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sabato 15 febbraio 2014

UN’OPERAZIONE CLERICALE



Che cosa si cela dietro la cacciata di Boffo da Tv2000



Che cosa si cela dietro la cacciata di Boffo da Tv2000


Fatti, indiscrezioni e alcune interpretazioni eccentriche sulla separazione ben poco consensuale tra l'editore della tv che della CEI e l'ex direttore dell'Avvenire
E’ rimasto “sbigottito”, quando ieri mattina l’editore formale di Tv2000, Società Rete Blu, l’ha convocato per scambiare quattro chiacchiere. Mai, Dino Boffo, si sarebbe aspettato di essere fatto fuori così. Proprio ora che gli ascolti della tv dei vescovi italiani vanno alla grande, complice la popolarità di Francesco e il seguito che hanno le sue messe, i suoi incontri extraliturgici, le sue visite fuori Roma. Eppure, è quanto accaduto.
NULLA DI CONSENSUALE
A sessantuno anni d’età viene cacciato per far posto (seppur provvisoriamente)  a un monsignore che di primavere sulle spalle ne ha novantatré. Non proprio un inno al giovanilismo, verrebbe da dire. Nella separazione tra Boffo e Tv2000 non c’è nulla di consensuale: “Si è trattato di una decisione comunicata a Boffo, che da oggi non è più direttore”, si limitava a spiegare il presidente del Cda di Rete Blu, Giovanni Traverso. E l’ormai ex direttore, “in mancanza di una spiegazione plausibile del suo licenziamento, si è rifiutato di sottoscrivere il comunicato ufficiale” messo sul tavolo per la controfirma, come scrive Repubblica.
UN’OPERAZIONE CLERICALE
Boffo tace, si trincera dietro il “no ho nulla da dire” di rito. Ma sotto sotto qualcosa si lascia scappare: “E’ un’operazione clericale, Tv2000 dava fastidio ai preti”. Zero nomi, ma non è forse solo una coincidenza che il cambio sia stato deciso dopo la nomina di Nunzio Galantino a segretario a interim della Cei. E proprio quest’ultimo, ascoltatissimo da Francesco (assai più del suo capo Bagnasco), sia stato ricevuto a Santa Marta anche il 13 febbraio scorso. Trentasei ore prima della defenestrazione di Boffo.
LA CONCORRENZA
Dietro l’avvicendamento “fisiologico” – così l’editore –, c’è anche una concorrenza tra tv cattoliche che vivono una specie di boom dopo l’avvento del Papa argentino. In particolare, si nota una certa concorrenza (a tratti mal digerita) tra Tv2000 e il Ctv del “prorompente” (come scrive Repubblica) mons. Dario Edoardo Viganò. Eppure, pur provenendo da un mondo diverso (Boffo fu nominato direttore di Avvenire da Camillo Ruini nel 1994), l’ormai ex direttore della tv della Cei s’era rapidamente sintonizzato sulle nuove frequenze. Dirette fiume con commenti ad hoc in cui commentava “lo stile finalmente sobrio” del Papa, criticava quei “monsignori bardati come non mai” colpevoli di usare il vestiario prescritto. Forse, un eccesso di zelo non a tutti gradito.
LA STAMPA E I SIMBOLI

A leggere qualche commento, si rischia un’emicrania. Boffo silurato diventa oggi il simbolo della rinascita e della purificazione della chiesa dopo le beghe e lotte intestine tra Bertone e Cei durate per anni. Boffo come il simbolo di un mondo fallito e decaduto da cacciare. Ora che c’è Francesco, tutto diventa facile e possibile. Ma è per caso lo stesso Boffo che tre anni e mezzo fa era diventato l’eroe della libera stampa per l’attacco del Giornale di Vittorio Feltri? E’ lo stesso Boffo vittima di un sistema (anzi, di un metodo) che puniva chi non s’allineava e che lottava nonostante le forze avverse per la libertà d’opinione e di pensiero? Pare proprio di sì. Curioso.


