, quando Papa Giovanni XXIII convocò il Concilio ecumenico
Vaticano II, era un giovane pastore valdese appena consacrato e spedito a curare le anime della piccola chiesa di Forano Sabino (Rieti). «Sui cattolici» confida sorridendo «sapevo poco o nulla: ero nato a Torre Pellice, avevo studiato sempre in un ambiente protestante. E forse avevo anche qualche pregiudizio di troppo, considerandoli un corpo monolitico e sempre uguale a se stesso». All'annuncio del Concilio, l'Alleanza riformata mondiale (una tra le più grandi associazioni nelle quali è suddiviso il protestantesimo) chiamò, allarmata, i suoi affiliati: «Ci vuole qualcuno di noi che stia lì, che ci aggiorni puntualmente su quanto verrà discusso». Detto, fatto.

DOPO LE GUARDIE, ANCHE UN CONTROLLORE SVIZZERO PER LO IOR



– PARLA RENE’ BRUELHART CHIAMATO DAL PAPA PER “RIPULIRE” LA FINANZA DELLA SANTA SEDE – “LA SANTA SEDE E IL VATICANO NON SONO CENTRI FINANZIARI. - MA CERTE ISTITUZIONI ALL'INTERNO DELLA SANTA SEDE E DEL VATICANO DEBBONO TUTTAVIA COMPIERE ATTIVITÀ FINANZIARIE, E UNA DI QUESTE ISTITUZIONI (LO IOR) IN QUESTO MOMENTO È ‘‘SOTTO OSSERVAZIONE” - IL 29 SETTEMBRE ALLA SBARRA IL MAGGIORDOMO DEL PAPA PAOLO GABRIELE E IL TECNICO INFORMATICO CLAUDIO SCIARPELLETTI… -

1- DAL VATICANO CONTRASTI EFFICACI AL RICICLAGGIO E ALLA FINANZA OPACA»
M. Antonietta Calabrò per il Corriere della Sera
RENE BRUELHARTRENE BRUELHART
Quarant'anni, René Bruelhart, svizzero, è stato «ingaggiato» dalla Segreteria di Stato vaticana come consulente per proseguire nel cammino di adeguamento agli standard internazionali delle strutture finanziarie della piccola città-Stato del Papa. Bruelhart è da dieci anni molto impegnato a livello internazionale nella lotta al riciclaggio e nel contrasto ai crimini finanziari.

Vacanze celesti


FORMINCHIONI ACCUSA CDB DI CONFLITTO DI INTERESSI SULLA SANITA’ LOMBARDA E “REPUBBLICA” RISPONDE SCODELLANDO UNA NUOVA REGALIA DI DACCÒ: VIAGGIO IN PATAGONIA PER IL CAPODANNO NEL 2007 COSTATO 20 MILA € - TRA LE CONTESTAZIONI C’È ANCHE LA VILLA ACQUISTATA IN SARDEGNA DA ALBERTO PEREGO: FORMIGONI SGANCIA 1,1 MLN € PER PORTARE A TERMINE L’OPERAZIONE, CHE PASSA DALLA LIMES SRL, SOCIETÀ INTESTATA A ERIKA DACCÒ, FIGLIA DEL FACCENDIERE…

FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCOFORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO
Davide Carlucci per "la Repubblica"

Il racconto delle vacanze offerte da Piero Daccò a Roberto Formigoni, secondo la procura, parte da un albergo con vista sul Canale di Beagle, lo stretto che taglia in due l'estremo Sud del pianeta abitato. Siamo in Argentina, Terra del Fuoco, ed è il 3 gennaio del 2007. La carta di credito del faccendiere intimo del presidente della Regione Lombardia striscia 60mila pesos, l'equivalente di 15.129,88 euro. Beneficiaria è la Tolkeyen Patagonia Turismo, l'agenzia che organizza il viaggio della comitiva.

Una nuova fede..


Un Culto, Una Fede. Nel Cammino la diversità col Cattolicesimo è netta!

