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mercoledì 10 febbraio 2016

La religione dei truffatori ^

LA NUOVA RELIGIONE MONDIALE

Con il Blue Beam Project la Nasa vuole instaurare la Nuova Religione mondiale? Vi sono dei poteri mondiali capillarmente diffusi e dotati di mezzi finanziari inimmaginabili che stanno decidendo nell’ombra il futuro dell’umanità 
di F. Lamendola  
  
Vi sono dei poteri mondiali oscuri, ma capillarmente diffusi e dotati di mezzi finanziari inimmaginabili, che stanno decidendo nell’ombra il futuro dell’umanità, e che stanno pianificando, oltre alla manipolazione mentale degli esseri umani, anche l’instaurazione, con mezzi cinicamente fraudolenti, l’instaurazione di una Nuova Religione sincretistica mondiale, al fine di agevolare la sottomissione totale e irreversibile di ogni singolo abitante del nostro pianeta?

A partire da una ventina di anni fa, incominciarono a circolare delle voci, raccolte da alcuni giornalisti e studiosi indipendenti di ciò che riguarda il Nuovo Ordine Mondiale, circa il fatto che l’Agenzia Spaziale degli Stati Uniti d’America, la N.A.S.A., stava lavorando ad un ambizioso e spericolato progetto di manipolazione globale, il cui scopo ultimo sarebbe l’instaurazione di una Nuova Religione mondiale, nella quale dovrebbero confluire, fondendosi e dissolvendosi, tutte le religioni storiche esistenti, in modo da facilitare l’avvento di un unico governo mondiale e di una sola cultura ad esso sottesa, versione aggiornata e perfezionata dei totalitarismi del XX secolo.
Il principale diffusore di queste sensazionali rivelazioni è stato un giornalista franco-canadese del Québec, Serge Monast, classe 1945, figura molto conosciuta e piuttosto popolare presso il pubblico del suo Paese per le ricerche e le teorie a proposito della cospirazione massonica mondiale e, in generale, del Nuovo Ordine Mondiale. Monast, che è stato uno scrittore molto prolifico, con circa 20 libri pubblicati e frequenti apparizioni televisive, aveva diretto le sue indagini anche su terreni scabrosi e un po’ pericolosi, afferenti la sfera del satanismo internazionale, come «Le gouvernement mondial de l’Antéchrist, journalisme d’enquête international (1994) e «Le protocole de Toronto. 6.6.6. Québec année zéro» (1995); ma quello che ha fatto balzare sulla sedia anche i lettori più smaliziati è stato «Project Blue Beam (NASA)» (Press libre nordamericane, 1994).
In pratica, il progetto consisterebbe in una operazione da sviluppare in quattro fasi. Nella prima, verrebbero fatti ritrovare, “casualmente”, ma in realtà in maniera pilotata, una serie di reperti archeologici scioccanti dal punto di vista delle varie religioni oggi esistenti, che tenderebbero a screditarle da un punto di vista storico, con lo scopo di seminare lo sconcerto e la confusione fra milioni di credenti e di incrinare la saldezza della loro fede, rendendoli più fragili, ma anche più “aperti” e più disposti ad accogliere stimoli di altra provenienza, che, altrimenti, non prenderebbero neppure in considerazione. Nel caso del cristianesimo, verrebbero fornite le “prove”, ad esempio, che Gesù Cristo non è morto sulla croce, e ciò mediante una scoperta apparentemente genuina, come il ritrovamento di un antico papiro in seguito a un terremoto, che renderebbe accessibile la caverna in cui era conservato. Inoltre, verrebbe avvalorata una visione puramente naturalistica dello sviluppo umano, religioni comprese, e verrebbero definitivamente liquidate, e relegate tra le “favole” del passato, sia la visione spirituale della vita, fondata sulla credenza nell’anima immortale, sia la fede in una dimensione soprannaturale, abolendo, di fatto, il concetto di “sacro” così come l’umanità lo ha finora conosciuto.
Nella seconda fase, verranno proiettate in cielo, ad altissima quota (un centinaio di chilometri), immense immagini dei fondatori delle diverse religioni, ciascuna nella rispettiva area geografica, il tutto mediante la tecnica dell’ologramma, servendosi di raggi laser. Le immagini avrebbero una apparenza straordinariamente realistica, presentandosi come tridimensionali, e potrebbero anche “parlare”, grazie all’impiego di una particolare tecnica del suono. Verrebbero fatti comparire anche numerosi Oggetti Volanti Non Identificati, aumentano l’ansia, la confusione e soprattutto il senso spasmodico di aspettativa. Alla fine, le varie immagini di Cristo, Budda, eccetera, si fonderebbero in una sola, e così apparirebbe il volto del Nuovo Messia, un Maitreya del XXI secolo, annunziante la Nuova Religione mondiale, il quale spiegherebbe, in prima persona, che è giunto il tempo di abbandonare le vecchie fedi, caratterizzate dalla “separatezza” e dall’”esclusivismo”, per accogliere la nuova, consistente nel riconoscimento dell’unica divinità, ovviamente saggia e benevola, in linea con la cultura New Age diffusa negli ultimi decenni.
