Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
Il Vatileaks 2.0, cioè l'ultima fuga di notizie finanziarie dal Vaticano, si è svolto sinora all'insegna del celebre motto di Ennio Flaiano che parlava di una «situazione grave ma non seria».
Il Vatileaks 2.0, cioè l'ultima fuga di notizie finanziarie dal Vaticano, si è svolto sinora all'insegna del celebre motto di Ennio Flaiano che parlava di una «situazione grave ma non seria». Questa vicenda può essere analizzata da diversi punti di vista. Secondo me, il punto di vista non certo solo più pruriginoso, ma sicuramente più significativo, è analizzarlo attraverso la coppia (parliamo, per il momento, di tandem di lavoro) costituita da Francesca Immacolata Chaouqui e dal monsignore spagnolo Lucio Vallejo Balda. La protagonista principale, quella che mena il gioco, rimane però la Chaouqui, a proposito della quale ci si deve interrogare su come una ragazzotta senza arte né parte, una semplice pr («faccio eventi e tesso relazioni»), abbia potuto essere nominata (dal Papa in persona, tra l'altro) come componente della Commissione Cosea, cioè la Commissione della Santa Sede per gli affari economici, la cui gestione dovrebbe richiedere competenze finanziarie di altissimo livello, nessuna delle quali posseduta, nemmeno in dosi omeopatiche, dalla Chaouqui. La sua nomina alla Cosea corrisponde alla decisione di mettere una badante nella cabina di pilotaggio alla guida di un jumbo diretto a New York.
Qual è stato il sistema di selezione della Chaouqui? È semplice, quello più in voga a Roma, dentro e fuori le Mura Leonine. Si basa sulla scalata sociale. Sulle conoscenze giuste, sulle relazioni che contano, sulle maniglie anche millantate, sul chiacchiericcio ininterrotto e inarrestabile, sull'agitazione continua, sui giri di società. Il primo gradino affrontato dalla Chaouqui è stato quello di una contessa con un nome più lungo di un Tir. È la contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, presidente della Fondazione i Messaggeri della Pace. Con la contessa, la Chaouqui stabilisce un ottimo rapporto, servizievole e apparentemente affidabile. Conquistata la fiducia della contessa capitolina, Francesca Immacolata è subito pronta ad affrontare il secondo gradino rappresentato dal cardinale Jean-Louis Tauran che, essendo amico della contessa, spalanca le porte alla carriera dell'italo-egiziana. Guadagnatasi la fiducia del cardinalone, la Chaouqui è pronta allora a essere presentata dal prelato a monsignor Lucio Vallejo Balda, un monsignore andaluso in carriera, con un profilo alla Ben Hur, molto servizievole, anche lui in ascesa (dà la comunione, non so se mi spiego, a Bruno Vespa, testimone Roberto D'Agostino, e davanti agli obiettivi dei paparazzi, perché lo si sappia subito in giro, con le particole pescate da un bicchiere di champagne sulla terrazza dalla quale si poteva seguire la cerimonia di canonizzazione di due Papi).
Monsignor Balda non se lo fa dire due volte. Pur di accontentare il prestigioso cardinale, introduce la Chaouqui negli ambienti vaticani che contano, lodandola oltre il meritevole e il dovuto, per spingerla verso cerchi vaticani ancor più alti. La ragazzotta si guadagna così la fiducia anche di Padre Leonardo Sapienza che, gestendo le udienze del mercoledì del Papa, è anche l'uomo con l'ultima parola di sostegno nei confronti del Papa stesso che infatti, a un certo punto, tra lo stupore di tutti, nomina la Chaouqui nell'altissimo consesso che esige competenze finanziarie non comuni che lei non possiede nemmeno lontanamente.
