Il Papa torna, ancora una volta, a parlare della strage dei cristiani e delle altre minoranze etniche in corso nel Vicino oriente. Lo fa nell'indirizzo di saluto pronunciato all'inizio della Messa per i fedeli di rito armeno (con la proclamazione a Dottore della Chiesa di San Gregorio di Narek), in occasione del centenario di quello che Francesco ha ricordato essere "il primo genocidio del XX secolo".
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
lunedì 13 aprile 2015
Pong-ping ecumenico?
Genocidio Armenia, Turchia contro Papa: ‘Distorce Storia’. Richiama ambasciatore
Scontro diplomatico con il
Vaticano. Dopo le parole di Francesco il nunzio apostolico è stato
convocato dal ministero degli Esteri. "Dichiarazione inaccettabile”.
Ankara continua a negare che quello del 1915-16 sia stato un
"genocidio". Fonti della segreteria di Stato a ilfattoquotidiano.it:
"Stupore, la posizione è la stessa di Giovanni Paolo II di 14 anni fa"
Le parole di Papa Francesco sul genocidio degli armeni diventano motivo di uno scontro diplomatico tra lo Stato della Città del Vaticano e la Turchia.
Rassegnata al volere di Dio
Maria I Tudor: La strenua difesa della Santa Messa “Il giudizio del mondo è un giudizio privo di misericordia. Perché allora il mondo non dovrebbe essere giudicato nello stesso modo nel quale esso giudica?” (Paolo Pasqualucci)
di Piero Vassallo
La regina Maria I Tudor (1516-1558) restituì, per la durata del suo breve regno (1553-1558) l’Inghilterra a Cristo. Amata dal suo popolo fu odiata dalle canaglie, gaudenti una ricchezza turpe, ottenuta grazie al furto dei beni ecclesiastici commesso da Enrico VIII, il re posseduto dal delirio teologico discendente da una implacabile infezione libertina.
La intrepida regina restaurò la Santa Messa e ripristinò l’ordine turbato e devastato dall’odio viscerale nutrito da Enrico VIII contro i cattolici, ai suoi occhi colpevoli di fedeltà a Clemente VII (1478-1534), il papa che aveva negato la consacrazione dell’amorazzo adulterino del re con la cortigiana Anna Bolena, rapporto da cui era nata la futura regina Elisabetta.
L’orgoglio smisurato e il rovente fanatismo del re scismatico, autore dell’empio Act ofSupremacy, che dichiarava il re capo supremo della chiesa d’Inghilterra, avevano diviso la nazione e incrementato quella devastante miseria, che è narrata negli scritti di San Tommaso Moro (1478-1535) il sapiente refrattario all’ideologia divorzista, che fu fatto decapitare dal folle re.
Esaù e i suoi fratelli
"Voi siete i nostri fratelli maggiori"
Era il 13 aprile del 1986 e Giovanni Paolo II entrava nella
Sinagoga di Roma. La prima volta per un pontefice dai tempi di Pietro
Giovanni Paolo II visita la sinagoga di Roma il 13 aprile 1986. E’ la prima volta che un Pontefice entra in un tempio ebraico. Papa Wojtyla prosegue, in questo modo, la strada iniziata da Giovanni XXIII, il quale, nel 1959, aveva fatto fermare il corteo pontificio sul Lungotevere per benedire gli ebrei che uscivano dalla Sinagoga. Papa Giovanni Paolo II viene accolto dalle autorità religiose ebraiche e dal Rabbino Capo di Roma Elio Toaff, con il quale, al termine della cerimonia, scambierà un abbraccio fraterno.
La penna batte dove il dente duole..
Papa Francesco, l'ombra di due nuove irregolarità su data e schede nel giorno dell'elezione
Il Conclave del 2013 è stato davvero un disastro. Ogni giorno che passa saltano fuori nuove magagne, una più grave dell’altra. E i profili di invalidità si fanno sempre più consistenti.
Lo sanno bene gli addetti ai lavori che però oggi stanno copertissimi a causa di una certa atmosfera repressiva che domina oltretevere in questi mesi.
Atmosfera in totale contraddizione pratica con la continua ripetizione della parola «misericordia» da parte del papa argentino.
Ne parla molto, ovviamente, nella bolla «Misericordiae vultus» di indizione del Giubileo firmata ieri. Vi sono passi molto belli che ricordano la compassione di Gesù verso tutti e il viscerale amore materno di Dio verso ciascuno.
Ma si nota anche la solita omologazione all’agenda politically correct.
