ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 6 gennaio 2014

Re Magio di ritorno?

Terra Santa: Francesco per tre giorni sulle orme di Paolo VI

Gerusalemme
GERUSALEMME

Il Papa ha annunciato il pellegrinaggio per commemorare l'abbraccio di cinquant'anni fa tra Montini e Atenagora. Dal 24 al 26 maggio, con tappe ad Amman, Betlemme e Gerusalemme *

Rivoluzione nella Chiesa in immagini Foto della settimana

Papa Francesco riceve menorah -1

Francesco viene assegnata una menorah da Israele

Alcuni giorni dopo che il Papa Francesco ha pubblicato il suo Esortazione apostolica Evangelii Gaudium in cui si afferma che l'Alleanza di Dio con gli ebrei "non è mai stata revocata" (§ 247), ha ricevuto un regalo simbolico dal primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu.
 Infatti , il documento papale è stato firmato il 24 novembre 2013 e il 2 dicembre, Netanyahu gli ha dato unamenorah in Vaticano, per conto di Israele. Come si ricorderà, dopo la distruzione del Tempio nel 70 DC dai Romani, l'unico simbolo visibile che è rimasto della vecchia alleanza di Dio con gli ebrei era una menorah . E 'stato portato da Tito da Gerusalemme a Roma. Nel 5 ° secolo i Vandali saccheggiarono Roma e trasportati a Cartagine, nel 6 ° secolo Belisario prese da Cartagine a Costantinopoli e consegnati a Giustiniano. A sua volta, Giustiniano diede agli ebrei di Gerusalemme. Dopo che è scomparso.Probabilmente gli ebrei conservano in qualche luogo sconosciuto a questo giorno. È espressiva che Netanyahu ha dato Francesco simbolica menorahper ringraziarlo per il suo stand favorevole agli ebrei, ma contro Scritture. È un dato di fatto, St. Paul nelle sue Epistole afferma chiaramente che il Nuovo Testamento ha revocato l'Antico (Eb 8:13, Rm 9, 25-26, 30-32). Così, un altro atto significativo di Francesco è di respingere St . Paolo e affermare gli ebrei nel Vecchio Testamento. In questo modo, Bergoglio anche nega implicitamente il Nuovo Testamento, la Chiesa cattolica come l'erede del Vecchio Testamento e Nostro Signore Gesù Cristo come il Messia ... 
Papa Francesco riceve menorah -2
Foto da Internet

Pubblicato il 5 Gennaio 2014
*

* Un viaggio di soli tre giorni, proprio come quello che fece Paolo VI nel gennaio 1964, esattamente cinquant'anni fa. Un pellegrinaggio «di preghiera», come Francesco ha ribadito con particolare forza, per sottolineare il carattere eminentemente religioso della sua seconda trasferta internazionale.

A mezzogiorno di oggi, subito dopo la preghiera dell'Angelus, il Papa ha detto: «Nel clima di gioia, tipico di questo tempo natalizio, desidero annunciare che dal 24 al 26 maggio prossimo, a Dio piacendo, compirò un pellegrinaggio in Terra Santa. Scopo principale è commemorare lo storico incontro tra il Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora, che avvenne esattamente il 5 gennaio, come oggi, di 50 anni fa».

«Le tappe - ha aggiunto Francesco - saranno tre: Amman, Betlemme e Gerusalemme. Presso il Santo Sepolcro celebreremo un incontro ecumenico con tutti i rappresentanti delle Chiese cristiane di Gerusalemme, insieme al Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli. Fin da ora vi domando di pregare per questo pellegrinaggio».

Il viaggio di Paolo VI, la prima trasferta internazionale di un Pontefice dell'epoca contemporanea, il primo dei nove viaggi fuori Italia compiuti da Papa Montini, fu un vero tour de force, con tappe anche a Nazaret e nei luoghi santi della Galilea. Quello di Francesco avrà la medesima durata, ma sarà ancora più essenziale, con tappe ad Amman, in Giordania - dove si venera il luogo del battesimo di Gesù -, a Betlemme - nei territori sottoposti all'Autorità palestinese, dove il Papa celebrerà la messa - e infine a Gerusalemme - dove si terrà l'incontro ecumenico.

All'inizio del pontificato, lo scorso marzo, era stato Bartolomeo I, Patriarca ecumenico di Costantinopoli, a invitare in Terra Santa Francesco per commemorare l'abbraccio dei predecessori avvenuto cinquant'anni fa: un evento storico, a cui seguì la revoca delle rispettive scomuniche.

La celebrazione ecumenica presso la Basilica del Santo Sepolcro - nel luogo dove si fa memoria della resurrezione di Gesù e dove, al tempo stesso, sono così evidenti le divisioni dei cristiani - rappresenta una notizia significativa: con Francesco e Bartolomeo saranno presenti infatti «tutti i rappresentanti delle Chiese cristiane di Gerusalemme». Un segno di speranza per il cammino dell'unità dei cristiani.

«Natale sempre ci fa pensare a Betlemme - aveva detto il Papa nell'intervista con "La Stampa" e "Vatican Insider"pubblicata lo scorso 15 dicembre - e Betlemme è in un punto preciso, nella Terra Santa dove è vissuto Gesù. Nella notte di Natale penso soprattutto ai cristiani che vivono lì, a quelli che hanno difficoltà, ai tanti di loro che hanno dovuto lasciare quella terra per vari problemi. Ma Betlemme continua a essere Betlemme. Dio è venuto in un punto determinato, in una terra determinata, è apparsa lì la tenerezza di Dio, la grazia di Dio. Non possiamo pensare al Natale senza pensare alla Terra Santa. Cinquant'anni fa Paolo VI ha avuto il coraggio di uscire per andare là, e così è cominciata l'epoca dei viaggi papali. Anch'io desidero andarci, per incontrare il mio fratello Bartolomeo, patriarca di Costantinopoli, e con lui commemorare questo cinquantenario rinnovando l'abbraccio tra Papa Montini e Atenagora avvenuto a Gerusalemme nel 1964. Ci stiamo preparando».

