di Francesco Colafemmina
A pochi passi dal Padiglione della Santa Sede, nell'ambito dell'esposizione dall'illuministico titolo "
Il Palazzo Enciclopedico"
verranno esposte alcune opere del più noto esoterista e satanista del
XX secolo.
Sì, certo, qualcuno mi citerà Introvigne-ghostbuster
secondo il quale A.C. (meglio citarne solo le iniziali, dato che forse
porta un po' di jella!) non era un vero e proprio satanista perché "era
un mago che nei satanisti disprezzava proprio quello che il satanismo ha
di specifico, cioè la credenza e la venerazione per Satana.". Infatti,
non a caso nel suo
Magik, il suddetto soggetto invocava un tal Satana nei seguenti versi rituali:
"Thou Spiritual Sun! Satan, Thou Eye, thou Lust; Cry aloud! Whirl the Wheel, O my Father, O Satan, O Sun!"
Bene, lasciando stare le giravolte introvignesche fra presunti e
autentici massoni, presunti e autentici satanisti, A.C. è universalmente
noto per essere uno dei più ambigui e persistenti esoteristi e
occultisti del XX secolo. Di certo non un artista...
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A.C. & Frieda Harris - Thoth Tarot "il diavolo" - Opera esposta alla Biennale di Venezia |
In questa veste però la Biennale ospiterà alcune carte dei tarocchi
dipinte da C. e da Frieda Harris. Riprendo testualmente il comunicato
dell'Ordo Templi Orientis (l'entità esoterico-iniziatica creata da A.C.)
pubblicato sul suo sito:
"La sede internazionale dell'O.T.O. e il Warburg Institute hanno
organizzato l'inclusione di nove dipinti dei Thoth Tarot (i tarocchi di
Thoth n.d.T.) di A.C. e Frieda Harris. [...] La Biennale è la prima
occasione durante la quale così numerosi dipinti dei Tarocchi saranno
esposti al pubblico per un così lungo periodo - circa 5 mesi. La
partecipazione all'ultima Biennale ha raggiunto i 400.000 spettatori,
così questa occasione sarà un modo per introdurre i Thoth Tarot presso
un pubblico ampio e sofisticato. Vorremmo ringraziare Massimiliano Gioni
e la sua assistente-curatrice Helga Just Christoffersen per
l'inclusione delle opere e il Warburg Institute per aver reso possibile
il prestito delle opere. Aggiungiamo che quest'anno la Biennale include
opere di altri due pittori Thelemiti (la pseudo-religione di C.,
n.d.T.): Harry Smith and Xul Solar."
Mi chiedo, molto semplicemente, come possa ancora una volta
giustificarsi la presenza della Santa Sede nell'ambito di una simile
esposizione dal decadente e dissacrante gusto fin de siécle. Siamo allo
stesso livello mutatis mutandis del 1895, dell'interdetto del Patriarca
Sarto, allorché la Biennale ospitò l'opera di Giacomo Grosso "Il Supremo
convegno". Ambientata in una Chiesa mostrava donnine nude distese su di
un feretro... Dopo più di un secolo siamo sempre allo stesso punto. Ma
la lotta si è fatta più sottile, a botte di occultismo, di comunicazioni
esoteriche e di ambigui rilassamenti da parte di un Vaticano che
predica più o meno bene e razzola male, anzi malissimo.
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