Comunione ai divorziati, Ratzinger ha cambiato opinione, prima era favorevole e adesso non più
CITTA’ DEL VATICANO La domanda è legittima: E se Joseph Ratzinger avesse cambiato opinione? Già, perché nel 1972, quando era teologo affermato e cardinale a Monaco, a proposito di concedere la comunione ai divorziati risposati – tema che già all’epoca, in Germania, dava del filo da torcere alla Chiesa – il Papa emerito ipotizzava uno spiraglio anche se ribadiva che il sacramento del matrimonio sarebbe restato indissolubile. In ogni caso prendeva da esempio un caso specifico: di fronte ad un secondo matrimonio che per un lungo tempo si è dimostrato di possedere una “dimensione morale vissuta nello spirito della fede”, e se da questa unione fossero “scaturiti obblighi morali” nei confronti del coniuge o dei figli, anche la Chiesa ne avrebbe dovuto prendere atto. “L’apertura alla comunione dopo un certo tempo di prova" è "in linea con la tradizione della Chiesa". Così scriveva Ratzinger offrendo il suo parere teologico, come risulta dagli scritti conservati in Germania e pubblicati a suo tempo. Insomma, una posizione più che aperturista, in linea, tra l’altro, con molti teologi tedeschi tra cui Walter Kasper, oggi cardinale, tra i principali fautori di un cambio di prospettiva da parte della Chiesa per non allontanare tanti coniugi cristiani che, proprio perché si sono sposati in seconde nozze, a loro è vietato accostarsi alla comunione. Ratzinger, però, 42 anni dopo, ha ritoccato in modo sostanziale il passaggio aperturista di quando era docente a Ratisbona. La sorpresa è venuta a galla con la pubblicazione dell’opera omnia di Ratzinger che raccoglie tutti gli scritti di natura morale e teologica, da quando era teologo fino alle sue dimissioni da Papa. La frase in questione è stata rivista e alterata. Le posizioni aperturiste sono diventate di stampo conservatrice. «Se la Chiesa rilevasse come un matrimonio fosse nullo per immaturità psicologica nuove nozze sarebbero ammesse. Anche senza questo procedimento un divorziato potrebbe inoltre essere attivo nelle comunità ecclesiastica, e poter diventare padrino di un battezzato». La formulazione iniziale è stata cambiata, scriveva in prima pagina La Sueddeutsche Zeitung, sottolineando che in questo modo il Papa emerito ha rotto il suo proposito di non intromettersi nei dibattiti in corso, di non influenzare in nessun modo le opinion correnti con parole o scritti.
di Franca Giansoldati
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