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lunedì 4 agosto 2014

Dopo Caserta, il Sedefreghismo?


Rassicuro tutti. Questa breve riflessione “estiva” non vuole aggiungere nulla a quanto è già stato sapientemente detto e scritto sugli allucinanti “fatti di Caserta” (si veda, ad esempio, quiquiqui e qui). Mi sembra particolarmente interessante segnalare anche quanto ha dichiarato, (qui), il “pastore” Silvano Lilli, Presidente della Chiesa Evangelica Internazionale e vice presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche Pentecostali in Italia. 

Interessante perché mette lapidariamente a fuoco ed extra muros: l’inutilità dei gesti ecumenici di Papa Bergoglio (come di tutti i suoi predecessori, n.d.r.), la sua capacità di scontentare tutti, la sua sempre più evidente caratterialità, nonché l’incapacità della Curia Vaticana di “contenerlo”.

Direte: quid novi? Niente di nuovo, in effetti. Almeno per chi sa che, a sostenere la sua fede, ci sono venti secoli di Dottrina, l’esempio dei Santi e dei Martiri e soprattutto questo: il Santo Sacrificio della Messa. Però, c’è un però. Chi è cattolico sa che le chiavi del regno dei cieli le tiene San Pietro che le ha trasmesse ai suoi successori, fino a Francesco che, con Santa Caterina da Siena, dovremmo continuare a chiamare “dolce Cristo in terra”. Il cattolico sa, anche, con S. Bernardo, che: «Il Papa è assertore della verità, difensore della fede, guida dei cristiani, ordinatore della Chiesa, pastore dei popoli, padre dei re, martello dei tiranni, sale della terra e luce del mondo».

Eppure quanta nebbia, quanta confusione, quanti dubbi… da quel 13 marzo!

Non ci è stato risparmiato niente e quotidianamente, sì, proprio ogni giorno che ci è dato da vivere, ci giungono le più disparate notitiae dalle ‘Sacre Mura’. Mentre scrivo, ad esempio, un solerte dispaccio dell’ANSA - no, dico, la prima agenzia d’informazione nazionale! – informa che il Santo Padre, stamane, si è recato dal dentista, addirittura andando a piedi per i viali del Vaticano e, bontà sua, s’è fermato nella Farmacia a salutare il Direttore!

Un giorno, sconfortato, descrivevo ad un Sacerdote, non ricordo più quale ‘bergogliata’ e con dolce fermezza egli m’ha ripreso: «Basta. Non lo ascolti più. Non legga di lui. Non lo guardi alla tv. E preghi».

Non so se riuscirò in tanta virtù, ma ad un cattolico perplesso, in tempi bui, un po’ di “Sedefreghismo” potrebbe far bene.


di Daniele Casi

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV887_Casi_Sedefreghismo.html

2 commenti:

  1. Mah. Si può far finta finché si vuole... Ma mister biancovestito esiste, comunica, imperversa. Non si può tirare avanti nascondendo la testa sotto la sabbia. Il problema va affrontato, non evitato. Ergo, si abbia il coraggio di porre la fatidica domanda: può il Bergoglio essere Vicario di Cristo?

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  2. Per quanto tragicomica , alla luce dei fatti , quella del "sedefreghismo" diviene un' opzione possibile.
    In primis è' lecita in quanto i fatti come quelli di Caserta non sono pronunciamenti "ex cathedra" , quindi non obbligano. Secondo è consigliabile rispetto all'arrampicamento sugli specchi fatto da molti vaticanisti ecc.e/o alle smentite che non smentiscono da parte della sala stampa vaticana.
    Dall'altra parte dire che Bergoglio non è papa (come fanno i sedevacantisti per risolvere la questione) è molto difficile da dimostrare, e crea problemi ancora maggiori.

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