ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 13 luglio 2015

Tertium datur. Et filii?


Da Buenos Aires e dal Massachusetts. Altre due repliche antidivorziste a padre Gargano


nozze
Da Napoli, da Montevideo, da Trieste, dalla Nuova Zelanda. E ora da Buenos Aires e da Worcester, nel Massachusetts.
Continuano ad arrivare dai quattro punti cardinali le repliche critiche all’esegesi fatta da padre Innocenzo Gargano dei detti di Gesù su matrimonio e divorzio, un’esegesi secondo cui Egli avrebbe continuato a concedere il divorzio come nella legge di Mosè, a motivo della “durezza di cuore” degli uomini:

A differenza delle quattro critiche precedenti, pubblicate in un primo e in unsecondo post di Settimo Cielo, queste due ultime arrivate non si riferiscono direttamente all’intervento di padre Gargano sopra citato, ma a un suo precedente intervento dello stesso tenore, pubblicato sull’”Urbaniana University Journal”:
Entrambi gli autori le ritengono comunque tuttora valide e tempestive.
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Da Buenos Aires, Rudolf Helmut Haid oppone all’esegesi di padre Gargano – il quale oltre che biblista è un valente patrologo – quella di sant’Agostino, da lui illustrata in un saggio presentato la scorso giugno per la licenza in teologia presso la Pontificia Universidad Católica Argentina.
La chiave di volta del saggio di Haid è in questa frase:
“Sulla base dei testi di Agostino, occorre aggregare un ‘Terzo’ alla coppia. Questa terza persona è Cristo. È Lui che mantiene sempre il vincolo, è Lui che fa sì che l’unione sia sacra e indissolubile. Anche Lui è incluso nell’unione, e per questo possiamo dire che non sono solo due quelli che si sposano, ma tre: lo sposa, la sposa e Cristo… Egli è sempre fedele ed è Lui che sostiene la fedeltà di ciascun coniuge… Anche nelle situazioni più dolorose, Egli sarà permanentemente accompagnato in relazione coniugale a ciascuna persona della coppia. In Cristo abbiamo il nostro punto di unità assoluto e non relativo sul problema dottrinale e pastorale dei divorziati risposati”.
E questo è il testo integrale in spagnolo del saggio di Haid:
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Invece da Worcester, nel Massachusetts, dove è docente all’Assumption College, lo psicologo Richard Cross ci trasmette una nota contro padre Gargano principalmente dal punto di vista dei bambini di coppie divorziate.
Eccone il testo integrale in inglese:
Esordisce Cross:
“L’esegesi di Gargano echeggia il ritornello dei nostri fratelli protestanti di una generazione fa, che aprì la strada alla legalizzazione negli Stati Uniti del divorzio senza colpa. Erano gli anni Sessanta, una stagione nella quale il cinque per cento dei bambini vivevano senza il loro padre. Oggi negli Stati Uniti sono il 33 per cento quelli che non conoscono il padre e il 45 per cento vivono senza la loro madre. La presunta misericordia secolare del divorzio senza colpa (e della sua cugina, la genitorialità singola) ha accumulato un uragano di sofferenze psicologiche e una crescente angoscia della quale non si intravede la fine”.
E conclude:
“La tesi di Gargano non provvede alcun sentiero di misericordia per i figli del divorzio. Aderire alla logica del ‘divorzio come misericordia’ farebbe della Chiesa di Roma un ennesimo facilitatore del suicidio sessuale della civiltà occidentale. Troppo facilmente dimentichiamo che l’angoscia dell’Occidente ha la sua radice in una mamma o in un papà che hanno rifiutato di onorare il patto d’alleanza con i loro figli”.
Nella mail che accompagna il suo intervento, il professor Cross fa notare come l’attenzione ai figli sia particolarmente viva in papa Francesco, come provano alcuni passaggi dei suoi discorsi in Sud America e più ancora l’ultima sua udienza generale a Roma prima della partenza per il viaggio, nella quale ha insistito su come “la disgregazione dell’amore coniugale ‘frana’ addosso ai figli”.

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