Il direttore generale dello Ior, Paolo Cipriani, e il suo vice, Massimo Tulli, hanno dunque lasciato lo Ior. La notizia cade nel giorno in cui a Regina Coeli si svolgerà l'interrogatorio di monsignor Nunzio Scarano, arrestato venerdi 28 giugno per corruzione e truffa. Cipriani e Tulli pagano per aver permesso a Scarano, capocontabile dell'Apsa (Amministrazione patrimonio sede apostolica), denominato «Monsignor cinquecento euro» per la grande disponibilità di banconote di grosso taglio, di utilizzare lo Ior «come privatissima e illecita filiale off-shore» (parole del procuratore aggiunto di Roma, Nello Rossi).
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LE DATE - Se si guardano le date in cui il tentativo di trasferire oltre Porta Sant'Anna almeno 20 milioni di euro, esso doveva essere compiuto, tra maggio e luglio dello scorso anno, il 2012 , proprio quando ii giornali erano pieni di notizie sullo Ior, sul processo di integrazione nel sistema antiriciclaggio internazionale, e sulla valutazione del Comitato Moneyval sullo Stato della Città del Vaticano.
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Dopo l'arresto di Scarano, venerdì 28 giugno, nella sede dello Ior circolava questa valutazione: «O erano sicuri che il sistema dei controlli antiriciclaggio da noi non funzionano o qualcuno aveva offerto aiuto dall'interno per condurre in porto un'operazione del genere». Un addetto di un'ambasciata latinoamericana che per la sua mansione ha continui contatti con lo Ior aveva sottolineato un particolare significativo: «La riforma è iniziata circa venti giorni fa, hanno cambiato le tecnologie informatiche, aumentato i controlli sugli spostamenti di soldi. Era necessario». Aggiungendo : «Di sicuro qualche testa cadrà».
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L'INDAGINE INTERNA - E' subito scattata un'indagine interna, decisa dal board, il Consiglio di sovrintendenza, cioè il Consiglio d'amministrazione presieduto da Ernst von Freyberg. Resta il fatto che, per la terza volta in quindici giorni, von Freyberg ha dovuto far fronte a un coinvolgimento della cosiddetta banca vaticana in clamorose iniziative della magistratura italiana, relative a reati che si sarebbero concretizzati fino agli ultimi mesi: così gravi da aver imposto la custodia cautelare per quattro persone (i tre di ieri e il prefetto La Motta) anche per l'enorme entità delle cifre coinvolte (decine di milioni di euro).
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Il problema è infatti che le vicende giudiziarie di monsignor Scarano (quanto al riciclaggio per cui procede la Procura di Salerno) e La Motta (ex vicedirettore dell'Aisi, titolare di un conto Ior in quanto Gentiluomo di sua Santità e nel cui dipartimento lavorava il sottoufficiale Zito, arrestato insieme a monsignor Scarano) non sono tra quelle 6 segnalazioni conteggiate dall'Aif (l'autorità di intellingence finanziaria) nella seconda metà del 2012 e neppure tra le sette operazioni sospette segnalate dall'Ior dall'inizio dell'anno.
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PAPA FRANCESCO IN CAMPO - Papa Francesco che era stato subito informato dell'arresto di Scarano, ha appena nominato con un suo Chirografo una commissione di cinque membri, presieduta dal cardinale Farina, con poteri di indagine sulla cosiddetta banca vaticana.
SEDE DELLO IOR
Paolo Cipriani , 59 anni, che ha sempre difeso la correttezza sua e dell'Istituto da sospetti e accuse, era stato nominato il 13 giugno 2007 dalla Commissione cardinalizia presieduta dal cardinale Angelo Sodano, presidente dello Ior era allora Angelo Caloja. E' indagato dalla Procura di Roma dal settembre 2010 insieme all ex presidente Gotti Tedeschi e al suo vice Massimo Tulli nell inchiesta per riciclaggio di 23 milioni di euro in relazione a un conto Ior presso la filiale Unicredit di via della Conciliazione.
Tulli, da molti considerato il vero uomo forte dello Ior, è inoltre indagato nell inchiesta dalla Procura di Salerno per riciclaggio a carico di monsignor Scarano per una somma di 570 mila euro. Anche questa somma era transitata dal conto Ior presso la filiale Unicredit di via della Conciliazione. Conto che è stato chiuso nel maggio 2011 proprio da Cipriani e Tulli perché non poteva piu garantire «la riservatezza dei clienti» ( vedi comunicazione alla clientela in data 25 maggio 2011).