Sorprendente ?
Chiesa e marketing: vince la tradizione
Fonte: www.atfp.it di Julio Loredo) Pochi paesi hanno sofferto tanto le conseguenze della crisi post-conciliare come il Brasile, dove il numero di cattolici è calato del 35% negli ultimi trent’anni. Qualche anno fa, preoccupati con l’emorragia di fedeli, i vescovi brasiliani hanno arruolato un’importante azienda di marketing, l’ALMAP, il cui presidente, Alex Periscinoto, era stato nominato “miglior marketing manager” del Brasile.
I membri della Commissione esecutiva della Conferenza nazionale dei Vescovi del Brasile si aspettavano da Periscinoto un consiglio su come impostare la pastorale della Chiesa, offrendo una migliore immagine dell’istituzione, al fine di fermare l’emorragia di fedeli che, per lo più, stanno passando alle communità evangeliche.
Pericoloso amore
Non dormite più in negligenza...
"Aprite l’occhio e ragguardate la perversità della morte che è venuta nel mondo, e singolarmente nel corpo della santa Chiesa.
Oimè, scoppi il cuore e l’anima vostra a vedere tante offese
di Dio.
Vedete, padre, che ‘l lupo infernale ne porta la creatura, le pecorelle
che si pascono nel giardino della santa Chiesa; e non si trova chi
si muova a trargliele di bocca.
Li pastori dormono nell’amor proprio di loro medesimi, in una cupidità
e immondizia: sono sì ebbri di superbia, che dormono e non si
sentono, perché veggano che il diavolo, lupo infernale, se ne porti
la vita della Grazia in loro e anco quella de’ sudditi loro.
Essi non se ne curano: e tutto n’è cagione la perversità dell’amore
proprio.
Mamma li turchi..!
Genocidio armeno, tutti i perché della diatriba fra Papa Francesco e Turchia
Era più che scontata la reazione della Turchia alle parole pronunciate ieri mattina in San Pietro dal Papa durante la messa per i fedeli di rito armeno, che ricordano il centenario del genocidio che avvenne per mano ottomana. Francesco lo sapeva bene e di certo sia lui sia la Segreteria di Stato avevano messo in conto la “forte irritazione” del governo di Ankara. Non è bastato (ma lo si sapeva) indicare nel testo ufficiale pronunziato a inizio della celebrazione che a parlare di “primo genocidio del XX secolo” era stato Giovanni Paolo II in una dichiarazione congiunta con Karekin II, il 27 settembre del 2001.
domenica 12 aprile 2015
La Banda Bassotti cerca denari
Notazioni sulla vicenda dei Francescani dell'Immacolata alla luce degli ultimi eventi
Anticristo in progress
Gli jihadisti, che sanno bene che il Nuovo Ordine Mondiale è un’organizzazione anticristica ( a favore cioè dell'Anticristo e dei suoi adepti): per questo gli jihadisti non dirigono i loro attacchi contro le organizzazioni e le autorità ma esclusivamente contro i Cristiani.
Meglio del Fanzaga
Incontro con Paolo Brosio a Bassano, presso la libreria La Bassanese, 10 aprile 2015
In Chi vantarsi?
Sul "vantarsi del peccato" e altre bergogliate.
Le parole che seguono sono di un sacerdote, che normalmente si arrampica sugli specchi pur di salvaguardare la "normalità", del quale per ovvi motivi rispetto l'anonimato.
Sull'argomento specifico avevamo riflettuto qui, senza trascurare l'accenno alla felix culpa, ch'è dire altro...
Che anche lui mostri qualche segno di cedimento ci fa capire quanto oggettivamente ci sia di indifendibile in ciò che ci sta mostrando questo pontificato. Ma anche qui, persino nel citare Lutero, il nostro tenta di minimizzare.
Leggete attentamente e notate la sua esortazione finale, giustissima in linea di principio; ma, come altri sacerdoti illuminati ci mostrano da tempo confermando la nostra coscienza illuminata dalla fede ricevuta assimilata e vissuta nella Chiesa, siamo in una situazione in cui non c'è tempo per i convenevoli. Ne riprendo le premesse - e le ripropongo - di seguito alle affermazioni in apertura. Ed è dalle parole di questi sacerdoti che traggo le conclusioni che chiudono questa riflessione.
Le parole che seguono sono di un sacerdote, che normalmente si arrampica sugli specchi pur di salvaguardare la "normalità", del quale per ovvi motivi rispetto l'anonimato.
