Medjugorje, l’annuncio di Papa Francesco: “Presto decisioni”
L'annuncio a sorpresa, rompendo un vero e proprio tabù pontificio, è stato dato nell'ormai consueta conferenza stampa con i giornalisti del volo papale
“Presto decisioni su Medjugorje“. Ad annunciarlo a sorpresa, rompendo un vero e proprio tabù pontificio, è stato lo stesso Papa Francesco nell’ormai consueta conferenza stampa con i giornalisti del volo papale. Al termine della sua visita a Sarajevo, ottavo viaggio internazionale del Pontefice argentino, Bergoglio ha spiegato che intende pronunciarsi presto sulle apparizioni che dal 1981 si verificherebbero a sei veggenti nella Bosnia Erzegovina. “Benedetto XVI – ha sottolineato il Papa – ha fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini, con altri porporati e teologi specialisti. Lo studio mi è stato consegnato dopo tre o quattro anni. Un bel lavoro. Ora la Congregazione per la dottrina della fede ha dato il suo parere. Dunque siamo lì per prendere decisioni che si diranno. Saranno alcuni orientamenti da dare ai vescovi”.
Sono centinaia di migliaia i fedeli che ogni anno si recano in pellegrinaggio a Medjugorje e c’è grande attesa sulla decisione che prenderà a breve il Papa argentino. Nell’omelia della messa celebrata nella cappella della sua residenza a Casa Santa Marta, il 7 settembre 2013, Bergoglio aveva criticato duramente i “cristiani senza Cristo: quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private, mentre la rivelazione si è conclusa con il Nuovo testamento”. Un riferimento, seppure indiretto, ai segreti che la Madonna avrebbe rivelato ai sei veggenti di Medjugorje. Molto più esplicito era stato, invece, Francesco, il 14 novembre 2013, sempre nell’omelia di Casa Santa Marta. “Ci dicono: il Signore è qua, è là, è là! Ma io conosco un veggente, una veggente che riceve lettere della Madonna, messaggi della Madonna. Ma, guarda, la Madonna è madre! E ama tutti noi. Ma non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni”.
L'annuncio a sorpresa, rompendo un vero e proprio tabù pontificio, è stato dato nell'ormai consueta conferenza stampa con i giornalisti del volo papale
“Presto decisioni su Medjugorje“. Ad annunciarlo a sorpresa, rompendo un vero e proprio tabù pontificio, è stato lo stesso Papa Francesco nell’ormai consueta conferenza stampa con i giornalisti del volo papale. Al termine della sua visita a Sarajevo, ottavo viaggio internazionale del Pontefice argentino, Bergoglio ha spiegato che intende pronunciarsi presto sulle apparizioni che dal 1981 si verificherebbero a sei veggenti nella Bosnia Erzegovina. “Benedetto XVI – ha sottolineato il Papa – ha fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini, con altri porporati e teologi specialisti. Lo studio mi è stato consegnato dopo tre o quattro anni. Un bel lavoro. Ora la Congregazione per la dottrina della fede ha dato il suo parere. Dunque siamo lì per prendere decisioni che si diranno. Saranno alcuni orientamenti da dare ai vescovi”.
Sono centinaia di migliaia i fedeli che ogni anno si recano in pellegrinaggio a Medjugorje e c’è grande attesa sulla decisione che prenderà a breve il Papa argentino. Nell’omelia della messa celebrata nella cappella della sua residenza a Casa Santa Marta, il 7 settembre 2013, Bergoglio aveva criticato duramente i “cristiani senza Cristo: quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private, mentre la rivelazione si è conclusa con il Nuovo testamento”. Un riferimento, seppure indiretto, ai segreti che la Madonna avrebbe rivelato ai sei veggenti di Medjugorje. Molto più esplicito era stato, invece, Francesco, il 14 novembre 2013, sempre nell’omelia di Casa Santa Marta. “Ci dicono: il Signore è qua, è là, è là! Ma io conosco un veggente, una veggente che riceve lettere della Madonna, messaggi della Madonna. Ma, guarda, la Madonna è madre! E ama tutti noi. Ma non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni”.
Papa Francesco su Medjugorje: «Stiamo per prendere una decisione»
Su Medjugorje «stiamo per prendere una decisione». Lo ha annunciato papa Francesco rispondendo ai giornalisti durante il volo da Sarajevo. Il papa ha parlato di una «seria quarta», sessione di cardinali e vescovi della Congregazione per la Dottrina della fede, che dovrebbe tenersi entro il mese.
«Sul problema di Medjugorje - ha spiegato Francesco - papa Benedetto XVI a suo tempo aveva fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini, c'erano altri cardinali, teologi, specialisti, che ha fatto uno studio. Ruini è venuto da me e ha consegnato lo studio, che è durato 3 o 4 anni: hanno fatto un bel lavoro».
Il Papa ha poi spiegato che il cardinale Gehrard Mueller, prefetto della Dottrina della fede, «farebbe una 'seria quartà di questi tempi: dovrebbe essere fatta l'ultimo mercoledì del mese. Siamo lì per prendere decisioni, e poi si diranno». Intanto, «alcuni orientamenti si danno ai vescovi sulle linee che si prenderanno» sui fenomeni di Medjugorje. Francesco, rispondendo alle domande, ha anche detto che non sa quando andrà in Croazia ma ha ricordato che il suo cominciare le visite in Europa da paesi, come l'Albania e la Bosnia, che non appartengono all'Unione europea, «è un segnale».
