Prima le tenerezze di Don Farinella (“Affogherei Berlusconi nell’olio”), adesso le coccole di Don Giorgio De Capitani (“Vorrei la sua morte e i suoi elettori sono poveracci e ignoranti”) - Con il Pd morente, Ingroia ad Aosta e Di Pietro disciolto, l’opposizione dura e pura a Berlusconi la fanno i sacerdoti…
Comunicato stampa de "la Zanzara"
"La morte di Berlusconi non sarebbe male, spero che il padreterno lo tiri su, così libera l'Italia. Non importa come, lui sa quello che fa". Così don Giorgio de Capitani, parroco di Rovagnate in provincia di Lecco, a La Zanzara su Radio 24. L'uscita del religioso viene dopo le frasi pesanti pronunciate da don Paolo Farinella della diocesi di Genova ("affogherei Berlusconi nell'olio...", ndr).
"La morte di Berlusconi non sarebbe male, spero che il padreterno lo tiri su, così libera l'Italia. Non importa come, lui sa quello che fa". Così don Giorgio de Capitani, parroco di Rovagnate in provincia di Lecco, a La Zanzara su Radio 24. L'uscita del religioso viene dopo le frasi pesanti pronunciate da don Paolo Farinella della diocesi di Genova ("affogherei Berlusconi nell'olio...", ndr).
"Il problema non è Berlusconi - dice don de Capitani - ma gli italiani che lo votano, altrimenti sarebbe già in una casa di riposo. Gli elettori di Berlusconi sono poveracci e ignoranti, peggio dei coglioni che non capiscono niente". "Io ho votato Pd sia alla Camera che al Senato - aggiunge il parroco - e Bersani non deve fare nessun accordo col grande puttaniere". "Battiato? Quando ho sentito quelle parole - dice ancora - mi si è allargato il cuore anche per la sede in cui l'ha detto, è vero in Parlamento ci sono donnette facili"
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