ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 23 marzo 2015

L’unico vero male è il peccato


Dio non fa il male


Capita spesso, almeno a me, di sentir incolpare Dio per qualche male, per qualche sofferenza, per qualcosa che non va bene nella vita, anche per cose futili. A volte, ahimé, anche con bestemmia.
Più volte ho cercato di spiegare che non ha senso prendersela con Dio, visto che non è Lui che manda il male e ho anche cercato di far capire che quella di incolpare Lui è solo la strada più comoda per non guardare a fondo la verità, la realtà delle cose. “Se è Dio che mi manda il male, non devo stare a ragionare su altro”, potrebbe essere la sintesi a cui porta siffatto ragionamento.
Molto spesso ho anche chiesto come mai poi, nei momenti belli, non si ringrazia Dio per averli concessi. Stando al ragionamento di prima, se è Dio che manda il male, è sicuramente anche Dio che manda il bene.

Mysterium crucis

                                             Via Crucis
I sedevacantisti dicono: “Non abbiamo avuto veri Papi.”
Il loro sentire può essere buono, ma il ragionare è cattivo.
Argomentazione emotiva

Un vecchio paragone ha il vantaggio di essere molto chiaro: sul dorso di un mulo un pacco pesante può essere difficile da bilanciare. Se si sposta verso sinistra, bisogna spingerlo verso destra. Se si inclina verso destra, deve essere spostato a sinistra. Ma tali spinte non sono in contrasto – hanno il solo scopo di mantenere il pacco equilibrato. Allo stesso modo, questi “Commenti”, nell’argomentare ripetutamente contro il sedevacantismo, non per questo spingono verso il liberalismo, né suggeriscono che il sedevacantismo sia un male pari al liberalismo. Si tratta semplicemente di riconoscere che le parole e le azioni sconcertanti del presente occupante la Santa Sede possono indurre molti buoni Cattolici a rinunciare all’uso della ragione e a giudicare la realtà sulla base delle loro emozioni. Questa è una pratica molto comune oggi, ma non è cattolica.

Morire da impenitenti

PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO di Don Timoteo Munari




 Ma quali sono dunque i peccati contro lo Spirito Santo?

Eccoli:

1 – Disperazione per la salvezza.

2 – Presunzione di salvarsi senza merito.

3 – Impugnare la verità conosciuta.

4 – Invidia della grazia altrui.

5 – Ostinazione nei peccati.

6 – Impenitenza finale.

La realtà dell'uomo solo:in trincea

Cordileone alla crociata

Il vescovo di San Francisco, un conservatore nella città più liberal: un san Sebastiano tra i lupi


Monsignor Salvatore Joseph Cordileone, californiano di 59 anni, dal 27 luglio 2012 arcivescovo di San Francisco
Per i cattolici di San Francisco tendenza Nancy Pelosi, per quelli cioè convinti che il diritto all’aborto e le nozze omosex siano legittimate da una corretta interpretazione della vera e santa dottrina, il 27 luglio del 2012 è stato come il Big One, l’apocalisse sotto forma di terremoto che, dicono, prima o poi distruggerà ogni cosa sospesa sulla faglia di Sant’Andrea. Quel giorno, Papa Benedetto XVI nominava arcivescovo della città più liberal che ci sia, quella della Summer of love e del Mona’s Club, uno di quelli che era (ed è) considerato tra i più conservatori vescovi d’America: Salvatore Joseph Cordileone. Rocco Palmo, acuto osservatore di cose di chiesa al di là dell’oceano, aveva definito con quattro parole la portata di quella designazione: “Bombshell by the bay”, una bomba nella baia.

La retorica dell'uomo solo al comando

I primi due anni di Francesco «Un Papa solo al comando»

di Sarina Biraghi Buonasera. Ovvero, cambiamento. La prima parola di papa Francesco rivolta ad uomini e donne di buona volontà, non fu soltanto un saluto quel 13 marzo di due anni fa, ma un...

Il nuovo Papa Jorge Mario Bergoglio con il nome di Francesco I
Buonasera. Ovvero, cambiamento. La prima parola di papa Francesco rivolta ad uomini e donne di buona volontà, non fu soltanto un saluto quel 13 marzo di due anni fa, ma un «segnale, positivo e immediatamente percepibile da tutti, anche dagli avversari». Tutti erano rimasti «sospesi» dal «buonanotte» con cui Benedetto XVI dopo aver deciso di non voler più essere pontefice sommo, aveva chiuso la sua finestra in Vaticano spalancando le porte di una Chiesa sprofondata in un buco nero tra Vatileaks, pedofilia e trame curiali.

