ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 17 marzo 2016

Serviranno aiutini, o aiutoni?

Müller: non adulare il Papa, aiutarlo
Il Papa non è “teologo professionale”, dice il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Müller, in un’interessante intervista di qualche giorno fa al quotidiano Kölner Stadt-Anzeiger, ammettendo che di tanto in tanto è necessario consigliarlo in materia di dogma.” E aggiunge: "noi della Congregazione siamo chiamati non a esercitare l’arte dell’adulazione, ma piuttosto, a usare la nostra conoscenza di esperti”.

Il Papa non è “teologo professionale”, dice il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Müller, in un’interessante intervista di qualche giorno fa al quotidiano Kölner Stadt-Anzeiger, ammettendo che di tanto in tanto è necessario consigliarlo in materia di dogma". 

Aggiunge il cardinale: "…il Papa, secondo la fede cattolica, è stato istituito da Cristo stesso, e la Congregazione della Fede, con i suoi venticinque cardinali nominati dal papa è lo strumento legittimato dal papa per aiutarlo, e quindi partecipare, all’esercizio del suo ministero di insegnamento universale. Ma noi della Congregazione siamo chiamati non a esercitare l’arte dell’adulazione, ma piuttosto, a usare la nostra conoscenza di esperti”.  

Una sottolineatura importante, perché certamente gli adulatori non mancano alla corte del Pontefice; e il ruolo degli esperti, in particolare di teologia, è vitale. Come si è visto, anche se in maniera non ufficiale, in occasione dell’esortazione apostolica sulla famiglia che sarà firmata il 19 marzo, festa di San Giuseppe. Sia il teologo della Casa Pontificia, che la Congregazione per la Dottrina della Fede hanno cercato di aiutare il Papa, facendogli pervenire decine se non centinaia di correzioni e proposte di modifiche alla bozza proposta. 

 Si ignora se e quanto i suggerimenti dei professionisti siano stati apprezzati e fatti propri dal Pontefice e dai suoi collaboratori ed estensori più vicini. Gerhard Müller ha risposto così alla domanda secondo cui deve di tanto in tanto correggere quello che il Papa dice nel suo entusiasmo carismatico: “Questo è ciò che il Papa ha detto già tre o quattro volte, egli stesso; e poi mi ha abbracciato così da far cessare ogni gossip al riguardo”. Al cardinale è stato chiesto se è vero che egli sia il principale oppositore del Pontefice; al che ha risposto che si tratta assolutamente di “una favola”.  

4 commenti:

  1. Risulta che Papa Woytjla, sapendo di non essere fortissimo in teologia, umilmente si rivolgeva sempre all'allora Prefetto della Congregazione per la Fede card. Ratzinger per non fare scivoloni dottrinali e non dire svarioni (cosa che per altro non avrebbe fatto, a mio avviso, anche senza l'ausilio dell'illustre teologo, avendo comunque fra le proprie doti il senso del discernimento e della prudenza...)

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  2. "facendogli pervenire decine se non centinaia di correzioni e proposte di modifiche alla bozza". Non potendo cancellare le bergoglionate , avranno messo le correzioni come aggiunta , ecco perchè si parla di qualcosa come 200 pagine..

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  3. Personalmente mi è caduta la stima nella Chiesa cattolica: com'è possibile infatti continuare ad averne stima e fiducia se non riesce ad arginare in modo responsabile una deriva di questo tipo?
    So del grande rispetto e obbedienza che si deve alla figura del pontefice, ma se il prezzo dell'obbedienza (in una situazione emergenziale come quella che stiamo attraversando) è questa, ne deduco che si stia remando in direzione esattamente opposta a quella voluta da Dio.
    Della Chiesa cattolica continuerò a far parte unicamente sulla promessa di Cristo: 'Non prevalebunt'. E spero che non siano troppi i credenti che, nel frattempo, getteranno disgustati la spugna.

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    1. Speriamo di no, anche se domani mi aspetto il peggio..

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