«Io voglio cominciare a fare le visite in Europa dai piccoli paesi - ha spiegato - come nei Balcani martoriati, paesi che hanno sofferto tanto, e per questo c'è questa mia preferenza». Commentando poi quanto detto oggi ai giovani sui potenti che parlano di pace ma sotto banco vendono le armi, il Pontefice ha osservato che «c'è sempre ipocrisia. Per questo oggi ho detto che non è sufficiente parlare di pace: si deve fare la pace. Chi parla di pace e non la fa è in contraddizione. E chi parla di pace e favorisce la guerra con la vendita delle armi è un ipocrita», ha aggiunto.
A una domanda sui giovani sempre più dediti ai computer, il Papa ha sottolineato che «ci sono due cose differenti da considerare, le modalità e i contenuti. Una modalità che fa male all'anima è essere troppo attaccati al computer: questo toglie la libertà, ti rende schiavo. Tante famiglie si lamentano che i figli anche a tavola sono sempre al telefonino, come in un altro mondo».
Secondo Francesco, «il linguaggio virtuale è una realtà che non possiamo negare, ma dobbiamo portarla sulla buona strada, è un progresso dell'umanità, ma quando ci porta via dalla vita comune, dalla vita sociale e familiare, o anche dallo sport o dall'arte, è una malattia psicologica».
«Ci sono poi i contenuti - ha proseguito -, cose sporche, come anche la pornografia, ed anche programmi vuoti, senza valori. Per esempio programmi relativisti, edonisti, consumisti, che fomentano tutte queste cose. Lo sappiamo - ha aggiunto Francesco - il consumismo è un cancro della società, il relativismo è un cancro della società: di questo parlerò nella prossima enciclica che uscirà entro questo mese». In conclusione il Papa ha anche confermato di avere sempre in programma di andare in Francia: «L'ho promesso ai vescovi. Non ci sono problemi».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=1396417&sez=PRIMOPIANO&ssez=VATICANO
Come leggere la risposta del Papa sul rapporto della Commissione Ruini sulle "apparizioni private" di Medjugorje?
(Luis Badilla) Ieri sera rientrando da Sarajevo il Papa a una domanda di un giornalista,riportata da A. Tornielli, - "C'è un grande interesse per il giudizio sul fenomeno delle apparizioni di Medjugorje. Che cosa può dirci su questo?" - ha risposto: «Su Medjugorje Papa Benedetto XVI, a suo tempo, aveva istituito una commissione presieduta dal cardinale Ruini, con altri cardinali e teologi. Hanno preparato uno studio e Ruini me lo ha consegnato, dopo alcuni anni di lavoro.
Hanno fatto un bel lavoro. Il cardinale Müller (Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ndr) mi ha detto che avrebbe fatto un'apposita riunione del dicastero su questo, credo sia stata fatta l'ultimo mercoledì del mese. Stiamo per prendere delle decisioni e poi saranno comunicate. Per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti ai vescovi».
Come leggere la risposta del Pontefice?
Alcuni elementi sono chiarissimi e pacifici: a) Il Santo Padre ha ricevuto il Rapporto della Commissione presieduta dal cardinale Ruini, istituita da Benedetto XVI il 17 marzo 2010 (NdR. I nomi dei membri della Commissione furono pubblicati però il 13 aprile dello stesso anno). b) La Commissione in pratica ha lavorato per cinque anni con riservatezza ed efficienza. c) Il Papa, quindi, conosce già il testo, e cioè le conclusioni e/o raccomandazioni. d) La Congregazione per la Dottrina della Fede (card. G. Muller) ha già cominciato la discussione sul contenuto del documento. e) A breve ci sarà una decisione definitiva del Papa e ovviamente sarà resa pubblica. f) Per ora la Santa Sede ha fornito ai vescovi solo degli orientamenti (come per esempio nei casi degli Stati Uniti l'anno scorso e recentemente in alcune diocesi d'Italia, come riportato dalla stampa).
Cosa può significare tutto quanto sopra elencato?
Ci sembra di capire, ma è una semplice opinione giornalistica in base a quanto già detto, che la decisione conclusiva non riconoscerà la natura soprannaturale delle cosiddette "apparizioni private" di Medjugorje. In altre parole il discernimento sulla veridicità o meno dei fatti asseriti nel caso di Medjugorje non ha superato la verifica ecclesiastica.
E' ben noto che la Chiesa, da quando si occupò per la prima volta delle "apparizioni private" (Concilio Lateranense – 1516 e poi il Concilio di Trento - 1545/1563) è molto cauta e prudente come lo sono anche le diverse branche della Teologia, la Legislazione e la storia stessa di questi fenomeni spesso molto discutibili.
Papa Benedetto XIV stabilì due principi guida: l’eventuale autorizzazione data dalla Chiesa non è altro che il consenso affinché la rivelazione sia conosciuta per l’edificazione dei fedeli e alla rivelazione privata non può essere dato un assenso di "fede cattolica" (dottrina), ma solo di "fede umana" (pietà personale). Per ora sono queste le linee-guida tuttora esistenti, anche perché il Codice di Diritto Canonico (versioni: 1917 e 1983) non ha mai inserito una sola considerazione sulla questione.
Per ora, dunque, se non intervengono fatti nuovi, cosa molto improbabile e che difficilmente potrebbero modificare il Rapporto già chiuso e consegnato, sembra altamente plausibile un "verdetto" negativo su una questione che da moltissimi anni è al centro di numerose polemiche, non sempre di tipo spirituale e religioso. Certamente Medjugorje non chiuderà, ma resterà come una realtà non riconosciuta ufficialmente dal magistero della Chiesa.
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/06/vaticano-come-leggere-la-risposta-del.html#more
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