«Per me l'ecumenismo - diceva ancora Papa Bergoglio - è prioritario. Oggi esiste l'ecumenismo del sangue. In alcuni paesi ammazzano i cristiani perché portano una croce o hanno una Bibbia, e prima di ammazzarli non gli domandano se sono anglicani, luterani, cattolici o ortodossi. Il sangue è mischiato. Per coloro che uccidono, siamo cristiani. Uniti nel sangue, anche se tra noi non riusciamo ancora a fare i passi necessari verso l'unità e forse non è ancora arrivato il tempo. L'unità è una grazia, che si deve chiedere».

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO
Paolo VI e il Patriarca Atenagora

Uno sente alla televisione che il Papa andrà in pellegrinaggio in Terra Santa e, da semplice cattolico, si dice: Valà, che almeno Bergoglio va a visitare i Luoghi Santi, chissà che non gli serva. E invece no, non sia mai: 

Scopo principale è commemorare lo storico incontro tra il Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora, che avvenne esattamente il 5 gennaio, come oggi, di 50 anni fa.
Come al solito, l'ecumenismo viene prima di tutto, prima di Nostro Signore, prima della venerazione del luogo in cui Egli nacque, delle città in cui Egli predicò, del monte su cui fu crocifisso e del sepolcro dal quale Egli risorse. E infatti:

Presso il Santo Sepolcro celebreremo un incontro ecumenico con tutti i rappresentanti delle Chiese cristiane di Gerusalemme, insieme al Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli.

Prima di tutto si pensa a commemorare e a ripetere gli abbracci con gli scismatici d'Oriente, con gli Eterodossi che non solo negano pervicacemente il Primato giurisdizionale del Papa, ma rifiutano i Concili celebrati  dal 1054 e i dogmi proclamati dopo lo scisma, oltre alla processione della Terza Persona della Ss.ma Trinità dal Padre e dal Figlio (Filioque). 

Qualcuno però ignora che la revoca delle reciproche scomuniche (capirai cosa se ne fa un Papa della scomunica di un eretico scismatico) non è durata a lungo, e che moltissimi Metropoliti hanno colpito dell'anatema e della scomunica Giovanni Paolo II e Benedetto  XVI, oltre a numerosi Vescovi sedicenti cattolici. Il motivo? L'aver proseguito sulla strada del Concilio, predicando l'ecumenismo e il dialogo interreligioso, cosa che per loro è una bestemmia contro il Vero Dio. 




Il paradosso è quindi che, per una questione di squallido marketing conciliare, il Papa della Chiesa di Roma e il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli si incontrano per celebrare una farsa in cui il Sommo Pontefice abdica al proprio ruolo di Pastore universale e tace deliberatamente sulle verità cattoliche e sugli errori degli Eterodossi; e il Presule Eterodosso, a titolo personale (poiché non presiede a pari titolo del Papa le chiese d'Oriente, ma solo la propria sede) starà al gioco pur di avere un po' di visibilità mediatica. Assisi insegna.

Ricordiamo quando, alcuni anni or sono, in occasione dell'Anno Paolino e per la festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, furono invitati gli Eterodossi alla Messa Papale in San Pietro, e per l'occasione, al fine di non irritare la loro notoria suscettibilità in questioni dottrinali, fu omesso il Credo niceno costantinopolitano (nel quale si professa lo scomodo qui ex Patre Filioque procedit) sostituendolo con il meno impegnativo Credo degli Apostoli. I modernisti non si smentiscono mai. 


Michele Cerulario

Ovviamente le Chiese Cattoliche Orientali, che da secoli subiscono l'opposizione aperta e la persecuzione degli scismatici, non meritano alcun appoggio da Roma, che anzi dimostra di considerarle un fastidioso intralcio al dialogo ecumenico. Quanto a San Leone IX, che scomunicò il Patriarca Michele Cerulario nel 1054, essendo un Papa preconciliare deve essere necessariamente smentito dai membri della nuova chiesa. 

E non si deve ascoltare nemmeno Pio XI, che nella Mortalium animos afferma:

Potrà sembrare che questi pancristiani, tutti occupati nell’unire le chiese, tendano al fine nobilissimo di fomentare la carità fra tutti i cristiani; ma come mai potrebbe la carità riuscire in danno della fede? Nessuno certamente ignora che lo stesso apostolo della carità, San Giovanni (il quale nel suo Vangelo pare abbia svelato i segreti del Cuore sacratissimo di Gesù che sempre soleva inculcare ai discepoli il nuovo comandamento: « Amatevi l’un l’altro »), ha vietato assolutamente di avere rapporti con coloro i quali non professano intera ed incorrotta la dottrina di Cristo: « Se qualcuno viene da voi e non porta questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo nemmeno » (II Joann., X). Quindi, appoggiandosi la carità, come su fondamento, sulla fede integra e sincera, è necessario che i discepoli di Cristo siano principalmente uniti dal vincolo dell’unità della fede.

Avanti così, Bergoglio. 



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.