“Per senso di responsabilità”…
Nella storia, come nella vita, i nodi vengono al pettine. E oggi un grosso nodo del demonio sta arrivando al pettine, ma non possiamo dare la colpa solo al demonio o ai suoi servitori immediati e palesi. Eh no! Troppo comodo.
Quando gli uomini commettono un male nella società, vi sono quasi sempre quattro entità complici, ognuno al suo grado di responsabilità e corresponsabilità. Normalmente, quasi tutti pensano che ce ne siano due. Qualcuno arriva a capire che ce ne sono tre. Ma a quattro… molto pochi ci arrivano.
- il colpevole materiale;
- il mandante (e, fino a qui, è chiaro a tutti);
- i sostenitori, ovvero coloro che, per svariate ragioni, pur non essendo mandanti, plaudono ai primi due (o, più ipocritamente, solo ai secondi);
- gli ignavi, ovvero coloro che non sono affatto contenti, protestano pure, si infuriano, ma, “per senso di responsabilità” (ovvero, tradotto, per non avere a soffrire alcun rischio personale, danni alla carriera, o, magari, più semplicemente, per non fare la parte antipatica del disturbatore, del “non moderato”, dell’antiquato, del rompiscatole, della persona non seria, ecc. ecc.), alla fine, dopo tante proteste, verbali e scritte, magari su Facebook, non fanno nulla per resistere e accettano tutto, borbottando e minacciando tuoni e fulmini casomai il male dovesse compiere un altro passo in avanti (gli stessi tuoni e fulmini che avevano già tante volte minacciato in precedenza).
Questo quarta entità è la più diffusa, ovviamente. E sono proprio coloro che si sentono i “buoni”, ovvero, andando al sodo, i cattolici che oggi cercano di opporsi alla distruzione della famiglia, della morale, della società, dei bambini. E non mi riferisco solo a qualche deputato traditore (questi sono poche decine in tutto) e nemmeno solo al clero traditore (numericamente molto ma molto più consistente dei deputati); mi riferisco a milioni di persone. A coloro che si battono come possono e lodevolmente perché il male non avanzi, ma si scordano purtroppo come e quanto hanno contribuito in passato a sostenere coloro che oggi fanno avanzare il male direttamente o indirettamente.
Ma c’è di peggio: se per il passato non si può più fare nulla, la verità dolorosa quanto occulta è che non pochi di costoro in realtà sono già pronti, dopo tante minacce di “ciricorderemo”, a rivotare proprio coloro che oggi stanno minacciando di boicottare. Magari non i peggiori (vedi Renzi e soci), ma gli intermediari sicuramente. Sono già pronti, sotto la maschera della rabbia, a mettersi proni dinanzi a quegli ecclesiastici che sono in piena combutta con gli artefici della dissoluzione e che per tenere buono il popolo infuriato di tanto in tanto dicono una parola in difesa dei valori aggrediti suscitando sfrenate lodi e manifestazioni di giubilo e difesa, da bravi manovratori di masse, a loro volta disponibili a farsi prendere in giro per anni e decenni. Sono già pronti a dare fiducia politici e giornalisti che promettono mari e monti, ben sapendo che poi occorre “fare i conti con la realtà”, “isolare gli estremismi”, cercare di cedere qualcosa per tenere ferma una postazione… La quale, ovviamente, sarà ceduta al successivo immancabile attacco. E così via fino alla distruzione di tutto.
Quante volte a costoro è stata data fiducia in passato? Quante innumerevoli volte nel corso degli anni, e per alcuni dei decenni, ci si è volontariamente accecati? Quante volte è stata data fiducia a coloro che a loro volta, presentandosi come cattolici “moderati e seri”, sostengono “moderatamente e seriamente”, per “senso di responsabilità”, gli artefici della dissoluzione? Quante volte ci si è arrabbiati contro coloro che denunciavano tali traditori? Quante volte li si è derisi? Quante volte li si è fatti passare per “estremisti”, “esagerati”, ecc. ecc.? Quante volte non si è loro permesso di scrivere sulle riviste e agenzie importanti e meno importanti? Quante volte, ancora oggi, non si ammette questa lampante verità?
Ed ecco il conto. Oggi è arrivato. Che pagheranno anzitutto i nostri figli, poi la società e l’umanità, e pure noi. Un conto di cui dovremo rispondere a Dio.