Sull'argomento specifico avevamo riflettuto qui, senza trascurare l'accenno alla felix culpa, ch'è dire altro...
Che anche lui mostri qualche segno di cedimento ci fa capire quanto oggettivamente ci sia di indifendibile in ciò che ci sta mostrando questo pontificato. Ma anche qui, persino nel citare Lutero, il nostro tenta di minimizzare.
Leggete attentamente e notate la sua esortazione finale, giustissima in linea di principio; ma, come altri sacerdoti illuminati ci mostrano da tempo confermando la nostra coscienza illuminata dalla fede ricevuta assimilata e vissuta nella Chiesa, siamo in una situazione in cui non c'è tempo per i convenevoli. Ne riprendo le premesse - e le ripropongo - di seguito alle affermazioni in apertura. Ed è dalle parole di questi sacerdoti che traggo le conclusioni che chiudono questa riflessione.
Ai cattolici che hanno capito…
Ci sono famiglie dove si consuma una grande sofferenza: quella di coloro che hanno compreso l'assoluto valore della Santa Messa “di sempre” e l'ostilità nei loro confronti persino dei più stretti familiari che, vestendo i panni di improvvisati ed esagitati difensori della chiesa postconciliare, senza peraltro nemmeno spiegarne i motivi, riversano tutta la loro ostilità per quel sacro rito (l'unico veramente e indubitatamente sacro).
Consolate i nostalgici !
Il Giubileo del Vaticano II
Il pontificato di Francesco si muove sull'asse della misericordia, la stessa da cui partiva l'intuizione di Giovanni XXIII
Era stata nient’altro che una commemorazione. E, oltretutto, unacommemorazione molto formale, molto distaccata, come di solito si fa per una persona che se ne sia andata ormai da tanto tempo. Ecco: tre anni fa, per il 50° dell’apertura del Concilio Vaticano II, l’anniversario era stato celebrato così. Belle parole, ma abbastanza convenzionali. E, sotto sotto, anche delle critiche. Come aveva fatto lo stesso Benedetto XVI, con ancora dentro la delusione – provata al tempo in cui era perito conciliare – di vedere le assise ecumeniche prendere una strada diversa da quella da lui auspicata.
“Mysterium iniquitatis”
Il Papa ricorda i martiri armeni e quelli di oggi, "decapitati, crocifissi, bruciati vivi"
Francesco durante la Consegna e Lettura della Bolla di indizione del Giubileo
sabato 11 aprile 2015
Per Roma questo ed altro !?
Danneels, Baldovino, l'aborto.
Due uomini politici belgi hanno dichiarato che il cardinale Gottfried Danneels cercò di convincere re Baldovino a firmare la legge sull’aborto in Belgio nel 1990. La dichiarazione in un documentario della VTM.
Due uomini politici belgi hanno dichiarato che il cardinale Gottfried Danneels cercò di convincere re Baldovino a firmare la legge sull’aborto in Belgio nel 1990.
Avanti così, che vai bene?
Il sorpasso entro un secolo
Tra quarant’anni l’Europa secolarizzata sarà terra per atei
Indagine del Pew Research Center: “Nel 2100, i musulmani sulla Terra saranno più numerosi dei cristiani”
Entro quarant'anni, il numero dei fedeli musulmani raggiungerà quello dei cristiani
Roma. “E’ facile dimenticare la qualità globale della fede. Per molti secoli ha prevalso l’abitudine di pensare al cristianesimo come alla tradizione distintiva dell’Europa e dei suoi territori periferici ed ex colonie, in particolare delle Americhe”, scrive lo storico Philip Jenkins in “Chiesa globale, la nuova mappa”, un libro pubblicato qualche mese fa dalla Editrice missionaria italiana. “Ma già mille anni fa – aggiunge – il cristianesimo era transcontinentale, con centri fiorenti in Africa e in Asia non meno che in Europa. Antiche chiese continuavano a prosperare in Siria, in Iraq e in Etiopia, e probabilmente c’erano più cristiani in Asia che in Europa”. Sarebbe bene, insomma, che l’uomo occidentale lo capisse prima o poi, smettendo di pensare al cristianesimo come qualcosa di meramente europeo solo perché in quel continente ci sono le cattedrali gotiche che fanno a gara a quale è più alta.
