ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 5 gennaio 2016

Fede digitale

La conversione digitale del Papa: una «videopreghiera» ogni mese

Si parte domani con una clip che sarà realizzata in 10 lingue
Un videomessaggio al mese per chiedere al popolo di Dio di pregare per una intenzione particolare.

Papa Francesco è sempre più social; ora anche con messaggi in video. La prima video-clip uscirà domani, 6 gennaio.
È questa la nuova e inedita iniziativa dell'Apostolato della preghiera realizzata in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, mentre l'ideazione delle clip è affidata all'agenzia di comunicazione spagnola La Machi.
«L'Apostolato della Preghiera è la rete mondiale di preghiera del Papa spiega padreFrederic Fornos, direttore internazionale dell'Apostolato è una rete di preghiera al servizio delle sfide dell'umanità e della missione della Chiesa». Si tratterà, spiega il padre gesuita alla Radio Vaticana, di un «video di alta qualità, realizzata con una equipe di tutto il mondo, con molto talento e creatività». Ogni video sarà diffuso in dieci lingue, per «pregare insieme a Papa Francesco per le sfide dell'umanità». «Saranno 12 video in totale di meno di due minuti ciascuno spiegano dalla sede di Barcellona della Machi nel videomessaggio Bergoglio parlerà in spagnolo, mentre per le altre lingue ( inglese, italiano, francese, portoghese, cinese, arabo, tedesco, olandese e ebraico) ci saranno i sottotitoli».
Il video sarà poi pubblicato sulle reti social: Facebook, Twitter (dove il numero dei follower del Pontefice ha superato i 23 milioni), Instagram e YouTube.Per il mese di gennaio Francesco propone di pregare per il dialogo interreligioso, perché, afferma ancora padre Fornos, «il Papa pensa sia veramente importante, oggi, il rispetto dell'altro per la pace nel mondo. Chiede di pregare perché il dialogo sincero tra uomini e donne di religioni diverse porti frutti di pace e di giustizia».Intanto ieri il Pontefice argentino si è recato a sorpresa a Rieti (dove ha incontrato il nuovo vescovo monsignor Domenico Pompili) e al santuario francescano di Greccio, dove secondo la tradizione cristiana - San Francesco di Assisi avrebbe realizzato il primo presepe vivente della storia. Bergoglio si è intrattenuto con un gruppo di giovani partecipanti al Meeting della diocesi di Rieti «Giovani Greccio 2016», e poi ha salutato i frati francescani.

Uaar: “Nel 2015 record di sbattezzi in Italia. Papa Francesco è popolare, ma la Chiesa no”



Boom di download dei moduli necessari a separarsi ufficialmente dalla Chiesa cattolica: sul sito dell'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti sono stati scaricati 47.726 volte. Don Maurizio Ardini, parroco che aveva consigliato un'esorcista a una ragazza che voleva sbattezzarsi: "Moto di protesta che ricorda il Sessantotto"