Raccogliamo la richiesta di un utente che si firma Elio:
 
Se davvero questo blog è cristiano e opera "secondo verità" dopo il libro che mette alla berlina il Cammino Neocatecumenale, dovrebbe pubblicare qualche brano di un altro libro, che invece lo loda. Si tratta del volume di Don Piergiovanni Devoto dal titolo: "Il neocatecumenato, un'iniziazione cristiana per adulti", Chirico ed. pag. 267, euro 16, 50, con prefazione di Mons. Paul Josef Cordes. Don Devoto è un prete neocatecumenale, ha avuto una vocazione adulta, possiede tre lauree, e quando fa catechesi, non ripete a "pappagallo" gli Orientamenti di Kiko, ma li amplia,e ove necessario li cita. Cercate di non generalizzare facendo di singoli casi di catechisti, persone semplici, prassi comune. Gli orientamenti di Kiko, non appunto,solo orientamenti. Saluti, Elio
 
Ebbene citeremo alcuni brani del Libro nominato, nella parte che riguarda il Culto, ovvero il centro della Fede. Eccoli ( Op. Cit. Pagg 71-77):

XXXVI° giorno di Quaresima di S.Michele

Il Rosario di San MicheleUNA DELLE PRATICHE DI DEVOZIONE PIÙ RACCOMANDABILI AI FEDELI CATTOLICI IN ONORE DEL GLORIOSO ARCANGELO, È LA RECITA DELLA CORONA ANGELICA, DETTA IL ROSARIO DI SAN MICHELE. QUESTA DEVOZIONE, APPROVATA DALLA CHIESA FIN DAL 1851, È ARRICCHITA DA NUMEROSE INDULGENZE. QUESTA PRATICA DI DEVOZIONE È MOLTO ANTICA, POICHÉ  SAN MICHELE L'HA PORTATA LUI STESSO DAL CIELO ALLA TERRA.



Il fumo di satana nel tempio



http://www.youtube.com/watch?v=yjvZbblLvJI&feature=plcp


Waka waka francescana




http://www.youtube.com/watch?v=XWOBD0hkb1I&feature=fvwrel












lunedì 17 settembre 2012

Vaticano II tra vera e falsa teologia


Mauro Faverzani intervista mons. Antonio Livi, autore del libro “Vera e falsa teologia“, giunto già alla sua seconda edizione. Una rilettura del Concilio Vaticano II alla luce del confronto teologico, sviluppatosi internamente all’evento.
Come da allora ad oggi è mutato il ruolo del “teologo” e perché è urgente tornare al concetto di ‘philosophia ancilla teologiae”.




http://www.conciliovaticanosecondo.it/2012/09/17/vaticano-ii-tra-vera-e-falsa-teologia/

NO RUINI, NO PARTY


 - L’EMINENZA IN PENSIONE RUINI ROVINA LA FESTA AGLI AGIOGRAFI DELL’EMINENZA SCOMPARSA MARTINI: IN UN LIBRO, ATTACCA I CATTOLICI CHE SCAVANO NELLE “ZONE D’OMBRA” DEL DUBBIO E DELL’INCERTEZZA NELLA FEDE - NON NOMINA MAI L’EX ARCIVESCOVO DI MILANO, MA È A LUI CHE SI RIVOLGE QUANDO “SCOMUNICA” CHI VUOLE ATTUALIZZARE LA FIGURA DI GESÙ, SLEGANDOLA DALLA DIMENSIONE STORICA…Paolo Rodari per "il Giornale"
CAMILLO RUINI INTERVISTA SU DIOCAMILLO RUINI INTERVISTA SU DIO
A pochi giorni dalla morte del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano e biblista di grido il quale secondo quanto sostiene lo scrittore cattolico Vittorio Messori «ha scandagliato a tal punto, metodo storico critico alla mano, la Scrittura da non poter più credere al Gesù storico, il Gesù dei Vangeli, bensì soltanto e unicamente e non senza intimo dramma in un indefinito Cristo della fede», è colui che per molti osservatori è considerato in suo alter ego all'interno della Chiesa italiana, e cioè il cardinale Camillo Ruini, a sostenere in un libro che altro non è che il suo profondo e pensato testamento spirituale, che la Chiesa in cui invece egli è nato e cresciuto è un'altra.
Cardinal MartiniCARDINAL MARTINI
Beninteso, Ruini non cita mai direttamente Martini. Ma è evidente che è alle «zone grigie», la fede del dubbio e dell'incertezza, la fede delle «zone d'ombra» che Martini ha proposto nei suoi anni di predicazione, che Ruini contrappone la sua fede, quella della certezza che davvero il Gesù dei Vangeli è il Gesù storico, il Gesù realmente esistito, il Figlio di Dio a cui ancora oggi i fedeli possono affidarsi e riferirsi.