La terza fase – la più difficile da “digerire” per gli scettici – si baserà su sofisticate tecniche di manipolazione mentale, ottenute attraverso l’impiego di vere e proprie tecnologie telepatiche, basate sulle onde magnetiche. L’obiettivo sarà quello di fare in modo che un grandissimo numero di persone abbia, o meglio, creda di avere, delle apparizioni del “dio”, e che entri in comunicazione con lui, come avviene nei fenomeni mistici. Il risultato finale dovrebbe essere la creazione di un “pensiero diffuso artificiale”, cosa su cui da anni si stanno svolgendo esperimenti segretissimi da parte di istituzioni governative statunitensi, il cui scopo è implementare la “fiducia” dei militari del proprio esercito, e, viceversa, diffondere lo scoraggiamento fra il personale degli eserciti nemici. Qualcuno ricorderà, forse, che, all’epoca della battaglia finale, quella terrestre, per il possesso delle isole Falkland, nel giugno del 1982, circolarono voci relative all’impiego di particolari tecniche acustiche, non percepibili dall’orecchio umano, utilizzate dai Britannici per distruggere il morale delle truppe argentine schierate a difesa di Port Stanley; questo potrebbe dare una sia pur vaga idea di ciò di cui stiamo parlando, ma, ovviamente, si tratterebbe di tecniche infinitamente più sofisticate, frutto di anni e anni di esperimenti. Pare che oggi sia possibile creare delle voci molto nitide all’interno della mente di un determinato soggetto (un po’ come quelle che udiva Giovanna D’Arco), il quale non comprenderebbe affatto la loro vera origine. Questa terza fase vedrebbe l’instaurazione ed il consolidamento della Nuova Religione mondiale, in cui l’umanità finirebbe per credere sulla base di supposte esperienze interiori, ritenute autentiche; e ciò la renderebbe particolarmente disponibile e malleabile a qualsiasi “impulso” e a qualunque “ispirazione” le venissero dalla supposta divinità, ma, in effetti, dagli oscuri registi del Progetto Raggio Verde.
Nella quarta fase verrebbero tirate le fila della congiura globale. L’essere “divino”, spirante amore e benevolenza universale, faciliterebbe l’arrendevolezza e la sottomissine dell’umanità ai voleri di un nuovo governo mondiale unico, presentato, ovviamente, come una grande occasione di pace e di progresso, in quanto allontanerebbe ogni pericolo di guerre future tra le nazioni. Solo che l’umanità, a quel punto, verrebbe interamente schiavizzata, e sia pure nella forma “dolce” di un consenso volontario; peraltro, verrebbe creato, sempre per il bene dell’umanità, un esercito unico, che, a quel punto, avrebbe più che altro la funzione non già di combattere contro nemici inesistenti, ma di tenere costantemente sotto controllo la popolazione. Cosa pensare di questo inquietante scenario?
Il 5 dicembre 1996, dopo essere stato arrestato dalla polizia canadese ed aver trascorso una notte in prigione per ragioni legate alla mancata frequenza scolastica dei suoi figli, Serge Monast morì improvvisamente per un attacco di cuore. Poiché si disse che non soffriva affatto di malattie cardiache, si diffuse il sospetto, fra i suoi amici e i suoi ammiratori, che, durante le ore della carcerazione, gli avessero fatto “qualcosa”, ad esempio che lo avessero sottoposto ad un particolare trattamento con la tecnica del laser, in modo da provocarne la morte differita, fuori dalla prigione, così che la polizia non apparisse direttamente coinvolta. Monast non era il primo, ma il secondo giornalista che moriva all’improvviso dopo essersi interessato al fantomatico Blue Bean Project, di cui aveva svelato, forse, troppi segreti che avrebbero dovuto rimanere tali.
Ha scritto David Icke in uno dei suoi libri più recenti, «Il risveglio del leone. Umanità, mai più in ginocchio!» (titolo originale: «Human Race Get off Your Knees. The Lion s No More, 2010; traduzione dall’inglese di Luisa Natalia Monti, Cesena, Macro Edizioni, 2011, pp. 728-729):