Gender down! : habemus Franciscus?

Il Papa: "La teoria del gender è uno sbaglio della mente umana"

Papa Francesco

"Quante gente preferisce confortarsi con un gattino o un cagnolino, anziché con un bambino". C'è amarezza nelle parole del Papa durante l'incontro con i giovani, ieri pomeriggio, sul Lungomare Caracciolo, a Napoli. Parole importanti (non nuove) che Francesco ha ribadito con forza: "Questa società quello che non è utile lo butta. Usa e getta, usa e getta. I bambini non sono utili, perché avere bambini? Meglio non averne. 'Ho affetto con un cane e un gatto e mi arrangio', è così la nostra società. Si scartano i bambini, si scartano gli anziani, lasciandoli soli. C'è questa abitudine di lasciare morire, eutanasia. Non solo che ti danno una puntura e ti mandano dall'altra parte, anche l'eutanasia nascosta, non darti le medicine, non darti le cure".

A domanda non si risponde!?

Questionario spinoso

Avrei preferito nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, per non alimentare la canea di chi forse non aspetta altro. Ma è un comportamento che aborro. E, allora, parliamone seriamente e virilmente, prendendo come base questa icastica ed esaustiva sintesi di Esistenzialmente Periferico, densa di interrogativi calzanti e incalzanti, che non ci vedono ripiegati in difesa e messi all'angolo come tentano di fare da cinquant'anni; ma diventano un Questionario spinoso e ineludibile, redatto dal punto di vista dei fedeli, pecore che vogliono avere il profumo di Cristo Signore. È un Questionario che non riguarda solo realtà marginali o marginalizzate, ma tutta la Chiesa. (M.G.)


Mentre l'esercito di cani di Pavlov si affanna sorridente e compiaciuto a condannare il Nuovo Scisma, vorrei proporre alcuni semplici spunti di riflessione su questa nuova ordinazione di vescovo senza mandato pontificio.

Insisto: propongo solo domande asciutte, senza inutile polemica e senza buonismo da sagrestia, al solo scopo di riflettere per capire come mai ci siamo ritrovati prevedibilmente questo caso. Evito di proposito questioni dottrinali, disciplinari, Concilio, etc., perché intendo evidenziare la questione liturgica, specialmente dal punto di vista dei fedeli.

domenica 22 marzo 2015

I sassi nello stagno galleggiano..?

Alla destra di Lefebvre, uno scisma tira l'altro

Giovedì 19 marzo 2015, presso il monastero benedettino Santa Cruz di Nova Friburgo, nello Stato di Rio de Janeiro (Brasile), mons. Richard Williamson – il vescovo inglese nato nel 1940, uno dei quattro vescovi consacrati il 30 giugno 1988 da mons. Marcel Lefebvre (1905-1991), fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X – ha conferito la consacrazione episcopale a don Jean-Michel Faure. La circostanza offre vari spunti di osservazione e di analisi, che necessitano di un preliminare inquadramento, per una più adeguata comprensione.

Febbre maltese?


Cardinale Burke
Chi ha paura del cardinale Burke?

Sarà colpa dell’ubriacatura e conseguente scottatura quirinalizia, ma Pierluigi Castagnetti sembra uno di quei bambini che si armano di bastone di cartone e iniziano a minacciare di conquistare il Mar dei Caraibi. «Il cardinal Burke? Un pericolo». «Il dibattito nella Chiesa sulla comunione ai divorziati risposati? Un pericoloso precedente». Insomma, abituato a dare lezioni in quanto unto dal Dossetti pensiero, Castagnetti, una volta in pensione, si è ritirato ai giardinetti e non potendo più utilizzare le colonne dei giornali si accontenta di quel che passa il convento: così da Facebook pontifica contro il cardinale reo di girare l’Italia «per fare conferenze contro le tesi del Card. Kasper (in effetti contro Papa Francesco) sul tema della famiglia».

