ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 29 ottobre 2015

Quousque tandem?

http://opportuneimportune.blogspot.it/2015/10/lo-spirito-del-sinodo.html
Papa Francesco, vincitore indiscusso del Sinodo. Nemici rimasti a digiuno
Il sabotaggio era stato pianificato accuratamente e silenziosamente anche stavolta. Il Papa voleva l’unanimità sul documento finale del Sinodo dei vescovi e nell’aria sembrava che questo risultato alla conta conclusiva sarebbe arrivato. Ma, invece, era stato già messo in atto lo stesso copione avvenuto con l’assemblea sinodale del 2014 dove non c’era stata la maggioranza qualificata sui tre paragrafi più importanti del documento finale: i due dedicati ai divorziati risposati e quello sui gay.
Gli oppositori di Bergoglio erano pronti a fare il bis. Dichiarazioni entusiaste ma “drogate” dei conservatori alla vigilia del rush finale avevano dato l’impressione che il consenso sul testo finale sarebbe stato molto ampio. E, invece, quando si è trattato di affossare con i non placet i tre paragrafi sull’accesso alla comunione per i divorziati risposati caso per caso 80 padri sinodali si sono schierati contro il Papa.

Magra consolazione quella de L’Osservatore Romanoche si è affrettato, calcolatrice alla mano, a sottolineare che “i 94 punti della Relazione finale del Sinodo dei vescovi al Santo Padre Francesco sono stati votati quasi all’unanimità dai padri riuniti nella diciottesima e ultima congregazione”. Sempre il quotidiano del Papa ha affermato: “Nell’aula nuova del Sinodo erano presenti 265 padrie, di conseguenza, la maggioranza qualificata di due terzi dei voti era fissata in 177 preferenze. La compattezza dei voti è stata notevole: l’87 per cento dei paragrafi hanno avuto il consenso di oltre il 90 per cento dei votanti”. Ma sul nodo chiave, quello dei divorziati risposati, la “compattezza” è mancata.
Dal Sinodo dei vescovi esce un solo vincitore indiscusso: il Papa. E certamente anche il nuovo metodo del dibattito voluto da Bergoglio e messo in atto dal cardinale Lorenzo Baldissericontestato da 13 porporati, ha notevolmente contribuito a ottenere questo successo finale. Cosa sarebbe avvenuto se le aperture per i divorziati risposati non fossero passate? Il pontificato di Bergoglio, avrebbe sicuramente notato qualche attento osservatore, sarebbe stato sfiduciato. Le sue riforme all’interno e all’esterno della Curia romana sarebbero state fortemente minate. La stessa credibilità della Chiesa cattolica, una “Chiesa in uscita, con le porte aperte, incidentata”, una Chiesa dove “i divorziati risposati non sono affatto scomunicati e non vanno assolutamente trattati come tali” sarebbe stata duramente messa alla prova. Ne sono coscienti gli oppositori? Ne sono consapevoli quei cardinali e quei vescovi che alla fine del Sinodo continuano a sostenere con i media e con il loro clero e i loro fedeli che non c’è stata nessuna apertura per l’accesso alla comunione dei divorziati risposati?
Nel suo discorso finale il Papa era stato chiaro: “Il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne o anatemi, ma è quello di proclamare la misericordia di Dio, di chiamare alla conversione e di condurre tutti gli uomini alla salvezza del Signore”. Ma Bergoglio non ha mancato di sottolineare anche i “metodi non del tutto benevoli” che hanno animato i lavori del Sinodo: dal coming out di monsignor Krzystof Charamsa alla notizia infondata di un tumore benigno del Papa al cervello, oltre alla lettera dei 13 cardinali sul metodo dei lavori sinodali. “Indebite pressioni mediatiche”, per usare l’espressione di padre Federico Lombardi, con “l’intento manipolatorio del polverone sollevato”, per adoperare, invece, l’immagine scelta daL’Osservatore Romano. Ma i nemici di Bergoglio ancora una volta sono rimasti a digiuno. Fino a quando?


Vaticanista
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/28/papa-francesco-vincitore-indiscusso-del-sinodo-nemici-rimasti-a-digiuno/2167708/
L’OPUS DEI DIETRO ALLA FALSA NOTIZIA DEL TUMORE DI PAPA FRANCESCO

Luigi Bisignani è per definizione una persona informata dei fatti altrui. Tant'è che, anche sulla vicenda del presunto tumore al cervello delPapa, ha qualcosa da raccontare. Come riporta il Fatto Quotidiano, l'occasione l'ha avuta nel corso di un'intervista rilasciata a Enrico Cisnetto durante il talkshow Roma Incontro.
 Qui Bisignani ha svelato la sua verità: il complotto contro Bergoglio è targato Opus Dei.
"Ho fatto avvertire io il professor Takanori Fukushima della notizia del Quotidiano Nazionale secondo cui avrebbe diagnosticato un tumore benigno del cervello a Papa Francesco. E lui non si capacitava.
Ha detto subito di aver incontrato solo una volta il Pontefice, in udienza pubblica". E Bisignani, il dottor Fukushima lo conosce bene. Il chirurgo ha operato, nel 2011, sua figlia, salvandole la vita con 18 ore di intervento al cervello.
Bisignani ha poi fatto notare come, il Papa sia in ottima salute. Lui lo sa: "Sta benissimo, mangia a rotta di collo, è proprio un mangione ed è anche un po' ingrassato, ama il tartufo anche se a un certo punto ha capito che un Papa non deve esagerare".
 Ma chi c'è, dunque, dietro alla polemica? Pochi dubbi per Bisignani: "L'Opus Dei",in guerra con i gesuiti da anni. Per lui i membri dell'Opus Dei "pensano di essere i gesuiti del terzo millennio, ma i veri gesuiti hanno il Papa tra le loro file".
 E non manca nemmeno un riferimento al pontificato di Papa Wojtyla: il portavoce del Pontefice, a quei tempi, aveva uno stretto legame proprio con l'Opus Dei. Ma con il pontificato di Francesco le cose sono cambiate, e la prelatura si trova in difficoltà.
 A supporto della sua tesi, Bisignani ricorda il collegamento del complotto anti-Bergoglio con le "mosse disperate di un ex potente monsignore spagnolo a cui il Vaticano, per prudenza, ha addirittura tagliato il telefonino di servizio”.
Parla, anche se dice di non ricordarsi il nome dell'interessato, di monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, ex segretario giubilato dalla Prefettura degli Affari Economici, e altro uomo Opus Dei. Del resto, Bisignani è ormai un esperto in materia: solo sei mesi fa, aveva parlato di una lettera anonima che conteneva minacce a Bergoglio, dove pare che ci fosse scritto "presto San Pietro sarà purificato con il tuo sangue".
-Redazione-

1 commento:

  1. "Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini" (At 5,29)

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