Concluso il percorso che l'ha portata al punto di sua massima incompetenza, la Chaouqui poteva calmarsi, accodandosi ai più competenti di lei, stando zitta quasi sempre e, quando fosse stata interpellata, avrebbe dovuto annuire soltanto. Ma la vera specialità di un'arrampicatrice è quella di arrampicare. Come Cesare Maestri, non può stare ferma su una cengia, deve aspirare subito a una nuova vetta. Da qui la necessità di emanciparsi da monsignor Balda che le era superiore, di fatto, fin che non l'aveva sistemata ma, una volta che Immacolata aveva ottenuto la poltrona alla quale aspirava, bisognava far subito sentire al monsignore ispanico che lui era stato solo una passatoia, non certo un passatore. Inizia così il percorso delle balle, in una città, Roma, dove le balle sono generi di largo consumo, come ben descrive in modo straordinariamente efficace il regista Paolo Sorrentino nel suo film La grande bellezza. Roma, del resto, è la città dove, ad esempio, un altissimo manager pubblico, tutt'ora in carica, che aveva seguito un corso di un fine settimana alla Bocconi, aveva messo nel suo curriculum che aveva frequentato un master alla Bocconi. Che è tutta un'altra cosa, se non altro perché un master esige una frequenza di due anni e non di due giorni. Scoperto con le mani nella marmellata, l'altissimo manager di Stato precisò che c'era stato un errore di battitura e che si era in effetti trattato di un corso di solo un paio di giorni e tutto finì lì, senza conseguenze di sorta.
La Chaouqui spiffera quindi al monsignor spagnolo (che ingoia tutto con gli struggimenti del caso, come se fosse un'oca da fois gras) che lei è anche una agente dei servizi segreti, una 007 tricolore, insomma, amica di Massolo (un nome che Immacolata deve aver letto su qualche giornale perché Massolo, almeno lui, ha l'occhio vispo e le bufale di questo tipo le scopre in due secondi). E, per dimostrare che dice il vero, e per dimostrare la sua sovraordinazione a monsignor Barda, che la segue rasosuolo e con la saliva alla bocca, come se fosse un segugio nei pressi della preda, Immacolata riesce a organizzare una cena con Luigi Bisignani, il cerimoniere di tutti gli intrighi, più inventati che effettivi ma che a Roma vengono ritenuti veri, per cui a lui si rivolgono tutti coloro che hanno bisogno di una sponda che, a parole, non si nega a nessuno. E men che meno la nega Bisignani, gran dispensatore di attenzioni. Insomma, a Roma, tutto tiene e si lega. Il Tevere (che dovrebbe separare il Vaticano dallo Stato italiano) è sempre stato piccolo. Ma con la Chaouqui e il monsignore iberico il confine fluviale è diventato irrilevante com'è testimoniato da Luigi Bisignani. Il fernet di tutta la vicenda. Il sigillo del the end. In attesa della prossima bufala, è ovvio.
VATILEAKS IN CACIARA – CHE COSA CERCAVANO I “CORVI” BENOTTI E LANINO NEL COMPUTER DEL COMPAGNO DELL’EX MOGLIE DEL COLLABORATORE DI GOZI? PIÙ CHE ROBA PORNO, ERANO A CACCIA DI SETTE SATANICHE E DEI MITICI “ILLUMINATI”
Benotti aveva una causa sanguinosa con la ex moglie per l’affidamento di una figlia. E aveva scoperto che il suo nuovo convivente era un cameramen di Leo Lyon Zagami, ex "Illuminato" pentito e oggi guru internettiano con i suoi libri (tra cui "Confessioni di un Illuminato") e i suoi video su una presunta cospirazione mondiale… -
Nella affaire Vatileaks adesso spuntano pure le sette sataniche e gli "Illuminati", la società segreta raccontata da Dan Brown in "Angeli e Demoni" che aspirerebbe all' instaurazione di un nuovo ordine mondiale.
Una sorpresa che rischia di rendere ancora più improbabile la presunta cupola dei complotti e dei ricatti costituita dalla pr con ottime entrature in Vaticano Francesca Immacolata Chaouqui, da suo marito, l' informatico Corrado Lanino, e da Mario Benotti, il funzionario di Palazzo Chigi legato a Romano Prodi e al sottosegretario Sandro Gozi.
FRANCESCA E IL MARITO CORRADO LANINO
I tre sono accusati dalla procura di Roma di associazione per delinquere finalizzata all' intrusione informatica per aver bucato il computer di Luca Tarquini, l' ex marito di Daniela Rossana Gualtieri, oggi compagna dello stesso Benotti. Per quattro anni Tarquini, ascoltato ieri in procura, e Gualtieri sono stati protagonisti di una lunga querelle giudiziaria riguardante la figlia minorenne, terminata due mesi fa con l' affidamento della tredicenne alla madre. E proprio questa guerra dei Roses sarebbe stata la causa scatenante dell' hackeraggio.