Peccati originali pullulano

“Un errore ascoltare più la gente della verità della fede”

Card. De Paolis
(©Imagoeconomica)
(©IMAGOECONOMICA) CARD. DE PAOLIS

Il cardinale De Paolis sul Sinodo: non si può ridiscutere tutto

GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO

«Ho partecipato a vari Sinodi e il meccanismo non funziona bene. Stavolta poi c’era troppa carne al fuoco, si è partiti senza certezze, ma non si può mettere in discussione tutto, la Chiesa è custode di una verità di cui non può disporre». È critico verso l’utilità della «istituzione sinodale» il cardinale Velasio De Paolis, presidente emerito della Prefettura per gli Affari economici della Santa Sede e tra i firmatari del testo «Permanere nella verità di Cristo» contrario alle aperture della Chiesa sulla comunione ai divorziati risposati. «C’è stato un errore originario di impostazione».

L'oro di Napoli: mezzo è più di uno!

"La corruzione...spuzza!". Il grido di Francesco a Napoli. E San Gennaro fa un mezzo miracolo

"La corruzione spuzza! La società corrottaspuzza! Un cristiano che lascia entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, spuzza!". Nel testo di vatican.va la frase è stata ritoccata, ma la "spuzza" è diventata ormai una parola più che esatta, vivissima, simbolica, rilanciata da tutti i media. Il viaggio di Francesco a Napoli, il suo incontro con la popolazione di Scampia, il bagno di folla nel Duomo, il pranzo con i detenuti e gli incontri con gli ammalati, hanno portato alla ribalta lo stile "periferico" e diretto di Bergoglio. Che, come in altre occasioni, non le ha mandate a dire. 

Arcilaici

LETTERA AL CANTAUTORE

Socci a Guccini: dici che Dio è morto e poi esalti Papa Francesco










Caro Francesco Guccini,
già a 16 anni amavo le tue canzoni (e il tuo poetare “di-vino”) e mi fa un po’ ridere scoprire che ti sia messo a parlare di me in tv, perché in fondo mi penso sempre come il figlio di un minatore delle colline senesi. Tu nel ’74 eri già un mito (disgraziatamente di sinistra) quando io imparavo la fede cattolica e il disgusto del comunismo da mio padre, fiero militante democristiano che aveva rischiato grosso prima con i rastrellamenti dei tedeschi poi con le elezioni del 1948, ed era scampato in miniera agli scoppi di grisù (lui ebbe “solo” una mano tranciata).Ed oggi eccoti sulla tv dei vescovi che mi impartisci lezioni di “francescomania” (dove Francesco sta per papa Bergoglio e non per Guccini o per Totti).

Laici laidi


Quando il laico diventa laido
Non è nostra abitudine, ma la notizia, che ci è stata segnalata da un assiduo lettore e caro amico, è troppo ghiotta, ed anche troppo palesemente volgare per passarla sotto silenzio. Così abbiamo deciso di riportarla così com'è, senza un particolare commento. Essa si commenta sé e da sé sola dà conto dello stato di pochezza in cui vivono tutti i moderni a-cattolici, anti-cattolici e mangia cattolici.

Disgraziatamente per loro, noi esistiamo da 2000 anni, nonostante persino i preti abbiano provato a farci fuori, e dovranno rassegnarsi a vederci esistere ancora, mentre loro periscono e si polverizzano uno dopo l'altro, senza neanche lasciare la minima traccia significativa.
È il destino di chiunque crede di poter fare impunemente la guerra a Dio!



21 marzo 2015

sabato 21 marzo 2015

Ipazia boni consilii


ISTITUTO
MATER BONI CONSILII

Dichiarazione sulla consacrazione episcopale
conferita da Mons. Williamson il 19 marzo 2015



pubblicato su Sodalitium



Com’ è ormai noto, Mons. Richard Williamson, uno dei quattro Vescovi consacrati da Mons. Lefebvre il 30 giugno 1988, ha a sua volta consacrato, a Nuova Friburgo, in Brasile, il 19 marzo 2015, Mons. Jean-Michel Faure.

Con un comunicato della casa generale, la Fraternità Sacerdotale San Pio X ha condannato questa consacrazione episcopale con argomenti e toni che, nel 1988, furono quelli dei sacerdoti che lasciarono Mons. Lefebvre per fondare la Fraternità San Pietro; la Fraternità San Pio X governata da Mons. Fellay accusa Mons. Williamson di “sedevacantismo” pratico, e di riconoscere solo verbalmente l’autorità del Papa (accusa più seria da parte della Fraternità San Pietro, che si sottomise a Giovanni Paolo II, di quanto non lo sia per la Fraternità San Pio X che, per ora e almeno in apparenza, ancora disubbidisce abitualmente a Francesco I).