15 - 02 - 2014Pietro Di Michele

http://www.formiche.net/2014/02/15/che-cosa-si-cela-dietro-la-cacciata-boffo-tv-sat-2000/

1. FELTRI GODE: “COME LO VOGLIAMO CHIAMARE “METODO CEI”? DIO È UN GALANTUOMO!” - 2. “NON È ASSOLUTAMENTE CHIARO IL MOTIVO DEL CALCIO NEL SEDERE A BOFFO, CACCIATO DALLA SERA ALLA MATTINA DALLA DIREZIONE DI TV2000, L’EMITENTE DEI VESCOVI” - 3. “IN ATTESA CHE BERGOGLIO CI ILLUMINI DEL NUOVO MISTERO BOFFO, I GIORNALI CONTINUANO A TRAVISARE, PARLANO DI UNA “PRESUNTA CONDANNA PER MOLESTIE SESSUALI”. ORA SE C’È UNA COSA CERTA È APPUNTA LA CONDANNA. EVIDENTEMENTE, SUL “GIORNALE” DA ME DIRETTO, CI FU UN ERRORE ALLEGANDO UN DOCUMENTO CHE ERA ESTRANEO ALL’INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA. DEL RESTO NON SONO STATO CONDANNATO DA NESSUN TRIBUNALE MA SOLO SOSPESO PER TRE MESI DALL’ORDINE DEI GIORNALISTI” -
feltri boffoFELTRI BOFFO
1. DAGOREPORT: METODO CEI
Vittorio Feltri: "Come lo vogliamo chiamare, "Metodo Cei"? Dio è un galantuomo. Non è assolutamente chiaro il motivo del calcio nel sedere a Boffo, cacciato dalla sera alla mattina dalla direzione di Tv2000, l'emittente dei vescovi. In attesa che Bergoglio ci illumini, i giornali continuano a travisare, parlano di una "presunta condanna per molestie sessuali". Ora se c'è una cosa certa è appunta la condanna. Evidentemente sul "Giornale" ci fu un errore allegando un documento che era estraneo all'inchiesta della magistratura. Del resto non sono stato condannato da nessun tribunale ma solo sospeso per tre mesi dall'Ordine dei Giornalisti".
retroscena boffoRETROSCENA BOFFO
2. CHE BOFFO TI FO
Marco Ansaldo per La Repubblica
«Ma, ditemi - ha chiesto Dino Boffo ieri mattina ai due rappresentanti dell'editore che gli stavano comunicando il licenziamento da direttore di Tv2000 - è forse a causa delle chiacchiere malevoli sul mio conto di qualche anno fa?». «Assolutamente no - è stata la risposta - questo è un normale avvicendamento».
DINO BOFFODINO BOFFO
Dino Boffo, l'ex direttore di Avvenire che si dimise dopo accuse infamanti e mai provate sul Giornale di proprietà della famiglia Berlusconi, per avere allora criticato sul suo quotidiano l'operato del presidente del Consiglio, da ieri non dirige più la tv della Cei, la Conferenza episcopale italiana.
Il giornalista è stato convocato alle 10,30 nelle stanze del presidente della Società Rete blu, Coccia, e del presidente del consiglio di amministrazione di Tv2000, Traverso, i quali, piuttosto imbarazzati, gli hanno comunicato la risoluzione del contratto. Gli hanno sottoposto il comunicato ufficiale da controfirmare, ma il direttore, in mancanza di una spiegazione plausibile del suo licenziamento, si è rifiutato di sottoscriverlo.
NUNZIO GALANTINO E BAGNASCO don nunzioNUNZIO GALANTINO E BAGNASCO DON NUNZIO
In serata Boffo appare tranquillo, anche se al mattino non nega di essere rimasto «sbigottito». «Non ho mai avuto sentore di un possibile licenziamento», spiega a Repubblica, nonostante qualche frizione interna alcuni mesi fa per possibili cambiamenti nella piattaforma delle tv cattoliche, dove emittenti come TelePace e TeleradioPadrePio avrebbero avuto un impianto concorrente rispetto a una realtà marcatamente giornalistica come quella di Tv2000. Boffo, poi, aveva però avuto un colloquio chiarificatore con il presidente della Cei, l'arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, e il caso era rientrato.