La prossima enciclica di Paolo & il suo Francesco
Incontro Papa, parla a IntelligoNews Brosio: «Il mio Francesco: Medjugorje e l’"esorcismo" alle Iene»
Ambasciatòr porta pen a
Il 5 gennaio scorso il Consiglio dei Ministri lo aveva nominato per divenire Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, ma su quel nome il Vaticano ha risposto con un grande silenzio. Anzi, ad ascoltare i rumors che arrivano dalla stampa d'oltralpe sembra che ci sia stato un vero e proprio rifiuto. Fatto sta che il suo predecessore, Bruno Jouvert, ha fatto bagagli e burattini il primo marzo, ma dopo più di un mese i sacri palazzi non hanno ancora fatto sapere se accetteranno o meno la nomina.
l grido di un laico
Un appello a Papa Francesco “Alla mostra sulla preghiera si rischia la rissa fra religioni”
La Repubblica
La Repubblica
(Marco Ansaldo) Il grido di un laico squarcia il velo nel dialogo fra religioni diverse: «Ma quale dialogo? Io ci ho provato. -- Altro che ammettere una base comune. Qui tra esponenti di più confessioni c’è chi pensa che la propria sia sempre la migliore». Il laico è Franco La Cecla, antropologo e architetto, viaggiatore instancabile fra culture diverse. Perché lancia questo grido che arriva fino a Papa Francesco?
Nuovo popolo cercasi
Questo si scriva
per la generazione futura: e un popolo nuovo darà lode al Signore
(Sal 102 [101], 19).
Lo so bene: le geremiadi non piacciono a nessuno. Il
fatto è che il povero Geremia aveva ragione; ma la sua singolare vocazione fu
di parlare per non essere ascoltato – nemmeno dopo la catastrofe.
Ciononostante, egli rimase fedelmente con il rimasuglio di Israele disfatto ed
errabondo, pur di non abbandonarlo al suo destino, e con il suo popolo
cocciuto, nonostante il contrario responso divino, emigrò in Egitto, dove si
persero le sue tracce (ma non le sue parole, rimaste monito prezioso per il
futuro, sempre che si voglia intenderle). Come egli stesso aveva profetizzato,
alcuni anni dopo Nabucodonosor arrivò fin là: la spontanea sottomissione
predicata da Geremia e ostinatamente rifiutata dai suoi compatrioti, alla fine,
fu imposta con la forza. Probabilmente sarebbe convenuto a tutti dargli retta
fin da principio…
L'autoerotismo spirituale dei gospisti (se almeno rimeditassero su ciò che scrivono..!)
Tra sacro e profano: il viaggio a Medjugorje di un pellegrino
Cristiano Baldissera in "Dentro Medjugorje" racconta i retroscena del suo primo pellegrinaggio nel paese bosniaco
© Mate T. Vasilj / ...your local connection / Flickr |
I "retroscena" di un pellegrinaggio a Medjugorje tra incontri decisivi, presunti miracoli e una incredibile sorpresa che viaggia oltre ogni aspettativa. Cristiano Baldissera in "Dentro Medjugorje. Diario di un pellegrinaggio postmoderno" (Ancora edizioni) racconta la sua prima visita in uno dei luoghi mariani più frequentati al mondo. Dice di essere un "osservatore partecipante" che grazie a questo viaggio scoprirà il fenomeno Medjugorje.
Inutile pregare per lui
Gesù crocifisso e la chiesa vista da Ravasi
di Camillo Langone
http://www.ilfoglio.it/preghiera/2015/04/11/ges-crocifisso-e-la-chiesa-vista-da-ravasi___1-vr-127675-rubriche_c283.htm
venerdì 10 aprile 2015
Panzanerotte
Le panzane dei persecutori dei Francescani dell'Immacolata
Prima dello tsunami |
Poiché continuano ad arrivare richieste di informazioni ma anche molte illazioni provocatorie sulla vicenda dei Francescani dell'Immacolata [vedi archivio], recentemente evoluta con la notizia che la Guardia di Finanza di Avellino ha eseguito il sequestro preventivo di beni la cui proprietà è riferibile alle associazioni “Missione dell’Immacolata” e “Missione del Cuore Immacolato”, cerchiamo di fare un po' di chiarezza, sulla base di informazioni assunte da fonti attendibili.
Com'è noto, il sequestro fa seguito ad una ipotesi di truffa aggravata e falso ideologico, secondo cui i beni che appartenevano all’Istituto religioso dei Francescani dell'Immacolata sarebbero passati nelle mani di persone e di associazioni esterne alla struttura religiosa.
