C’è
un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò
che è in questione è la fede. Capita che escano libri in cui la fede è
in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si
trovino strani questi libri. Questo, secondo me, è strano. Rileggo
talvolta il Vangelo della fine dei tempi, e constato che emergono oggi
alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine dei tempi? Questo
non lo sapremo mai. Occorre sempre tenersi pronti, ma tutto ciò può
durare ancora molto a lungo. Ciò che mi colpisce, quando considero il
mondo cattolico, è che al suo interno sembra talvolta prevalere un
pensiero di tipo non cattolico; e può avvenire che questo pensiero non
cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma
esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che
sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia. (S.S. Paolo VI, 7 settembre 1977)
A
volte ci si è adoperati perché la presenza dei cristiani nel sociale,
nella politica o nell’economia risultasse più incisiva, e forse non ci
si è altrettanto preoccupati della solidità della loro fede. (S.S. Benedetto XVI, 25 novembre 2011)
Ciò che manca in questo momento al cattolicesimo[NB: non dice ai cattolici, dice al cattolicesimo, ndr] è la coerenza. (S.S. Paolo VI)
Oggi c’è la scienza…la santità…ma manca il criterio!(Don
Secondo Pierpaoli, la più bella e controcorrente figura sacerdotale
locale nel postconcilio, cultore del Catechismo di San Pio X)