Secondo l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti “è la secolarizzazione che avanza”, mentre per la Chiesa “è solo fenomeno passeggero, un moto di protesta che ricorda ilSessantotto”. Al centro del dibattito, il dato relativo agli sbattezzi nel 2015, che secondo l’annuale indagine condotta dallo Uaar, “è il più alto di sempre”. “Gli italiani che negli ultimi dodici mesi si sono collegati alla pagina web dell’Unione per scaricare il modulo necessario a separarsi ufficialmente dalla Chiesa cattolica sono stati 47.726 – fa i conti Raffaele Carcano, segretario dell’Unione – un record senza precedenti, un vero e proprio boom, che ha surclassato i numeri già alti registrati nel 2012, quando i download furono 45.797”.
Download che, però, non sono sinonimo di sbattezzo, perché non è detto che tutti coloro che hanno stampato la documentazione poi l’abbiano anche inviata alla propria parrocchia, avviando così la procedura per cancellarsi dal libro dei battezzati. “Tuttavia – spiega Carcano – queste cifre per noi confermano che, al di là della popolarità attribuita a Papa Francesco dai media, è sempre più nutrito il numero di quanti non si riconoscono come cattolici: un’evidenza di cui anche la politica dovrebbe tenere maggiormente conto”.
Ad eccezione del 2012, infatti, il trend, negli anni passati, non aveva registrato particolaricrescite: nel 2009 gli sbattezzi erano stati 39.891, scesi a 35.751 nel2010, poi a 33.143 nel2011, e se si esclude il picco di quattro anni fa, si erano fermati a 35.510 nel2013 e a 32.611 nel 2014. Per un totale di 338.429 sbattezzati negli ultimi 15 anni, da cioè quando il servizio è stato attivato sul sito dell’Uaar. Poi, però, nel 2015 è arrivato il boom.
“Credo che il dato sia una cartina al tornasole per monitorare icambiamenti in atto nella nostra società rispetto all’adesione alcattolicesimo – sottolinea Carcano – in questo caso, secondo la mia opinione, la ragione dell’aumento di richieste di sbattezzo, o potenziali tali, è dovuta al fatto che, sebbene l’attuale Pontefice sia popolare, lo stesso non può dirsi della Chiesa”. E per lo Uaar, gliscandali più recenti che hanno coinvolto il Vaticano hanno influito sul fenomeno. “I vari Vatileaks, i casi di pedofilia, e poi le continue ingerenze della Chiesa nella politica, che ad esempio ostacolano l’approvazione di provvedimenti che dovrebbero essere banali, come i matrimoni gay, fanno sì che le persone provino il desiderio di staccarsi, di allontanarsi”. Quadro che sarebbe confermato, secondo l’Uaar, anche dai dati Istat relativi al calo della frequenza religiosa tra gli italiani.
“Oggi questo paese vive una crisi generalizzata dell’appartenenza,sindacale, politica – conclude Carcano – e la Chiesa non è molto diversa da altre organizzazioni, per quanto possa avere un leadercarismatico. Finisce per pagare il prezzo dei comportamenti di tutti coloro che ne fanno parte. Sfogliando i quotidiani non è difficile intuire come mai le persone sentano il bisogno di prenderne le distanze”.
Ipotesi respinta in toto dadon Maurizio Ardini, parroco di San Bernardino di Lugo(Ra), che proprio a luglio di quest’anno, ricevuta una richiesta di sbattezzo da una ragazza di 20 anni residente nel ravennate,l’aveva pubblicata sul giornalino parrocchiale, per poi consigliarle un’esorcista. “Una provocazione – precisa Ardini – fatta perché volevo che di questo fenomeno si parlasse”. Per il parroco, infatti, lo sbattezzo è più che altro una tendenza passeggera. “E’ una pratica transitoria, ogni stagione porta alle proprie forme di protesta, come il Sessantotto. Ora c’è questa. Tanti giovani aderiscono perché è popolare, e a me preoccupa che poi un giorno cambino idea e si trovino a dover correre dal vescovo per potersi sposare in chiesa. Me ne sono capitati molti di casi simili”.
Anche per don Ardini la cronaca ha a che fare con il boom didownload sulla pagina degli sbattezzi, “ma la Chiesa non c’entra, anzi non è mai stata tanto popolare come da quando c’è Papa Francesco. La sfiducia che le persone provano è generata dal momento storico in cui viviamo, dalla crisi, dalle difficoltà quotidiane che si trovano ad affrontare. Certo, poi c’è chi sceglie di protestare così, chiedendo di essere cancellato dai libri delbattesimo. Ma non capisco il motivo di questa scelta: se c’è qualcosa che funziona, oggi, in campo sociale, è proprio la Chiesa. Anzi, i giovani dovrebbero fare più volontariato, e pensare alle cose serie”.
di  | 5 gennaio 2016


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.