Com'è noto, il sequestro fa seguito ad una ipotesi di truffa aggravata e falso ideologico, secondo cui i beni che appartenevano all’Istituto religioso dei Francescani dell'Immacolata sarebbero passati nelle mani di persone e di associazioni esterne alla struttura religiosa.
Meglio i laici..
Sinodo, laici UK: non cambiate...
Qualche settimana fa numerosi sacerdoti inglesi avevano lanciato una petizione, che ormai ha raggiunto e superato le 700 firme, ai Padri sinodali affinché non cambiassero l’insegnamento secolare della Chiesa in tema di divorzio e sacramento del matrimonio.
Ora più di cinquecento laici cattolici inglesi si sono uniti per firmare una lettera di appoggio alla petizione dei sacerdoti.
Ora più di cinquecento laici cattolici inglesi si sono uniti per firmare una lettera di appoggio alla petizione dei sacerdoti.
Vaticano Uganda?
1. DOVE E’ FINITA LA RIVOLUZIONE DI BERGOGLIO: ‘’CHI SONO IO PER GIUDICARE I GAY?’’
2. IL SEGRETARIO DELLA SANTA SEDE, PAROLIN, RIFIUTA DA QUATTRO MESI DI ACCREDITARE L’AMBASCIATORE FRANCESE, OMESESSUALE DICHIARATO, LAURENT “J’ADORE” STEFANINI
3. EPPURE LA NOMINA HA RICEVUTO UFFICIALMENTE L’APPROVAZIONE DALL’ARCIVESCOVO DI PARIGI, IL CARDINALE ANDRÉ VINGT-TROIS COL SOSTEGNO ESPLICITO DEL CARDINALE TAURAN
4. PURTROPPO IL DIPLOMATICO GAIO E’ BEN CONOSCIUTO AVENDO FREQUENTATO LA SANTA SEDE TRA IL 2001 E IL 2005, AGGIUNGERE LA LEGGE CHE AUTORIZZA IN FRANCIA LE NOZZE GAY: ECCO PERCHE’ HOLLANDE ERA STATO ACCOLTO CON UN’INEDITA FREDDEZZA (EUFEMISMO) DA PARTE DI PAPA FRANCESCO DURANTE LA SUA PRIMA VISITA IN VATICANO, L’ANNO SCORSO
W la Gospa!?
SCHERZI DA PAPA - BERGOGLIO RICEVE PAOLO BROSIO, E STAVOLTA NON È UNA PRESA PER I FONDELLI: "HA VISTO 'SCHERZI A PARTE', HA DETTO CHE MI DEVO FARE AIUTARE DA VOI PER LA BENEFICIENZA". GLI HO DETTO: "HO ESORCIZZATO LE IENE" (VIDEO)
Brosio incontra Bergoglio per un'ora, e dopo la rabbia per lo scherzo crudele delle "Iene", ora lo vede "una grande occasione. Del resto la Provvidenza e la Madonna sanno come agire per il meglio, trasformano tutto. Il Papa mi ha chiesto se le Iene si erano pentite di quel che avevano fatto, e io gli ho detto che le avevo
Un papa dall'Africa nera?
Un papa dall'Africa nera
Sarebbe il primo nella storia. E potrebbe essere il prossimo. Un nome: Robert Sarah. Autore di un libro rivelazione
di Sandro Magister
di Sandro Magister
ROMA, 10 aprile 2015 – L'ha detto lui, con candore: "Ho la sensazione che Dio mi ha messo qui per una cosa breve". Quattro o cinque anni, o anche meno.
È naturale che questa confidenza di papa Francesco abbia rinfocolato le congetture su chi gli succederà.
E subito è balzato in testa alle classifiche di scommettitori e di intenditori il cardinale che è stato battezzato "il papa Francesco dell'Asia", Luis Antonio Gokim Tagle, filippino con madre cinese, 56 anni, uno che viaggia sui bus, che accoglie i barboni in cattedrale, che non condanna ma abbraccia, e ha anche fatto studi di teologia negli Stati Uniti con rinomati maestri "liberal". Era suo il volto gioioso che compariva a fianco di Francesco nel trionfale viaggio nelle Filippine dello scorso gennaio.
Ma pochi hanno notato che Francesco aveva condotto con sé da Roma un altro cardinale, che in quelle isole si era già recato dopo il maremoto del 2013 a portare "la carità del papa", nella sua qualità di presidente di "Cor unum".