Ride bene chi ride ultimo


Ridere per non piangere


Lo confesso: piango spesso sull’odierna situazione ecclesiale, in cui sono orfano di padre e di madre. Non ho più il sostegno, in una lotta che si fa sempre più aspra, dell’autorità benefica di un Pastore universale all’altezza della sua missione, né il conforto di sentirmi al sicuro in seno a quella santa Madre Chiesa la cui dirigenza, in nome della misericordia verso chi non vuol saperne, è diventata matrigna con chi le è fedele. Ma non si può sempre piangere; quand’anche fossero lacrime sante che lavano l’anima e la preparano a consolazioni celesti, la nostra fragile psiche, ferita dal peccato originale, ha bisogno di sollevarsi ogni tanto con quei mezzi umani che il buon Dio ha pur concesso alla nostra specie. Fra questi c’è senz’altro l’umorismo, che contiene un segreto per resistere alle peggiori prove dell’esistenza – segreto prezioso, soprattutto se la prova è del tutto inedita.

Macché delusione: lo faranno cardinale!

Che delusione il nuovo Carrère sul cristianesimo

San Luca descritto come un contabile, San Paolo come una macchietta. Nel libro (comicamente autobiografico) dell'autore francese, la caricatura della religione

Me lo figuravo più serio, Emmanuel Carrère. Forse perché pubblica con Adelphi e Adelphi mette sempre timore reverenziale. Forse perché ha scritto la biografia di Limonov e Limonov di timore reverenziale ne mette anche di più: avventuriero, ex galeotto, trafficante d'armi, fondatore del partito nazional-bolscevico, oppositore di Putin (mestiere fra i più pericolosi), insomma un duro come ce ne sono pochi.


English continuous surprise!

 Messa, inglese: niente innovazioni
 
L’arcivescovo Arthur Roche, segretario della Congregazione per il Culto Divino, ha escluso che si possa tornare al testo liturgico in inglese utilizzato fra il 1998 e il 2011 come chiedevano i liturgisti "riformatori". Resta la versione più aderente all'originale latino.
Non se ne parla. Così in una dichiarazione alla rivista inglese The Tablet il segretario della Congregazione per il Culto Divino, l’arcivescovo Arthur Roche, ha escluso che si possa tornare al testo liturgico in inglese utilizzato fra il 1998 e il 2011. Può sembrare un discorso per addetti ai lavori, ma non lo è, o lo è solo in parte. Riguarda infatti un problema non secondario, e cioè la maggiore o minore aderenza di quello che viene detto e pregato in chiesa all’originale latino dei testi.  

Di necessità virtù !?


Comunicato della
St. Marcel Initiative
per conto di Mons. Williamson e di Mons. Faure

 
20 marzo 2015



Circa la consacrazione episcopale di Jean-Michel Faure
 
I sostenitori di Sua Eccellenza Mons. Williamson, lettori di Commenti Eleison, o contributori della St. Marcel initiative, o comunque a lui vicini, hanno indubbiamente già sentito la notizia della consacrazione di Sua Eccellenza Mons. Jean-Michel Faure, nel Monastero della Santa Croce a Nuova Friburgo, in Brasile, avvenuta lo scorso giovedì 19 marzo, Festa di San Giuseppe.

venerdì 20 marzo 2015

Ascolta, si fa notte

INTERVISTA (2a Parte) - Prof. Roberto de Mattei [CorrispondenzaRomana.it] - La crisi del matrimonio cattolico nel post-concilio Vaticano II fino al Sinodo dei Vescovi del 2014 Dall’errore conciliare fondante questa crisi fino alle “aperture”, o meglio ai cedimenti, del Sinodo per la famiglia. - A cura di don Stefano FSSPX - 03/03/2015. 

(((†))) - Radio Vobiscum - [Podcast]  ||  [Scaricare Mp3 [qui] - 00:30:49 - 28.20 MB]  ||  Buon ascolto a tutti !  ||  « Una voce cattolica nella tua vita »  ||  RadioVobiscum.Org  ||  « A mani giunte ! Preghiamo l’Immacolata »  ||  @RadioVobiscum  ||  radiovobiscum(chiocciola)bluewin.ch  ||  « Tradidi quod et accepi »

Lui lo è

Il Cristo giudice

“È cosa terribile cadere nelle mani del Dio vivente” (Eb 10,31)
(di Paolo Pasqualucci)
  1. Una verità di fede lasciata cadere nell’oblío
La pastorale odierna della Chiesa cattolica mai rammenta ai fedeli che Nostro Signore Gesù Cristo – seconda persona della Santissima Trinità, consustanziale al Padre, a Lui l’onore e la gloria nei secoli dei secoli – è il giusto giudice che deciderà infallibilmente del destino eterno dell’anima di ciascuno, immediatamente dopo la sua morte, mandandolo per sempre in Paradiso o all’Inferno.

