ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 22 settembre 2015

Sul ponte sventola bandiera biancagialla!

Se a Expo il Vaticano fa sparire la croce

Il padiglione tocca un milione di visitatori. Senza richiami alla Chiesa e simboli di Cristo


Nessun richiamo al simbolo della passione di Cristo, né nelle foto, né nei tavoli multimediali, tanto meno nei video (se si escludono alcuni fotogrammi) che completano il percorso. D'altronde lo ha precisato fin dall'inizio il cardinale Gianfranco Ravasi che trattasi di «padiglione minimalista», all'insegna della «sobrietà» impersonata da Papa Bergoglio. E così sia. Il punto è che evitando lo «scandalo» della croce, la Chiesa tende ad autorappresentarsi come un'agenzia internazionale in cui ecologismo e nutrizionismo equo solidale si mescolano a una vaga spiritualità di tipo ecumenico, per certi versi terzomondista. Non a caso, nei documentari prodotti per l'occasione viene focalizzato plasticamente il dissidio tra una civiltà consumistica che spreca il cibo (la signora opulenta di razza bianca mentre fa una mega spesa al supermercato) e un civiltà in via di sviluppo (i bambini di colore denutriti). Nessun accenno alle guerre di religione, ai massacri di cristiani, alle vere ragioni che motivano la fame e la povertà nel mondo: non il mercato, semmai l'assenza di mercato. Si preferisce, invece, generare l'idea che i disastri ambientali e quelli sociali siano colpa di un Occidente egoista e privo di remore.
Il nuovo corso espositivo del Vaticano, sotto l'egida del cardinale Ravasi, aveva già avuto modo di esprimersi in tal senso alla Biennale d'arte di Venezia. Pure in quell'occasione il padiglione della Santa Sede aveva evitato come peste la croce, preferendo altra iconografia meno stringente: Dio che insuffla lo spirito ad Adamo (un Tano Festa in cui si replicava la celebre immagine di Michelangelo); un'opera video di Studio Azzurro per il tema della «creazione; l'astrattismo di Lawrence Carroll per quello della ricreazione».
Al bando secoli di arte cristiana, di sublimi cattedrali, di commoventi crocifissi, di ascesi, di trascendenza. In occasione di Expo si è andati oltre: gli architetti hanno specificato di aver usato la massima «cautela» per non rendere lo spazio «simile a una chiesa», purtroppo facendolo però assomigliare proprio a una brutta chiesa moderna. Per fortuna che alla «soglia, elemento caratteristico, si trova un'enorme vela gialla in tessuto che maschera l'ingresso, colora la luce e contribuisce a rendere la facciata simile alla bandiera Vaticana». Tolta la croce, vuoi vedere che il massaggio è «finché vedrai sventolar bandiera gialla, tu saprai che qui si balla» ed è per questo che la gente accorre in massa?
 - Mar, 22/09/2015 -
http://www.ilgiornale.it/news/politica/se-expo-vaticano-fa-sparire-croce-1173769.html

Novità assoluta all’Onu, sarà issata la bandiera del Vaticano

bandiera-vaticanoDopo consultazioni con la Santa Sede, le Nazioni Unite isseranno per la prima volta la bandiera della Santa Sede la mattina del 25 settembre, così che sia esposta all‘arrivo di Papa Francesco alla Sede dell‘Onu a New York. La Santa Sede e il segretariato delle Nazioni Unite, si legge in un comunicato della rappresentanza vaticana al Palazzo di Vetro, riportato dalla Radio Vaticana, hanno concordato che la bandiera verrà issata senza alcuna cerimonia.
Il personale delle Nazioni Unite la isserà in quel giorno insieme con le altre bandiere. La bandiera della Santa Sede si compone di due bande verticali, una gialla e l’altra bianca. Nella parte bianca sono raffigurate due chiavi incrociate, una dorata e l’altra argentea, tenute insieme da una corda rossa e sormontate da un triregno, o tiara, con in cima una croce. Le chiavi e la tiara sono entrambe simboli tradizionali del Papato. Questa bandiera è quella ufficiale della Santa Sede dal 1929. (SIR)

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