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-benedetto-il-giorno-che-ratzinger-si-e-dimesso-il-papa-azzera-il-vertice-58679.htm
http://www.corriere.it/economia/13_luglio_01/ior-dimissioni-vice-direttore-cipriani-vaticano_fecd918e-e283-11e2-b962-140e725dd45c_print.html
LO SCANDALO
Ior, cadono le prime teste dopo lo scandalo Si dimettono il direttore Cipriani e il suo vice
Paolo Cipriani e Massimo Tulli lasciano le cariche che passano, ad interim, al presidente Ernst von Freyberg
Ernst von Freyberg (Ansa)
Stretta del Vaticano sullo Ior. Il direttore generale della Banca Vaticana Paolo Cipriani e il suo vice Massimo Tulli hanno rassegnato le dimissioni che sono state accolte dalla Commissione dei cardinali e dal board di sovrintendenza. La notizia arriva dalla sala stampa della Santa Sede che spiega che le funzioni di dg dell'Istituto sono state assunte «ad interim» dal presidente Ernst von Freyberg.
LE DIMISSIONI - «Dopo molti anni di servizio - si legge nel comunicato del Vaticano - ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell'Istituto stesso e della Santa Sede». Le dimissioni arrivano dopo il clamoroso arresto di monsignor Nunzio Scarano e il commissariamento dello Ior deciso da Papa Francesco.
«Dopo molti anni di servizio - si legge in una nota del Vaticano - ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell'Istituto stesso e della Santa Sede. Il Consiglio di sovrintendenza e la Commissione dei Cardinali hanno accettato le loro dimissioni e hanno chiesto al Presidente Ernst von Freyberg di assumere ad interim le funzioni di Direttore generale con effetto immediato. L'Autoritá di Informazione Finanziaria è stata informata. La Commissione speciale nominata il 26 giugno scorso ha preso atto di questa decisione».
«Dopo molti anni di servizio - si legge in una nota del Vaticano - ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell'Istituto stesso e della Santa Sede. Il Consiglio di sovrintendenza e la Commissione dei Cardinali hanno accettato le loro dimissioni e hanno chiesto al Presidente Ernst von Freyberg di assumere ad interim le funzioni di Direttore generale con effetto immediato. L'Autoritá di Informazione Finanziaria è stata informata. La Commissione speciale nominata il 26 giugno scorso ha preso atto di questa decisione».
NUOVO ASSETTO - Nella nota si spiega ancora che Ernst von Freyberg «sarà coadiuvato da Rolando Marranci in qualità di Vice Direttore e da Antonio Montaresi nella nuova posizione di Chief Risk Officer con la responsabilità di compliance e progetti speciali. Rolando Marranci è stato Chief Operating Officer presso una nota banca italiana a Londra. Antonio Montaresi ha operato come Chief Risk Officer e Chief Compliance Officer presso varie banche negli Stati Uniti». «A nome del Consiglio di Sovrintendenza ringrazio il Sig. Cipriani e il Sig. Tulli per la dedizione personale manifestata nel corso degli anni», ha dichiarato il Presidente Ernst von Freyberg. «Sono lieto della nomina di Rolando Marranci e Antonio Montaresi in quanto eccellenti professionisti», ha aggiunto. «Dal 2010 lo Ior e la sua Direzione hanno lavorato seriamente per portare le strutture e i procedimenti in linea con gli standard internazionali di lotta al riciclaggio di denaro. Sebbene siamo grati per i risultati conseguiti, oggi è chiaro che abbiamo bisogno di una nuova direzione per accelerare il ritmo di questo processo di trasformazione. I progressi fatti sono in gran parte dovuti al sostegno continuo degli organismi di governo dell'Istituto e del suo personale». Il Consiglio di Sovrintendenza ha avviato un procedimento di selezione «al fine di nominare un nuovo Direttore Generale e un Vice Direttore nel prossimo futuro». «Nel maggio scorso, il Promontory Financial Group, guidato da Elizabeth McCaul (Partner-in-charge del New York Office e Chief Executive Officer di Promontory Europe) e Raffaele Cosimo (Chief Operating Officer di Promontory Europe) è stato incaricato dal Presidente del Consiglio di Sovrintendenza di potenziare il programma antiriciclaggio dell'Istituto in sette flussi di lavoro, conducendo una forensic review e il controllo dei rapporti con i clienti. Ernst von Freyberg -prosegue la nota- ha inoltre chiesto a Elizabeth McCaul e a Raffaele Cosimo di fungere da Senior Advisors per la gestione dell'Istituto, data la loro grande competenza ed esperienza».
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