Lex dissacrandi

Perché si costruiscono chiese brutte?

La chiesa come costruzione deve essere segno di una Presenza divina e reale. Anche la sua architettura deve parlare con linguaggio sacramentale: ecco perché ci sono segni, forme e atmosfere che, pur variando di secolo in secolo, non possono mai essere omesse.

Come devono essere costruite le chiese? Che giudizio si può dare a certe costruzioni di chiese che sempre più vengono costruite?
Prima di tutto va detto che le chiese devono esprimere la dimensione del sacro. Il problema però è che su questo sono d’accordo tutti, anche coloro che progettano chiese a forma di cubo. Ogni riferimento al “Cubo” dell’archistar Fuksas (“chiesa” che è nella città di Foligno) non è puramente casuale.
Ci sono infatti due modi di intendere il sacro. Uno corretto ed uno scorretto. Il corretto è intenderlo come categoria che irrompe nel profano senza farsi contaminare dal profano e senza confondersi con esso. Il secondo (quello scorretto) legge il sacro sì come un’irruzione nel profano, ma nel senso di una fusione con esso.

Per il duo Scalfari-Bergoglio?

Metropolitan Kirill leads an Orthodox Christmas Mass  in Moscow

Relativismo e liberalismo secondo il patriarca Kirill

Il capo della Chiesa Ortodossa Russa, intervistato dall'agenzia di stampa Itar-Tass, parla del relativismo di oggi e del liberalismo che l’ha generato. Traduzione a cura di Alvise Pozzi
- Sua Santità, potrebbe gentilmente spiegarci, dove si dovrebbe ricercare la Verità ai giorni nostri e chi ne abbia il monopolio?
Cerchiamo di ragionarci sopra insieme.

Squilibrati in casa


Fine vita alla francese. “Avvenire” vota contro, “L’Osservatore Romano” a favore


finevita

Risposta equilibrata“. Con questo titolo in grande evidenza “L’Osservatore Romano” del 19 marzo ha salutato positivamente l’approvazione da parte dell’assemblea nazionale francese, con 436 voti contro 34, della proposta di legge sul fine vita che ha preso il nome dei due senatori che l’hanno presentata, Jean Leonetti e Alain Claeys.
“Siamo ben lontani da un’ottica eutanasica – spiega il giornale del papa, a firma di Ferdinando Cancelli – e le polemiche che si sono levate in questi giorni paiono perciò decisamente controproducenti e spesso superficiali”.
Quali polemiche? E da parte di chi? Effettivamente “Avvenire”, il quotidiano della conferenza episcopale italiana, ha dato della legge francese una lettura opposta a quella de “L’Osservatore”.

Il sentimentalismo e la verità

Il cardinale Burke invita alla pubblica testimonianza


(di Cristina Siccardi) «Con amarezza si può affermare che nella società si sta perdendo sempre di più e in un modo spaventosamente rapido tutto il senso del matrimonio, come Dio l’ha iscritto nel cuore umano e come Egli ce l’ha insegnato nelle Sacre Scritture, soprattutto nelle parole di Cristo nel Vangelo», così ha dichiarato il Cardinale Raymond Leo Burke a Biella il 13 marzo scorso, durante la presentazione del libro Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica(Ed.Cantagalli, Siena 2014, pp. 304).
«In altre parole», ha proseguito, «si sta perdendo il senso della natura umana stessa, che ha la sua manifestazione fondamentale nella vocazione matrimoniale e la formazione della famiglia sul fondamento della promessa mutua e solenne, tra un uomo e una donna, di amore totale, totale nel senso di fedeltà e totale nel senso di definitività fino alla morteIn questo contesto dobbiamo interpretare il senso delle discussioni di questo periodo, che possiamo chiamare sinodale, tra la prima Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, tenutasi nell’ottobre scorso, e la seconda Assemblea Ordinaria che si terrà nell’ottobre prossimo».

Un orpello “per vecchi nostalgici”

La Messa in latino per una Chiesa in uscita?