MARIO BENOTTI
Ma che cosa cercavano nel computer di Tarquini i tre presunti complici? Secondo alcuni quotidiani volevano verificare se visitasse siti hard o se avesse segreti inconfessabili da utilizzare nella causa di separazione. In realtà, la caccia probabilmente puntava a scandagliare il materiale collegato al secondo lavoro di Tarquini, cameraman di Leo Lyon Zagami, ex "Illuminato" pentito e oggi guru internettiano con i suoi libri (tra cui "Confessioni di un Illuminato", tradotto in inglese e giapponese) e i suoi video su una presunta cospirazione mondiale.
La sua è una biografia poliedrica: è stato arrestato in Norvegia per spionaggio («mentre indagavo su alcune sette sataniche», giura lui) ed è stato sfiorato da alcune inchieste sulla massoneria deviata; Zagami è stato candidato alle ultime politiche con il Grande Sud e ha fatto parte del movimento dei Forconi creando scompiglio con dichiarazioni favorevoli a un colpo di Stato.
MARIO BENOTTI - ROMANO PRODI - SANDRO GOZI
MARIO BENOTTI
Nel 2015 ha pubblicato negli Usa il libro "Papa Francesco: l' ultimo Papa?". L' 8 novembre scorso sulla sua pagina Facebook ha pubblicato questo post sullo "scandalo Vatileaks2": «È giusto che voi lo sappiate, anzi che lo sappia tutto il mondo, il signore che è stato indagato ora, Mario Benotti, 3 anni fa aveva denunciato me alle autorità giudiziarie come leader satanista di una pericolosa setta New age dedita al Reiki (che non è Satanismo e che io non ho mai praticato) la cui sacerdotessa era Valentina B. (una traduttrice ndr), a suo dire istituita da me e il mio cameramen Luca Tarquini che non è mai appartenuto a nulla) a cui questo essere (…) ha fatto cose indicibili...».
LEO ZAGAMI
Il 15 novembre, sul canale Youtube "Illuminatiprincess33", Zagami ha inserito un video con espressi gli stessi concetti.
Contattato da Libero, ha confermato che Benotti e l' attuale compagna avevano denunciato lui, Tarquini e Valentina B.: «Eravamo pronti a mostrare la querela in una puntata della nostra trasmissione online "Iluminati news", che però non abbiamo mandato in onda. Perché? Ce lo ha consigliato la sorella di Benotti, ricordandoci che il fratello ha la denuncia facile».
CICLONE CHAOUQUI – SECONDO GLI INQUIRENTI CORRADO LANINO, IL MARITO DI LADY VATICANO, POTREBBE AVER LAVORATO PER LO IOR E AVER VISTO UN PO’ DI CONTI – NELLE CARTE ARRIVATE A ROMA DA TERNI ANCHE I CONTATTI CON GOTTI TEDESCHI, EX PRESIDENTE DELL’ISTITUTO
Gotti Tedeschi, fatto fuori brutalmente dal cardinal Bertone nel 2013, smentisce di esser passato dalla Chaouqi per incontrare monsignor Balda e attacca: “Bisognerebbe capire chi sia e cosa voglia questa donna, perché ha fatto quello che ha fatto e perché non si ferma”…
Chi è davvero Francesca Immacolata Chaouqui: pierre, consulente finanziaria, derivato dello star system del generone romano mescolato al sottobosco vaticano? Oppure una spia che con il marito si intrufolava nei computer della Santa Sede per ricattare le proprie vittime?
Quel che è certo è il polverone che questa giovane donna alza con una presenza ossessiva su Facebook e sui media, senza farsi troppo pregare per parlare. Poco prima che andasse a Ballarò su Raitre, martedì sera, ha ricevuto la visita a sorpresa della Guardia di Finanza che ha impacchettato e portato via sei scatoloni.
Dentro c' era anche il computer del marito, Corrado Lanino.
Sono entrambi indagati nella costola romana dell' inchiesta Vatileaks 2, un' indagine nata alla Procura di Terni e passata alla Capitale. Le intercettazioni partono dal 2013. In quei giorni la donna, entrata nella Cosea, la Commissione finanziaria del Vaticano voluta da papa Francesco, ha frequenti contatti col vescovo della diocesi umbra monsignor Vincenzo Paglia.