Vedo oggi un articolo di Cascioli sulla Nuovabussolaquotidiana che si potrebbe firmare dall’inizio alla fine. Peccato però che per anni – e ancora oggi – tutti coloro che queste cose le dicono da una vita sono stati sempre esclusi da tale agenzia (come da altri giornali e periodici similari) perché estremisti, poco seri, ecc. ecc. Quanto vi sarebbe da dire a riguardo… Ma caliamo il velo. E, comunque, ancora la NBQ continua a non trarre le logiche e immediate conseguenze di quanto ormai si sente costretta a dover suo malgrado denunciare…
Ma cosa si può fare di più di quello che già si fa?
Non è tanto questione di “fare cose”, quanto questione di aprire gli occhi una volta per tutte, di smetterla di mentire a noi stessi e agli altri, di liberarci dagli “scrupoli” (anche proprio nel senso teologico e spirituale del concetto) del riguardo dovuto a ecclesiastici o politici – che sono in realtà traditori e servi del nemico – come se fossimo sempre rimasti bambini di prima elementare. Che però non siamo più. È tempo di denunciare non solo il male, ma anche chi compie il male. E non solo le prime due categorie all’inizio indicate, ma pure la terza. Ma, soprattutto, la quarta! Questa è una guerra senza quartiere contro Dio, contro la natura, contro gli uomini, contro i bambini. Portare riguardo ai servitori del male, chiunque essi siano, significa portare riguardo al loro capo.
Ovviamente non si tratta di compiere follie o cose strane o fuori dalla legge. Si tratta invece di denunciare pubblicamente al mondo chiunque si è reso e si rende complice del processo dissolutorio, compresi – anzi, a partire da – ecclesiastici e politici. Si tratta di dire la Verità e di aprire gli occhi agli ingenui: e questa, è un’opera di carità. Si tratta di iniziare a togliere a costoro il potere che deriva loro proprio dall’obbedienza psicologica e materiale di quel popolo che stanno tradendo ogni giorno.
È inutile prendersela con Renzi (perché oggi c’è Renzi, altrimenti sarebbe stato qualcun altro), che è solo una marionetta manovrata da poteri più alti. Renzi è la faccia pubblica del nemico e se la ride a crepapelle delle nostre patetiche minacce (“ci ricorderemo”… di cosa? Perché, qualcuno lo ha votato? O qualcuno sarebbe ancora pronto a votarlo? Davvero c’è qualcuno che sarebbe ancora pronto a votarlo? Allora siamo nella tragedia più irreparabile…). È più utile invece “ricordarsi” di chi, prono e curvo in ginocchio, gli sorregge la sua poltrona ben salda, ovviamente “per senso di responsabilità” s’intende, da “serio moderato”, ovvio. È di costoro che dovremo ricordarci, non di Renzi. È di chi ci diceva che noi eravamo i soliti estremisti non seri quanto attaccavamo chi, nel nostro “esercito”, a partire dai capi, esaltava l’arrivo di Monti, di Marino a Roma e di Renzi al governo… E non mi riferisco solo ai politici, intellettuali e giornalisti a lui proni o comunque asserviti. Mi riferisco a chiunque lo abbia sostenuto e lo sostenga di fatto, a partire magari da chi afferma che questo governo “ha delle ragioni” e sbaglia… “perché ha posto la fiducia”… Che vergogna senza fine! Che ignominia!
Perché farlo? Basterebbe rispondere… “Se non ora, quando?”, visto a che punto di follia infernale siamo arrivati. Ma c’è un’altra considerazione da fare a riguardo.
Tutti i servitori del male, non solo a livello della distruzione della famiglia, della vita, della morale, ecc., ma a tutti i livelli (politico, economico, ecc.), procedono oggi spediti come treni in ogni settore della dissoluzione (vogliamo parlare dell’invasione in atto? Della distruzione dell’Italia in ogni settore della vita sociale? Della rovina economica che avanza ogni giorno? Del “funzionamento” della “giustizia”? Occorre aggiungere altro?), per un semplice motivo (oltre al fatto ovviamente di avere i grandi potentati della finanza e della politica internazionale alle loro spalle, ovvero la sinarchia mondialista che sta cogliendo la mela matura della conquista del mondo): perché sanno di poter fare e dire qualsiasi cosa… ma veramente qualsiasi cosa… che tanto non accade nulla. Ovvero, che non si alienano l’appoggio popolare.