«Esiste un numero infinito di scenari possibili, e uno di questi è noto come “Blue Bean Project” (Progetto Raggio Blu). Venne rivelato negli anni ‘90 dal giornalista canadese Serge Monast, che nel 1996, a causa delle sue continua investigazioni, morì a causa di un attacco cardiaco. Anche un altro giornalista che stava lavorando alla vicenda del Blue Beam venne colpito da infarto. I report dicono che i figli di Monast vennero sottratti dalle autorità con la scusa che, essendo educati a casa e non a scuola, stavano subendo un abuso. Monast fu arrestato e trascorse la notte in carcere. Il giorno seguente, tornato a casa, ebbe un attacco cardiaco fatale. Aveva 46 anni [errore: in realtà, 51; nota nostra]. Nel 1994 aveva detto che, secondo le sue ricerche, il Progetto Raggio Blu, una operazione della N.A.S.A., era un piano multi-sfaccettato per favorire l’attuazione di uno stato globale o “Nuovo Ordine Mondiale”, compresa una possibile “visita aliena” fasulla tramite la tecnologia olografica proiettata da satelliti e una unione (programmata) di divinità religiose mondiali in un’unica religione e un’”unica verità”. Monast aveva affermato:
“Il Progetto Blue Beam fingerà di essere l’adempimento universale delle vecchie profezie, grande come l’evento verificatosi 2.000 anni fa. In linea di principio utilizzerà il cielo come uno schermo cinematografico (sullo strato di sodio a circa 96 chilometri di altezza), generando immagini  laser simultanee proiettate da satelliti a ogni angolo del pianeta, in ogni lingua e ogni dialetto a seconda della regione. Avrà a che vedere con l’aspetto religioso del nuovo ordine mondiale con la sua ingannevole attrattiva su vasta scala. Il computer coordinerà i satelliti,  e il software già installato coordinerà lo spettacolo “celeste”, le immagini olografiche si basano sulla combinazione di segnali quasi identici per produrre una immagine o un ologramma con prospettiva profonda, che è parimenti applicabile alle onde acustiche ELF, VLF ed LF e ai fenomeni ottici. In particolare, lo “spettacolo” sarà composto da più immagini olografiche proiettate in diverse parti del mondo, ognuna delle quali riceverà una diversa immagine a seconda della specifica religione nazionale o regionale. Non una singola area verrà esclusa. Con l’animazione e gli effetti che sembrano venire dalle profondità dello spazio, gli attoniti seguaci delle varie dottrine religiose testimonieranno il realistico e assai convincente ritorno dei loro messia.”
Monast aveva detto che sarebbero state proiettate in cielo immagini di eroi religiosi quali Gesù, Maometto, Budda e Krishna, e successivamente sarebbe avvenuta una “fusione”, per creare “l’unico vero Dio” della pianificata mono-religione mondiale. Non sto affermando che le affermazioni di Serge Monast siano tutte veritiere, ma effettivamente una “invasione aliena” programmata sarebbe un ottimo Problema-Reazione-Soluzione per giustificare l’avvento di un governo e un esercito globali.»

