ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 26 marzo 2013

PAUPERISMI: A COS’ALTRO RINUNCERÀ PAPA FRANCESCO?

Niente ermellino, niente croce e anello d’oro, niente auto, niente trono. Ultimo: niente appartamento papale - Bergoglio decide per ora di restare a Santa Marta e di convivere con altri sacerdoti - Giovedì laverà i piedi a quattro ragazzi di Casal del Marmo... - -
L'appartamento di Papa Francesco «è pronto» ma per ora lui resta alla Casa Santa Marta. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana, Padre Federico Lombardi. «Stamattina ha fatto capire agli ospiti che convivranno per un certo periodo», ha aggiunto. Bergoglio si è trasferito dalla stanza alla suite 201.
papa francescoPAPA FRANCESCO
La suite 201. Nella cosiddetta 'suitè 201 a Santa Marta ci sono anche dei salottini e uno studio per lavorare ma in ogni caso il Papa sta usando anche l'appartamento papale per le udienze e la domenica per l'Angelus. Papa Bergoglio «sperimenta questa forma di abitazione semplice e la convivenza con altri sacerdoti», ha riferito Padre Lombardi aggiungendo di non sapere per quanto ancora il Papa resterà nella Domus.

IL PAPA BERGOGLIO IN PULLMAN CON I CARDINALIIL PAPA BERGOGLIO IN PULLMAN CON I CARDINALI
I lavori all'appartamento apostolico sono in ogni caso terminati ed è rimasto «così com'era», aggiunge padre Lombardi. A Santa Marta ci sono almeno 120 stanze (quante ne occorrono per i cardinali nei conclavi) e normalmente, quando cioè non si è nella fase di elezione del Papa, una parte è occupata da sacerdoti e vescovi in servizio presso il Vaticano.
Giovedì santo a Casal del Marmo. Confermata intanto, la visita di Papa Francesco al carcere di Casal del Marmo per il Giovedì santo. Il pontefice laverà i piedi a dodici ragazzi ospiti del carcere minorile e «la scelta cadrà su giovani di nazionalità e confessione religiosa diversa», riferisce una nota informativa. La cerimonia della Messa in 'Coena Domini', che sarà celebrata giovedì pomeriggio nel carcere minorile, sarà «una cerimonia estremamente semplice» e questo «per espressa volontà del Santo Padre».
PAPA BERGOGLIO FRANCESCO GRILLO BY SPINOZA
PAPA BERGOGLIO FRANCESCO GRILLO BY SPINOZA

papiPAPI


Insieme al Papa concelebreranno il cardinale Agostino Vallini, padre Gaetano Greco, cappellano del carcere minorile. Saranno presenti anche due diaconi. Tra le autorità che saranno presenti giovedì alla celebrazione si segnalano: il ministro di Grazie e Giustizia Paola Severino, il Capo del Dipartimento per la Giustizia minorile Caterina Chinnici, il comandante della Polizia penitenziaria di Casal del Marmo Saulo Patrizi e la direttrice dell'istituto Liana Giambartolomei.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/pauperismi-a-cosaltro-rinuncer-papa-francesco-53060.htm


Il Papa resta a Santa Marta

La Domus Santa Marta
LA DOMUS SANTA MARTA

Francesco per il momento non si trasferisce nell'appartamento papale: «Vuole vivere normalmente»

ALESSANDRO SPECIALE - ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

L'appartamento papale al terzo piano del Palazzo Apostolico è pronto, dopo i rapidi lavori di manutenzione necessari per rimetterlo a nuovo dopo gli otto anni di pontificato di Benedetto XVI. Ma papa Francesco non ci si trasferirà, almeno per ora e per il prossimo futuro, comeanticipato questa mattina dal quotidiano argentino La Nacion.

“Fino a nuovo ordine”, ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, il pontefice argentino rimarrà invece nella Domus Sancta Marthae, la residenza vaticana dove hanno alloggiato i cardinali durante il conclave e dove normalmente abitano qualche dozzina di preti e vescovi in servizio all'interno del Vaticano. Un'altra metà delle stanze è invece a disposizione dei vescovi e dei cardinali di passaggio a Roma per udienze e riunioni.