La Messa in latino per una Chiesa in uscita?” è il provocatorio titolo della conferenza che il prof. Roberto Spataro, docente presso la Pontifica Università Salesiana, terrà venerdì 20 marzo alle ore 18,30 presso l’Istituto Marcelline, viale Otranto 67, in Lecce. 

Un titolo che dietro l’apparente ossimoro (che riecheggia uno dei principi più noti di Papa Francesco) intende proporre una lettura vivace ed attualissima della “Messa in latino” che, a partire dal Summorum Pontificum di Benedetto XVI, tanto favore sta ottenendo tra i giovani, contraddicendo nei fatti una diffusa ostilità di coloro che la considerano un orpello “per vecchi nostalgici”.

Borsino del sinodo

Sinodo, la posizione USA (Kurtz)
Il National Catholic Register pubblica un’interessante intervista al presidente della Conferenza Episcopale statunitense centrata in gran parte sul Sinodo per la famiglia che avrà luogo a Roma in ottobre.
Il National Catholic Register pubblica un’interessante intervista al presidente della Conferenza Episcopale statunitense centrata in gran parte sul Sinodo per la famiglia che avrà luogo a Roma in ottobre.   

L’arcivescovo di Louisville, Joseph Kurtz, ha dichiarato che nel suo ruolo di uno dei quattro delegati votati dalla Conferenza episcopale, “La dimensione che porterò sarà quella dell’unità e dell’integrità di come preghiamo, di come crediamo e di come offriamo cura pastorale. Sarà molto importante che non ci sia un gap fra il modo in cui preghiamo, crediamo e offriamo cura pastorale”.   

giovedì 19 marzo 2015

Abemus ad Joseph

San Giuseppe, chiave per interpretare la crisi attuale

Potrà sembrare un caso ma la crisi della famiglia – almeno nel nostro Paese – è andata di pari passo con il venir progressivamente meno della devozione a san Giuseppe. Per certi versi è paradossale che questo sia accaduto dopo un Concilio Vaticano II che Giovanni XXIII aveva posto proprio sotto la protezione di san Giuseppe con la Lettera apostolica Le Voci (1961). Ma probabilmente l’ondata progressista seguita al Concilio fece sì che la devozione a san Giuseppe fosse considerata una di quelle superstizioni preconciliari che erano superate da una Chiesa ormai protesa nell’abbraccio al mondo.
Ad ogni modo la stretta relazione tra crisi della famiglia e oscuramento della figura di San Giuseppe risulta più chiara se pensiamo che tanti psicologi sono concordi nel sostenere che uno dei principali problemi della nostra società è l’eclissi o l’assenza del padre. Mancano i padri e manca un modello di paternità, come invece san Giuseppe è stato per tante generazioni.

“corruptio optimi pessima”

Padre Kolbe e la Massoneria – 4 – Tattiche e strategie dell’Armata dell’Anticristo

Promozione della corruzione in tutti i settori della società, attacchi
alla Chiesa e monopolio totale su TV, stampa e mass media. 
Video in allegato:

A cura di
Centro San Giorgio e Redazione "Qui Europa"
massoneria - San Massimiliano Kolbe
 Tattiche e strategie della Massoneria nella lotta contro la Chiesa           
Roma, Brescia – (continua da qui Padre Massimiliano Kolbe e la Giudeo-Massoneria – Prima Parte  qui Padre Massimiliano Kolbe e la Giudeo-Massoneria – 2 e qui Il corpo e l‘armata del Serpente infernale). Tattica, nel gergo militare è la «branca dell’arte militare che tratta i principi generali, i criteri e le modalità per l’impiego delle unità e dei mezzi di combattimento»(73). La strategia, invece, è la «branca dell’arte militare che tratta della condotta della guerra» (74). Tattiche e strategie sono ordinate, ovviamente, a vincere la guerra: le tattiche servono alla strategia, in quanto sono le tattiche che concretizzano e attuano la strategia e cioè la condotta della guerra, messa in atto per arrivare alla vittoria.

Dalla lavanda dei piedi a quella del bidè?

Arcigay di Cassero, quando non basta Papa Francesco a pranzo con 10 transessuali
Arcigay di Cassero, quando non basta Papa Francesco a pranzo con 10 transessuali
“Ogni ideologia che non riesce a farsi alleata la Chiesa la perseguita ferocemente, sia uccidendo i cristiani sia insultando ciò che essi hanno di più caro. E vede giusto: in una Chiesa fedele al Vangelo non troverebbe mai l’appoggio incondizionato e cieco, di cui ogni menzogna ha bisogno per sopravvivere.