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martedì 18 agosto 2015

Il gambero rosso..

Galantino fugge ma attacca: "La politica è harem di furbi"

Dopo lo scontro sugli immigrati il vescovo annuncia che non terrà la lectio magistralis a Trento: "Fare un passo indietro è la via migliore". Poi, però, fa uscire lo stesso l'intervento in cui attacca a testa bassa la politica: "Un popolo non è soltanto un gregge da tosare"

Monsignor Nunzio Galantino fugge ma attacca. Dopo il duro botta e risposta con Matteo Salvini sull'emergenza immigrazione, il segretario della Cei rinuncia a prendere parte all'evento pubblico su Alcide De Gasperi.
Si scusa con la Fondazione per la decisione, "soppesata con cura al fine di evitare, con la mia sola presenza, di contribuire a rafforzare polemiche" in "un clima invano esasperato", ma fa comunque uscire in agenzia la lectio magistralis che avrebbe pronunciato a Pieve Tesino.

E i toni sono tutt'altro che pacificatori. "La politica di De Gasperi non è quella che siamo stati abituati a vedere oggi - si legge - vale a dire un puzzle di ambizioni personali all’interno di un piccolo harem di cooptati e di furbi".
Questa sera monsignor Galantino avrebbe dovuto tenere una lectio magistralis sull’eredità di De Gasperi. All'ultimo momento, però, ha deciso di non andarci. Un gesto, a primo acchito, distensivo e pacificatore. La mossa, però, è solo di facciata. Perché, dopo alcune ore dall'annuncio, ecco che il segretario generale della Cei fa uscire l'intervento che avrebbe dovuto tenere. Parte del contenuto della lectio magistralis era già stata pubblicata ieri dal Corriere della Sera e aveva acceso nuove polemiche perché carica di riferimenti (indiretti) alla Lega Nord. Riferimenti che avevano infastidito Salvini che era tornato a usare parole pesanti contro il numero uno della Cei: "Non ce l’ho con la Chiesa, ce l’ho con tre-quattro 'compagni' che usano la tonaca per fare politica". E ancora: "Galantino è l’uomo sbagliato nel posto sbagliato che dice cose sbagliate. Le guance da porgere sono finite".
In realtà il contenuto della lectio magistralis è ben più pesante. E prende di mira tutta lapolitica italiana con dichiarazioni che non lasciano spazio al dibattito. Giudizi violenti etranchant destinati a scatenare nuove polemiche. "I veri politici segnano la storia ed è con la storia che vanno giudicati - sottolinea il segretario della Cei - solo da quella prospettiva che non è mai comoda, si possono percepire grandezze e miserie dell’umanità". Non fa nomi e cognomi, ma la sparata è severissima. "Un popolo non è soltanto un gregge, da guidare e da tosare", si legge ancora nel testo dell'intervento che, poi, fa proprie le parole di Romano Prodi: "I populismi sono un crimine di lesa maestà di pochi capi spregiudicati nei confronti di un popolo che freme e che chiede di essere portato a comprendere meglio la complessità dei passaggi della storia". Parole che, anche se solo scritte, non appianeranno i venti di burrasca che hanno attraversato il Paese dall'inizio dell'estate.

SOCCORSO ROSSO – LA BOLDRINMEIER IN AIUTO DI GALANTINO SUI MIGRANTI: “IL CAPO DELLA CEI ESPRIME I PRINCIPI DEL VANGELO E I TEMI A CUI DÀ VOCE OGNI GIORNO PAPA FRANCESCO” – “A SETTEMBRE LA LEGGE SULLO IUS SOLI, ESTESA ANCHE AI MAGGIORENNI”

Intanto Matteo Salvini continua a punzecchiare monsignor Galantino e su Twitter scrive: “Altro che Galantino, questa era gente seria!”, postando un articolo sui cardinali Biffi e Maggiolini, entrambi scomparsi e su posizioni notoriamente molto conservatrici…