Il suo nome è Robert Sarah, è africano della Guinea, ha 70 anni. Era ai più uno sconosciuto, prima che un suo libro-intervista uscito in Francia un mese fa rivelasse il suo stupefacente profilo. Francesco l'ha sorprendentemente promosso, lo scorso novembre, a prefetto della congregazione vaticana per il culto divino, una nomina forte per la nuova curia in via di riforma.
Basta aver studiato il Catechismo !?
Misericordia, buonismo e semplice cretinismo. Come si coltiva la cultura del piagnisteo
Il sessantotto sembra non morire mai, nel mondo come – purtroppo – nella Chiesa. La stucchevole melassa che comprende misericordia, accoglienza, accompagnamento, eccetera, oltre al travisamento dottrinale, ha un altro devastante effetto: la distruzione del senso di responsabilità.
di Paolo Deotto
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Le ultime notizie in materia di divorziati-risposati e, ovviamente, anche di coppie di fatto e di coppie tra invertiti arrivano dalla Diocesi di Lione, come leggiamo sull’agenzia SIR- Servizio Informazione Religiosa. Non si legge niente di nuovo: il ritornello sul “miglior accompagnamento” (sarei felice se poi qualcuno spiegasse cosa sia…) nelle “situazioni difficili” l’abbiamo letto ormai migliaia di volte, così come sembra impossibile non parlare del presunto problema dell’ammissione dei divorziati risposati alla Comunione. Ripetuto presunto problema, perché il problema vero non esiste. Per conoscere la dottrina cattolica in materia matrimoniale non c’è bisogno di essere teologi, basta aver studiato il Catechismo.
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Le ultime notizie in materia di divorziati-risposati e, ovviamente, anche di coppie di fatto e di coppie tra invertiti arrivano dalla Diocesi di Lione, come leggiamo sull’agenzia SIR- Servizio Informazione Religiosa. Non si legge niente di nuovo: il ritornello sul “miglior accompagnamento” (sarei felice se poi qualcuno spiegasse cosa sia…) nelle “situazioni difficili” l’abbiamo letto ormai migliaia di volte, così come sembra impossibile non parlare del presunto problema dell’ammissione dei divorziati risposati alla Comunione. Ripetuto presunto problema, perché il problema vero non esiste. Per conoscere la dottrina cattolica in materia matrimoniale non c’è bisogno di essere teologi, basta aver studiato il Catechismo.
Scherzi da prete?
Una voce grossolanamente scherzosa ha di recente spazzato Roma: il Papa aveva convocato lo zar della finanza del Vaticano sui suoi costi. Quando il cardinale George Pell ha ammesso di spendere più di £ 3.000 su un'unità cucina di design, Francis ha scherzato: 'Che cosa, è realizzata in oro massiccio?'
giovedì 9 aprile 2015
La prelatura personale già accordata segretamente da Roma a Mons. Fellay?
Miele e fiele a Menzingen
Verso Mons. Williamson e Mons. Faure, è tutto fiele. Verso la Roma conciliare, tutto miele.
Il comunicato di Menzingen sulla consacrazione del 19 marzo offre un contrasto veramente impressionante
I – Tutto fiele!
I fratelli di Giuseppe non potevano dirgli una sola parola pacificamente, tanto ne erano gelosi (Gn 37, 4). Non ci si attenda da Menzingen una sola parola di benevolenza, di riconoscenza, di carità, verso Mons. Williamson o Mons. Faure, dopo che per decenni questi hanno reso dei buoni e leali servizi. Menzingen pensa solo a denunciarli. «La FSSPX denuncia la consacrazione episcopale di Don Faure». Questo almeno è chiaro.
Ma perché questa denuncia? In che cosa questa consacrazione è reprensibile? Questo è molto più oscuro.
Per chi suona la campana?
L'altra campana sul sequestro dei beni nell'ambito del commissariamento dei Francescani dell'Immacolata
Il sequestro preventivo dei beni di due Associazioni civili con scopi vicini alla Famiglia religiosa dei Francescani dell’Immacolata, disposto dalla Procura di Avellino, è un atto collegato all’indagine in corso, relativa alla gestione dei beni stessi.
L’indagine si muove parallelamente al Commissariamento canonico dell’Istituto dei Frati, disposto dalla Santa Sede nel luglio del 2013, per dissensi interni all’Istituto. Il patrimonio in questione, è legato a enti di natura civile e non ecclesiastica, come rivendicato dal Commissario Apostolico, non è mai stato di proprietà dell’Istituto dei Frati, che vive in un regime di assoluta povertà, con il consenso della Santa Sede.
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