Quanto appena detto è la chiave di volta per comprendere quanto sta accadendo oggi. In fondo, siamo giunti al compimento del pluridecennale processo di “indottrinamento delle masse” programmato da Gramsci e soci, da avrebbe dovuto trovare realizzazione proprio con l’aiuto degli “utili idioti”, come Gramsci stesso definiva coloro che, a partire dal clero cattolico, divenivano servi volontari della rivoluzione in atto. E questo indottrinamento non ha conseguenze solo al livello intellettivo, ma anche, e forse anzitutto, psicologico. Conseguenze che vanno spezzate e cancellate, se vogliamo tornare a essere uomini liberi.
Bambini agli omosessuali? “Famiglia poliamorosa”? Imposizione della teoria del gender fin dalla scuola materna? Galera per chi si difende dentro casa dai delinquenti e libertà con risarcimento ai delinquenti? Case degli italiani agli immigrati? Invasione imposta della nostra terra? Insegnamento dell’islam nelle scuole al posto del cristianesimo? Progressivo inghiottimento delle pensioni degli anziani? Difesa pubblica di ogni devianza sessuale? Profanazione quasi quotidiana della religione cattolica? Umiliazione perenne del nostro popolo a livello internazionale? Potere alle banche di mangiarsi anche la prima casa delle persone che non pagano tre rate di mutuo?
Loro sanno che possono dire e fare questo e altro, ogni giorno, in parlamento, sui giornali o in televisione, senza che accada assolutamente nulla (e la riprova schiacciante è che i tagli alle pensioni o i favori inauditi alle banche vengono da un partito di sinistra…). Loro sanno che hanno il pieno controllo del popolo italiano, e non solo della stragrande maggioranza degli italiani che non capisce assolutamente un tubo di niente e pensa solo al lavoro, alla vita privata e ai divertimenti (per quel poco di tempo che ancora potrà averli), ma anche per tutti noi che capiamo, che ci arrabbiamo, che denunciamo, che scendiamo pure in piazza, che fondiamo partiti… E poi? Siamo pronti ad accecarci davanti alla parole insensate di un ecclesiastico, alle promesse ridicole di un politico, o far finta di esultare per una frase sensata detta… come se non ne fossero state dette in precedenza centinaia in senso opposto… Come se non si fosse taciuto migliaia di volte dinanzi alle più infernali pretese dei nemici di Dio e dell’umanità.
Loro sanno questo e sanno gestire questo immenso potere. In fondo, la verità è che la loro forza, prima ancora di risiedere nell’appoggio formidabile dei “poteri forti” della sinarchia mondialista e dissolutrice, risiede proprio nell’ignavia dei buoni. Qualche Circo Massimo, qualche marcia, pure qualche partitello, si può sopportare, in fondo. Ora ci hanno messo anche Facebook come “sfogatoio” pubblico quotidiano. Tanto, loro hanno i loro cani che ci abbaiano non appena esageriamo e ci sorridono non appena c’è bisogno di una carezza… L’importante è che tutti noi, pur sbuffando, agitandoci, scrivendo e parlando, rimaniamo però innocui e intrappolati per bene negli inganni di chi ha avuto il compito, in cambio di potere e carriere, di tenerci sotto controllo.
Ecco perché occorre cambiare. Occorre denunciare la verità. Denunciare proprio quei “cani” che, forti con i deboli e deboli con i forti, dall’alto delle loro cariche, svolgono il ruolo di Cerbero alternato ai sorrisi “moderati e seri” e alle promesse di ricompense per gli intermediari con le temporanee frasi belle per tutti noi.
E se tutto questo non lo capiamo oggi… Non lo capiremo più. E il nemico, che ha già vinto moltissimo, vincerà tutto. E indovinate un po’ chi sono le vittime sacrificali di queste vittorie? E chi i complici?
Oggi vedo molta gente arrabbiata, molti che si sentono traditi, denunciano e vogliono continuare la battaglia per la salvezza dei bambini e della civiltà. Bene! Questo è meritevole. Allora continuiamo tutti a combattere, ma senza cadere, per la millesima volta, nella trappola dei nostri guardiani. Non è più possibile né perdonabile continuare a fare finta di avere fiducia in costoro. Ecco, i giorni in cui bisogna salvare il tutto e per tutto, sono giunti. Ed è necessario che sia chiara come il giorno la lama che divide chi sta di qua e di chi sta di là. Ne va dei nostri figli e della nostra civiltà e società.