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C.MA. per “Libero Quotidiano

laura boldrini a montecitorio fiduciaLAURA BOLDRINI A MONTECITORIO FIDUCIA
Per un Matteo Salvini che attacca una Laura Boldrini che scende in campo. Monsignor Nunzio Galantino ora ha trovato una «paladina» nella presidente della Camera, Laura Boldrini, la quale , durante un' intervista a Radio Vaticana, vuole spiegare che «il capo della Cei esprime i principi del Vangelo, ed esprime (peraltro) anche i temi a cui ogni giorno dà voce lo stesso Papa Francesco. Per cui mi sembra normale che monsignor Galantino possa essere libero di esprimere le proprie posizioni. E chi lo attacca lo fa (a mio avviso) in modo strumentale».

laura boldriniLAURA BOLDRINI
Secondo la presidente della Camera, «ci sono professionisti delle polemiche nel nostro Paese, che sono quasi sempre privi di argomenti propri. Quindi si esercitano attaccando gli altri e a volte facendolo anche in modo pesante e volgare. Io ritengo che bisogna invece prospettare le soluzioni e agire quanto più possibile anche a livello esteso, a livello europeo».

E annuncia: «La riforma della cittadinanza sarà una delle leggi di cui ci occuperemo alla ripresa, a settembre. È stato depositato un testo. Mi pare che sia di fatto concentrato sulla cittadinanza dei minori». La Boldrini, però, si spinge ancora più avanti: «Se la legge sulla cittadinanza, però, è uno strumento di integrazione (e io credo che lo sia) allora ritengo che va bene occuparsi della cittadinanza e dei minori, ma ritengo che bisogna anche non escludere quella dei maggiorenni, quella degli adulti». Insomma, lo ius solis deve essere esteso anche agli adulti.

Matteo Salvini, dal canto suo, torna a rinfocolare la polemica contro i vescovi. Nel mirino, ancora una volta, soprattutto il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, che torna ad attaccare via Twitter. «Altro che Galantino, questa era gente seria!», scrive infatti Salvini postando un articolo sui porporati Biffi e Maggiolini.In un altro post, il leader del Carroccio punta il dito contro la «diocesi di Vittorio Veneto che ha deciso di vietare la preghiera dell' Alpino a messa. Pazzesco.
NUNZIO GALANTINO 3NUNZIO GALANTINO 3

Sono sempre più sconcertato da certi vescovi». Intanto, sul fronte degli sbarchi di immigrati, che continuano senza tregua, al molo centrale del porto di Catania sono scesi i migranti salvati dalla nave norvegese «Siem Pilot» nell' ambito dell' operazione Frontex, poi le salme dei 49 migranti morti all' interno della stiva di un' imbarcazione al largo della Libia, nell' ultima tragedia del mare. I superstiti sono 312, di cui 45 donne e 3 minori.

NUNZIO GALANTINONUNZIO GALANTINO
In una seconda operazioni di salvataggio sono state soccorse oltre cento persone. I migranti sopravvissuti saranno smistati in alcuni centri di accoglienza del Nord Italia. Le salme saranno trasferite all' ospedale Garibaldi di Catania, a disposizione dell' autorità giudiziaria. La Procura di Catania ha infatti aperto un' inchiesta sul tragico evento «per omicidio colposo e favoreggiamento dell' immigrazione clandestina», ha detto il procuratore della Repubblica facente funzione Michelangelo Patané.

matteo salviniMATTEO SALVINI
«Bisogna accertare le cause della morte», ha aggiunto, «e svolgere altre indagini. L' ipotesi può essere che la morte sia dovuta ad asfissia tanto per la presenza di molte persone in un locale chiuso che a causa dei gas di scarico. Ne sapremo di più dopo le autopsie sui corpi delle vittime». E nella notte di domenica sono stati soccorsi al largo della Calabria altri 350 migranti a bordo di un barcone in difficoltà. L' intervento è stato particolarmente complesso dalle condizioni del mare. A bordo del barcone anche il cadavere di un uomo, morto probabilmente durante la traversata.
CARDINAL GIACOMO BIFFICARDINAL GIACOMO BIFFI

Se Galantino è un piazzista "da sacrestia"

Conciato com'è, il nostro Paese, nonostante l'ottimismo fatuo di Matteo Renzi, non essendo all'altezza di provvedere ai propri cittadini più sfortunati, non lo è neppure di assistere gli extracomunitari che bussano alle sue porte

