ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 17 maggio 2013

Il bergoglianismo e la stura degli eretici dannati #


Teilhard de Chardin e il dialogo tra fede e cultura

Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955)
PIERRE TEILHARD DE CHARDIN (1881-1955)

Il concorso dei giovani dell'Istituto Sociale dei gesuiti di Torino al Salone del libro e la conferenza di Carlo Molari al Sociale


Giovedì  presso lo spazio Book del Bookstock Village  del Salone del Libro si è svolta la premiazione della seconda edizione del concorso letterario il mio sogno”, ideato e organizzato dall’Istituto Sociale di Torino in collaborazione con la Fondazione per la Cultura, la Musica e il Libro e  rivolto agli studenti delle terze medie delle scuole statali e paritarie del comune di Torino e cintura.


Con il concorso si è voluto invitare i ragazzi a esprimere un loro sogno - tema molto caro alla tradizione educativa, spirituale e missionaria della Compagnia di Gesù -  desideri e pensieri sul futuro, a occhi aperti e chiusi, in un momento così difficile per il nostro Paese e in una età in cui si è nel pieno delle problematiche della crescita.

Il concorso è dedicato, altresì,  al Cardinale Carlo Maria Martini - ex alunno del Sociale -  che in un importante intervento sul tempo della crisi diceva profeticamente: "Lasciateci Sognare". Egli spronava a "sognare in grande" e a "saper guardare con mente aperta al futuro". Oggi più che mai abbiamo bisogno di questo sguardo ampio e di ascoltare i sogni dei ragazzi, proprio come faceva Martini e come propone il nostro concorso.

La giuria presieduta dallo scrittore  Maurizio De Giovanni e composta  dal Sindaco di Torino Piero Fassino, dal Presidente della Fondazione per la Cultura, la Musica e il Libro Rolando Picchioni, dal vice Caporedattore de La Stampa Guido Novaria, dal  Coordinatore didattico Scuola primaria  e Secondaria di 1° grado dell'Istituto Sociale Paola Vigna e dal Coordinatore didattico liceo classico e scientifico dell'Istituto Sociale P. Teresio Gianuzzi S.J., premierà i 10 finalisti del concorso.

Venerdì 17 maggio alle ore 18 l’Istituto Sociale e l’Associazione Italiana Teilhard de Chardin invitano alla lectio magistralis del teologo don Carlo Molari su “Dialogo interculturale e interreligioso: la figura del Cristo universale. L’influenza del gesuita Pierre Teilhard de Chardin nella Gaudium et Spes. Attualità del Concilio”.

Introduce padre. Vitangelo Denora S.J.,Gestore dell’Istituto Sociale e Delegato dei Collegi dei Gesuiti in Italia e Albania.

Nel libro Conversazioni notturne a Gerusalemme  afferma il card. Carlo Maria Martini: « Mi ha sempre entusiasmato Teilhard de Chardin, che vede il mondo procedere verso il grande traguardo, dove Dio è tutto in tutto. La sua utopia è un’unità che assegna a ciascuno il suo personale posto, trasparente e accettato da tutti gli altri. Ciò che è personale rimane, ma in Dio siamo uno. L’utopia è importante: solo quando hai una visione lo Spirito ti innalza al di sopra di meschini confini».

Il pensiero di p. Pierre Teilhard de Chardin S.J., un cristiano fedele alla terra e alla ricerca del Cristo universale, a quasi 60 anni dalla sua morte non cessa di esercitare il suo fascino e di manifestare la sua attualità. In particolare, nel nostro contesto di mondo globalizzato, la sua categoria del Cristo universale può aiutare i credenti a vivere un cristianesimo relazionale, capace di praticare il rispetto, il dialogo e la collaborazione tra religione e scienza, le culture e le religioni del mondo.

A mezzo secolo dall’inizio del Concilio Vaticano II ci domandiamo come il suo pensiero sia stato riferimento per alcuni documenti conciliari e come sia attuale per dissentire dai nuovi “profeti di sventura” e presentare una Chiesa gioiosa, “madre amorevole di tutti, benigna, paziente, piena di misericordia e di bontà”

REDAZIONEROMA
  





Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.