ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 4 agosto 2014

“E questo chi sarebbe?”

Il sig. Deotto e il sig. Bianchi

“E questo chi sarebbe?” è ciò che mi sono detto la prima volta che l’ho visto: smunto, mal vestito, con la barba incolta e poco curata, una fotocamera da 50 euro scarsi per aggiornare le immagini del sito, un block-notes per segnarsi gli appunti delle conferenze.
L’opposto dell’altro: panciuto e pasciuto, in giacca e cravatta, con la barbetta ricercatissima probabilmente confezionata dai truccatori di Kill Bill 1, sciarpa ‘di Prada’, sorriso smaccato, un divo.
Dei due uno è monaco, ma quale? Siamo nel 2014 e la risposta è flessibile: il secondo.
Il secondo è l’ammaliante conferenziere che gira il mondo, strappando applausi e ovazioni, guadagnandosi le moquette dei salotti più in vista, le carezze dei porporati più alla moda; il primo è un imprenditore svenato dallo Stato e ora dedito a scrivere le sue opinioni su di un blog per nostalgici di nicchia e sconfitti culturali. Come me.
Il primo predica la misericordia, l’ecumenismo, l’allentamento delle norme ecclesiastiche, il dialogo. Il secondo scrive di giustizia, identità culturale, fedeltà alle tradizioni iper-cattoliche, ripetizione quasi meccanica del catechismo di san Pio X.
Ora viene il bello: chi dei due, a parer vostro, ha deciso di avviare una causa giudiziaria a danni dell’altro?
E’ chiaro: il secondo. Il tradizionalista iracondo e intollerante che vive chiuso in se stesso e vuole solo lo scontro, insofferente di ogni parere diverso dal proprio.
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Ciò che non sfugge invece in questa vicenda è il tristissimo clima in cui sta finendo la nostra Italia, un tempo Nazione libera. Alla libera discussione, al confronto, anche duro ove necessario, delle idee, si sostituisce il ricorso all’autorità giudiziaria. Si minacciano le querele e le richieste di danni. Certo, nessuno finisce in gattabuia per il reato di diffamazione (che peraltro va provato davanti a un giudice…), ma intanto si minaccia anche la bella stangata economica. “Ti chiederò il risarcimento dei danni!”. E poi, francamente, quanto alla galera, vedremo. La legge è uguale per tutti, mai alcuni, è ben noto, “sono più uguali degli altri”… (QUI)
Rido, sì rido, perché in Seminario si esaltava la separazione Stato-Chiesa e la fine degli anathemata, in nome dell’esigenza di una pluralità di pareri e del superamento dell’essenzialismo del pensiero unico tomista. Poi però, a quanto vedo, l’istanza giudiziaria, il duro braccio della legge contro gli oppositori culturali che iniziano a dar fastidio, torna ancora utile, e a danno del solo tomismo.
Francamente non do molto credito alle pagine di Deotto. Ma episodi come questo mi confermano che a gente come il sig. Bianchi di credito non gliene va concesso punto.
Vergogna, vigliaccheria e prepotenza. E un esuberante e impunito trionfo di ipocrisia di questi circoli à la page. Che sconforto.
Che sconforto.
http://manipoloelampredotto.wordpress.com/2014/08/04/il-sig-deotto-e-il-sig-bianchi/

Enzo Bianchi minaccia azioni giudiziarie contro Riscossa Cristiana. Ecco cosa abbiamo scritto al suo legale  -  di Paolo Deotto