Da parte nostra, sappiamo benissimo che il solo fatto di citare un Autore controverso, e, per alcuni aspetti, decisamente naïf, come David Icke, rischia di squalificare automaticamente qualsiasi discorso si voglia fare, su qualunque argomento; d’altra parte, qui non si tratta di credere a Icke, ma di prendere atto delle “rivelazioni” di Serge Monast e di domandarsi se, in esse, vi siano davvero una improbabilità assoluta, una assurdità totale; e se valga la pena, per evitare il rischio di esporsi al ridicolo, prestando orecchio alle parole di un complottista di cui si ride e si sghignazza in tutti i salotti buoni della cultura ufficiale, nonché del politically correct, sottomettersi ad un ricatto ideologico e imporsi una specie di auto-censura, correndo il pericolo, forse anche più temibile, di ignorare delle notizie che, viceversa, meriterebbero di essere considerate con la massima attenzione, vista l’immensa importanza che, se vere, avrebbero per tutti noi.
Presa fra i due fuochi del timore del ridicolo, da una parte, e della possibilità di “mancare” la possibilità di comprendere alcuni eventi di portata decisiva, dall’altra, crediamo che una persona intellettualmente onesta e rispettosa di se stessa, debba preoccuparsi maggiormente della seconda eventualità, che non della prima. Se gli altri avranno voglia di fare dell’ironia sulla sua “credulità”, o, addirittura, sulle sue “paranoie” complottiste, benissimo, allora che si divertano pure. La persona spiritualmente libera se ne infischia altamente di ciò possono pensare di lei le anime grette e saccenti, schiave del conformismo intellettuale e propense a guardare più il dito che la Luna: a lei importa soprattutto la ricerca della verità; e se, per proseguire in tale ricerca, si dovrà sporcare le mani, esponendosi al rischio di non essere compresa, e, anzi, di subire la disapprovazione e il dileggio di chi, quanto a sé, non ha mai osato fare un solo passo fuori della porta di casa con le proprie gambe, ebbene, si tratta di un prezzo non eccessivo da pagare, e lo pagherà volentieri. Ora, una cosa si può dire: che lo scenario delineato da Monast ha una certa, allarmante verosimiglianza... 


Con il Blue Beam Project la N.A.SA. vuole instaurare la Nuova Religione mondiale?

di Francesco Lamendola

La NASA bandisce Gesù.
La Nasa – l’ente spaziale americano ha bandito l’uso della parola “Gesù” nella sua newsletter destinata ai dipendenti.

Secondo la protesta avanzata dal Liberty Institute per conto di un club di preghiera, il Johnson Space Center Praise and Worship Club, l’ente spaziale avrebbe imposto, tramite il suo ufficio legale, al club di rimuovere l’annuncio di un meeting, il cui tema era : “Gesù è la nostra vita”.

  La motivazione era che l’annuncio avrebbe reso l’incontro “settario” e “ confessionale. Il club si è offerto di scrivere un testo in cui si separavano le proprie vedute da quelle della Nasa, ma il team legale l’ha giudicato “insufficiente”.

  In un’intervista l’ingegnere spaziale Sophia Smith ha detto a Fox News che “per noi è stato uno choc, e molto frustrante. La Nasa ha una lunga storia di rispetto della libertà religiosa. Perché Non permetterci di mettere la parola Gesù in un annuncio del nostro club?”.

  marco tosatti   10/02/2016
 http://www.lastampa.it/2016/02/10/blogs/san-pietro-e-dintorni/la-nasa-bandisce-ges-sizbFJFALdBMVdwnUzMyRM/pagina.html

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Crowdfunding documentario luna


Luna, le prove della messinscena. Hanno sbagliato il loro sole!

Il Falso Sbarco Sulla Luna doc completare



Poveri astronauti!