La stessa obbiettività per la Gospa?


Per Padre Livio

Dedicato a Padre Livio, il peraltro degno direttore-padrone della stimabilissima Radio Maria, che nella rassegna-stampa del 17 settembre, ha spiegato i disordini anti-americani nei Paesi islamici più o meno così: «L’Islam vuole conquistare il mondo, e perciò odia gli Stati Uniti perchè li invidia». Poi ha letto Il Foglio di Ferrara, commentando che il filmetto anti-Maometto è solo un pretesto risibile per esprimere questo odio-invidia.

Padre Livio, magari i musulmani ce l’hanno con gli Stati Uniti anche un po’ per questo:

Ritorno al laterano


Martini e quell’idea di chiesa. Via dal Vaticano, con un Papa di nuovo là dove egli è anzitutto il vescovo

Un tema, quello del ritorno alle origini del papato, tornato di moda in questi tempi in cui la chiesa, oppressa dalle colpe dei suoi membri (non soltanto la pedofilia del clero ma anche Vatileaks e le guerre intestine al Vaticano) cerca una nuova strada.

E DACCO’ PAGO’ (ROGO FORMIGONI)

 - GIANFRANCO MOZZALI, UNO DEI PRINCIPALI INDAGATI NEL CASO MAUGERI, CONFERMA: “IL SISTEMA DACCÒ ESISTE, LA FONDAZIONE DIPENDEVA IN TUTTO DAI RIMBORSI DELLA REGIONE” – ‘’DAL 2002 NON ERA PIÙ IN GRADO DI ANDARE AVANTI CON LE SUE FORZE, E PER SOPRAVVIVERE DOVEVA BUSSARE ALLA PORTA DEL PIRELLONE” - “IO MI INTERFACCIAVO CON PASSERINO, ERA LUI IL MIO DOMINUS. E CON DACCÒ, L’INTERLOCUTORE DI PASSERINO”...
Davide Carlucci per "La Repubblica"
DACCO' - FORMIGONIDACCO' - FORMIGONI
«Il sistema Daccò esiste, il quadro probatorio della procura è stato da me, in gran parte, confermato: la fondazione Maugeri dipendeva in tutto dai rimborsi della Regione». A parlare non è un testimone dell'accusa ma uno dei principali indagati nello scandalo Maugeri, Gianfranco Mozzali. L'uomo non ama i riflettori e interviste non ne rilascerebbe mai.
E infatti, tecnicamente, questa non è un'intervista: nello studio del suo avvocato, Luigi Ferruccio Servi, a Sesto Calende, località del Varesotto dove il Ticino incontra il lago Maggiore, assistiamo a una conversazione tra il legale e il suo cliente. La sua testimonianza, messa a verbale, è un macigno contro Formigoni, che ha reagito dicendo che «i suoi scenari non hanno fondamento». Ma il manager non arretra di un passo.
Conferma: bisognava pagare Piero Daccò, insiste, altrimenti non si andava da nessuna parte. E spiega perché: «Dal 2002 l'istituto non era più in grado di andare avanti con le sue forze. Non glielo consentivano i costi che era costretto a sostenere. E per sopravvivere doveva necessariamente bussare alla porta del Pirellone guidato da Formigoni».