Il papa ha scelto una “forma di abitazione semplice e in convivenza con altri sacerdoti e vescovi”, ha spiegato padre Lombardi, “pensa di vivere in modo normale e molto semplice”. Rimanendo a Santa Marta, ha aggiunto il portavoce, Francesco potrà vivere “insieme ad altri membri del clero”, rifiutando invece il lussuoso isolamento dell'appartamento pontificio.

Come ogni mattina, papa Bergoglio ha celebrato messa alle 7 di mattina nella cappella della Domus, questa volta insieme agli ospiti fissi della residenza che sono potuti rientrare in possesso delle loro stanze dopo il conclave. Durante l'omelia, ha riferito Lombardi, Francesco ha “lasciato capire che intende rimanere con loro almeno per qualche tempo”.

Il pontefice si è trasferito da qualche giorno nella suite numero 201 della Domus, dotata di un salotto di ricevimento, pensata per ospitare il nuovo pontefice nei giorni immediatamente successivi all'elezione. In precedenza, Francesco era alloggiato nella stanza 207, dove aveva scelto di rimanere anche nei primissimi giorni dopo il conclave.

Lombardi ha comunque sottolineato che Bergoglio ha cominciato ad usare regolarmente l'appartamento 'papale' di rappresentanza, al secondo piano del Palazzo Apostolico, dove riceve i capi di Stato e le altre autorità nella biblioteca privata, come da tradizione. Il portavoce ha spiegato anche che Francesco continuerà ad affacciarsi ogni domenica per recitare l'Angelus dalla finestra dell'appartamento privato al terzo piano.

Che la vita comunitaria della Domus Santa Marta in Vaticano piacesse a Papa Bergoglio se n'erano accorti tutti. La possibilità di incontrare le persone, di fermarsi a tavola con loro, di condividere qualche momento della giornata, di celebrare messa in una cappella capace di contenere un buon numero di persone: tutti elementi che hanno giocato in favore della decisione che Francesco ha fatto capire stamane agli ospiti di Santa Marta, in primis quei cinquanta sacerdoti e monsignori che lavorano nella Curia romana e che sono rientrati nelle loro stanze dopo il conclave.

Il Papa, almeno per il momento, non vivrà più isolato nell'appartamento. E pur usando quello di rappresentanza, come pure quello della residenza usuale dei Papi per l'Angelus domenicale, con Francesco si potrà dire che non esiste più «l'Appartamento», espressione curiale e giornalistica con la quale si definisce lo strettissimo entourage che abita insieme al Pontefice.

Quella di Bergoglio è dunque una scelta di normalità. Quella normalità e affabilità che ha molto colpito nei giorni scorsi i delegati delle altre confessioni cristiane, in particolare le delegazioni ortodosse dei patriarcati di Costantinopoli e di Mosca, rimaste molto contente per aver potuto condividere la tavola con il Papa.

Secondo quanto apprende Vatican Insider, al Pontefice era stata fatta l'obiezione sul fatto che a Santa Marta dovevano rientrare i sacerdoti che lavorano in Curia e che rimanendo lì, Francesco si sarebbe trovato a contatto con loro. La risposta di Bergoglio sarebbe stata: «Sono abituato a stare con i miei preti». La decisione papale del resto non deve stupire: anche nell'arcivescovado di Buenos Aires, Bergoglio era abituato a vivere in una sola stanza dedicata a lui.

Papa Francesco, l'ascolto e il dialogo prima delle decisioni

Francesco
FRANCESCO

Tra consultazioni e impegni liturgici della Settimana Santa inizia a delinearsi l'azione spirituale, pastorale e di governo di Bergoglio

GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO

Francesco riceve i ministri della Santa Sede. Oltreché in politica, è tempo di consultazioni anche sull'altra sponda del Tevere. Papa Bergoglio sta ricevendo cardinali e capi dicasteri  (Sandri,Ouellet, Braz de Aviz ) in vista del "rimpasto di governo" e, soprattutto, della sostituzione prima dell'estate del segretario di Stato Bertone.