Nel capitolo sullo sbarco lunare mi limitavo ad osservare alcune incongruenze, fotografiche perlopiù, rintracciabili nella documentazione messa a disposizione dalla NASA dopo il famoso allunaggio del 1969. Dico “mi limitavo” perchè, ci tenevo a sottolinearlo, queste non erano, a mio avviso, “prove” del fatto che non fossimo andati sulla Luna, ma semplicemente prove della manomissione, senza nessuna ulteriore ipotesi avanzata sul motivo per cui tale manomissione fosse stata fatta (ovviamente UNA di queste ipotesi poteva essere effettivamente il fatto che sulla Luna non ci fossimo mai stati, ma ce n’erano anche altre).
Stamattina girovagavo qua e là a ricerca di alcune conferme (a volte io stesso mi stupisco di quello che ho scritto, e ho bisogno di approfondire!) e ne ho trovate un paio che mi hanno ulteriormente confermato sul fatto che l’operazione Luna 1969 sia stata una grandiosa messa in scena. Già sapevamo della brutta fine che hanno fatto numerosi astronauti, incidenti, suicidi, morti strane (cfr. Massimo Mazzucco su luogocomune.net). Ma anche fra quelli che sulla Luna “ci sono stati effettivamente” (secondo la versione ufficiale) sappiamo che sono stati colti da una sorte di “sindrome post partum” che li ha visti eclissarsi dalla scena pubblica, alcuni avere profonde crisi di identità, finire nell’alcol, eccetera. E questo ci è stato spiegato con una sorte di contrappasso: dopo essere stati in cima alla scala della popolarità, addirittura sulla Luna, tornare sulla terra, una vita normale era troppo: sono crollati. Mah! All’inizio questa spiegazione la accettavo. Oggi ascoltando un paio di affermazioni di due di loro, credo che non ci siano più dubbi.
Buzz Aldrin, comandante della missione che per prima arrivò sulla Luna, in una intervista alla radio, parlando del suo libro “Magnificent desolation” e dei suoi problemi con alcol e droghe, dice che “era troppo difficile confrontarsi con la gente“. Ma come? Sei un eroe, tutti ti osannano, puoi vivere di pubblicità, e dici che ti sei rifugiato nella droga e nell’alcol perchè “era troppo difficile reggere il confronto con la gente“? Secondo me questo può essere vero solo se devi reggere, e per decenni, una menzogna(ricordo fra l’altro che, nonostante tutto, Aldrin è stato sempre il più loquace degli ex-astronauti, e famoso è il suo rifiuto di giurare sulla Bibbia di essere effettivamente stato sulla Luna). Qui il link su Youtube relativo a quell’intervista.
Ancora più interessante è il discorso di Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna, che, diversamente da Aldrin, si è praticamente ritirato in una sorta di eremitaggio, rifiutando interviste e apparizioni pubbliche. Tranne nel 25° anniversario, in cui tenne un breve discorso in presenza del presidente Clinton. Se da una parte è ovvio che non avrebbe potuto dire nulla di compromettente, a mio avviso lui ha inserito due messaggi fra le righe che, se da una parte non hanno reso il suo discorso censurabile,  al tempo stesso hanno dato un messaggio estremamente chiaro per chi vuol capire. Un po’ come il messaggio in codice che lancia il prigioniero perchè i suoi lo capiscano ma che sia incomprensibile ai suoi carcerieri. A voi il video, la spiegazione sotto.

Primo punto: lui paragona sè stesso e gli altri astronauti a dei pappagalli: “gli unici uccelli che sappiano parlare, anche se però non volano molto bene“. Divertente analogia, ma forse parlare di pappagalli è un chiaro segnale che lui sta semplicemente ripetendo quello che ha sentito, quello che gli hanno detto di dire? E l’accenno al fatto che non sappiano volare, vuol forse dire che anche gli astronauti non hanno “volato” veramente?
Alla fine, rivolgendosi ai giovani, fa un bel discorso; dice: noi abbiamo soltanto iniziato, a voi continuare quello che noi abbiamo iniziato. Bello. Peccato che poi dica esplicitamente “… raggiungerete grandi cose… se sarete in grado di togliere il velo che nasconde la verità.” Maniera un po’ contorta per incitare un giovane alla ricerca, no? Dove sta scritto che la verità è nascosta da un velo? E chi avrebbe interesse a nasconderla?
Poveri astronauti. Costretti ad una vita di menzogne, per difendere l’immagine di una nazione falsa, che crede solo nel dio dollaro e nella sottomissione degli altri popoli. Che il Dio vero, quello Trino, e non quattrino, abbia pietà di voi (e di tutti noi).
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Post Scriptum: il video in cui il povero Neil Armstrong (gli voglio sempre più bene, a questo poveruomo!), imbarazzato, si rifiuta di giurare sulla Bibbia che è stato veramente sulla Luna, neanche a fronte di 5.000 dollari in contanti, ” che potrebbe dare in beneficenza” dice il cattivo provocatore. Non approvo l’insistenza e la cattiveria del provocatore; compatisco (come già detto) il povero Neil.

Post post scriptum: altra testimonianza imbarazzante di un ex astronauta che “non sa se hanno oltrepassato le fasce di Van Allen“. Penosi.

http://www.ingannati.it/2011/08/28/poveri-astronauti/

1 commento:

  1. Recentemnte ho visto su Youtube un video nel quale si asseriva che le famigerate chemtrails (scie chimiche) avrebbero lo scopo, tra gli altri, di "schermare" lo strato prescelto del cielo sul quale verrebbero proiettate in un futuro prossimo le immagini olografiche inviate dai satelliti, in particolare dal famigerato sputnik, dove sono state caricate (Sputnik) tutte le lingue del mondo e financo i dialetti. All'umanita' sarebbe stato fatto credere che si tratterebbe di un miracolo divino quando in realta' si tratterebbe di un immenso imbroglio ad alta tecnologia (oltre agli ologrammi in cielo la popolazione del pianeta verrebbe bombardata per mezzo delle linee dei pc (fibre ottiche, wireless etc) e parabole ed antenne televisive e linee telefoniche.

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