Redazione
Nel precedente articolo in materia ho preso l’impegno di tenere aggiornati i lettori sulla vicenda della minaccia di querela da parte di Enzo Bianchi.
Vi riporto qui di seguito il testo della mail inviata oggi allo studio dell’avv. Castelnuovo. Come potete vedere, invitiamo Enzo Bianchi a confrontarsi: di certo egli, uomo del dialogo, non si rifiuterà.
Con l’occasione desidero anche ringraziare i tanti amici lettori che non solo attraverso i commenti, ma anche con mail dirette alla redazione, hanno manifestato la loro vicinanza e solidarietà. A tutti un grazie di cuore.
Ecco il testo della mail inviata al legale che ci ha scritto per conto di Enzo Bianchi:
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zzenzbncCaro Avv. Castelnuovo,
                                            in qualità di direttore e unico responsabile di quanto viene pubblicato sul sito”Riscossa Cristiana”, http://www.riscossacristiana.it/ , riscontro la sua mail, pervenuta sulla casella di posta di Riscossa Cristiana alle ore 18.41 di venerdì 1 agosto.
In linea generale, e senza che ciò comporti alcun riconoscimento di quanto da lei esposto, tengo a precisare che l’unico responsabile di quanto pubblicato sul sito Riscossa Cristiana è il sottoscritto, direttore del sito stesso, mentre la società Lepanto srl altro non è che la titolare del dominio internet riscossacristiana.it.
Anzitutto le chiedo la cortesia di chiarire quali siano gli articoli che vengono definiti “diffamatori” nei confronti del sig. Bianchi e/o della comunità da lui diretta. Non può di sicuro esserci alcuna diffamazione nei confronti del “monastero”, non esistendo detto monastero, per mancanza di un ordine religioso e dei monaci.
Poiché lei sostiene che da parte di Riscossa Cristiana si sia operata questa presunta diffamazione, sia dunque così gentile da indicarmi dove e come ciò sia, a suo avviso o ad avviso dei suoi assistiti, accaduto. Le chiedo ciò sia perché formulando delle accuse bisogna entrare nello specifico, sia perché lei mi ha indicato un link che rimanda ad alcuni articoli, ne tralascia altri, e rimanda anche ad articoli in cui semplicemente compare la parola “bianchi”. Un esempio: un articolo intitolato “La favola dei telefoni bianchi”, oppure un articolo scritto da un collaboratore che si chiama “Alessandro Bianchi” (entrambi compaiono cliccando sul link da lei indicato) difficilmente, mi pare, possono avere attinenza con la vicenda di cui stiamo parlando.
Attendo quindi da lei gentilmente queste specifiche: gli articoli a cui lei si riferisce e naturalmente i singoli passaggi, frasi, parole da lei o dai suoi assistiti considerati come diffamatori.
Di ciò la ringrazio fin d’ora e approfitto della gradita occasione per fare una proposta al sig. Bianchi, proposta che la pregherei gentilmente di inoltrargli:
-          Poiché gli scritti di diversi Autori altro non fanno che confutare posizioni e/o opinioni teologiche o dottrinali espresse dal sig. Bianchi;
-          Poiché mi pare molto difficile che questa sia materia in cui possa essere competente il giudice, che applica ovviamente le norme previste dall’ordinamento giuridico, ma non può certo entrare nel merito di discussioni teologiche e dottrinali;
-          Poiché il sig. Bianchi aveva il diritto, leggendo articoli in cui veniva criticato, di esporre le sue ragioni, che noi ci saremmo affrettati, come nostro dovere, a pubblicare.
Per i motivi sopra esposti, invito il sig. Bianchi a volerci inviare un suo scritto, che ci affretteremo a pubblicare, nel quale vorrà esporre dove e come, a suo avviso, abbiamo sbagliato nel criticarlo; fatto salvo naturalmente il nostro diritto di replica.
oppure,
invito il sig. Bianchi a partecipare a un pubblico dibattito, che sarà nostra cura organizzare, in cui confrontarsi apertamente.
Poiché il sig. Bianchi è, se non erro, sostenitore del dialogo con tante componenti della società e della cultura, non ultime anche quelle non cattoliche, auspico davvero che voglia accettare questo confronto con studiosi cattolici. Potrebbe essere un’interessante occasione di approfondimento per tutti.
Non entro nel merito del problema sollevato circa l’utilizzo dell’immagine del sig. Bianchi, poiché, essendo lo stesso uomo di pubblica notorietà, la pubblicazione della sua immagine, non carpita in situazioni che possano lederne il diritto alla riservatezza, è cosa assolutamente normale. Le stesse immagini pubblicate da noi sono visibili dai milioni e milioni di utenti di internet che vadano su un qualsiasi motore di ricerca e compongano “ricerca: Enzo Bianchi – immagini”.
La ringrazio per l’attenzione e resto in attesa di un suo cortese riscontro.
Coi migliori saluti
 .
Paolo Deotto
Direttore del sito Riscossa Cristiana.
(seguono indirizzo e recapito telefonico)
http://www.riscossacristiana.it/enzo-bianchi-minaccia-azioni-giudiziarie-contro-riscossa-cristiana-ecco-cosa-abbiamo-scritto-al-suo-legale-di-paolo-deotto/

2 commenti:

  1. Forza amico Deotto, avanti tutta .

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  2. Oh il vago sentore che il "reverendo" sarà impegnato per quella data....

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