Ma questa, adesso - fa capire - appare come «un'operazione clericale». Perché Tv2000 «dava fastidio ai preti». Che cosa è successo? Boffo di nomi non ne fa.
Ma alcuni attenti osservatori di cose di Chiesa rilevano che «un passo del genere non sarebbe avvenuto se non fosse stato nominato il nuovo segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino ».
Galantino, chiamato di recente dalla Calabria da papa Francesco al posto di monsignor Mariano Crociata, ha incontrato in poco tempo il pontefice per ben tre volte. L'ultima, pochi giorni fa. Jorge Mario Bergoglio, che non ha grande dimestichezza con i mezzi televisivi, ne ha affidato tutta la gestione per quanto riguarda la parte Cei allo stesso segretario generale.
Galantino, tuttavia, non ha mai convocato Boffo. E, a quanto sembra, pure i rapporti con monsignor Domenico Pompili, direttore dell'Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei e portavoce dell'organismo dei vescovi, non sono mai stati idilliaci.
boffo- fotocopia del certificato del casellario giudiziale di Dino Boffo, il foglio cool _Riscontro a richiesta informativa di Sua EccellenzaBOFFO- FOTOCOPIA DEL CERTIFICATO DEL CASELLARIO GIUDIZIALE DI DINO BOFFO, IL FOGLIO COOL _RISCONTRO A RICHIESTA INFORMATIVA DI SUA ECCELLENZADINO BOFFODINO BOFFO
Sulla scena, infine, è arrivato anche il nuovo direttore del Ctv, il Centro televisivo vaticano, monsignor Dario Edoardo Viganò, personalità prorompente.
Le dirette televisive sul Papa, dal Brasile o da Assisi, sono così diventate un terreno di scontro fra le diverse tv cattoliche. Crescenti i risultati del Ctv. Ma ottimi pure quelli di Tv2000, diventata una sorta di Tele-Papa, con lunghe dirette e approfondimenti che hanno valso all'emittente della Cei termini di ascolti e posizioni Auditel mai prima ottenuti.
Gelido, a leggerlo, il comunicato dell'editore. «Il presidente della Società Rete Blu spa ha comunicato al direttore Dino Boffo l'avvenuta risoluzione del suo rapporto di lavoro. L'avvicendamento di un direttore è un fatto fisiologico all'interno di qualsiasi realtà oggi, tanto più in una fase di repentini cambiamenti nella società e nella stessa Chiesa». Eppure, secondo quanto spiegato ai redattori della testata televisiva
- i quali hanno preso atto «con sorpresa» del licenziamento - «sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia con l'editore».
informativa boffoINFORMATIVA BOFFODino Boffo e il Papa RatzingerDINO BOFFO E IL PAPA RATZINGER
Dino Boffo, 61 anni, veneto, era direttore dell'emittente dall'ottobre 2010. Una nomina apparsa come una sorta di riscatto per l'ex direttore di Avvenire, costretto a dimettersi l'anno prima dopo la pubblicazione sul Giornale di documenti riguardanti una sua presunta condanna per molestie, carte a proposito delle quali il direttore del quotidiano, Vittorio Feltri, aveva successivamente ritrattato la veridicità della ricostruzione. Proprio il trattamento a cui era stato sottoposto il direttore di Avvenire, uomo storicamente legato al presidente della Cei, Camillo Ruini, prese allora il nome di "metodo Boffo".
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-feltri-gode-come-lo-vogliamo-chiamare-metodo-cei-dio-un-galantuomo2-non-assolutamente-71982.htm

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