CORRADO LANINO FRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI
Gli investigatori registrano centinaia di telefonate. Chaouqui sembra ricercatissima, una sorta di vestale che interpreta, o finge al meglio di farlo, il culto del potere di certi ambienti Oltretevere. Lei sa, dice di sapere, si mette a disposizione per fare qualche favore, ma ne pretende anche.
Non fa tutto da sola, l' aiutano il marito e Mario Benotti, funzionario di Palazzo Chigi. Per tutti e tre l' ipotesi accusatoria potrebbe essere quella dell' associazione a delinquere. Bisogna vedere però se reggerà. Di certo Chaouqui e Lanino sono indagati per accesso abusivo a sistema informatico. Sono sospettati di aver violato i computer della Santa Sede. Il marito della pierre è un ingegnere informatico.
FRANCESCA E IL MARITO CORRADO LANINO
Nel filone principale di Vatileaks, si parla di una sua consulenza all' interno delle Mura Leonine. Ma dove? Più di qualche indizio sembra portare anche allo Ior.
Quando contatta Paolo Berlusconi, editore del Giornale, una delle richieste di Chaouqui è di fermare il vaticanista del quotidiano che aveva scritto un pezzo su di lei. Lei è arrabbiata e minaccia di rivelare le rogatorie presentate alle autorità vaticane nei confronti del fratello Silvio per presunti conti aperti presso la Banca Vaticana. «Rogatorie e conti inesistenti» spiega Paolo Berlusconi che nega anche colloqui di questo tenore con Chaouqui.
GOTTI TEDESCHI ALLA DEGUSTAZIONE DI DOLCI E FRUTTA
Lo Ior, dunque, di nuovo: la banca dei mille misteri, dentro i cui conti potrebbe essere entrato Lanino, che in passato ha lavorato per una società informatica che ha prestato consulenza all' Istituto delle opere religiose.
ETTORE GOTTI TEDESCHI
Anche Ettore Gotti Tedeschi, l' ex presidente che ha guidato lo Ior dal 2009 al 2013, viene tirato in ballo dalla carte. Chaouqui si vantava di aver ricevuto richieste di aiuto anche da lui. Pochi mesi dopo aver lasciato la banca, l' avrebbe contattata per incontrare monsignor Lucio Vallejo Balda, ex membro del Cosea e co-imputato con la donna nell' inchiesta vaticana sulla fuga di notizie.
«Una ricostruzione assolutamente falsa - spiega Gotti Tedeschi - Conoscevo Balda, dato che lui era segretario della Prefettura degli Affari economici e io guidavo lo Ior. Figurarsi se avevo bisogno di lei per contattarlo. Avrò visto Chaouqui l' ultima volta nel 2012-2013. Questa vicenda sta assumendo toni preoccupanti. Bisognerebbe capire chi sia e cosa voglia questa donna, perché ha fatto quello che ha fatto e perché non si ferma».
BENEDETTO XVI E GOTTI TEDESCHIFRANCESCA CHAOUQUIFRANCESCA CHAOUQUI INTERVISTATA DALLE IENE
Vatileaks, la rete di Francesca Chaouqui: tutti i nomi dietro la scalata della Papessa
E' l’Italia delle trame e delle truffe, delle millanterie e delle vanità, delle amicizie che si capovolgono in ricatti, delle fraternità e delle maschere. Il processo in Vaticano scaturito dall’uscita dei libri sui soldi della Santa Sede dei due giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi si sta avvitando in un labirinto di contraddizioni. E nel cuore del groviglio, come nella visione apocalittica, c’è una giovane donna. Con un talento naturale per occupare il centro della scena, come racconta l'Espresso nel suo articolo di copertina in edicola da venerdì 4 dicembre e già online su Espresso+.
Salì su un vero palcoscenico il 15 gennaio 2014, al teatro Parioli, nel ruolo di Marion Holmes, la segretaria di Winston Churchill. Lo spettacolo si intitolava “Colpevole o innocente?”. Profetico: colpevole o innocente Francesca Immacolata Chaouqui? La Papessa, la chiama il marito Corrado Lanino, informatico, indagato con lei dalla procura di Roma per associazione a delinquere: avrebbero ricattato Paolo e Silvio Berlusconi, e non solo. Con la sua feroce determinazione a emergere, Francesca è soprattutto un personaggio che racconta l’Italia di oggi. Un mondo di faccendieri, spioni, nobili, cardinali, rampanti, carrieristi.