DA ZERO A DACCÒ


– VITA, OPERE E MIRACOLI DEL “FACILATORE” DIVENTATO FAMOSO PER I SUOI INCIUCI NEL MONDO DELLA SANITÀ IN LOMBARDIA - IL SISTEMA DACCÒ È ESPLOSO CON IL CRAC DEL SAN RAFFAELE, E IL CONSEGUENTE SUICIDIO DELL’ALTER EGO DI DON VERZÈ, MARIO CAL - UN INVESTIGATORE: “OGNI VOLTA CHE CHIEDEVAMO ‘CONOSCETE DACCÒ?’, LE PERSONE CAMBIAVANO ESPRESSIONE, SEMBRAVANO SORPRESE CHE FOSSIMO ARRIVATI A LUI”...

PIERANGELO DACCO'PIERANGELO DACCO'
Piero Colaprico per "La Repubblica"
Ieratico, affabile, ricchissimo, ma del tutto sconosciuto. Pierangelo Daccò «traffica» nella Sanità pubblica da decenni, eppure sembravano conoscerlo in pochi. E ancora meno conoscevano la sua forza dentro la Regione Lombardia. La sua capacità di godere, insieme con il socio Antonio Simone, del «sistematico asservimento della discrezionalità amministrativa» (parole dell'accusa) sotto il governo di Roberto Formigoni. Del politico oggi indagato per corruzione, ospite di Daccò per cinque capodanni, con yacht a totale disposizione (totale cinque milioni di spese) e vari altri benefit.
È nell'estate del 2011 che il «sistema Daccò», sino ad allora vincente, scricchiola. Un commercialista, esperto in fallimenti, è andato in Procura: «Alcuni clienti mi stanno chiedendo come comportarsi con i debiti del San Raffaele, sono ingentissimi».
DACCO' - FORMIGONIDACCO' - FORMIGONI
LA SLAVINA DEL SAN RAFFAELE
Sponsorizzato dalle visite festose di Silvio Berlusconi e Formigoni, quell'ospedale creato da don Luigi Verzè sembrava una florida macchina da soldi. Era soprattutto apparenza. Quando il sostituto procuratore Luigi Orsi decide di chiedere al tribunale civile l'elenco dei protesti, gli arriva un file di Excel: incolonna una serie di debiti spaventosi, a sei zeri. Viene convocato a fine giugno Mario Cal, 71 anni, consigliere delegato della fondazione Monte Tabor, alter ego di don Verzè. Arriva in blazer blu, cravatta rossa: «Dottore, siamo messi male, non si sopravvive, non c'è più un euro», dice Cal. Il buco è gigantesco: come è ormai noto, ammonterà a 1,5 miliardi di euro.

Il bagaglio


Pontifex.RomaCol noto storico professor Franco Cardini, uno che le cose non le manda a dire, parliamo degli effetti sulla fede, del Vaticano II.

XXXV° giorno di Quaresima di S.Michele


Il Rosario di San MicheleUNA DELLE PRATICHE DI DEVOZIONE PIÙ RACCOMANDABILI AI FEDELI CATTOLICI IN ONORE DEL GLORIOSO ARCANGELO, È LA RECITA DELLA CORONA ANGELICA, DETTA IL ROSARIO DI SAN MICHELE. QUESTA DEVOZIONE, APPROVATA DALLA CHIESA FIN DAL 1851, È ARRICCHITA DA NUMEROSE INDULGENZE. QUESTA PRATICA DI DEVOZIONE È MOLTO ANTICA, POICHÉ  SAN MICHELE L'HA PORTATA LUI STESSO DAL CIELO ALLA TERRA.


kladivár3: Dominicans satan dance








domenica 16 settembre 2012