Nunzio Galantino è un nome che abbiamo imparato di recente. Trattasi di un vescovo sconosciuto fino a quando non è diventato segretario generale della Cei (Conferenza episcopale italiana).
Al grande pubblico egli si è segnalato alcuni giorni orsono, avendo attaccato brutalmente sia il nostro governo sia i politici (definiti «piazzisti da bar») contrari all'immigrazione incontrollata, per esempio Matteo Salvini e Beppe Grillo.
Tutte le opinioni sono lecite, anche quella di Galantino, cui ovviamente riconosciamo il diritto di manifestare i propri pensieri. Persino questo: bisogna accogliere tutti i disperati che per vari motivi abbandonano la loro patria allo scopo di sfuggire alla miseria e alle persecuzioni di regimi autoritari, e che intendono trovare qui una vita migliore.
Pensiero nobile, cristiano e apprezzabile sotto il profilo umano. Il modo in cui è stato espresso - abbastanza volgare - non è, invece, altrettanto nobile; anzi, è assai scorretto, direi irritante. Forse monsignor Galantino dovrebbe ripassarsi il Concordato (ideato da Benito Mussolini e rinfrescato da Bettino Craxi) nel quale, grosso modo, è scritto che i preti hanno facoltà di predicare ciò che vogliono, ma non sono autorizzati a interferire nelle questioni di Stato italiane. Ma questo è solo un consiglio gratuito che diamo volentieri al vescovo senza la pretesa che lo ascolti.
Ciò che, viceversa, impone una spiegazione - visto che egli la sa tanto lunga - è come potremmo fare, e con quali mezzi, a ospitare gioiosamente centinaia di migliaia di stranieri bisognosi di soccorso, vitto, alloggio, e magari argent de poche . Sappiamo anche noi: il fenomeno della migrazione dei popoli è sempre esistito e sempre esisterà, dato che il mondo cambia forme di cattiveria, ma non cessa mai di essere cattivo, mentre i cristiani hanno (avrebbero) l'obbligo di essere solidali con i sofferenti, cercando di nutrirli e di alleviarne i disagi fisici e psicologici.
Il Vangelo parla chiaro, però trascura di indicarci - come del resto Galantino - quale sia il modo di moltiplicare i pesci, cioè i soldi in misura sufficiente a soddisfare le esigenze primarie e secondarie dei richiedenti asilo.
È probabile che sua eccellenza, vivendo in una dimora adeguata al proprio rango, ignori che i connazionali attraversano, causa la nota crisi, un momento di enormi difficoltà: disoccupazione, economia zoppicante, debito pubblico insanabile, consumi in ribasso, produzione industriale in calo. Cosicché la informiamo noi, sforzandoci di essere sintetici al massimo: l'Italia è in bolletta marcia. Pertanto non è in grado di pagare gli arretrati delle pensioni decurtate illegittimamente da Mario Monti, di fornire un tetto a coloro che campano in auto o in tenda, di foraggiare il welfare e di investire in infrastrutture e servizi. Conciato com'è, il nostro Paese, nonostante l'ottimismo fatuo di Matteo Renzi, non essendo all'altezza di provvedere ai propri cittadini più sfortunati, non lo è neppure di assistere gli extracomunitari che bussano alle sue porte.
Non è un concetto complicato, lo capisce chiunque e immagino sia alla portata anche del segretario generale della Cei. Se egli però, a differenza di noi comuni mortali, fosse in possesso di una magica formula finalizzata a trasformarci da poveri cristi in signori abbienti, lo pregheremmo di rendercene partecipi. Nel qual caso gli garantiremmo di obbedire alle sue esortazioni circa l'opportunità di accogliere tutti. Se poi volesse anche suggerirci un sistema per allargare i confini del nostro territorio, permettendoci di dare spazio ai nuovi venuti, gliene saremmo grati. Infatti lo avvertiamo che, non essendo agevolmente praticabile la compenetrazione dei solidi, sarà arduo trasferire mezza Africa e mezzo Vicino Oriente in Italia, stivale stretto e montuoso.
In mancanza di una risposta, saremo costretti a ribaltare le sue accuse e a considerare Galantino un «piazzista da sacrestia».

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