Bergoglio, come avevano fatto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, si è fermato alcuni minuti in silenzio davanti al Muro, appoggiato con la mano destra, e ha poi infilato una preghiera in busta in una fenditura del muro dopo averla recitata a fior di labbra.
Questo il testo della preghiera che Papa Francesco ha inserito nel Muro del Pianto, che nella seconda parte ricalca il salmo 122:

O Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, Dio di Gesù Nazareno, dal cuore di questa santa Città, patria spirituale di Ebrei, Cristiani e Musulmani, faccio mia l'invocazione dei pellegrini che salivano esultanti al tuo tempio: 'Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. Per i miei fratelli e i miei amici Io dirò: 'Su te sia pace!'. Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene'.
Poi Bergoglio si è recato al Memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme, monumento alla memoria dell'Olocausto. "Dove sei, uomo? Dove sei finito?", si è chiesto Papa Francesco riecheggiando il 'Se questo è un uomo' di Primo Levi. "Adamo, dove sei?", è la domanda della genesi da cui è partito il suo discorso. "Dove sei, uomo? Dove sei finito? In questo luogo, memoriale della Shoah, sentiamo risuonare questa domanda di Dio: 'Adamo, dove sei?'. In questa domanda c'è tutto il dolore del padre che ha perso il figlio. Il padre conosceva il rischio della libertà; sapeva che il figlio avrebbe potuto perdersi ma forse nemmeno il padre poteva immaginare una tale caduta, un tale abisso!".

Papa Francesco a Betlemme
1 di 18
Ap
  • Avanti
Papa Francesco in Israele
1 di 11
Ansa
  • Avanti
Papa Francesco in Terra Santa
1 di 13
Ansa