Polonia e difesa dei valori: prendiamo atto
della realtà
Malgrado la propaganda degli ultimi giorni e lo sventolio delle
bandiere Ue, dell'opposizione europeista, il governo polacco
prende le distanze dall'aborto e dall'immigrazionismo
di Massimo Viglione
Confederazione Civiltà Cattolica / Redazione Qui Europa
Polonia: il governo vuole il divieto totale di aborto
Roma – di Massimo Viglione – Credo che sia giunta l’ora di porci seriamente la domanda fondamentale dei nostri giorni: come mai la Russia (in parte – Ndr), ma ancor più la Polonia, l’Ungheria, ora anche l’Austria, tra poco la Croazia, pensano e agiscono in un modo (anti-immigrazionismo, difesa della nazionalità, del popolo, delle tradizioni, rifiuto dell’omosessualismo, e ora, almeno in Polonia, perfino della vita (1)- che contrasta pienamente con tutto il resto dell’Europa e dell’Occidente – malgrado la propaganda e le sfilare pro-Ue ad opera di un piccolo resto, sapientemente amplificate dalla grancassa mediatica di regimem negli ultimi giorni (2) - mentre Francia, Spagna, Inghilterra, Germania e, ovviamente (prima nella fila degli idioti), Italia, agiscono esattamente in maniera opposta? Ovvero: come mai gli europei orientali e mitteleuropei hanno ancora princìpi tendenzialmente sani e possiamo dire legati aiprincipi cristiani naturali, mentre gli europei occidentali sono morti nell’anima e quindi votati al suicidio?
(1) Vedi qui:
Polonia, il governo vuole il divieto totale di aborto
Cattolici (modernisti) e immigrazionismo
Ma la vera domanda è un’altra: in riferimento all’immigrazionismo in particolare, come mai il mondo cattolico di questi Paesi si schiera massiccio in difesa delle scelte politiche dei loro governi mentre il mondo cattolico dei Paesi dell’Europa occidentale si schiera massiccio in difesa delle scelte dei loro governi? Ovvero: come mai il mondo cattolico si schiera sempre con chi comanda e mai con chi ha ragione? E solo se chi comanda ha ragione allora casualmente si schiera con chi ha ragione. Come mai?
Perché i media cattolici (di sistema) non difendono il governo polacco?
Ma v’è ancora un’ultima domanda: ora la Polonia fa un passo ulteriore, che dovrebbe vedere tutti i cattolici, clero in primis, felici e contenti: difende la vita contro l’abortismo. L’aborto è condannato da tutta la Chiesa (o quasi) e soprattutto dal suo Magistero infallibile come omicidio. Tutto il pontificato di Giovanni Paolo II è stato impostato sulla condanna dell’aborto.Benedetto XVI ha fatto altrettanto, anche se con minor vigore. Perfino l’attuale non osa porre in dubbio questo tema. Eppure… non ho sentito nessuno, ma proprio nessuno, elogiare, difendere, appoggiare, la Polonia, né nelle gerarchie, né nei media cattolici (sempre attentissimi agli eventi di rottura…), né nel cosiddetto “laicato impegnato”. Dove siete finiti tutti quanti, ora che c’è un governo che difende la vita contro tutto e contro tutti? Non riesco a capire…
Siamo morti… senza speranza umana
Una cosa la capisco, però: noi siamo morti, loro sono ancora vivi. Hanno certo i loro difetti (alcolismo, tracce non ancora scomparse di comunismo, brutalità, ecc.), ma la verità è che la speranza ormai viene da est, e questo è un vero e proprio ribaltamento di tutta la storia europea e occidentale. Mi riferisco all’aborto, ma anche alla difesa degli europei, delle loro terre, donne, culture, radici, libertà, etnie, civiltà. Così come alla difesa della famiglia e della sessualità naturale. Tante volte noi europei occidentali abbiamo difeso gli europei orientali dai mali che venivano da oriente. Ora tocca a loro difenderci dai mali che vengono dall’intestino dell’Occidente (e pure dall’Oriente…). Prendiamone atto: per quanto si voglia criticare il mondo (dichiaratamente – Ndr) ex comunista, la verità è che la nostra società è radicalmente peggiore (comunistizzata nell'anima, pur senza troppe etichette di facciata – Ndr). Soprattutto, senza speranza umana. Oggi, siamo tutti polacchi. Je suis polonais.
Massimo Viglione
Confederazione Civiltà Cristiana / Redazione Qui Europa
CCC – Confederazione Civiltà Cristiana
Partecipa al dibattito - Redazione Quieuropa - infounicz.europa@gmail.com
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