Lo stile è lo stesso di quando era arcivescovo di Buenos Aires: ascolta tutti, prende appunti, decide da solo. E' il metodo dei gesuiti. Nella Compagnia di Gesù  all'orizzontalità della gestione segue poi la decisione solitaria con disciplina e obbedienza "militare". Spiega il ministro vaticano della Cultura, Gianfranco Ravasi: «Noi cardinali siamo stati bravi perché in un arco di tempo molto semplice abbiamo trovato un Papa che nessuno pensava".

E aggiunge: "la velocità stessa della scelta è la prova che è stato un percorso a sorpresa anche per noi stessi: i credenti parlano di Spirito Santo, alla fine sono convinto che la gente normalmente ha bisogno di avere ancora una carica di fiducia, sperare è la cosa difficile perché bisogna farlo a testa bassa. E questo Papa lo sta insegnando in una maniera molto semplice». Intanto Francesco riprenderà le visita "ad limina apostolorum" dal 15 al 19 aprile.

Papa Ratzinger, completato in 7 anni il primo ciclo di incontri con i 5 mila vescovi del mondo, aveva modificato lo scorso gennaio il protocollo delle visite che in precedenza prevedevano colloqui individuali di ogni vescovo con il Pontefice e al termine di questi un incontro comune con i presuli della stessa regione ecclesiastica, con un discorso. In gennaio e febbraio, infatti, i vescovi di ogni gruppo avevano invece dialogato tutti insieme con il Papa.

È possibile che Papa Francesco torni ora alla modalità classica, trattandosi per lui del primo contatto con i presuli del mondo. «Dopo la sospensione del mese di marzo, riprendono gli appuntamenti stabiliti dal codice di Diritto Canonico secondo il quale ogni pastore è tenuto a presentare ogni cinque anni una relazione al Sommo Pontefice sullo stato della diocesi affidatagli recandosi nell'Urbe per venerare le tombe dei beati Apostoli», annuncia il sito del Patriarcato di Venezia che non precisa le modalità degli incontri con il nuovo Pontefice ma ricorda che le visite ad limina si concretizzano «in tre momenti: la preghiera di fronte ai sepolcri dei santi Pietro e Paolo, il colloquio personale col Papa, e l'incontro con i responsabili dei dicasteri della Curia Romana che vengono informati sui problemi concreti delle diocesi».Domani, intanto, Jorge Mario Bergoglio presiede la prima udienza generale del pontificato in piazza San Pietro.

Giovedì mattina alle 9.30 il Papa presiede nella basilica vaticana la concelebrazione della santa messa crismale con i cardinali, i patriarchi, gli arcivescovi, i vescovi e i presbiteri presenti a Roma. Nel pomeriggio, alle 17.30, il Papa celebra la messa "nella cena del Signore" (in coena domini) all'istituto penale per minori di Casal del marmo. La celebrazione marca l'avvio del triduo pasquale. Venerdì santo alle 17 a San Pietro il Papa presiede la liturgia della parola, l'adorazione della croce e il rito della comunione per la passione del Signore. Alle 21.15, poi, presiede la 'Via Crucis', al termine del quale rivolgerà la sua parola ai fedeli e impartirà la benedizione apostolica. Sono i giovani del Libano quest'anno a dar voce alle meditazioni. A loro, sotto la guida del patriarca di Antiochia dei maroniti, il cardinale Bechara Boutros Rai, Benedetto XVI aveva chiesto di esprimere, nelle XIV stazioni della Passione di Cristo, le ansie e le attese dei popoli del Medio Oriente.

Sabato sera alle 20.30 ha inizio la veglia pasquale nella notte santa. Papa Francesco benedirà il fuoco nuovo nell'atrio di San Pietro; dopo l'ingresso processionale in basilica con il cero pasquale e il canto dell'Exsultet, presiederà la liturgia della parola, la liturgia battesimale e la liturgia eucaristica, che sarà concelebrata con i cardinali. La mattina dopo, domenica di Pasqua alle 10.15, Bergoglio celebra messa sul sagrato della basilica di San Pietro. Al termine della celebrazione, dalla loggia centrale della Basilica, impartirà la benedizione 'Urbi et Orbi'. Il giorno dopo, lunedì dell'Angelo, Angelus a mezzogiorno in piazza San Pietro.




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