Nella rete della Papessa e personaggio-chiave per la sua ascesa è la contessa Marisa Pinto Olori del Poggio. La contessa è figura importante del panorama romano. Il marito Luigi, scomparso molti anni fa, stampatore del “Sole 24 Ore”, aveva in confidenza Gianni Agnelli e Andreotti. Amica della regina di Giordania e di re Juan Carlos, nominata grand'ufficiale della Repubblica da Ciampi, nel suo club Diplomatia si riuniscono ambasciatori, docenti, imprenditori: Umberto Vattani, Rocco Cangelosi, Vittorio Grilli.
Gianni Letta è un amico. Luigi Bisignani più ancora: «Gigi è il re di questo mondo», raccontano. Più amico di tutti è il cardinale francese Jean-Louis Tauran, per tredici anni (dal 1990 al 2003) ministro degli Esteri vaticano. Il 13 marzo 2013 sarà lui ad annunciare al mondo dalla basilica di San Pietro l’elezione a papa di Bergoglio. Oggi Tauran è il Camerlengo della curia, il solo a restare in carica in caso di morte del papa. Immancabile commensale nella villa di Bel Poggio della contessa. Anche lui è personaggio decisivo: il vero sponsor della nomina a sorpresa di Francesca nella Cosea, la ristretta commissione vaticana di otto persone che studia gli affari economici del Vaticano su incarico di Bergoglio. Insieme ad altre amicizie importanti come monsignor Robert Murphy, assistente del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato. Finora nessuno di loro è stato tirato in ballo nel processo vaticano.
Faccendieri, spioni, finanzieri, cardinali. Un circolo che si estende dal Vaticano fino ai nuovi potenti italiani. Tra millanterie e assalto al cielo ecco la storia della pr cosentina
Nella rete ci sono l’avvocato dai mille rapporti Patrizio Messina, Paolo Messa, animatore della fondazione “Formiche”, ora nel cda della Rai in quota centrista. E un pezzo di mondo renziano.
A partire da Marco Carrai, vertice del sistema Leopolda, ambasciatore di Matteo Renzi tra i poteri economici e internazionali, desideroso di accreditarsi in Vaticano. «Con Marco non c’è un rapporto professionale, è un amico...», ha detto la Chaouqui in tv a “Ballarò”. Dopo la messa-party in terrazza che fa infuriare il papa, a Palazzo Chigi arrivano informazioni riservate: meglio non frequentare la Chaouqui. Il sottosegretario Luca Lotti interrompe ogni contatto, Carrai no. Cinque mesi dopo Francesca e il marito sono tra gli invitati al matrimonio di “Marchino” a San Miniato a Firenze con Francesca Campana.
Non è l’unico contatto con il mondo renziano. Per l’accusatore e co-imputato nel processo vaticano monsignor Vallejo Balda la Chaouqui chiede soldi per gli incontri dell’associazione per bambini down di Andrea Conticini, cognato del premier.
C’è il rischio che l’Italia segua il cattivo esempio vaticano. E diventi più “braghettone” della Chiesa
Dal maggio 2014 il suo incarico alla Cosea è finito, arriva il momento di far fruttare le relazioni, gli amici di governo, come li chiamano Francesca e il marito in privato. Con Bisignani la frequentazione si fa assidua. Ora l’inchiesta della procura di Roma, ben più del processo in Vaticano, dovrà stabilire chi sia davvero Francesca Immacolata Chaouqui: una millantatrice o una ricattatrice? Colpevole o innocente? Apparenza o realtà?
Francesca Immacolata Chaouqui ospite di Ballarò (foto LaPresse)
Le ipocrisie del Giornalista collettivo su documenti secretati e libertà di stampa. I due giornalisti esaltati come eroi della stampa libera, mentre la donna è trattata l’appestata da rinchiudere a Castel Sant’Angelo senza possibilità di tornare a rimirar le stelle. Qualcosa non quadra.
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