N questi giorni è stato dato risalto alla notizia,
secondo cui l'Episcopato elvetico starebbe esercitando pressioni sulla
Santa Sede, affinché la disciplina sul Matrimonio cattolico - e con essa
anche non pochi principj di morale coniugale - venga aggiornata, dal
momento che sono sempre meno i Cattolici che la praticano. Alcuni osano
affermare che mutare la dottrina si può e si deve, ovviamente
laddove essa è cattolica; quando la dottrina è invece quella del
Vaticano II, quegli stessi che si mostrano tanto possibilisti insorgono e
parlano di tradimento non appena si mette in discussione anche un solo iota degli atti conciliari.
Paradossalmente, in questo gioco delle
parti in cui l'ala estremista del progressismo chiede ai Dicasteri
Romani riforme assurde, il ruolo del defensor fidei è affidato al Prefetto del Sant'Uffizio, Mons. Gerard Ludwig Müller,
che verrà creato Cardinale al prossimo Concistoro e che, stando alle
sue dichiarazioni, non crede né alla Sacra Verginità di Maria Ss.ma, né
alla Presenza Reale, mentre considera i Protestanti come membri della
Chiesa.
L'inganno che ci si prepara è tanto
vecchio quanto noto: laddove si voglia ottenere un allentamento della
disciplina, si deve dar voce a delle richieste estreme ed eccessive, in
modo da poter poi accordare meno di quanto esse reclamino, ma che alla
fine corrisponda a quanto sin dall'inizio si voleva concedere. In
pratica, si chiede cento per ottenere cinquanta.
Benedetto XVI aveva già teorizzato che,
in materia di indissolubilità del vincolo coniugale, si sarebbe dovuto
tener conto che in molti casi i contraenti hanno un vizio di consenso,
per cui il Matrimonio sarebbe nullo e alla Rota Romana non
resterebbe che prenderne atto. Francesco ha fatto propria l'opinione del
suo predecessore a Buenos Aires, il Card. Quarracino, che diceva: Per
me la metà dei matrimoni sono nulli, perché si sposano senza maturità,
senza accorgersi che è per tutta la vita, perché lo fanno per
convenienza sociale.
Bisognerebbe comprendere a quale titolo
si possa affermare che le giovani coppie che, in clima di generalizzata
paganizzazione, decidono di sposarsi in chiesa non siano consapevoli di
quel che fanno, anche tenendo conto del corso prematrimoniale al quale
sono tenute a partecipare, e dell'esame che il Parroco deve fare per
accertarsi, prima delle nozze, della volontà dei nubendi.
Abbiamo quindi da un lato i vessilliferi della nuova era bergogliana
alla Madriaga, che chiedono alla Santa Sede ciò che non è nelle sue
funzioni accordare; e dall'altra una Gerarchia che, pur affermando i
principj immutabili del Matrimonio sacramentale, aggira il problema
allargando le maglie dei casi di nullità.
Ci troveremo quindi nella situazione in
cui, istruiti da abili avvocati rotali, i coniugi giureranno il falso ed
affermeranno di non aver avuto idea che il Matrimonio religioso è
indissolubile. Sotto il profilo morale, essi rimangono sposati anche se
la Rota dichiarerà nullo il Sacramento, e si macchieranno di una colpa
che, salvo pentimento, sarà per loro causa di dannazione eterna, pur col
sigillo del Tribunale vaticano.
Il risultato che ne deriverà andrà a
detrimento della santità e dell'indissolubilità del Matrimonio, e come
tale sarà percepito dalle masse, opportunamente indirizzate in tal senso
dai media. E il danno sociale che questa presa di posizione della Santa
Sede comporterà sarà ben presto visibile, anche per l'educazione
religiosa della prole e l'esempio cristiano che gli sposi daranno loro,
oltre alla equiparazione del Matrimonio cattolico con il concubinato
civile. Un altro passo verso la dissoluzione della società e della
Chiesa, ad opera dei suoi Pastori.
Rimane l'ipocrisia inaudita di una decisione della Gerarchia, che ancora una volta contraddice nella prassi la dottrina che obtorto collo ancora deve affermare, volendo salvare le apparenze.
Ci chiediamo se non si giungerà ad una
soluzione analoga per quanti, ordinati sacerdoti o addirittura
consacrati Vescovi, scopriranno - magari nell'imminenza di una
persecuzione anticattolica - di non aver avuto l'intenzione di ricevere
il Sacramento dell'Ordine e chiederanno di esser riconosciuti come
semplici laici per vizio di intenzione. O quanti, dichiarando di
non aver chiesto il Battesimo loro impartito da piccoli, pretenderanno
di non esser considerati Cattolici.
Estote parati.
http://opportuneimportune.blogspot.it/2014/02/facile-profezia-sul-matrimonio-cattolico.html
Dal sito Effedieffe
Cosa deve accadere affinché le Autorità pubbliche si rendano conto che la loro missione è proteggere la libertà religiosa?
L’ultima vittima è stata il Cardinale Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, aggredito il pomeriggio di questa domenica.
Si esige dal Ministro degli Interni che agisca immediatamente in tre modi:
Presentiamo qui un semplice rapporto degli attacchi che in poco più di un mese hanno subìto i credenti in Spagna:
Cosa deve accadere ai cristiani affinché le Autorità pubbliche adottino le misure necessarie?
Domandiamo urgentemente che i credenti possano avere di fatto (e non soltanto sulla carta) gli stessi diritti di qualsiasi cittadino e godere della medesima protezione.
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Cosa deve accadere affinché le Autorità pubbliche si rendano conto che la loro missione è proteggere la libertà religiosa?
L’ultima vittima è stata il Cardinale Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, aggredito il pomeriggio di questa domenica.
Si esige dal Ministro degli Interni che agisca immediatamente in tre modi:
1) Iniziando un’indagine di polizia efficace che porti ad identificare quelle donne e a consegnarle alla Giustizia.
2) Procurando ai vescovi, arcivescovi e cardinali la sicurezza di polizia necessaria affinché possano avere gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini.
3) Prevenendo e garantendo la sicurezza dei fedeli e dei luoghi di culto.
Presentiamo qui un semplice rapporto degli attacchi che in poco più di un mese hanno subìto i credenti in Spagna:
• Profanazione della chiesa di San Félix, a Sabadell (Barcellona), in piena Messa di mezzanotte, a Natale.
• Graffiti offensivi contro la Madonna nell’ostello per i bisognosi, a Vigo, gestito da religiose.
• Collegi e chiese aggrediti con graffiti, profanazioni e sabotaggi in vari luoghi della Spagna.
• Tentativo di dare alle fiamme la chiesa di Santa Marina, a Siviglia.
• Denunzia delle Gioventù Socialiste contro Mons. Reig Plà per aver difeso pubblicamente la dottrina della Chiesa.
• Attacchi contro Mons. Sebastián per aver difeso la visione cristiana del matrimonio, della famiglia e della vita.
• Gli autori dell’attacco con una bomba contro la Basilica del Pilar (Saragozza) minacciano pubblicamente i credenti, le loro chiese e i loro rappresentanti.
Cosa deve accadere ai cristiani affinché le Autorità pubbliche adottino le misure necessarie?
Domandiamo urgentemente che i credenti possano avere di fatto (e non soltanto sulla carta) gli stessi diritti di qualsiasi cittadino e godere della medesima protezione.
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Un nostro commento: quando la donna giunge a tali aberrazioni infernali e sacrileghe, allora la società è giunta alla fine.
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